paura di essere bisessuale
Salve gentili dottori,
sono una ragazza di 22 anni circa, che ha sempre avuto attrazione per i ragazzi; mi sento molto a disagio a chiedere consulto in internet, ma ho superato questa difficoltà perché la mia situazione è andata fin troppo oltre.
Ai primi di Settembre fine Agosto, mi celo nei panni di un personaggio maschile, alla ricerca di una compagna vergine (sarebbe un gioco di ruolo che ho sempre fatto e non mi aveva mai dato problemi di alcun tipo) improvvisamente mi viene il pensiero: ma non è che mi piacciono le ragazze?
Dal giorno è stato un continuo calvario tra domande, ansie e paure, e ancora oggi, seppure riesco a malapena a controllare questi sentimenti/emozioni, quando vedo l'immagine di una ragazza, sento dolore, come se mi sentissi in colpa.
Vorrei tanto non sentire questo dolore, vorrei tanto sapere se sono etero o bisessuale o omosessuale, ma da una parte penso: non sono mai stata omosessuale, ma perché questi sentimenti? e se fossi bisessuale perché ci sto così male?
Dai ragazzi sono sempre stata ferita (non sto a scrivere cosa nel dettaglio, ma sono state umiliazioni molto forti) oppure ho avuto molti rifiuti... dipende da questo?
vorrei capire qual è la causa per poterla finalmente eliminare!
Ho molta paura a vivere esperienze con i ragazzi tanté che mi sono completamente disinteressata e sono arrivata a pensare pure che non mi piacciano più, come se nessuno possa veramente mai piacermi.
Sono molto ansiosa e ho paura a fare qualsiasi tipo di esperienza, sia etero che altro, ma anche nella vita normale come dare un interrogazione a scuola.
Come mi consigliate di fare? Ho provato praticamente di tutto, ho provato in tutti i modi a cercare il perché di questa cosa...ma non ne vengo a capo, ogni tanto ho pure pensieri suicidi e non voglio assolutamente che questa sia la mia ultima spiaggia...non voglio ferire i miei genitori in questo modo.
Io rifiuto questa cosa perché appunto non lo sono mai stata, non vedo perché dall'oggi al domani dovrei diventare bisessuale o lesbica, ma ho pure provato a dirmi di non sentirmi in colpa se lo fossi, ma non lo accetterei veramente...
Vi prego di aiutarmi, sto resistendo in tutti i modi a questa cosa... sia che sia etero che sia bisessuale, vorrei stare tranquilla, vorrei avere delle risposte, delle certezze che non ho modo di darmi da sola.
Vi ringrazio in anticipo per la futura risposta.
sono una ragazza di 22 anni circa, che ha sempre avuto attrazione per i ragazzi; mi sento molto a disagio a chiedere consulto in internet, ma ho superato questa difficoltà perché la mia situazione è andata fin troppo oltre.
Ai primi di Settembre fine Agosto, mi celo nei panni di un personaggio maschile, alla ricerca di una compagna vergine (sarebbe un gioco di ruolo che ho sempre fatto e non mi aveva mai dato problemi di alcun tipo) improvvisamente mi viene il pensiero: ma non è che mi piacciono le ragazze?
Dal giorno è stato un continuo calvario tra domande, ansie e paure, e ancora oggi, seppure riesco a malapena a controllare questi sentimenti/emozioni, quando vedo l'immagine di una ragazza, sento dolore, come se mi sentissi in colpa.
Vorrei tanto non sentire questo dolore, vorrei tanto sapere se sono etero o bisessuale o omosessuale, ma da una parte penso: non sono mai stata omosessuale, ma perché questi sentimenti? e se fossi bisessuale perché ci sto così male?
Dai ragazzi sono sempre stata ferita (non sto a scrivere cosa nel dettaglio, ma sono state umiliazioni molto forti) oppure ho avuto molti rifiuti... dipende da questo?
vorrei capire qual è la causa per poterla finalmente eliminare!
Ho molta paura a vivere esperienze con i ragazzi tanté che mi sono completamente disinteressata e sono arrivata a pensare pure che non mi piacciano più, come se nessuno possa veramente mai piacermi.
