Il mio bambino si rifiuta di fare la cacca...

Buongiorno a tutti, chi vi scrive sono due genitori disperati perche il prorio figlio di tre anni (compiuti a novembre) non vuole fare la cacca.
I problemi sono iniziati con il passaggio da pannolino a vater. Per la pipì non abbiamo avuto nessun problema, è stato bravissimo! Per la cacca non ha mai voluto provare a farla nel vasino o vater. A poco sono servite le storielle, le canzoncine, abbiamo provato a metterlo anche davanti alla tv, a fargli vedere cartoni animati! nulla di nulla.
Continuava comunque a farla nel pannolino, in piedi appoggiato a noi sul divano, e la pediatra ci ha detto di lasciarlo stare così; poco male, l'importante era farla! da circa 4 mesi ha iniziato a trattenerla ed i primi tempi si formava il tappo che all'espulzione risultava duro e lui piangeva disperato. in accordo con la pediatra abbiamo iniziato lassativi per bocca e per un breve periodo tutto andava bene con l'unico problema che non prendeva mai iniziativa per farla e puntualmente ogni 2-3 giorni dovevamo essere noi a chiedergli di farla.
Nell'ultimo mese le cose sono drammaticamente peggiorate e la trattiene in continuazione. oggi siamo al 4 giorno senza evacuare e si è trattenuto anche il clisterino! la pediatra dice di mettergli il pannolino una volta tornato da scuola in modo che quando ha lo stimolo la fa tranquillamente, ma lui si rifiuta di metterlo dicendo che è grande!
la cosa che mi ha turbato l'altra sera è che chiedendogli per l'ennesima volta il perchè non volesse farla mi ha detto che la cacca è un mosto! e che lui e papà sono mostri! cosa può significare? non sappiamo. sappaimo solo che tutte le volte ci si stringe il cuore e ci viene da piangere. abbiamo letto in giro che non bisogna stressarli e lasciarli stare ma la paura è che trattenendo poi sente dolore e associa la cacca ad un evento negativo!
AIUTO!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Signore,

la condizione di cui ci parla si chiama "megacolon funzionale" e di solito angoscia molto i genitori, e in particolare i papà.
Il vostro bambino sta utilizzando il rifiuto di fare la cacca come mezzo per imporsi su di voi, che siete così tanto interessati al fatto che evacui regolarmente, ma non corre alcun pericolo (come vi ha detto la pediatra).

Il problema si risolve solitamente smettendo di dare troppa importanza all'evacuazione e di angosciarsi al riguardo, poichè quando il piccolo non riesce più a trattenerla chiede per primo di potersi liberare, nel proprio interesse.
Persistendo invece con il braccio di ferro si attribuisce un'importanza esagerata alla questione e un potere immenso al bambino, che tiene tutti in scacco.

Forse avete scelto un momento sbagliato o insisitito troppo per chiedergli di usare il vasino sia per la pipì che per la cacca, perchè spesso i bambini abbandonano il pannolino in una prima fase solo per la pipì.
Deve infatti considerare che quelli che per un adulto sono rifiuti per un bambino sono suoi prodotti e proprietà, che non abbandona facilmente perchè rivestono ancora significati affettivi e simbolici che poi con il tempo e la crescita perderanno.

Per prima cosa vi consiglierei di lasciare che della questione si occupi solo sua moglie, che probabilmente è meno angosciata di lei, in modo tale da dimezzare le pressioni sul bambino.
Pensa di potercela fare a non occuparsi più del problema?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Buongiorno dottoressa,
anzitutto grazie per la risposta così celere.
abbiamo separato il momento della pipì da quello della cacca: per la pipì abbiamo approfittato delle vacanze pasquali ed in accordo con il nido abbiamo subito avuto esito postivo nel togliere il pannolino; per la cacca abbiamo provato in un secondo momento. Mia moglie penso sia più angosciata di me da questa situazione e non sò se sia meglio o peggio che se ne occupi lei, coomunque se ho ben capito il suo consiglio è che UNO SOLO si occupi della situazione.
Altra cose che avevo omesso in precedenza, mi scusi ma purtroppo scrivendo e non parlando "ad visu" capita, mia moglie è incita e partorirà a febbraio. Non sò se anche questo abbia influito nel peggiorare la situazione, ma le giuro che abbiamo preso tutti gli accorgimenti possibili (Almeno spero) per cercare di prevenire il fisiologico turbamento "da fratello": lui dice di essere contento che arrivi il fratellino, ogni tanto va dalla mamma e gli sposta le mani dalla pancia dicendo -mamma togliti che voglio dare un bacio al fratellino!-
Altra cosa che succede è che spesso per trattenere la cacca si fa la pipì sotto.
Se comunque l'altro suo consiglio è di lasciarlo stare proveremo a fare così, ma le guro che avvolte guardando quella pancia gonfia....
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
L'idea è quella che ve ne preoccupiate il meno possibile e che la questione sia gestita da chi è meno angosciato, tenendo sempre presente che il piccolo non corre alcun pericolo e che per ogni evenienza siete seguiti dalla pediatra, che può monitorare la situazione e avvisarvi di eventuali rischi.

