Rapporto logorante
Salve, ieri ho avuto l'ennesima discussione con il mio compagno, molto più grande di me, con cui ho una relazione da diversi anni. Premetto che all'inizio mi ero legata a lui, buono e gentile, perchè mi dava sicurezza in un momento di cambiamento nella mia vita (una città diversa, un nuovo lavoro ecc ecc ) per cui è stato un punto di riferimento fondamentale. Mi faceva stare bene e mi dava conforto nei momenti difficili, anche se non sono mancati con lui forti litigi che mi hanno fatto stare male per via di certe sue manie assurde legate alla pulizia, al cibo, ecc. Insomma non è di certo una persona facile.Tra alti e bassi è andata avanti, ma adesso non ce la faccio più...pochi giorni fa è arrivato ad insultarmi, subito dopo aver scartato il regalo del suo compleanno, perchè gli ho fatto un regalo inutile e "senza criterio" rinfacciandomi che se lo sarebbe comprato più in là ma più caro e come diceva lui.
Mi è sembrato di vivere un incubo e d'impazzire, ho cominciato a gridare e a piangere a dirotto per un bel pò insultandolo a mia volta. Gli ho rotto in faccia pure il regalo. Lui, nel frattempo, continuava a far valere le sue ragioni prendendomi per una che non ragiona. Non gli parlo da alcuni giorni, non mi va di sentire la sua voce.
Più volte in passato, subito dopo forti discussioni, sempre di mi dicevo che finalmente era arrivata la volta giusta per lasciarlo. Ma poi, dopo qualche giorno, tutto ricominciva daccapo: lui mi chiedeva scusa, mi consolava, ritornavo la sua bambina di sempre dandomi la sicurezza che nessun uomo mi aveva mai dato.
Credo che adesso sia davvero finita,: io verso di lui non sento più niente fisicamente da un bel pò ( non lo facciamo da tempo), la sola idea di continuare a stare con lui mi fa venire la nausea e al contempo paura di stare con uomo che non ragiona tanto bene...
Nonostante tutto ho paura che prima o poi possa assalirmi la solitudine ( mi succedeva sempre le prime volte in cui lo lasciavo), la paura di non farcela da sola, di riprendere a telefonargli per avere conforto in certi momenti. Penso anche che a 39 anni ( pur essendo una bella donna e con un bel lavoro) ormai è difficile trovare un altro uomo con cui costruire una bella storia, perchè guardandomi attorno sono quasi tutti sposati, legati, ecc ecc insomma tutti discorsi che fanno più o meno le donne single alle soglie dei 40 anni. Allora vedo tutto in salita, ma nemmeno però voglio rimanere con lui a logorarmi per il resto della mia vita.Tra le altre cose ho pure perso alcune amicizie a causa sua.
Come fare, allora, ad affrontare serenamente e senza ripensamenti il mio futuro che non voglio assolutamente condividere più con quest'uomo?
Tra l'altro non essendo lui più giovane, ho paura di fargli del male, che possa insomma prenderla malissimo. Una cosa è accettare la fine di un rapporto da giovane ma a 65 ( anche se ne mostra 50) forse è un pò più dura.. quindi, questa idea mi fa già venire i sensi di colpa.
Grazie
Mi è sembrato di vivere un incubo e d'impazzire, ho cominciato a gridare e a piangere a dirotto per un bel pò insultandolo a mia volta. Gli ho rotto in faccia pure il regalo. Lui, nel frattempo, continuava a far valere le sue ragioni prendendomi per una che non ragiona. Non gli parlo da alcuni giorni, non mi va di sentire la sua voce.
Più volte in passato, subito dopo forti discussioni, sempre di mi dicevo che finalmente era arrivata la volta giusta per lasciarlo. Ma poi, dopo qualche giorno, tutto ricominciva daccapo: lui mi chiedeva scusa, mi consolava, ritornavo la sua bambina di sempre dandomi la sicurezza che nessun uomo mi aveva mai dato.
Credo che adesso sia davvero finita,: io verso di lui non sento più niente fisicamente da un bel pò ( non lo facciamo da tempo), la sola idea di continuare a stare con lui mi fa venire la nausea e al contempo paura di stare con uomo che non ragiona tanto bene...
Nonostante tutto ho paura che prima o poi possa assalirmi la solitudine ( mi succedeva sempre le prime volte in cui lo lasciavo), la paura di non farcela da sola, di riprendere a telefonargli per avere conforto in certi momenti. Penso anche che a 39 anni ( pur essendo una bella donna e con un bel lavoro) ormai è difficile trovare un altro uomo con cui costruire una bella storia, perchè guardandomi attorno sono quasi tutti sposati, legati, ecc ecc insomma tutti discorsi che fanno più o meno le donne single alle soglie dei 40 anni. Allora vedo tutto in salita, ma nemmeno però voglio rimanere con lui a logorarmi per il resto della mia vita.Tra le altre cose ho pure perso alcune amicizie a causa sua.
Come fare, allora, ad affrontare serenamente e senza ripensamenti il mio futuro che non voglio assolutamente condividere più con quest'uomo?
