Bambino che si rifiuta di mangiare
Buongiorno.
Ho un bambino di quasi 3 anni che quest'anno ha iniziato la scuola materna. All'inizio ha avuto qualche problema di inserimento, ma adesso va contento. Ci sono problemi con una maestra che lui non sopporta, ma stiamo risolvendo.
All'inizio mangiava senza problemi. Da un mese e mezzo a questa parte a scuola non tocca più cibo a pranzo (lui è un bambino che ha sempre mangiato). E' un capriccio, un rifiuto e io non so come comportarmi.
Da cosa può essere dovuto? Dall'antipatia con la maestra oppure perchè da un mese e mezzo è venuto a mancare il nonno?
Non so cosa fare.
Per favore aiutatemi
Grazie
alessandra
Ho un bambino di quasi 3 anni che quest'anno ha iniziato la scuola materna. All'inizio ha avuto qualche problema di inserimento, ma adesso va contento. Ci sono problemi con una maestra che lui non sopporta, ma stiamo risolvendo.
All'inizio mangiava senza problemi. Da un mese e mezzo a questa parte a scuola non tocca più cibo a pranzo (lui è un bambino che ha sempre mangiato). E' un capriccio, un rifiuto e io non so come comportarmi.
Da cosa può essere dovuto? Dall'antipatia con la maestra oppure perchè da un mese e mezzo è venuto a mancare il nonno?
Non so cosa fare.
Per favore aiutatemi
Grazie
alessandra
[#1]
Cara Alessandra,
senza poter esaminare di persona il caso non è possibile darle una risposta certa, ma da quanto ci dice avete affrontato adeguatamente il problema dell'antipatia per la maestra, senza minimizzarla, e quindi è probabile che il problema sia legato al lutto per la mancanza del nonno.
Lui e il bambino erano molto legati?
Il nonno era malato o è mancato all'improvviso?
Come avete spiegato al bambino l'accaduto?
A parte il rifiuto del cibo ci sono stati altri cambiamenti (nel sonno, nel gioco, ..)?
senza poter esaminare di persona il caso non è possibile darle una risposta certa, ma da quanto ci dice avete affrontato adeguatamente il problema dell'antipatia per la maestra, senza minimizzarla, e quindi è probabile che il problema sia legato al lutto per la mancanza del nonno.
Lui e il bambino erano molto legati?
Il nonno era malato o è mancato all'improvviso?
Come avete spiegato al bambino l'accaduto?
A parte il rifiuto del cibo ci sono stati altri cambiamenti (nel sonno, nel gioco, ..)?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Il nonno purtroppo è venuto a mancare all'improvviso. Lui era andato il venerdì a trovarlo e gli avevamo detto che era malato ma poi il decesso è avvenuto il giorno successivo.
Lui era abituato ad andarlo a trovare tutte le settimane, il nonno giocava con lui e gli faceva sempre trovare una macchinina nuova.
Io gli ho detto che il nonno è volato in cielo e che ci guarda da lassù, ma non so se devo essere più diretta.
Mi sembra strano che quando lo portiamo dalla nonna non chiede mai dove si trova il nonno: non lo nomina e non lo cerca.
Altri cambiamenti non mi sembra ci siano. Alcune volte si sveglia durante la notte, altre no...
Lui era abituato ad andarlo a trovare tutte le settimane, il nonno giocava con lui e gli faceva sempre trovare una macchinina nuova.
Io gli ho detto che il nonno è volato in cielo e che ci guarda da lassù, ma non so se devo essere più diretta.
Mi sembra strano che quando lo portiamo dalla nonna non chiede mai dove si trova il nonno: non lo nomina e non lo cerca.
Altri cambiamenti non mi sembra ci siano. Alcune volte si sveglia durante la notte, altre no...
[#3]
Forse è il caso di essere più diretti, e magari di andare assieme al cimitero a vedere la tomba del nonno e portargli dei fiori: per i bambini la morte è un evento molto astratto e renderlo più concreto lo aiuterà a capire quello che è successo.
Immagino che non abbia partecipato al funerale: è così?
Immagino che non abbia partecipato al funerale: è così?
[#5]
Deve tenere presente che i bambini sono molto egocentrici e per questo tendono a pensare che sia colpa loro ciò che accade sia quando i genitori si separano o uno di loro se ne va, sia quando un adulto "scompare" improvvisamente.
In genere pensano di essere stati cattivi o non sufficientemente buoni e di essere stati abbandonati per questo motivo.
Le consiglio quindi di essere più esplicita e di spiegare al bambino che il nonno non se n'è andato per colpa sua, ma che si trova al cimitero e di portarlo lì per rendere più tangibile questa realtà, oltre che per dargli modo di salutarlo e di accomiatarsi da lui, cosa che non ha potuto fare non partecipando al funerale.
Il nonno che è mancato era suo padre o suo suocero?
In genere pensano di essere stati cattivi o non sufficientemente buoni e di essere stati abbandonati per questo motivo.
