Crisi di coppia, dubbi e delusione

Salve. Scrivo in relazione ad una crisi che sto vivendo con la mia ragazza, e che mi sembra ci abbia ormai allontanato definitivamente. Stiamo insieme da un anno esatto, ed i nostri problemi risalgono ad un'iniziale difficoltà nel costruire un'intesa sessuale, arrivata di fatto molto tardi (ansia da prestazione, aspettative disattese, ecc). Successivamente sono stati alcuni atteggiamenti a metterci l'uno contro l'altro: alcune pretese di lei (che ritengo legittime, ma non obbligatoriamente condivisibili), una forte gelosia, il tutto posto con un fare sprezzante che mi ha da subito molto condizionato. Da un mese litighiamo in continuazione, rinfacciandoci le cose più stupide: la sua assenza tale giorno, la mia talaltro, quella parola lì, quella battuta là. E' stato estenuante. E parlo da parte lesa, ma so di avere la mia parte di colpa, i miei limiti: questo è il mio punto di vista, ma nei suoi confronti ho spesso accumulato molta rabbia. Il fattore scatenante è stato il suo atteggiamento annichilente ed il suo disinteresse verso un evento della mia vita sinceramente importante. Successivamente a questo accaduto ci siamo lasciati, sentendoci comunque tutti i giorni, quando con rabbia, quando con simpatia, ricordando i giorni (non molto lontani) in cui eravamo perfetti, e la sintonia forte. Sono cosciente del fatto che molto dipenda da me, ma non so che fare. Sono ancora deluso, triste per il disfacimento di qualcosa che consideravo davvero bello (nonostante i problemi, che per quanto mi riguarda hanno accresciuto il valore del rapporto), distrutto per il suo atteggiamento respingente, ferito per quanto ha detto e fatto. Eppure mi manca: avevamo molti progetti, molte aspettative, molte potenzialità. Non l'ho scelta per scambiarci cattiverie, capite? Vorrei tornare a due mesi fa, alla dolcezza, alla complicità, all'appoggio reciproco. Vorrei ancora essere sicuro di lei, della persona che è e del mio amore. Ricordo di essere stato felice, molto innamorato, molto sicuro. Non mi spiego niente di tutto questo, e vorrei davvero sapere cosa fare per "costruire la bellezza anche se i barbari la distruggono". Grazie.
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Dr.ssa Elena Grimaldo Psicoterapeuta, Psicologo 13 2
Gentile ragazzo,

ho letto la sua richiesta di aiuto con attenzione. Mi sembra che non ci sia poi tutto questo feeling. Sicuramente avete cercato a fatica di trovare e costruire, ma con scarsi risultati.
Le rispondo a punti:

-"Successivamente a questo accaduto ci siamo lasciati, sentendoci comunque tutti i giorni"
Come si fa a lasciarsi senza lasciarsi veramente?

- "Sono cosciente del fatto che molto dipenda da me, ma non so che fare."
Nel senso che non sa come ricominciare con un'altra donna a costruire un'intesa a tanti livelli, anche sessuale?

- "Sono ancora deluso, triste per il disfacimento di qualcosa che consideravo davvero bello (nonostante i problemi, che per quanto mi riguarda hanno accresciuto il valore del rapporto), distrutto per il suo atteggiamento respingente, ferito per quanto ha detto e fatto. Eppure mi manca"
Che cosa le manca veramente, faccia un pò il punto della situazione. Come la faceva sentire?

- "Ricordo di essere stato felice, molto innamorato, molto sicuro"
Molto sicuro? da solo lo è meno? o diversamente?

- "vorrei davvero sapere cosa fare per "costruire la bellezza anche se i barbari la distruggono".
Ne è davvero così convinto? Ne vale la pena? E' per questo che le piace? Affrontare le avversità-difficoltà?
Mi scusi, chi sono i suoi "Barbari"

Cordialemente

Dr.ssa Elena Grimaldo
Psicologa - Psicoterapeuta Familiare
cofondatrice della Re.te Amori 4.0
www.elenagrimaldo.it

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Utente
Utente
Salve. Allora, riguardo il primo punto: mi sono espresso male, ci siamo lasciati ma stiamo comunque continuando a sentirci, per il piacere di farlo. Punto due: non avrei problemi con un'altra donna, non credo, non mi sono posto nemmeno il problema. il punto è un altro, non parlavo del futuro, non lo temo. Mi riferivo a "come fare per risolvere la situazione in un modo o nell'altro". Quindi il presente. Punto tre: mi mancano tutti i momenti belli, anche recenti, la dolcezza e l'intesa... Insomma, mi manca il rapporto, quando ancora non era intossicato. Credo che possa capire cosa intendo. Punto quattro: "Sicuro" di lei e di quello che sentivo. Intendevo questo. Da solo sto bene, com'è giusto che sia. Lei era una cosa preziosa. Punto cinque: sono sempre stato un tipo costruttivo, molto sicuro delle sue scelte. Quindi sì, se ci fosse un modo per avere indietro la ragazza speciale di qualche tempo fa, credo che lavorerei anche su me stesso per risolvere tutto. Ad ogni modo rispondo anche all'altra domanda: non mi piace affrontare le difficoltà, trovo che sia giusto farlo quando esse si presentano. I "barbari" sono le individualità (o meglio i bagagli problematici di ciascuno), quindi le incomprensioni, quindi le delusioni. Qualcosa da risolvere in noi stessi, finché è possibile, per accordarsi, per costruire la bellezza di cui sopra. O quanto meno per restaurarla. Grazie.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Caro Utente
Da quello che scrive mi sembra di capire che ci sia stato un momento, dopo le difficoltà iniziali, in cui lei e la sua ragazza stavate bene insieme: è corretto? E poi, cos'è successo? Se le cose prima andavano bene e poi hanno iniziato ad andare male un motivo deve esserci. Riesce a dirci qualcosa riguardo questo?
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Utente
Utente
Sì, salve. Semplicemente avevamo risolto ogni problema, e si stava bene. Era un miglioramento crescente, una vera e propria pienezza, una felicità. Poi sono successe le cose di cui ho parlato: si sono presentati alcuni problemi individuali che ci hanno incattivito l'uno con l'altra. Sono seguite (parlo di un mese, o poco più) grandi delusioni e feroci discussioni. Ecco. Non ci davamo soddisfazione per i reciproci risultati ed impegni, e mancava la pace, la serenità non contaminata per dirci "Adesso basta, riprendiamo dall'ultima risata". E poi non siamo più riusciti a perdonarci. Ma posso assicurarle, dottoressa Spera, che il periodo che ha individuato è stato tra i più belli e riusciti della mia vita.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2017
Psicologo, Psicoterapeuta
Non lo metto in dubbio. Ma contemplare il passato non aiuta a vivere bene il presente nè a costruire bene il futuro.
Spesso le coppie sono messe alla prova da piccoli e grandi cambiamenti. Quello che importa non è tanto quello che succede, ma il modo in cui reagiamo a quello che ci è successo. Forse l'unica cosa che potrebbe aiutarvi è parlarne chiaramente, e chiedervi se c'è ancora qualcosa che possiate fare, entrambi, per portare avanti questo rapporto. Se invece le cose che sono successe hanno degli strascichi così pesanti che non vi permettono di mettere da parte l'ostilità reciproca, forse allora, per quanto possa essere doloroso, è il caso di dirselo sinceramente e guardare in altre direzioni.