Fissazione sessuale tradimento masturbazione compulsiva
Ebbene si.Avrei bisogno di un piccolo aiuto,se cosi si può definire,
Sono un ragazzo di 29 anni,con un fardello ormai straripo da sostenere,una serie di fattori,stati d' animo,dipendenze che mi stanno facendo davvero preoccupare.E' da circa 7 anni che ho una relazione stabile,una persona fantastica,una persona con la quale un giorno vorrei avere una famiglia,la persona giusta credo.Ma ho sempre avuto problemi con il sesso,da sempre,dall' adolescenza direi.Sono sempre alla ricerca di nuove sensazioni,trasgressioni,perversioni,a tal punto da avere inconsciamente radicato in me una doppia personalità,una situazione che ormai il mio cervello vede come una cosa normale..Fingere.Fingo molto,e mi riesce anche bene come se nulla fosse in un modo cosi naturale.
Ho sempre tradito,fin dalle prime storie adolescenziali,mi fa sentire vivo,appagato,ma non solo necessariamente sessualmente o fisicamente,bensì mentalmente,mi piace come l'ho sempre definito "tutto il contorno",a volte tralasciando la parte sessuale.Da quando ho scoperto la masturbazione non ne posso fare a meno,e spesso anche dopo rapporti sessuali devo ricercare altro piacere,l'insoddisfazione regna sovrana,ma il punto è che fondamentalmente da qualche parte,in una zona remota dell'ippocampo,questa situazione non mi è mai piaciuta,e vivo constantemente con sensi di colpa,(normalissimi tra l'altro),rabbia e impotenza nel cambiare.Premetto che con l'attuale ragazza va tutto abbastanza bene,sessualmente siamo una coppia attiva,problemi seri non ne abbiamo a livello di coppia a parte i miei.Sono stato sempre una persona insicura,anche se negli anni qualcosa è migliorato,come dover raggiungere un'ipotetico traguardo,colpa forse di una vita sessuale inizialmente traumatica.Sono qui x chiedervi solamente un parere,qualcosa che mi dia i presupposti per andare a fare qualche cura x debellare questo stato,perchè voglio cambiare,lo devo fare x me stesso e per la ragazza a cui tengo molto,insomma x il futuro.
Ho provato,e riprovato a cercare di darmi un freno,ma come si dice:l'occasione fa l'uomo ladro,e il mio autocontrollo purtroppo è molto basso considerando che sedurre è diventata un'ossessione che in parte mi riesce piuttosto bene.Riesco tranquillamente a uscire contemporaneamente con più ragazze in un giorno solo,e fare finta di niente il giorno dopo come se la mente eliminasse quello che ho fatto per lasciare spazio ad una persona diversa,come un ruolo da interpretare.Lo so,è uno schifo,ma sono io,che io voglia o no. Da bambino ho vissuto traumi familiari,ossessionato dai litigi dei miei genitori,sono vissuto in parte con paure più grandi di me insostenibili a quell' età,ecco perchè provo rancore x loro,rabbia,e a volte odio accompagnato da un carattere impulsivo e introverso nei loro confronti.Ma non necessariamente credo che questo influisca.
A questo punto vorrei capire cosa fare e quale strada intraprendere nel caso ce ne fosse bisogno,e vi ringrazio x qualsiasi risposta possiate darmi.
Sono un ragazzo di 29 anni,con un fardello ormai straripo da sostenere,una serie di fattori,stati d' animo,dipendenze che mi stanno facendo davvero preoccupare.E' da circa 7 anni che ho una relazione stabile,una persona fantastica,una persona con la quale un giorno vorrei avere una famiglia,la persona giusta credo.Ma ho sempre avuto problemi con il sesso,da sempre,dall' adolescenza direi.Sono sempre alla ricerca di nuove sensazioni,trasgressioni,perversioni,a tal punto da avere inconsciamente radicato in me una doppia personalità,una situazione che ormai il mio cervello vede come una cosa normale..Fingere.Fingo molto,e mi riesce anche bene come se nulla fosse in un modo cosi naturale.
