Fumo e alcool
Salve, non so se questa è la sezione giusta, ma avrei bisogno di un consiglio su come muovermi per un problema molto ma molto serio.
Ho un fratello che da anni fuma e beve assiduamente, nell'ultimo periodo, sorpattutto l'alcool ingerito è aumentato a dismisura, beve solo e in compagnia, beve perchè è depresso, beve perchè si sente una grande rabbia addosso , beve perchè si è lasciato dopo tanti anni.
Io nel mio piccolo, ho provato a dirgli di smettere, non ho un influsso cosi grande o comunque temo di non averlo, ho 25 anni e lui 35 e spesso mi sento inadeguato, pensando perchè dovrebbe sentire uno come a me, più piccolo? Gliene parlo, cerco di scuoterlo, ma non l'ho mai fatto in tono duro e deciso come dovrei e per questo mi sento in grande colpa, ho paura delle reazioni e mi rendo conto di essere nel torto. Un mio cugino suo coetaneo gli parla gli dice che sta mandando all'aria la sua vita, che rischia grosso, prova a scuoterlo, fargli fare sport, ma lui come reazione si offende e non gli parla, come un bambino.
Miof ratello dice frasi del tipo, non so se arriverò oltre il fine settimana, a volte ha impulsi di vitalità, prende la sigaretta elettronica, dice ora smetto di bere e fumare e comincio lo sport, sono piccoli momenti che vengono spenti subito dalla sua voglia di autodistruggersi. I miei genitori sanno la situazione ma non l'hannoa ffrontata con lui e in questo sbagliano, mi sento inadeguato e ho paura perchè bevendo e fumando così si rischia grosso e non vorrei avere rimorsi, solo che non so cosa fare materialmente, vorrei prenderlo e portarlo da uno specialista ma per come è fatto lo esclude categoricamente, non fa un'analisi da anni, rifiuta i medici, per la situazione che ha vorrei prenderlo e portarlo anche in una clinica a disintossicarsi, ho paura ma mi sento inadeguato. Come ci si comporta in questi casi? Vorrei solo un input per poi provare a risolevvarlo da questo baratro. Grazie.
Ho un fratello che da anni fuma e beve assiduamente, nell'ultimo periodo, sorpattutto l'alcool ingerito è aumentato a dismisura, beve solo e in compagnia, beve perchè è depresso, beve perchè si sente una grande rabbia addosso , beve perchè si è lasciato dopo tanti anni.
Io nel mio piccolo, ho provato a dirgli di smettere, non ho un influsso cosi grande o comunque temo di non averlo, ho 25 anni e lui 35 e spesso mi sento inadeguato, pensando perchè dovrebbe sentire uno come a me, più piccolo? Gliene parlo, cerco di scuoterlo, ma non l'ho mai fatto in tono duro e deciso come dovrei e per questo mi sento in grande colpa, ho paura delle reazioni e mi rendo conto di essere nel torto. Un mio cugino suo coetaneo gli parla gli dice che sta mandando all'aria la sua vita, che rischia grosso, prova a scuoterlo, fargli fare sport, ma lui come reazione si offende e non gli parla, come un bambino.
Miof ratello dice frasi del tipo, non so se arriverò oltre il fine settimana, a volte ha impulsi di vitalità, prende la sigaretta elettronica, dice ora smetto di bere e fumare e comincio lo sport, sono piccoli momenti che vengono spenti subito dalla sua voglia di autodistruggersi. I miei genitori sanno la situazione ma non l'hannoa ffrontata con lui e in questo sbagliano, mi sento inadeguato e ho paura perchè bevendo e fumando così si rischia grosso e non vorrei avere rimorsi, solo che non so cosa fare materialmente, vorrei prenderlo e portarlo da uno specialista ma per come è fatto lo esclude categoricamente, non fa un'analisi da anni, rifiuta i medici, per la situazione che ha vorrei prenderlo e portarlo anche in una clinica a disintossicarsi, ho paura ma mi sento inadeguato. Come ci si comporta in questi casi? Vorrei solo un input per poi provare a risolevvarlo da questo baratro. Grazie.
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Gentile Ragazzo,
potrebbe iniziare a contattare Lei il Dipartimento Dipendenze Patologiche del suo Distretto Sanitario ed esporre il problema per avere consigli pratici sul da farsi.
In alcune realtà è previsto, ad esempio, un intervento anche riguardo ai famigliari di persone con tale tipo di problemi.
Ecco i riferimenti nel link:
http://www.aspct.it/settori_sanitari/Dipartimento_di_Dipendenze_patologiche.aspx
Cordiali saluti.
potrebbe iniziare a contattare Lei il Dipartimento Dipendenze Patologiche del suo Distretto Sanitario ed esporre il problema per avere consigli pratici sul da farsi.
In alcune realtà è previsto, ad esempio, un intervento anche riguardo ai famigliari di persone con tale tipo di problemi.
Ecco i riferimenti nel link:
http://www.aspct.it/settori_sanitari/Dipartimento_di_Dipendenze_patologiche.aspx
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile ragazzo, forse i suoi genitori non si rendono del tutto conto che suo fratello è davvero su una china pericolosa .. li convinca ad andare a prendere contatto con questo Dipartimento Dipendenze di cui la parla la collega, per evitare che glissando, minimizzando , la cosa diventi sempre più seria,
Potrebbe trattarsi dell'assunzione di alcol come fuga dalle difficoltà , anche dalle sconfitte, una sorta di cura antidepressiva.. ma si può fare meglio e di più, vedrà..
Molti auguri e complimenti per l'affetto e la sensibilità che la muove..
Potrebbe trattarsi dell'assunzione di alcol come fuga dalle difficoltà , anche dalle sconfitte, una sorta di cura antidepressiva.. ma si può fare meglio e di più, vedrà..
Molti auguri e complimenti per l'affetto e la sensibilità che la muove..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 16/12/2012.
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