Incerta violenza
Salve, circa un anno fa ho avuto una crisi con il mio fidanzato e l'ho tradito, ci siamo lasciati e rimessi insieme circa 20 giorni dopo che lui è venuto a sapere tutto. Quando ci siamo rimessi insieme lui sapeva che c'era una motivazione del mio tradimento ma capendo che la colpa era stata anche sua ci siamo "riamati" come se non fosse successo niente. la persona con cui io avevo tradito il mio ragazzo non significava niente per me, è stato soltanto uno strumento di sfogo, e il mio ragazzo lo sa, solo che non gli ho mai detto una cosa, e cioè che il mio unico rapporto con questa persona , per me è stata una violenza, ma non sono sicura, perchè come si dice "le cose si fanno in due" però quella volta è stato violento, troppo e mi sono sentita un'oggetto, come invece il mio ragazzo non mi ci aveva mai e dico mai fatto sentire, invece quella volta il primo che passava mi ha trattata come una cosa da usare e basta, e questa cosa mi ha fatto male sia fisicamente (molto, durante l'atto) che mentalmente perchè io e il mio fidanzato siamo sempre stati molto affiatati durante il sesso invece ora io ho la paura di provare lo stesso dolore o di sentire anche una semplice parola che mi faccia sentire un'oggetto o usata perciò mi chiudo a riccio ed è praticamente un sacco che non lo facciamo ! il mio fidanzato se ne è accorto e non sapendo tutto ciò non sa da che dipende! il mio dubbio è: visto che non so nemmeno io se sia stata una vera e propria violenza, dovrei comunque parlarne con lui e spiegarli la situazione? non è che la prende come una scusa, e non si arrabbierebbe di più sul fatto che gliel'ho tenuto nascosto per tutto un anno intero? vorrei solo un consiglio se potete. grazie.
[#1]
Gentile Ragazza,
il confine che divide un rapporto poco piacevole da una vera e propria violenza può essere sottile: solo Lei sa come sono andate davvero le cose (se aveva dato il suo consenso, quanto era eccitata, quali emozioni si agitavano in Lei....).
Ciò che conta ora con il suo ragazzo è che quell'esperienza continua a turbarla e a condizionare la sua vita sessuale e, di conseguenza, la vostra relazione.
Non ha mai pensato di affrontare l'argomento con uno/a psicologo/a di persona?
Cordiali saluti.
il confine che divide un rapporto poco piacevole da una vera e propria violenza può essere sottile: solo Lei sa come sono andate davvero le cose (se aveva dato il suo consenso, quanto era eccitata, quali emozioni si agitavano in Lei....).
Ciò che conta ora con il suo ragazzo è che quell'esperienza continua a turbarla e a condizionare la sua vita sessuale e, di conseguenza, la vostra relazione.
Non ha mai pensato di affrontare l'argomento con uno/a psicologo/a di persona?
Cordiali saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile ragazza,
come mai tu e il tuo ragazzo eravate in crisi e da quanto tempo?
Qual era la tua motivazione al tradimento?
Dici anche che quel rapporto sessuale l'hai VISSUTO come una violenza: forse, semplicemente, non hai prima ben valutato le conseguenze di una decisione seria, ma presa alla leggera...
Secondo me dovresti risolvere la paura che provi, cioè di poterti sentire nuovamente usata, ecc... con la consapevolezza che adesso sai che solo tu puoi permettere agli altri come trattarti.
Puoi chiedere allo psicologo del consultorio.
Saluti,
come mai tu e il tuo ragazzo eravate in crisi e da quanto tempo?
Qual era la tua motivazione al tradimento?
Dici anche che quel rapporto sessuale l'hai VISSUTO come una violenza: forse, semplicemente, non hai prima ben valutato le conseguenze di una decisione seria, ma presa alla leggera...
Secondo me dovresti risolvere la paura che provi, cioè di poterti sentire nuovamente usata, ecc... con la consapevolezza che adesso sai che solo tu puoi permettere agli altri come trattarti.
Puoi chiedere allo psicologo del consultorio.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.7k visite dal 12/12/2012.
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