Ho sempre tradito,fin dalle prime storie adolescenziali,mi fa sentire vivo,appagato,ma non solo necessariamente sessualmente o fisicamente,bensì mentalmente,mi piace come l'ho sempre definito "tutto il contorno",a volte tralasciando la parte sessuale.Da quando ho scoperto la masturbazione non ne posso fare a meno,e spesso anche dopo rapporti sessuali devo ricercare altro piacere,l'insoddisfazione regna sovrana,ma il punto è che fondamentalmente da qualche parte,in una zona remota dell'ippocampo,questa situazione non mi è mai piaciuta,e vivo constantemente con sensi di colpa,(normalissimi tra l'altro),rabbia e impotenza nel cambiare.Premetto che con l'attuale ragazza va tutto abbastanza bene,sessualmente siamo una coppia attiva,problemi seri non ne abbiamo a livello di coppia a parte i miei.Sono stato sempre una persona insicura,anche se negli anni qualcosa è migliorato,come dover raggiungere un'ipotetico traguardo,colpa forse di una vita sessuale inizialmente traumatica.Sono qui x chiedervi solamente un parere,qualcosa che mi dia i presupposti per andare a fare qualche cura x debellare questo stato,perchè voglio cambiare,lo devo fare x me stesso e per la ragazza a cui tengo molto,insomma x il futuro.
Ho provato,e riprovato a cercare di darmi un freno,ma come si dice:l'occasione fa l'uomo ladro,e il mio autocontrollo purtroppo è molto basso considerando che sedurre è diventata un'ossessione che in parte mi riesce piuttosto bene.Riesco tranquillamente a uscire contemporaneamente con più ragazze in un giorno solo,e fare finta di niente il giorno dopo come se la mente eliminasse quello che ho fatto per lasciare spazio ad una persona diversa,come un ruolo da interpretare.Lo so,è uno schifo,ma sono io,che io voglia o no. Da bambino ho vissuto traumi familiari,ossessionato dai litigi dei miei genitori,sono vissuto in parte con paure più grandi di me insostenibili a quell' età,ecco perchè provo rancore x loro,rabbia,e a volte odio accompagnato da un carattere impulsivo e introverso nei loro confronti.Ma non necessariamente credo che questo influisca.
A questo punto vorrei capire cosa fare e quale strada intraprendere nel caso ce ne fosse bisogno,e vi ringrazio x qualsiasi risposta possiate darmi.
[#1]
Gentile utente, questa smania di conquiste, di conferme, di sedurre, andare, ricominciare, mi sembra più un bisogno di risarcimento, che una grande allegra felicità.
Mi domando quanto i traumi infantili," le paure insostenibili" (quali?) quell'antico dolore, non le facciano scattare , insieme alla rabbia verso i suoi, anche il bisogno di compensarsi, un bisogno riparativo..Dovrebbe poter parlare con uno psicologo per chiarire e superare quell'antico dolore..che lei continua a sentire e a vedere con gli occhi disperati del bambino che è stato..
Ci faccia sapere, intanto molti auguri..
Mi domando quanto i traumi infantili," le paure insostenibili" (quali?) quell'antico dolore, non le facciano scattare , insieme alla rabbia verso i suoi, anche il bisogno di compensarsi, un bisogno riparativo..Dovrebbe poter parlare con uno psicologo per chiarire e superare quell'antico dolore..che lei continua a sentire e a vedere con gli occhi disperati del bambino che è stato..
Ci faccia sapere, intanto molti auguri..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile Utente,m
Concordo con quanto detto dalla Collega, sul fatto che piu' che un piacere il suo comportamento rappresenti una punizione, una necessita' , una compulsione.
Il bisogno di conquista reiterata, la necessita' di sedurre, di essere seduttivi, in realta' cela sempre delle quote di insoddisfazione psichica e relazionale , cosi' come spesso assolve ad una funzione riparativa di " altro"
Le allego una lettura su compulsione, perversioni e possibili cure
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html
Concordo con quanto detto dalla Collega, sul fatto che piu' che un piacere il suo comportamento rappresenti una punizione, una necessita' , una compulsione.