Sono molto ansiosa e ho paura a fare qualsiasi tipo di esperienza, sia etero che altro, ma anche nella vita normale come dare un interrogazione a scuola.
Come mi consigliate di fare? Ho provato praticamente di tutto, ho provato in tutti i modi a cercare il perché di questa cosa...ma non ne vengo a capo, ogni tanto ho pure pensieri suicidi e non voglio assolutamente che questa sia la mia ultima spiaggia...non voglio ferire i miei genitori in questo modo.
Io rifiuto questa cosa perché appunto non lo sono mai stata, non vedo perché dall'oggi al domani dovrei diventare bisessuale o lesbica, ma ho pure provato a dirmi di non sentirmi in colpa se lo fossi, ma non lo accetterei veramente...
Vi prego di aiutarmi, sto resistendo in tutti i modi a questa cosa... sia che sia etero che sia bisessuale, vorrei stare tranquilla, vorrei avere delle risposte, delle certezze che non ho modo di darmi da sola.
Vi ringrazio in anticipo per la futura risposta.
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Sono molto ansiosa e ho paura a fare qualsiasi tipo di esperienza, sia etero che altro, ma anche nella vita normale come dare un interrogazione a scuola.
Cara Ragazza,
Credo che dovrebbe approfondire, mediante aiuti specialistici la conoscenza di se' , conoscere parti di se' , magari censurate, mai nate, trincerate dietro un pc, che non obbligatoriamente correlano con l' omosessualita' .
Sembra invece, da quanto leggo, che ci sia un blocco emotivo, affettivo, relazionale, una sorta di paura nel potersi sperimentare
Sessualmente adulta.
La vita emozionale e sessuale, non e' un compito in classe, ma un' esperienza che cresce con naturalezza in virtu' dell' incontro con se stessi e con gli altri.
Consulti uno psicologo, per ulteriori chiarimenti
Cara Ragazza,
Credo che dovrebbe approfondire, mediante aiuti specialistici la conoscenza di se' , conoscere parti di se' , magari censurate, mai nate, trincerate dietro un pc, che non obbligatoriamente correlano con l' omosessualita' .
Sembra invece, da quanto leggo, che ci sia un blocco emotivo, affettivo, relazionale, una sorta di paura nel potersi sperimentare
Sessualmente adulta.
La vita emozionale e sessuale, non e' un compito in classe, ma un' esperienza che cresce con naturalezza in virtu' dell' incontro con se stessi e con gli altri.
Consulti uno psicologo, per ulteriori chiarimenti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Utente
Gentile dottoressa,
grazie per la risposta, io ero già stata dallo psicologo con i servizi dell'ASL della mia città, è siccome non riuscivo a ottenere risultati in tempi brevi, (so che è un ragionamento sbagliato quando si parla di psicologia), e che dopo le sedute stavo quasi sempre peggio a rimuginare sul mio passato ecc., e consigliata anche da persone che dicono "non serve a niente", poi "illudendomi" di farcela da sola, avevo smesso di andarci.
Secondo lei è meglio che riprovo con questo servizio, (che però dura massimo due cicli da otto sedute), e che quindi mi ha messo una paura enorme di non poter "guarire" dato che si tratta di cose di lunga durata, e che poi finito quello sarei dovuta ritornare a ripetere il colloquio tutto daccapo a un nuovo terapeuta, o secondo lei è meglio andare da un privato (non lavoro e ho difficoltà economiche anche se ho un po' di denaro da parte) ?
grazie per la risposta, io ero già stata dallo psicologo con i servizi dell'ASL della mia città, è siccome non riuscivo a ottenere risultati in tempi brevi, (so che è un ragionamento sbagliato quando si parla di psicologia), e che dopo le sedute stavo quasi sempre peggio a rimuginare sul mio passato ecc., e consigliata anche da persone che dicono "non serve a niente", poi "illudendomi" di farcela da sola, avevo smesso di andarci.
