Paranoie
Buongiorno.Vi scrivo perché ho mal di stomaco da più di 2 anni.Ho fatto molte visite ma tutte con risultato negativo.Il tutto nasce 2 anni fa quando la mia vita è cambiata,mi sono fidanzato dopo aver sempre vissuto fino ad allora una vita senza pensieri.Questa ragazza mi ha aperto gli occhi,c'erano tante cose che io fino ad allora non vedevo,vivevo sapendo che qualsiasi problema abbia avuto ci sarebbero stati sempre i miei genitori a risolverlo.Convivo con questa ragazza a cui voglio un bene dell'anima,ma non riesco a godermi la storia perché ho troppe paranoie che mi causano un mal di stomaco che mi porta a chiedermi in casa sotto le coperte senza forze.Mi si pongono domande del tipo:la amo?la mia risposta è si,automaticamente mi si pone la domanda e se la amo perché sto così male?perché penso a volte di non amarla?....con lei sto benissimo,abbiamo tanti progetti,a volte guardando le altre ragazze faccio i confronti con lei per vedere chi è più bella e tutto questo non fa che farmi stare ancora più male...il mal di stomaco aumenta sempre di più...quando la guardi negli occhi per me lei è una delle cose più importanti che il abbia è non voglio perderla.Però con tutte queste paranoie continue ho paura che prima o poi la perderò ma non perché lei mi lasci ma perché ho paura di farlo io.Giá il pensiero di lasciarla mi fa star male.Vorrei vivermi la storia in modo normale ma non riesco.La guardo e penso:mi piace?ma quel difetto mi piace?.Sono domande continue a cui rispondo ma automaticamente si pone la domanda contraria che è:ma se la ami perché ti fai queste domande?allora non la ami...è sto sempre più male.L'anno scorsoi ho iniziato a prendere gli psicofarmaci che ho lasciato quest'anno a marzo li ho presi per 1 anno intero,in quel periodo avevo anche attacchi di panico che ad oggi non ho.La domanda che mi pongo è:ma se io decido di voler stare con questa persona a cui voglio un bene dell'anima,può essere la mia decisione la causa del mio male?Forse perché fin da piccolo ho sempre immaginato al mio fianco una persona bellissima,una super figa di quelle che stanno in tv.Ma io non voglio questo,io vorrei stare bene con la mia ragazza,senza paranoie ma non ci riesco,a volte mi sforzo a essere forte e lasciare stare i pensieri,ma automaticamente mi si pone la domanda:lasci stare i pensieri perché sai che è la verità???e sto sempre più male e come se mi trovassi in un circolo vizioso da cui non riesco ad uscire.Nel periodo in cui assumevo gli psicofarmaci non riuscivo ad andare da un medico che subito avevo gli attacchi di panico,anche se dovevo andare a fare un controllo per il raffreddore,adesso questa paura l'ho superata grazie a lei.Non so cosa fare,lei mi ha anche detto prendiamo i un periodo di pausa,ma io non voglio allontanarmi,non voglio perderla.Dentro di me si che il problema non è lei ma sono io,ma le paranoie continue mi stressano,il mal distoma o mi distrugge il morale.Grazie tanto per avermi ascoltato.
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Le sue domande non sembrano "paranoie", ossessività è invece il nome tecnico. I dubbi incessanti sulle cose delle quali non ci sarebbe bisogno di preoccuparsi dipendono dall'ansia che, se disturbante oltre misura, andrebbe prima valutata e poi eventualmente curata. Se vuole possiamo orientarla in merito.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
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Gentile Utente,
Se , come dice il Collega, si tratta di osessioni, andrebbero curate da un altro collega de visu, no online .
Diagnosi psicologica e psicoterapia, sono l' unica strada percorribile, i consigli non attuano cambiamenti
Se , come dice il Collega, si tratta di osessioni, andrebbero curate da un altro collega de visu, no online .
Diagnosi psicologica e psicoterapia, sono l' unica strada percorribile, i consigli non attuano cambiamenti
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
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Con orientamento non intendevo dare "consigli" da qui, ovviamente, che non servirebbe a nulla, ma aiutarla nella scelta di un terapeuta "reale". Può leggere qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Nel caso dell'ansia possono essere più indicati approcci focalizzati e attivi, dove oltre a parlare s'impartiscono compiti comportamentali precisi da mettere in atto fra una seduta e l'altra.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Nel caso dell'ansia possono essere più indicati approcci focalizzati e attivi, dove oltre a parlare s'impartiscono compiti comportamentali precisi da mettere in atto fra una seduta e l'altra.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.7k visite dal 17/12/2012.
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