Tra l'altro non essendo lui più giovane, ho paura di fargli del male, che possa insomma prenderla malissimo. Una cosa è accettare la fine di un rapporto da giovane ma a 65 ( anche se ne mostra 50) forse è un pò più dura.. quindi, questa idea mi fa già venire i sensi di colpa.
Grazie
[#1]
Gentile utente,
vediamo di chiarire un pò le cose. Chi ha problemi è il suo compagno e purtroppo questo tipo di reazioni non sparisce per incanto, ma tende a ripresentarsi più volte. Pensare di cambiare un uomo è un utopia che mette nei guai più di una donna, le persone non cambiano struttura di personalità, specialmente in una età avanzata.
La sua paura di non trovare un'altro uomo, pur essendo molto diffusa, quando l'orologio biologico fa tic tac, non è però assolutamente veritiera, lei è giovanissima!!!! Può trovare tutti gli uomini che vuole e che non la facciano soffrire, una mia amica ha trovato il suo amore proprio a 38 anni e ha avuto una bella bimba! Non si lasci fermare d questa paura, nè dalla paura di ferire il suo uomo attuale, visto che si merita ampiamente di essere abbandonato, piuttosto, essendo da quanto scrive, una persona incline a scatti di rabbia incontrollati, gli comunichi che ha deciso di avere una pausa per star sola e pensare perchè si sente molto ferita dai suoi comportamenti e le consiglio di farlo in pubblico, in un bar e con auto propria, in modo da potersene andare autonomamente! Forse che lui sia rimasto solo a questa età non è un caso, dato il suo carattere.
Viva la sua vita e vedrà che, quando meno se l'aspetta, incontrerà l'uomo giusto, basta mettere da parte l'ansia di rimanere sola.
Le faccio tutti i miei più sinceri auguri.
Dr. Gianna Porri
Psicoanalista
Terapia Breve Focale
Medicina Psicosomatica
vediamo di chiarire un pò le cose. Chi ha problemi è il suo compagno e purtroppo questo tipo di reazioni non sparisce per incanto, ma tende a ripresentarsi più volte. Pensare di cambiare un uomo è un utopia che mette nei guai più di una donna, le persone non cambiano struttura di personalità, specialmente in una età avanzata.
La sua paura di non trovare un'altro uomo, pur essendo molto diffusa, quando l'orologio biologico fa tic tac, non è però assolutamente veritiera, lei è giovanissima!!!! Può trovare tutti gli uomini che vuole e che non la facciano soffrire, una mia amica ha trovato il suo amore proprio a 38 anni e ha avuto una bella bimba! Non si lasci fermare d questa paura, nè dalla paura di ferire il suo uomo attuale, visto che si merita ampiamente di essere abbandonato, piuttosto, essendo da quanto scrive, una persona incline a scatti di rabbia incontrollati, gli comunichi che ha deciso di avere una pausa per star sola e pensare perchè si sente molto ferita dai suoi comportamenti e le consiglio di farlo in pubblico, in un bar e con auto propria, in modo da potersene andare autonomamente! Forse che lui sia rimasto solo a questa età non è un caso, dato il suo carattere.
Viva la sua vita e vedrà che, quando meno se l'aspetta, incontrerà l'uomo giusto, basta mettere da parte l'ansia di rimanere sola.
Le faccio tutti i miei più sinceri auguri.
Dr. Gianna Porri
Psicoanalista
Terapia Breve Focale
Medicina Psicosomatica
[#2]
Gentile Signora,
lasciarsi non è quasi mai indolore, né per chi è lasciato né per chi lascia: fa parte delle regole del gioco, e di certo il suo compagno lo sa.
D'altro canto, da quanto scrive, pare che la vostra storia sia davvero giunta al capolinea, che Lei abbia raggiunto la consapevolezza che quello che vi lega forse non può essere chiamato amore.
Alla sua età "ricominciare" non è detto che sia più difficile, e la vita che ha davanti a sé può essere ancora molto lunga e riservare per Lei piacevoli sorprese.
Se ha deciso di chiudere questa storia, cerchi di evitare strascichi negativi, ma cerchi di trarne insegnamenti utili e informazioni su di sé in modo da evitare in futuro di ripetere eventuali errori.
Se lo ritiene opportuno, potrebbe rivolgersi ad uno psicologo di persona per far sì che questo momento critico della sua vita si trasformi invece per Lei in risorsa.
Cordialità.
lasciarsi non è quasi mai indolore, né per chi è lasciato né per chi lascia: fa parte delle regole del gioco, e di certo il suo compagno lo sa.
D'altro canto, da quanto scrive, pare che la vostra storia sia davvero giunta al capolinea, che Lei abbia raggiunto la consapevolezza che quello che vi lega forse non può essere chiamato amore.
Alla sua età "ricominciare" non è detto che sia più difficile, e la vita che ha davanti a sé può essere ancora molto lunga e riservare per Lei piacevoli sorprese.
Se ha deciso di chiudere questa storia, cerchi di evitare strascichi negativi, ma cerchi di trarne insegnamenti utili e informazioni su di sé in modo da evitare in futuro di ripetere eventuali errori.
Se lo ritiene opportuno, potrebbe rivolgersi ad uno psicologo di persona per far sì che questo momento critico della sua vita si trasformi invece per Lei in risorsa.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3k visite dal 14/12/2012.
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