Secondo lei è meglio che riprovo con questo servizio, (che però dura massimo due cicli da otto sedute), e che quindi mi ha messo una paura enorme di non poter "guarire" dato che si tratta di cose di lunga durata, e che poi finito quello sarei dovuta ritornare a ripetere il colloquio tutto daccapo a un nuovo terapeuta, o secondo lei è meglio andare da un privato (non lavoro e ho difficoltà economiche anche se ho un po' di denaro da parte) ?
[#3]
Gentile ragazza,
in genere preoccupazioni di questo tipo sono sintomo di un disturbo d'ansia e non rivelatrici di omosessualità o bisessualità che affiora all'improvviso.
Posso chiederti che tipo di lavoro psicologico hai fatto in passato e su cosa si è focalizzato? Ti eri rivolta allo psicologo per un problema legato alla paura di essere omo/bisessuale o per problemi relazionali o altro?
Hai voglia di dirci un po' meglio che cosa è accaduto nelle relazioni con i ragazzi?
in genere preoccupazioni di questo tipo sono sintomo di un disturbo d'ansia e non rivelatrici di omosessualità o bisessualità che affiora all'improvviso.
Posso chiederti che tipo di lavoro psicologico hai fatto in passato e su cosa si è focalizzato? Ti eri rivolta allo psicologo per un problema legato alla paura di essere omo/bisessuale o per problemi relazionali o altro?
Hai voglia di dirci un po' meglio che cosa è accaduto nelle relazioni con i ragazzi?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
Alla Dr. Angela Pileci;
Dunque, il lavoro che abbiamo fatto è stato piuttosto breve (circa 4 incontri), dopo aver esposto il problema, la dottoressa mi ha fatto disegnare, riguardo all'identità di genere, infatti pensavo perfino che una parte di me, era uomo.
Lei lavorava sui sogni e gliene raccontai uno che feci proprio all'inizio di questo mio problema.
Poi mi ha fatto parlare riguardo a mio fratello, che è andato via di casa sempre intorno a settembre, perché si è fidanzato e che per me era un punto fondamentale, è risultato che sono arrabbiata con lui, ma che non riesco a esprimerlo, perché nel disegnare la mia famiglia, mi sono inconsciamente completamente dimenticata di lui.
Poi ho raccontato di alcuni episodi spiacevoli nella mia famiglia, litigi tra i miei genitori.
Coi ragazzi, ho diversi ricordi dolorosi, dal primo bacio che per lui è stato solo un divertimento di un attimo, "non sapeva cosa fare" disse, poi vabbé ho ricevuto diversi rifiuti, ma nel particolare, ricordo con dolore di due ragazzi, conosciuti praticamente online, e l'abbiamo fatto virtualmente, ma quando ci siamo incontrati, con uno di questi, non mi è piaciuto per niente e non volevo saperne di niente; insomma, volevo lasciarlo sui due piedi, ma tra un insistenza e l'altra, ci siamo baciati e toccati.
Il punto è che non sentivo di amarlo, per quanto queste cose mi divertissero, e non volevo prenderlo in giro.
Quando poi ha cercato di insistere sul farmi sesso orale, mi sono rifiutata anche se stavo per cedere e non ho più voluto sentirlo, lui era molto geloso e possessivo, potrei dire quasi uno stalker che mi chiamava spessissimo a tutte le ore, e con grande difficoltà sono riuscita a "liberarmene", ora siamo amici perché è cambiato, e non ci vediamo più di persona.
Con l'altro ragazzo di cui accennavo prima, che ho sentito solo online, non visto di persona, ha insistito perché lo facessi con lui tramite internet, io ho ceduto, ma quando ha chiesto una mia foto personale, ha praticamente detto che gli facevo schifo.
Da allora circa il 2006-2007 non ho più voluto saperne di ragazzi, mi sono completamente chiusa, e spesso se un ragazzo può piacermi anche solo in parte, sento dentro di me che tanto, non potrò mai averlo e mi scoraggio e non ci provo neanche con lui, anche perché non ho una buona opinione di me, mi vedo brutta e perché ho troppa paura di essere ferita, però adesso che ho capito che la vita non è online, e ho sentito di non aver costruito mai niente nei rapporti affettivi, non riesco, sono bloccata, non riesco a vivere nulla liberamente, a sciogliermi.
