Insicurezze e autostima
Salve,
Scrivo nella speranza di ricevere un aiuto o anche solo un parere.
Sono già stata in terapia, ritornarci ora sarebbe per me l'ennesimo fallimento.
Ho 33 anni, sono ancora universitaria semplicemente perché quando la mia idealizzata storia d'amore si é scontrata con la realtà non ho saputo reagire.
Sono cambiata ma evidentemente non abbastanza.
Mi sento fallita. Sono ossessionata dal fatto di essere fuori tempo massimo su tutto.
I pochi sogni che erano rimasti stanno sfiorendo. Non ho entusiasmo.
Vorrei lasciare tutto e ricominciare. Da dove? Non so neppure cosa voglio fare da grande.
Giorni fa mia sorella, a causa dell'ennesimo esame non sostenuto, mi ha buttato addosso il suo pensiero "La vita che hai é quello che meriti. Non cambierai mai. Sei solo un'irresponsabile. Devi crescere. Fai schifo. Hai buttato via la tua vita e quando te ne renderai conto sarà comunque troppo tardi". Sono rimasta in silenzio per i 10 minuti in cui quel fiume di parole dure mi travolgeva e riuscivo a ripetere a me stessa solo "è questo che meriti".
Ho lasciato il mio fidanzato subito dopo. Lui è un professionista e mi ama da sempre in silenzio e con comprensione. Non voglio rovinare anche la sua vita. Non so se posso essere qualcosa di meglio.
E ci provo, ogni giorno. Ma non é facile. Sono perennemente braccata dai miei genitori che si preoccupano per il mutismo in cui mi sono rinchiusa. Soffocata dai sensi di colpa verso tutti.
Vorrei solo essere amata per quella che sono ma non mi sono mai sentita davvero apprezzata o rassicurata o supportata.
Vorrei capire da dove ripartire e come.
Vorrei mollare l'università e trovare un lavoro qualsiasi per dimostrare che posso farcela da sola.
Vorrei finire l'università per dimostrare che posso farcela anche se nessuno crede in me e poi scappare via lontano.
Ma so che rimpiangerò qualsiasi scelta e mi sento impotente.
E così rimango immobile e in silenzio
Grazie per aver accolto le mie parole
Scrivo nella speranza di ricevere un aiuto o anche solo un parere.
Sono già stata in terapia, ritornarci ora sarebbe per me l'ennesimo fallimento.
Ho 33 anni, sono ancora universitaria semplicemente perché quando la mia idealizzata storia d'amore si é scontrata con la realtà non ho saputo reagire.
Sono cambiata ma evidentemente non abbastanza.
Mi sento fallita. Sono ossessionata dal fatto di essere fuori tempo massimo su tutto.
I pochi sogni che erano rimasti stanno sfiorendo. Non ho entusiasmo.
Vorrei lasciare tutto e ricominciare. Da dove? Non so neppure cosa voglio fare da grande.
Giorni fa mia sorella, a causa dell'ennesimo esame non sostenuto, mi ha buttato addosso il suo pensiero "La vita che hai é quello che meriti. Non cambierai mai. Sei solo un'irresponsabile. Devi crescere. Fai schifo. Hai buttato via la tua vita e quando te ne renderai conto sarà comunque troppo tardi". Sono rimasta in silenzio per i 10 minuti in cui quel fiume di parole dure mi travolgeva e riuscivo a ripetere a me stessa solo "è questo che meriti".
Ho lasciato il mio fidanzato subito dopo. Lui è un professionista e mi ama da sempre in silenzio e con comprensione. Non voglio rovinare anche la sua vita. Non so se posso essere qualcosa di meglio.
E ci provo, ogni giorno. Ma non é facile. Sono perennemente braccata dai miei genitori che si preoccupano per il mutismo in cui mi sono rinchiusa. Soffocata dai sensi di colpa verso tutti.
Vorrei solo essere amata per quella che sono ma non mi sono mai sentita davvero apprezzata o rassicurata o supportata.
Vorrei capire da dove ripartire e come.
Vorrei mollare l'università e trovare un lavoro qualsiasi per dimostrare che posso farcela da sola.
Vorrei finire l'università per dimostrare che posso farcela anche se nessuno crede in me e poi scappare via lontano.
Ma so che rimpiangerò qualsiasi scelta e mi sento impotente.
E così rimango immobile e in silenzio
Grazie per aver accolto le mie parole
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, dal suo racconto colgo i seguenti aspetti.
Innanzi tutto che pur dicendo di non voler tornare in terapia chiede consulenza a degli psicologi online. Il che sembra essere il desiderio di tornare in terapia bloccato dal timore che non serva. Ovviamente questa è una mia interpretazione.
La sua visione negativa verso il futuro sembra essere abbastanza estesa su molte aree della sua vita, e sembra aver condizionato fortemente molte situazioni che sta vivendo.