Il bisogno di conquista reiterata, la necessita' di sedurre, di essere seduttivi, in realta' cela sempre delle quote di insoddisfazione psichica e relazionale , cosi' come spesso assolve ad una funzione riparativa di " altro"
Le allego una lettura su compulsione, perversioni e possibili cure
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1869-perversioni-sessuali-o-giochi-erotici-terapia-si-terapia-no.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
Mi sembra di capire, da ciò che hai scritto, che tu vivi una lotta continua.
C'è qualcosa che vorresti non fare. Desideri non farlo. Ti riproponi di non farlo. Cerchi almeno di darti un freno.
Non appena però l'occasione si presenta anche da lontano, tu ti ci fiondi sopra. Ed anche se non si presenta fuori da te, si presenta come pensiero o come sensazione, allora parti alla ricerca oppure ti soddisfi da solo.
Appena poi la situazione finisce, non appena hai svuotato il desiderio e ti sei saziato di piacere, arriva il disgusto e quindi cancelli tutto. Resetti e reinizi da capo.
Ma il ciclo rincomincia, e tu passi la vita su questo dondolo sempre più incontrollato e senti di non riuscire a uscirne se non per ricaderci dentro, ancora una volta.
Quindi il modo in cui ti relazioni con il tuo problema è sempre più pieno di difficoltà e, in definitiva, senti che la tua situazione stia peggiorando, perchè quanto più vorresti o cerchi di riprendere il controllo, quanto più lo perdi.
Devo dirti che questo è un problema che non è tanto speciale come forse potrebbe sembrarti ed ho visto molti casi come il tuo trattati con successo, ed in un breve lasso di tempo, il mio consiglio è, di rivolgerti ad un Centro di Terapia Strategica.
Questa è la mia opinione personale e professionale e spero che ti sarà utile.
Cordialità,
FMZ
Mi sembra di capire, da ciò che hai scritto, che tu vivi una lotta continua.
C'è qualcosa che vorresti non fare. Desideri non farlo. Ti riproponi di non farlo. Cerchi almeno di darti un freno.
Non appena però l'occasione si presenta anche da lontano, tu ti ci fiondi sopra. Ed anche se non si presenta fuori da te, si presenta come pensiero o come sensazione, allora parti alla ricerca oppure ti soddisfi da solo.
Appena poi la situazione finisce, non appena hai svuotato il desiderio e ti sei saziato di piacere, arriva il disgusto e quindi cancelli tutto. Resetti e reinizi da capo.
Ma il ciclo rincomincia, e tu passi la vita su questo dondolo sempre più incontrollato e senti di non riuscire a uscirne se non per ricaderci dentro, ancora una volta.
Quindi il modo in cui ti relazioni con il tuo problema è sempre più pieno di difficoltà e, in definitiva, senti che la tua situazione stia peggiorando, perchè quanto più vorresti o cerchi di riprendere il controllo, quanto più lo perdi.
Devo dirti che questo è un problema che non è tanto speciale come forse potrebbe sembrarti ed ho visto molti casi come il tuo trattati con successo, ed in un breve lasso di tempo, il mio consiglio è, di rivolgerti ad un Centro di Terapia Strategica.
Questa è la mia opinione personale e professionale e spero che ti sarà utile.
Cordialità,
FMZ
[#4]
".E' da circa 7 anni che ho una relazione stabile,una persona fantastica,una persona con la quale un giorno vorrei avere una famiglia,la persona giusta credo..."
Gentile Utente,
come va questa storia? cosa pensa la Sua fidanzata di questi tradimenti, se è a conoscenza? Immagino che non sia facile vivere diversi anni una storia seria e parallelamente queste storie...
Mi pare davvero dissonante ciò che afferma: "Premetto che con l'attuale ragazza va tutto abbastanza bene,sessualmente siamo una coppia attiva,problemi seri non ne abbiamo a livello di coppia a parte i miei..."