Le consiglio quindi di essere più esplicita e di spiegare al bambino che il nonno non se n'è andato per colpa sua, ma che si trova al cimitero e di portarlo lì per rendere più tangibile questa realtà, oltre che per dargli modo di salutarlo e di accomiatarsi da lui, cosa che non ha potuto fare non partecipando al funerale.
Il nonno che è mancato era suo padre o suo suocero?
[#6]
Gentile Alessandra,
anche a casa in quest'ultimo periodo sono mutate le abitudini alimentari del suo bambino, oppure mangia proprio come prima?
Quali spiegazioni vi dà lui del suo rifiuto di mangiare?
Lei che tipo di rapporto ha con l'insegnante che a suo figlio non piace tanto?
Qual è stata la causa della morte del nonno?
Saluti.
anche a casa in quest'ultimo periodo sono mutate le abitudini alimentari del suo bambino, oppure mangia proprio come prima?
Quali spiegazioni vi dà lui del suo rifiuto di mangiare?
Lei che tipo di rapporto ha con l'insegnante che a suo figlio non piace tanto?
Qual è stata la causa della morte del nonno?
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#7]
Gentile Alessandra,
Il rifiuto del cibo, rappresenta per i bambini una delle modalità piu' immediate di opporsi a quello che non va, generando ansie genitoriali ed in chi si occupa di lui.
La perdita del nonno, non va sottovalutata e, come giustamente le suggeriva la Collega dot.Massaro, va spiegato bene che la responsabilità' non e' sua e che il nonno non c' e' piu' .
A casa mangia o questo rifiuto viene contestualizzato solo all ' asilo?
Il rifiuto del cibo, rappresenta per i bambini una delle modalità piu' immediate di opporsi a quello che non va, generando ansie genitoriali ed in chi si occupa di lui.
La perdita del nonno, non va sottovalutata e, come giustamente le suggeriva la Collega dot.Massaro, va spiegato bene che la responsabilità' non e' sua e che il nonno non c' e' piu' .
A casa mangia o questo rifiuto viene contestualizzato solo all ' asilo?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#8]
Utente
Innanzitutto voglio ringraziarvi per il vostro aiuto e i vostri consigli.
Il nonno in questione è il papà di mio marito.
Il rapporto che lui ha con questa maestra non è buono perchè lei è incapace di gestire i bambini (è prossima alla pensione) e non si comporta bene con i bambini (dalle mie parole si capisce che anche il mio rapporto con lei non è buono, ma cerco di nascondere davanti a lui).
I suoi capricci in realtà li fa anche a casa, ma io con le buone lo convinco a mangiare.
Un altro campanello di allarme per me è che quando io mi sveglio (dorme nel lettone), lui si sveglia automaticamente, come se avesse paura di stare da solo. Sente che non sto vicino a lui e mi chiama subito.
Un aggiornamento: ho seguito il vostro consiglio e ieri ho parlato con lui. Gli ho fatto vedere la foto del nonno e gli ho spiegato che non è andato via per colpa sua ma perchè era malato e Gesù lo ha chiamato a sè perchè aveva bisogno di un aiuto...
Ieri sera Valerio si è addormentato con la foto del nonno tra le mani....
Cordialmente
Il nonno in questione è il papà di mio marito.
Il rapporto che lui ha con questa maestra non è buono perchè lei è incapace di gestire i bambini (è prossima alla pensione) e non si comporta bene con i bambini (dalle mie parole si capisce che anche il mio rapporto con lei non è buono, ma cerco di nascondere davanti a lui).
I suoi capricci in realtà li fa anche a casa, ma io con le buone lo convinco a mangiare.
Un altro campanello di allarme per me è che quando io mi sveglio (dorme nel lettone), lui si sveglia automaticamente, come se avesse paura di stare da solo. Sente che non sto vicino a lui e mi chiama subito.
Un aggiornamento: ho seguito il vostro consiglio e ieri ho parlato con lui. Gli ho fatto vedere la foto del nonno e gli ho spiegato che non è andato via per colpa sua ma perchè era malato e Gesù lo ha chiamato a sè perchè aveva bisogno di un aiuto...
Ieri sera Valerio si è addormentato con la foto del nonno tra le mani....
Cordialmente
[#9]
Bene, è un ottimo primo passo.
Quando se la sentirà gli chieda se vuole andare a trovarlo e portargli dei fiori.
Quando questo problema sarà risolto la consiglio caldamente di iniziare a farlo dormire nella propria stanza per evitare tutte le conseguenze negative che far dormire i figli nel lettone comporta, compresa la trasmissione implicita dell'idea che la notte sia un momento di distacco che è pericoloso affrontare da soli, nel proprio letto.
Quando se la sentirà gli chieda se vuole andare a trovarlo e portargli dei fiori.
Quando questo problema sarà risolto la consiglio caldamente di iniziare a farlo dormire nella propria stanza per evitare tutte le conseguenze negative che far dormire i figli nel lettone comporta, compresa la trasmissione implicita dell'idea che la notte sia un momento di distacco che è pericoloso affrontare da soli, nel proprio letto.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.7k visite dal 12/12/2012.
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