Se sua moglie è incinta siamo in presenza di un fattore di stress che influenza sicuramente il bambino: per quanto possa dirsi felice dell'arrivo di un fratello nutre naturalmente sentimenti contrastanti perchè non sarà più il solo e l'unico a ricevere le vostre attenzioni.

E' inoltre importante che abbia presente che arriverà un neonato e non un bambino grande come lui, cosa che di solito i primogeniti si aspettano quando chiedono di avere un fratello o vengono informati del suo futuro arrivo.

La signora è stata bene in gravidanza?
In questi mesi ci sono stati dei cambiamenti nel suo rapporto con il bambino?
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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
penso che abbia presente che arriverà un neonato, ha già messo da parte i ciuccetti da dargli e dice che penserà lui a dargli i giochi da "piccolo" che ha in cameretta. Certo cosa si aspetta non lo so dire, ma quello che diciamo è che sarà piccolo per giocare con lui i primi tempi. MIa moglie al momento ha una gravidanza regolare è consultandoci non abbiamo riscontrato cambiamenti di rapporto ne da parte mia ne sua con il bambino. Anche le abitudini quotidiane sono rimaste le stesse.
A setembre ha iniziato la scuola dell'infanzia ma si è inserito beniissimo, anzi non speravamo in questa "esplosione" sia di crescita in termini di intelletto che di rapporto con gli altri. E' diventato un chiacchierone ed ha una grande padronanza di linguaggio.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Signore,
un suggerimento per "alleggerire" il discorso con il vostro bambino può essere quello di acquistargli uno dei tanti libri dedicati all'argomento da sfogliare e leggere insieme a lui.
Le allego alcuni titoli consigliati nell'ambito della lodevole iniziativa "Nati per leggere":

http://www.libnet.it/npl/bibliografie/atema/vasino_cacca_pipi.pdf

Auguri a tutti e tre, anche per l'arrivo del nuovo cucciolo.
Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie dottoressa.

Al nostro bambino piacciono molto i libri da leggere. Con la serie di ANNA abbiamo imparaato a lavare i dentini.
Abbiamo anche lisa ed il pancione e gugu impara ad usare il vasino. Insisteremo su questa linea e soprattutto cercheremo di seguire i vostri consigli e non lo stresseremo più.
Vi terremo aggiornati.

Grazie a tutti da parte mia e di mia moglie per i consigli!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Bene, ci faccia sapere!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signore,
Il trattenere le feci ha un dilice scopo: fare stare voi in ansia e quindi catturare la vostra attenzione e manipolarvi e " trattenere " altro , cioe' emozioni, paure, ecc...
Come detto dalla Collega dare a questo fenomeno meno importanza e' una valida strategie, ritornare al vasino , come tappa intermedia, in modo che suo figlio la possa vedere prime di perderla per sempre nel water, e' un' altra possibile strategia .
Il pannolino inoltre, genera calore e conforto, mediante il contatto con le feci calde

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Grazie anche a lei dottoressa!!!

Una sola precisazione che penso forse non si sia capita: Mio figlio non ha mai voluto fare la cacca ne nel vasino ne nel vater. sempre e solo pannolino.
Questo pomeriggio sono andato a prenderlo a scuola e gli ho detto che non avremmo più ne io ne mamma chiesto quando e se doveva fare la cacca. doveva lui venire da noi a chiederlo. In un primo momento ha mugugnato dicendo -No papà me lo devi chiedere tu...- stasera a casa è venuto a chiedermi di metere il pannolino per fare la cacca ma poi non l'ha fatta ancora. Insistiamo! e che Dio ci assista.

Grazie di nuovo a tutti!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Come vede cambiando atteggiamento lo sta già smuovendo.

Ora si tratta di resistere su questa linea.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Non importa, l' importante e' rispettare le fasi, anche se regressive del piccolo.
Panno, vasino,riduttore, water, sarebbe ottimale, anche andando avanti ed indietro con le tappe, senza pero' ansia ed insistenza.
Auguri!