Anche da un punto di vista sessuale mi pare di capire che le cose non siano molto soddisfacenti: "...spesso anche dopo rapporti sessuali devo ricercare altro piacere,l'insoddisfazione regna sovrana..."
Le capita anche con la Sua fidanzata? O nelle altre relazioni? O sempre?
"...il mio autocontrollo purtroppo è molto basso considerando che sedurre è diventata un'ossessione ..."
Quindi mi pare di capire che stiamo parlando di una sorta di dipendenza, più che di un modello genitoriale inadeguato.
" Da bambino ho vissuto traumi familiari,ossessionato dai litigi dei miei genitori,sono vissuto in parte con paure più grandi di me insostenibili a quell' età,ecco perchè provo rancore x loro,rabbia,e a volte odio accompagnato da un carattere impulsivo e introverso nei loro confronti.Ma non necessariamente credo che questo influisca."
Anche secondo me potrebbe non essere questa la spiegazione. Però vorrei capire che cosa intende per "traumi". Litigavano tanto i Suoi genitori? Lei assisteva a questi litigi? Di che cosa aveva paura ai tempi? C'era un adulto per Lei significativo che La proteggeva e consolava?
Prova rancore nei loro confronti perchè, da bambino, non veniva consolato da loro quando provava paura? O per altre ragioni?
"A questo punto vorrei capire cosa fare e quale strada intraprendere nel caso ce ne fosse bisogno,e vi ringrazio x qualsiasi risposta possiate darmi."
Per quanto riguarda la questione del rapporto con i Suoi genitori, è probabile che possa essere riordinata velocemente quell'esperienza. Ora Lei è un adulto e dovrebbe essere in grado di prendere le distanze dal passato, comprendendo sia quel bimbo spaventato, sia quei genitori che, con buona probabilità, non si rendevano conto di essere spaventanti con Lei. Adesso come sono i Suoi rapporti con i Suoi genitori? Secondo me la questione più importante (e credo anche decisamente più invalidante) è la problematica relazionale e sessuale: per questo sarebbe opportuno sentire di persona uno psicologo psicoterapeuta.
Un cordiale saluto,
Gentile Utente,
come va questa storia? cosa pensa la Sua fidanzata di questi tradimenti, se è a conoscenza? Immagino che non sia facile vivere diversi anni una storia seria e parallelamente queste storie...
Mi pare davvero dissonante ciò che afferma: "Premetto che con l'attuale ragazza va tutto abbastanza bene,sessualmente siamo una coppia attiva,problemi seri non ne abbiamo a livello di coppia a parte i miei..."
Anche da un punto di vista sessuale mi pare di capire che le cose non siano molto soddisfacenti: "...spesso anche dopo rapporti sessuali devo ricercare altro piacere,l'insoddisfazione regna sovrana..."
Le capita anche con la Sua fidanzata? O nelle altre relazioni? O sempre?
"...il mio autocontrollo purtroppo è molto basso considerando che sedurre è diventata un'ossessione ..."
Quindi mi pare di capire che stiamo parlando di una sorta di dipendenza, più che di un modello genitoriale inadeguato.
" Da bambino ho vissuto traumi familiari,ossessionato dai litigi dei miei genitori,sono vissuto in parte con paure più grandi di me insostenibili a quell' età,ecco perchè provo rancore x loro,rabbia,e a volte odio accompagnato da un carattere impulsivo e introverso nei loro confronti.Ma non necessariamente credo che questo influisca."
Anche secondo me potrebbe non essere questa la spiegazione. Però vorrei capire che cosa intende per "traumi". Litigavano tanto i Suoi genitori? Lei assisteva a questi litigi? Di che cosa aveva paura ai tempi? C'era un adulto per Lei significativo che La proteggeva e consolava?
Prova rancore nei loro confronti perchè, da bambino, non veniva consolato da loro quando provava paura? O per altre ragioni?
"A questo punto vorrei capire cosa fare e quale strada intraprendere nel caso ce ne fosse bisogno,e vi ringrazio x qualsiasi risposta possiate darmi."