Questo "pensare negativo" è di per se stesso ragione e causa di molti problemi, in quanto impedisce di effettuare le giuste ponderazioni nelle scelte, mettendo in luce il peggio e mettendo in ombra il meglio.
Per cui credo che sia questa la cosa principale a cui debba prestare attenzione, il suo stile di pensiero negativo.
Il mio consiglio sarebbe quello di una terapia, ma pare che lei abbia delle resistenze al riguardo. Queste potrebbero essere dettate da una brutta esperienza passata, oppure da una una terapia insoddisfacente, o da altre questioni che solo lei conosce.
Se ci dicesse quali potremmo aiutarla più compiutamente.
Un caro saluto
Innanzi tutto che pur dicendo di non voler tornare in terapia chiede consulenza a degli psicologi online. Il che sembra essere il desiderio di tornare in terapia bloccato dal timore che non serva. Ovviamente questa è una mia interpretazione.
La sua visione negativa verso il futuro sembra essere abbastanza estesa su molte aree della sua vita, e sembra aver condizionato fortemente molte situazioni che sta vivendo.
Questo "pensare negativo" è di per se stesso ragione e causa di molti problemi, in quanto impedisce di effettuare le giuste ponderazioni nelle scelte, mettendo in luce il peggio e mettendo in ombra il meglio.
Per cui credo che sia questa la cosa principale a cui debba prestare attenzione, il suo stile di pensiero negativo.
Il mio consiglio sarebbe quello di una terapia, ma pare che lei abbia delle resistenze al riguardo. Queste potrebbero essere dettate da una brutta esperienza passata, oppure da una una terapia insoddisfacente, o da altre questioni che solo lei conosce.
Se ci dicesse quali potremmo aiutarla più compiutamente.
Un caro saluto
[#2]
Ex utente
Gentile Dottore,
La ringrazio innanzitutto del suo immediato parere.
Riguardo alla sua domanda, le rispondo nel modo più sincero possibile.
Nessuna cattiva esperienza, nè timore che non serva, anzi.
Semplicemente sono ancora mantenuta dai miei genitori ed è umiliante alla mia età dover chiedere loro i soldi anche per questo. Mi sento già abbastanza in colpa per tutti quelli che hanno dovuto sborsare per consentirmi gli studi e che non sono stata ancora in grado di ripagare.
La ringrazio ancora sentitamente e Le auguro buon lavoro
La ringrazio innanzitutto del suo immediato parere.
Riguardo alla sua domanda, le rispondo nel modo più sincero possibile.
Nessuna cattiva esperienza, nè timore che non serva, anzi.
Semplicemente sono ancora mantenuta dai miei genitori ed è umiliante alla mia età dover chiedere loro i soldi anche per questo. Mi sento già abbastanza in colpa per tutti quelli che hanno dovuto sborsare per consentirmi gli studi e che non sono stata ancora in grado di ripagare.
La ringrazio ancora sentitamente e Le auguro buon lavoro
[#3]
Gentile Utente,
in accordo con quanto esprime il Collega, le suggerisco di rivolgersi nuovamente a uno specialista.
Se è il fattore economico che la blocca, si può rivolgere al servizio pubblico , ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL, non occorre prescrizione medica ecco il link
http://messina.virgilio.it/pubblicautilita/CONSULTORI_FAMILIARI.html
Cordialmente
in accordo con quanto esprime il Collega, le suggerisco di rivolgersi nuovamente a uno specialista.
Se è il fattore economico che la blocca, si può rivolgere al servizio pubblico , ad esempio presso il Consultorio Familiare ASL, non occorre prescrizione medica ecco il link
http://messina.virgilio.it/pubblicautilita/CONSULTORI_FAMILIARI.html
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#4]
Ex utente
Gentilissima Dottoressa,
La ringrazio dell'indicazione. Ero già a conoscenza di questa possibilità
e proprio ieri avevo contattato il servizio per una seduta.
Pare però che i tempi di attesa siano abbastanza lunghi (un paio di mesi).
Aspetterò quindi ma con la speranza di stare meglio quando sarò ricontattata.
Ad ogni modo proverò, nel mio piccolo, a modificare il "pensare negativo" su cui il Dott Giusti
ha posto l'accento. Almeno per quanto nelle mie possibilità.
Ringrazio nuovamente e sentitamente tutti per il servizio offerto.
La ringrazio dell'indicazione. Ero già a conoscenza di questa possibilità
e proprio ieri avevo contattato il servizio per una seduta.
Pare però che i tempi di attesa siano abbastanza lunghi (un paio di mesi).
Aspetterò quindi ma con la speranza di stare meglio quando sarò ricontattata.
