Trasgressione di coppia
Ho 38 anni, sposato con una coetanea da 12, ma insieme da 20 anni. All'inizio ero gelosissimo di lei, ma la gelosia con gli anni lasciava spazio alle fantasie e cominciavo ad immaginarla insieme ad altri uomini e donne. All’inizio lei assecondava le mie fantasie, immaginando insieme situazioni molto erotiche. Dopo il matrimonio è cominciato il mio disagio, le fantasie non mi bastavano più, desideravo aprire il nostro rapporto e coinvolgerla in situazioni realmente trasgressive. Lei era molto riluttante, si era realizzata con il matrimonio e desiderava soltanto avere dei figli. Dopo il primo figlio le mie fantasie non si sono mai attenuate ed abbiamo cominciato ad avere piccole crisi, che mi hanno più volte portato ad avere rapporti con altre donne, anche con coinvolgimenti sentimentali. In precedenza ero stato a letto con altre donne, soltanto per desiderio di conoscenza sessuale, essendo stata lei la mia prima donna. In quel periodo cedendo alla mie richieste, acconsentì ad incontrare altre coppie trasgressive e a frequentare club privè. Non abbiamo mai praticato lo scambio di coppia, ma accettava solo di fare sesso con me, contemporaneamente ed insieme ad altre coppie, concedendosi al massimo qualche carezza reciproca. Ma a me bastava, ho trascorso un periodo di grande felicità ed anche il nostro rapporto ne ha giovato. Era tornata la mia ragazza, non desideravo le altre donne, le dedicavo mille attenzioni ed anche lei sembrava felice; “sembrava” perché dopo gli incontri non nascondeva un certo disagio, per essersi trovata in situazioni che in fondo non gradiva. L’incantesimo era destinato a svanire, cominciò a desiderare un altro figlio ed io invece a chiederle maggiori trasgressioni. Rimase incinta e da allora disse basta a qualsiasi tipo di incontro trasgressivo. La mia seconda figlia ha adesso 5 anni ed io in tutto questo tempo non mi sono mai rassegnato. Quelle che una volta erano fantasie, sono diventate ossessioni senza le quali non riesco ad avere una vita sessuale, sino ad arrivare ad essere costretto ad immaginarla insieme ad altri uomini per poter raggiungere l’orgasmo. Non mi sono più servite le relazioni extraconiugali che che ogni tanto mi sono concesso; lei resta al centro dei miei desideri sessuali, che si fanno col passare del tempo sempre più spinti. Questa situazione ci sta logorando; litighiamo spesso senza trovare una soluzione. Dentro di me ho ancora 18 anni, il sesso e la trasgressione sono molto importanti per me e credo siano parte fondamentale di un rapporto di coppia; ma non mi sento più desiderato. Sono il solo a prendere l’iniziativa e a chiederle di stare insieme, lei si vede solo come madre e diventa sempre più fredda. E’ la donna della mia vita sempre al centro dei miei desideri e della quale dopo dopo 20 anni sono ancora innamorato, ma allo stesso tempo è una donna che non potrà mai acconsentire alle mie richieste lasciandomi eternamente insoddisfatto. Per favore datemi una mano a superare questo disagio. Grazie
[#1]
Gentile Signore,
da quanto ci dice il problema non è che sua moglie non desidera più stare con lei, ma che non desidera più mettere in atto e quindi condividere con lei quelle trasgressioni che coinvolgono altre persone, alle quali in passato ha sostanzialmente acconsentito sembrerebbe più per amor suo che per reale desiderio di farlo.
Non è "una donna che non potrà mai acconsentire alle mie richieste lasciandomi eternamente insoddisfatto", ma una donna che ha acconsentito molte volte alle sue richieste, e nonostante questo lei è comunque rimasto insoddisfatto.
Penso che la soluzione del problema non risieda tanto nel cercare un accordo su cosa fare o non fare, perciò è inutile che continuiate e discuterne fra di voi: sarebbe piuttosto utile che esploraste con l'aiuto di uno psicologo le ricadute che la sua insoddisfazione ha sulla dimensione di coppia e anche il significato che hanno per lei (e per sua moglie) questi desideri, compreso quello di continuare a sentirsi un diciottenne.
Anche questo aspetto merita un approfondimento:
"Quelle che una volta erano fantasie, sono diventate ossessioni senza le quali non riesco ad avere una vita sessuale, sino ad arrivare ad essere costretto ad immaginarla insieme ad altri uomini per poter raggiungere l’orgasmo".