Per quanto riguarda la questione del rapporto con i Suoi genitori, è probabile che possa essere riordinata velocemente quell'esperienza. Ora Lei è un adulto e dovrebbe essere in grado di prendere le distanze dal passato, comprendendo sia quel bimbo spaventato, sia quei genitori che, con buona probabilità, non si rendevano conto di essere spaventanti con Lei. Adesso come sono i Suoi rapporti con i Suoi genitori? Secondo me la questione più importante (e credo anche decisamente più invalidante) è la problematica relazionale e sessuale: per questo sarebbe opportuno sentire di persona uno psicologo psicoterapeuta.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Ex utente
Gentili dottori,..sono felicemente meravigliato delle vostre tempestive risposte.E vi ringrazio. Cercherò di rispondere a tutti o per lo meno di aggiungere quello che manca.(solo i caratteri rimanenti mi preoccupano considerato che amo scrivere).
x traumi infantili,ne citerò uno che spesso alimentava la mia paura.(un chiodo fisso nei miei ricordi). Mio padre purtroppo si nutriva come io mi nutro ora della stessa cosa,forse in modo diverso,forse meno compulsivo ma di fatto tradiva mia madre.Il problema nasceva dal fatto che lavorando di notte tornava a casa la mattina presto.Mia madre,una santa donna,intelligente quanto basta sapeva, ma voleva,credo, comunque mantenere un'equilibrio in famiglia cercando in qualche modo di passarci sopra dopo appunto svariati litigi.Fatto sta che le scene erano sempre le stesse,urla,a volte lancio di oggetti,io che correvo in camera da letto a cercare di fermarli,perchè fondamentalmente la mia paura era quella di vivere una tragedia,che da un momento all' altro poteva trasformarsi in qualcosa di più grave..Insomma avevo paura della morte di uno dei miei,avevo paura x mia madre..Lei quella che dopo i miei pianti e lamenti era sempre li a stringermi forte e cercare di calmarmi,ma il peggio purtroppo era stato consumato,senza preavvisi,nella notte di soprassalto.X anni non dormivo più la notte e appena entrava a casa papà mi svegliavo e stavo tutta la notte sveglio x paura che ricominciassero..A volte mi svegliavo e andavo a origliare dietro la porta perchè sentivo a malapena discutere. Sono cresciuto cosi,e che lo vogliano o no ora le conseguenze nei loro confronti sono queste.
Purtroppo attualmente sto cercando di stargli vicino e di recuperare,(in minima parte)quello che non cè mai stato. Da circa 1 anno a mia mamma e papà sono stati diagnosticati 2 tumori ai polmoni,mamma un 4 stadio,malattia sistemica,metastasi alle ossa,tutto sommato abbastanza(x ora)asintomatica.Papà è stato operato,pneumonectomia,T4 n0 m0,ma la tosse stizzosa,raffreddore cronico nell' ultimo mese,anche se la tac di 2 mesi fa era positiva,mi lascia perplesso. Va bè questa però è un'altra faccenda,forse più delicata,ma lentamente sto cercando ci caricarmi x lfar fronte a tutto il dolore che ne consegue..
Tornando al discorso sessuale,ho trovato molto interessante dr Randone,l'articolo che mi ha linkato..
Dr Zurlo devo ammettere che mi ha fatto venire la pelle d'oca nella sua sintesi,evidentemente credo che abbia colpito e affondato.terrò sicuramente in considerazione i suoi colleghi.
Dr Pileci le rispondo subito,e la ringrazio per avermi dato modo di aggiungere altri dettagli.