Io mi sento in colpa per queste cose che ho fatto e non riesco a perdonarmi, perché non sono stata attenta, ed è solo colpa mia se sono finita in queste situazioni.
Dunque, il lavoro che abbiamo fatto è stato piuttosto breve (circa 4 incontri), dopo aver esposto il problema, la dottoressa mi ha fatto disegnare, riguardo all'identità di genere, infatti pensavo perfino che una parte di me, era uomo.
Lei lavorava sui sogni e gliene raccontai uno che feci proprio all'inizio di questo mio problema.
Poi mi ha fatto parlare riguardo a mio fratello, che è andato via di casa sempre intorno a settembre, perché si è fidanzato e che per me era un punto fondamentale, è risultato che sono arrabbiata con lui, ma che non riesco a esprimerlo, perché nel disegnare la mia famiglia, mi sono inconsciamente completamente dimenticata di lui.
Poi ho raccontato di alcuni episodi spiacevoli nella mia famiglia, litigi tra i miei genitori.
Coi ragazzi, ho diversi ricordi dolorosi, dal primo bacio che per lui è stato solo un divertimento di un attimo, "non sapeva cosa fare" disse, poi vabbé ho ricevuto diversi rifiuti, ma nel particolare, ricordo con dolore di due ragazzi, conosciuti praticamente online, e l'abbiamo fatto virtualmente, ma quando ci siamo incontrati, con uno di questi, non mi è piaciuto per niente e non volevo saperne di niente; insomma, volevo lasciarlo sui due piedi, ma tra un insistenza e l'altra, ci siamo baciati e toccati.
Il punto è che non sentivo di amarlo, per quanto queste cose mi divertissero, e non volevo prenderlo in giro.
Quando poi ha cercato di insistere sul farmi sesso orale, mi sono rifiutata anche se stavo per cedere e non ho più voluto sentirlo, lui era molto geloso e possessivo, potrei dire quasi uno stalker che mi chiamava spessissimo a tutte le ore, e con grande difficoltà sono riuscita a "liberarmene", ora siamo amici perché è cambiato, e non ci vediamo più di persona.
Con l'altro ragazzo di cui accennavo prima, che ho sentito solo online, non visto di persona, ha insistito perché lo facessi con lui tramite internet, io ho ceduto, ma quando ha chiesto una mia foto personale, ha praticamente detto che gli facevo schifo.
Da allora circa il 2006-2007 non ho più voluto saperne di ragazzi, mi sono completamente chiusa, e spesso se un ragazzo può piacermi anche solo in parte, sento dentro di me che tanto, non potrò mai averlo e mi scoraggio e non ci provo neanche con lui, anche perché non ho una buona opinione di me, mi vedo brutta e perché ho troppa paura di essere ferita, però adesso che ho capito che la vita non è online, e ho sentito di non aver costruito mai niente nei rapporti affettivi, non riesco, sono bloccata, non riesco a vivere nulla liberamente, a sciogliermi.
Io mi sento in colpa per queste cose che ho fatto e non riesco a perdonarmi, perché non sono stata attenta, ed è solo colpa mia se sono finita in queste situazioni.
[#5]
Gentile ragazza,
ma se il problema sono le relazioni interpersonali e in particolare quelle con i ragazzi, io credo che tu stia facendo di tutto per...peggiorarle!! ;-)
Capisco perfettamente che tu ora stia dicendo di essere ferita per come sei stata trattata nelle occasioni precedenti ed è legittimo.
Ma permettimi di chiederti come mai sei andata a cacciarti in tali esperienze.
Mi spiego meglio: se la tua ricerca di relazioni sentimentali avviene esclusivamente via internet, dove è verosimile pensare ci siano persone soprattutto (se non del tutto) interessate a fare solo sesso, non devi poi sorprenderti del trattamento che ricevi di conseguenza.
Quindi, capisco che tu abbia delle ferite e delle esperienze precedenti che certamente non ti spingono a voler cercare il contatto con gli altri, ma perchè l'idea che hai avuto modo di farti sui ragazzi è un po' parziale e riguarda una parte di realtà. E capisco che tu adesso non voglia più saperne!