Quando realizzare determinate fantasie (o continuare a riviverle compulsivamente nella propria mente) diventa una necessità e non una scelta siamo di fronte ad un problema da risolvere.
Secodo lei sua moglie cosa penserebbe della possibilità di consultare in coppia uno psicologo?
da quanto ci dice il problema non è che sua moglie non desidera più stare con lei, ma che non desidera più mettere in atto e quindi condividere con lei quelle trasgressioni che coinvolgono altre persone, alle quali in passato ha sostanzialmente acconsentito sembrerebbe più per amor suo che per reale desiderio di farlo.
Non è "una donna che non potrà mai acconsentire alle mie richieste lasciandomi eternamente insoddisfatto", ma una donna che ha acconsentito molte volte alle sue richieste, e nonostante questo lei è comunque rimasto insoddisfatto.
Penso che la soluzione del problema non risieda tanto nel cercare un accordo su cosa fare o non fare, perciò è inutile che continuiate e discuterne fra di voi: sarebbe piuttosto utile che esploraste con l'aiuto di uno psicologo le ricadute che la sua insoddisfazione ha sulla dimensione di coppia e anche il significato che hanno per lei (e per sua moglie) questi desideri, compreso quello di continuare a sentirsi un diciottenne.
Anche questo aspetto merita un approfondimento:
"Quelle che una volta erano fantasie, sono diventate ossessioni senza le quali non riesco ad avere una vita sessuale, sino ad arrivare ad essere costretto ad immaginarla insieme ad altri uomini per poter raggiungere l’orgasmo".
Quando realizzare determinate fantasie (o continuare a riviverle compulsivamente nella propria mente) diventa una necessità e non una scelta siamo di fronte ad un problema da risolvere.
Secodo lei sua moglie cosa penserebbe della possibilità di consultare in coppia uno psicologo?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Innanzitutto la ringrazio Dott.ssa Massaro per la risposta.
Chiarisco solo il passaggio relativo al “sentirsi un diciottenne”; mi riferivo con tale espressione al fatto che, a dispetto degli anni che passano, ed in presenza di una relazione così lunga, in me ribolle ancora la passione ed il desiderio dei primi giorni. Al di fuori della relazione di coppia sono un normale 38enne, lavoratore e padre a detta di tutti maturo ed affidabile (anche secondo il parere di mia moglie).
Concordo sul “problema” che riguarda più da vicino il rapporto sessuale. Sono da sempre stato una persona più cerebrale che materiale e questo ha fatto si che i miei orgasmi siano ormai regolati dalla mente più che dal corpo. Sono consapevole che la “necessità” di avere certe fantasie sia una forma ossessiva, che tra l’altro si presenta anche in forma onirica; i miei sogni, dove è presente mia moglie, ricalcano parimenti quelli che sono i miei desideri.
La terapia di coppia è stata valutata da entrambi ed esclusa per una serie di motivi, che vanno da quello economico a quello che coinvolge la sfera della riservatezza e della delicatezza di certi argomenti.
Inoltre nel corso delle sedute potrebbero emergere situazioni spiacevoli, di cui mia moglie non è a conoscenza, come i miei rapporti extraconiugali, finendo col peggiorare la situazione.
Non è escluso che in futuro se la situazione dovesse ulteriormente aggravarsi, ricorra personalmente a questo tipo di aiuto, anche senza coinvolgerla direttamente; d’altronde, come emerge chiaramente anche dalla sua valutazione, il problema riguarda sostanzialmente me.
Chiarisco solo il passaggio relativo al “sentirsi un diciottenne”; mi riferivo con tale espressione al fatto che, a dispetto degli anni che passano, ed in presenza di una relazione così lunga, in me ribolle ancora la passione ed il desiderio dei primi giorni. Al di fuori della relazione di coppia sono un normale 38enne, lavoratore e padre a detta di tutti maturo ed affidabile (anche secondo il parere di mia moglie).
Concordo sul “problema” che riguarda più da vicino il rapporto sessuale. Sono da sempre stato una persona più cerebrale che materiale e questo ha fatto si che i miei orgasmi siano ormai regolati dalla mente più che dal corpo. Sono consapevole che la “necessità” di avere certe fantasie sia una forma ossessiva, che tra l’altro si presenta anche in forma onirica; i miei sogni, dove è presente mia moglie, ricalcano parimenti quelli che sono i miei desideri.