La mia storia paradossalmente va bene,anzi,dal di fuori non si noterebbe nulla di cosi strano da far preoccupare,me semplicemente perchè riesco bene a dividere i due stati..Mi ritengo un ragazzo premuroso,amorevole,presente,passionale e cerco comunque di non far mancare nulla alla mia ragazza. Cè da dire che negli anni x colpa delle mie crisi,sono scappato più volte,perchè non accettavo questo mio stato,ma poi dovevo fare i conti con quello che provavo.aggiungo,e non so il perchè,spesso e volentieri,anche tutt'ora,litigavo apposta x poter scappare,prendermi quella libertà che il mio corpo e mente necessitava,come se mi mancasse aria,ma tutto questo era pianificato apposta per tornare dalla mia ragazza più affiatato di prima,con quel piacere sessuale e non che mi dava appagamento.Devo ammettere che in un certo senso alla mia ragazza questa cosa a volte non le dispiaceva..Ora è un pò che non adotto questo stupido e viscido sistema di appagamento,probabilmente perchè ritrovo tutto questo nelle conquiste che mi cerco,e dispiace dirlo,a volte nemmeno me le vado a cercare..è una tortura,..Una piacevole tortura..
La ricerca dell'ulteriore piacere dopo rapporti non mi capita spesso,ma quando capita si limita anche solo con l' ausilio della masturbazione anche 2-3 volte al giorno...Il problema è che non ne avrei bisogno!Capita anche con la mia ragazza,ma non sempre,solo nei periodi dove sento proprio quel calo,più mentale che fisico,dove vorrei provare e sentire di più ma non ci riesco..Altra cosa,sono ossessionato nel dare e poi ricevere,e non riesco a finire un rapporto,un mio orgasmo se lla parner non ha raggiunto il piacere.sono molto suscettibile ed emotivo,mi basta poco per chiudermi in un guscio,e se questo capita non c'è modo di recuperare.Trovo e provo piacere in primis nel darlo,e poi riceverlo...(questo x quanto riguarda l' atto pratico). Non so se c'entra qualcosa,ma sto cercando di fare un quadro generale della xsona che sono in modo che conosciate meglio con chi avete a che fare,uno schifo..
Per i miei genitori penso di provare rancore per avermi fatto partecipe dei loro litigi,incuranti delle mie paure,anche se mamma era sempre quella che più cercava di camarmi e calmare le acque..Ma è una sensazione incontrollabile,pensate che quando vado a casa della mia ragazza o di altre famiglie mi sembra tutto cosi surreale vedere come sono veramente i rapporti tra figli e genitori.. Non dico che non sono presente,che non gli voglio bene e che non li aiuti nel loro percorso,ci sono sempre stato ma con quelle fasi di odio/amore che facevano la differenza. Ora sono felicemente separati "in casa",assurdo ma preferisco cosi che come anni fa dove vigeva il caos,"La guerra dei roses",se dovessi fare un'esempio... Attualmente il rapporto con i miei genitori è...incerto..Difficile da comprendere,anche da me che sono abbastanza critico e obiettivo.Sono a fasi,a umori,gli sono vicino con piccoli gesti,piccole cose che sicuramente loro percepiscono data la situazione invalidante che li ha colpiti,direi forse che ci ha colpiti..Suona meglio..ma spesso mi chiudo in camera,come sempre,mi isolo e ad ogni colpo di tosse sento una rabbia x essere impotente di fronte a tutto questo.E so bene che il tempo stringe,ma sono bloccato,vorrei ma non ci riesco,lo sento ma faccio fatica come se ci fosse una corda tirata da entrambi i lati..
Spero di non annoiarvi con tutta questo fardello,ma è da troppo tempo che non ne parlo con quacuno.. Dimenticavo,...essendo una xsona molto emotiva non potevano mancare gli stati ansiosi,ho sofferto di attacchi di panico,e tutt'ora assumo,a necessità,degli ansiolitici..Ma solo quando ho quelle maledette extrasistole,causate forse da problemi gastrici quali reflusso,etc.. Gli attacchi di panico non mi vengono più ma solo perchè ho imparato a controllarli abbastanza bene.. Lo so che non c'entra nulla,ma nel complesso non si sa mai..