La conseguenza che oggi ti porti dietro è questa, anche se hai capito che la vita non è on line (è già un passo in avanti!):
"...spesso se un ragazzo può piacermi anche solo in parte, sento dentro di me che tanto, non potrò mai averlo e mi scoraggio e non ci provo neanche con lui, anche perché non ho una buona opinione di me, mi vedo brutta e perché ho troppa paura di essere ferita..."
Su questo devi lavorare, meglio con l'aiuto di uno psicologo. Non ho capito che cosa intendi per "provarci", ma ritengo potresti fare un buon lavoro sulla tua autostima che ti blocca.
Quanto alla paura di essere ferita... la paura va superata con la maturità e la consapevolezza che le relazioni umane sono sempre imperfette e di conseguenza ci si ferisce (molto spesso senza la minima intenzione di ferire qualcuno).
Questo però non deve spingerci ad isolarci, perchè non è così che non riceveremo ferite. In questo modo, al contrario, ci isoleremo e non avremo più contatti con nessuno.
Ne vale la pena?
ma se il problema sono le relazioni interpersonali e in particolare quelle con i ragazzi, io credo che tu stia facendo di tutto per...peggiorarle!! ;-)
Capisco perfettamente che tu ora stia dicendo di essere ferita per come sei stata trattata nelle occasioni precedenti ed è legittimo.
Ma permettimi di chiederti come mai sei andata a cacciarti in tali esperienze.
Mi spiego meglio: se la tua ricerca di relazioni sentimentali avviene esclusivamente via internet, dove è verosimile pensare ci siano persone soprattutto (se non del tutto) interessate a fare solo sesso, non devi poi sorprenderti del trattamento che ricevi di conseguenza.
Quindi, capisco che tu abbia delle ferite e delle esperienze precedenti che certamente non ti spingono a voler cercare il contatto con gli altri, ma perchè l'idea che hai avuto modo di farti sui ragazzi è un po' parziale e riguarda una parte di realtà. E capisco che tu adesso non voglia più saperne!
La conseguenza che oggi ti porti dietro è questa, anche se hai capito che la vita non è on line (è già un passo in avanti!):
"...spesso se un ragazzo può piacermi anche solo in parte, sento dentro di me che tanto, non potrò mai averlo e mi scoraggio e non ci provo neanche con lui, anche perché non ho una buona opinione di me, mi vedo brutta e perché ho troppa paura di essere ferita..."
Su questo devi lavorare, meglio con l'aiuto di uno psicologo. Non ho capito che cosa intendi per "provarci", ma ritengo potresti fare un buon lavoro sulla tua autostima che ti blocca.
Quanto alla paura di essere ferita... la paura va superata con la maturità e la consapevolezza che le relazioni umane sono sempre imperfette e di conseguenza ci si ferisce (molto spesso senza la minima intenzione di ferire qualcuno).
Questo però non deve spingerci ad isolarci, perchè non è così che non riceveremo ferite. In questo modo, al contrario, ci isoleremo e non avremo più contatti con nessuno.
Ne vale la pena?
[#6]
Utente
La ringrazio molto per la sua risposta e il suo parere dottoressa, quando ho fatto quelle conoscenze online,ero più piccola e non pensavo assolutamente che quelle persone fossero interessate solo al sesso, per questo mi sono fidata!
Vedrò quanto prima di contattare uno psicologo nella mia zona, vi ringrazio ancora per le gentili risposte.
Vedrò quanto prima di contattare uno psicologo nella mia zona, vi ringrazio ancora per le gentili risposte.
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E' anche vero che noi impariamo dai nostri errori, dagli errori che vediamo fare agli altri e dalle esperienze che facciamo nella vita.
Comunque, se vuoi approfondire, puoi leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Saluti e, se vuoi, aggiornami in futuro.
Comunque, se vuoi approfondire, puoi leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html
Saluti e, se vuoi, aggiornami in futuro.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 5.4k visite dal 18/12/2012.
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