Ad ogni modo proverò, nel mio piccolo, a modificare il "pensare negativo" su cui il Dott Giusti
ha posto l'accento. Almeno per quanto nelle mie possibilità.
Ringrazio nuovamente e sentitamente tutti per il servizio offerto.
[#5]
Gentile Utente,
ciascuno merita di star bene e realizzarsi. Dalle sue parole si evince una forte autosvalutazione, un non considerare il suo valore, che è in stretto legame con il non essersi “mai sentita davvero apprezzata o rassicurata o supportata” dagli altri, specialmente se gli altri sono la sua famiglia e se questo ha caratterizzato il suo passato.
Accanto alla sofferenza le sue parole esprimono anche il bisogno di riemergere dalla condizione attuale e recuperare la capacità di gestire meglio la sua vita, ed è questo che la invito a considerare il punto da cui ripartire.
Anche se i tempi di attesa sono lunghi, si rivolga ad uno psicologo in modo da ricevere quel supporto che le occorre per ritrovarsi. Nei momenti di difficoltà è importante chiedere aiuto ed affidarsi all’altro. E questo è certamente una risorsa; mentre il voler dimostrare di farcela da soli porta alla chiusura, all’isolamento, a fare scelte non sentite e a peggiorare la situazione.
Cari saluti
ciascuno merita di star bene e realizzarsi. Dalle sue parole si evince una forte autosvalutazione, un non considerare il suo valore, che è in stretto legame con il non essersi “mai sentita davvero apprezzata o rassicurata o supportata” dagli altri, specialmente se gli altri sono la sua famiglia e se questo ha caratterizzato il suo passato.
Accanto alla sofferenza le sue parole esprimono anche il bisogno di riemergere dalla condizione attuale e recuperare la capacità di gestire meglio la sua vita, ed è questo che la invito a considerare il punto da cui ripartire.
Anche se i tempi di attesa sono lunghi, si rivolga ad uno psicologo in modo da ricevere quel supporto che le occorre per ritrovarsi. Nei momenti di difficoltà è importante chiedere aiuto ed affidarsi all’altro. E questo è certamente una risorsa; mentre il voler dimostrare di farcela da soli porta alla chiusura, all’isolamento, a fare scelte non sentite e a peggiorare la situazione.
Cari saluti
Dr.ssa Veronica Iorio
Psicologa e Psicoterapeuta
CTU per il Tribunale di Napoli
[#6]
Ex utente
Grazie Dottoressa Iorio.
Grazie del Suo intervento che mi ha fatto sentire "compresa".
So che è un errore rinchiudersi in se stessi, ma per adesso non so fare altrimenti
ed ho praticamente tagliato ogni via di comunicazione con gli altri.
Ma come puntualizzato dal Dott Giusti, c'è evidentemente una parte di me che manifesta
un desiderio contrario, se sono qui.
Sono rimasta in silenzio mentre quella valanga di parole mi travolgeva.
Lo faccio sempre quando a ferirmi sono le persone che amo.
Non so difendere me stessa. Lascio che colpiscano.
Ma poi non mi perdono.
Forse devo davvero solo crescere ed accettare che anche le persone che
ti amano possono feriti.
Proverò a chiedere aiuto.
Nuovamente Grazie
Grazie del Suo intervento che mi ha fatto sentire "compresa".
So che è un errore rinchiudersi in se stessi, ma per adesso non so fare altrimenti
ed ho praticamente tagliato ogni via di comunicazione con gli altri.
Ma come puntualizzato dal Dott Giusti, c'è evidentemente una parte di me che manifesta
un desiderio contrario, se sono qui.
Sono rimasta in silenzio mentre quella valanga di parole mi travolgeva.
Lo faccio sempre quando a ferirmi sono le persone che amo.
Non so difendere me stessa. Lascio che colpiscano.
Ma poi non mi perdono.
Forse devo davvero solo crescere ed accettare che anche le persone che
ti amano possono feriti.
Proverò a chiedere aiuto.
Nuovamente Grazie
[#7]
Gentile Ragazza,
L' eventuale ritorno in terapia, non dovrebbe essere da lei visto e vissuto come un fallimento, ma come un' opportunita' di conoscersi a fondo e meglio.
Il pensiero negativo, di cui parla il Collega e che sembra appartenerle, non si elimina o modifica da sola o con una sola seduta.
Si rivolga con fidicia e determinazione ad una struttura pubblica, vedra' che si trovera' bene
L' eventuale ritorno in terapia, non dovrebbe essere da lei visto e vissuto come un fallimento, ma come un' opportunita' di conoscersi a fondo e meglio.
Il pensiero negativo, di cui parla il Collega e che sembra appartenerle, non si elimina o modifica da sola o con una sola seduta.
Si rivolga con fidicia e determinazione ad una struttura pubblica, vedra' che si trovera' bene
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 3.2k visite dal 20/12/2012.
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