Di nuovo grazie x le risposte
x traumi infantili,ne citerò uno che spesso alimentava la mia paura.(un chiodo fisso nei miei ricordi). Mio padre purtroppo si nutriva come io mi nutro ora della stessa cosa,forse in modo diverso,forse meno compulsivo ma di fatto tradiva mia madre.Il problema nasceva dal fatto che lavorando di notte tornava a casa la mattina presto.Mia madre,una santa donna,intelligente quanto basta sapeva, ma voleva,credo, comunque mantenere un'equilibrio in famiglia cercando in qualche modo di passarci sopra dopo appunto svariati litigi.Fatto sta che le scene erano sempre le stesse,urla,a volte lancio di oggetti,io che correvo in camera da letto a cercare di fermarli,perchè fondamentalmente la mia paura era quella di vivere una tragedia,che da un momento all' altro poteva trasformarsi in qualcosa di più grave..Insomma avevo paura della morte di uno dei miei,avevo paura x mia madre..Lei quella che dopo i miei pianti e lamenti era sempre li a stringermi forte e cercare di calmarmi,ma il peggio purtroppo era stato consumato,senza preavvisi,nella notte di soprassalto.X anni non dormivo più la notte e appena entrava a casa papà mi svegliavo e stavo tutta la notte sveglio x paura che ricominciassero..A volte mi svegliavo e andavo a origliare dietro la porta perchè sentivo a malapena discutere. Sono cresciuto cosi,e che lo vogliano o no ora le conseguenze nei loro confronti sono queste.
Purtroppo attualmente sto cercando di stargli vicino e di recuperare,(in minima parte)quello che non cè mai stato. Da circa 1 anno a mia mamma e papà sono stati diagnosticati 2 tumori ai polmoni,mamma un 4 stadio,malattia sistemica,metastasi alle ossa,tutto sommato abbastanza(x ora)asintomatica.Papà è stato operato,pneumonectomia,T4 n0 m0,ma la tosse stizzosa,raffreddore cronico nell' ultimo mese,anche se la tac di 2 mesi fa era positiva,mi lascia perplesso. Va bè questa però è un'altra faccenda,forse più delicata,ma lentamente sto cercando ci caricarmi x lfar fronte a tutto il dolore che ne consegue..
Tornando al discorso sessuale,ho trovato molto interessante dr Randone,l'articolo che mi ha linkato..
Dr Zurlo devo ammettere che mi ha fatto venire la pelle d'oca nella sua sintesi,evidentemente credo che abbia colpito e affondato.terrò sicuramente in considerazione i suoi colleghi.
Dr Pileci le rispondo subito,e la ringrazio per avermi dato modo di aggiungere altri dettagli.
La mia storia paradossalmente va bene,anzi,dal di fuori non si noterebbe nulla di cosi strano da far preoccupare,me semplicemente perchè riesco bene a dividere i due stati..Mi ritengo un ragazzo premuroso,amorevole,presente,passionale e cerco comunque di non far mancare nulla alla mia ragazza. Cè da dire che negli anni x colpa delle mie crisi,sono scappato più volte,perchè non accettavo questo mio stato,ma poi dovevo fare i conti con quello che provavo.aggiungo,e non so il perchè,spesso e volentieri,anche tutt'ora,litigavo apposta x poter scappare,prendermi quella libertà che il mio corpo e mente necessitava,come se mi mancasse aria,ma tutto questo era pianificato apposta per tornare dalla mia ragazza più affiatato di prima,con quel piacere sessuale e non che mi dava appagamento.Devo ammettere che in un certo senso alla mia ragazza questa cosa a volte non le dispiaceva..Ora è un pò che non adotto questo stupido e viscido sistema di appagamento,probabilmente perchè ritrovo tutto questo nelle conquiste che mi cerco,e dispiace dirlo,a volte nemmeno me le vado a cercare..è una tortura,..Una piacevole tortura..
La ricerca dell'ulteriore piacere dopo rapporti non mi capita spesso,ma quando capita si limita anche solo con l' ausilio della masturbazione anche 2-3 volte al giorno...Il problema è che non ne avrei bisogno!Capita anche con la mia ragazza,ma non sempre,solo nei periodi dove sento proprio quel calo,più mentale che fisico,dove vorrei provare e sentire di più ma non ci riesco..Altra cosa,sono ossessionato nel dare e poi ricevere,e non riesco a finire un rapporto,un mio orgasmo se lla parner non ha raggiunto il piacere.sono molto suscettibile ed emotivo,mi basta poco per chiudermi in un guscio,e se questo capita non c'è modo di recuperare.Trovo e provo piacere in primis nel darlo,e poi riceverlo...(questo x quanto riguarda l' atto pratico). Non so se c'entra qualcosa,ma sto cercando di fare un quadro generale della xsona che sono in modo che conosciate meglio con chi avete a che fare,uno schifo..
Per i miei genitori penso di provare rancore per avermi fatto partecipe dei loro litigi,incuranti delle mie paure,anche se mamma era sempre quella che più cercava di camarmi e calmare le acque..Ma è una sensazione incontrollabile,pensate che quando vado a casa della mia ragazza o di altre famiglie mi sembra tutto cosi surreale vedere come sono veramente i rapporti tra figli e genitori.. Non dico che non sono presente,che non gli voglio bene e che non li aiuti nel loro percorso,ci sono sempre stato ma con quelle fasi di odio/amore che facevano la differenza. Ora sono felicemente separati "in casa",assurdo ma preferisco cosi che come anni fa dove vigeva il caos,"La guerra dei roses",se dovessi fare un'esempio... Attualmente il rapporto con i miei genitori è...incerto..Difficile da comprendere,anche da me che sono abbastanza critico e obiettivo.Sono a fasi,a umori,gli sono vicino con piccoli gesti,piccole cose che sicuramente loro percepiscono data la situazione invalidante che li ha colpiti,direi forse che ci ha colpiti..Suona meglio..ma spesso mi chiudo in camera,come sempre,mi isolo e ad ogni colpo di tosse sento una rabbia x essere impotente di fronte a tutto questo.E so bene che il tempo stringe,ma sono bloccato,vorrei ma non ci riesco,lo sento ma faccio fatica come se ci fosse una corda tirata da entrambi i lati..
Spero di non annoiarvi con tutta questo fardello,ma è da troppo tempo che non ne parlo con quacuno.. Dimenticavo,...essendo una xsona molto emotiva non potevano mancare gli stati ansiosi,ho sofferto di attacchi di panico,e tutt'ora assumo,a necessità,degli ansiolitici..Ma solo quando ho quelle maledette extrasistole,causate forse da problemi gastrici quali reflusso,etc.. Gli attacchi di panico non mi vengono più ma solo perchè ho imparato a controllarli abbastanza bene.. Lo so che non c'entra nulla,ma nel complesso non si sa mai..
Di nuovo grazie x le risposte
[#6]
Gentile Utente,
con tutti i limiti di un consulto on line, forse il problema risiede di più in un discontrollo degli impulsi.
Chieda una consulenza a uno psicologo psicoterapeuta per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.
Un cordiale saluto,
con tutti i limiti di un consulto on line, forse il problema risiede di più in un discontrollo degli impulsi.
Chieda una consulenza a uno psicologo psicoterapeuta per una diagnosi accurata e un trattamento adeguato.
Un cordiale saluto,
[#8]
Gentile utente,
aggiungo che on line non è possibile dare indicazioni terapeutiche in quanto lo strumento informatico non consente di avere un quadro preciso (che solamente la visita diretta può consentire).
Pertanto in primo luogo, in accordo con i colleghi precedenti, ritengo fondamentale giungere ad una diagnosi precisa: solo allora sarà possibile ipotizzare un percorso di cure adeguato.
aggiungo che on line non è possibile dare indicazioni terapeutiche in quanto lo strumento informatico non consente di avere un quadro preciso (che solamente la visita diretta può consentire).
Pertanto in primo luogo, in accordo con i colleghi precedenti, ritengo fondamentale giungere ad una diagnosi precisa: solo allora sarà possibile ipotizzare un percorso di cure adeguato.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 17k visite dal 18/12/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Disfunzione erettile
La disfunzione erettile è la difficoltà a mantenere l'erezione. Definita anche impotenza, è dovuta a varie cause. Come fare la diagnosi? Quali sono le cure possibili?