La terapia di coppia è stata valutata da entrambi ed esclusa per una serie di motivi, che vanno da quello economico a quello che coinvolge la sfera della riservatezza e della delicatezza di certi argomenti.
Inoltre nel corso delle sedute potrebbero emergere situazioni spiacevoli, di cui mia moglie non è a conoscenza, come i miei rapporti extraconiugali, finendo col peggiorare la situazione.
Non è escluso che in futuro se la situazione dovesse ulteriormente aggravarsi, ricorra personalmente a questo tipo di aiuto, anche senza coinvolgerla direttamente; d’altronde, come emerge chiaramente anche dalla sua valutazione, il problema riguarda sostanzialmente me.
[#3]
Gentile Signore,
per ulteriori spunti di riflessione, le allego i seguenti articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/741-cuckoldismo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Concludo solo facendole notare che può essere più agevole risolvere una situazione che non sia ancora compromessa del tutto, piuttosto che attendere un suo ulteriore aggravamento per farsene carico.
Presso il servizio pubblico è possibile trovare validi professionisti che effettuano terapie sia individuali sia di coppia, a fronte di una spesa tutto sommato accettabile.
Cordialmente,
per ulteriori spunti di riflessione, le allego i seguenti articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/741-cuckoldismo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2433-ho-un-disturbo-sessuale-ma-mi-vergogno-a-parlarne.html
Concludo solo facendole notare che può essere più agevole risolvere una situazione che non sia ancora compromessa del tutto, piuttosto che attendere un suo ulteriore aggravamento per farsene carico.
Presso il servizio pubblico è possibile trovare validi professionisti che effettuano terapie sia individuali sia di coppia, a fronte di una spesa tutto sommato accettabile.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Gentile Utente,
Alle riflessioni delle Colleghe, le allego qualche lettura,ma una consulenza di coppia, diventa indispensabile.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/305-le-nuove-perversioni-soft-coppia-e-trasgressione.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/516-e-normale-avere-delle-fantasie-perverse-durante-il-rapporto-sessuale.html
Alle riflessioni delle Colleghe, le allego qualche lettura,ma una consulenza di coppia, diventa indispensabile.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/305-le-nuove-perversioni-soft-coppia-e-trasgressione.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/516-e-normale-avere-delle-fantasie-perverse-durante-il-rapporto-sessuale.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Ex utente
Grazie Dott.ssa Scalco per il suo intervento e per gli articoli segnalati che ritengo molto pertinenti.
Sono consapevole che i miei sono desideri “cuckold”, anche se francamente non mi rispecchio, quantomeno a livello conscio, in nessuna delle ipotesi relative alla mia condotta. D’accordo sul fatto che questa situazione, dal momento che non è stata più corrisposta, stia creando un disagio tale da mettere in discussione il mio matrimonio.
Spero di trovare la forza ed il coraggio per chiedere un aiuto anche fuori dal web.
Sono consapevole che i miei sono desideri “cuckold”, anche se francamente non mi rispecchio, quantomeno a livello conscio, in nessuna delle ipotesi relative alla mia condotta. D’accordo sul fatto che questa situazione, dal momento che non è stata più corrisposta, stia creando un disagio tale da mettere in discussione il mio matrimonio.
Spero di trovare la forza ed il coraggio per chiedere un aiuto anche fuori dal web.
[#6]
Vorrei commentare questa sua frase:
"Dentro di me ho ancora 18 anni, il sesso e la trasgressione sono molto importanti per me e credo siano parte fondamentale di un rapporto di coppia; ma non mi sento più desiderato".
Il punto è che lei lega sesso e trasgressione al punto di confonderli e di vivere una sessualità coartata e necessariamente legata a determinati pensieri che ormai sembrano rappresentare vere e proprie ossessioni.
Per questo parlarne con uno psicologo le servirebbe a fare chiarezza e a vivere una sessualità più appagante e meno coartata.
Vorrei poi farle notare che la sua situazione potrebbe non rappresentare altro che il mancato superamento della fase edipica dello sviluppo psicosessuale.
Lei ha infatti bisogno di immaginare sua moglie con altri per provare piacere e alla fine risulta il “vincitore” della situazione, poiché sua moglie sta con lei (e non con loro).
In questo senso la sua fantasia, dal punto di vista psicoanalitico, non è altro che la rappresentazione del triangolo edipico che si conclude con il suo prevalere su altri, una sorta di sfida e di competizione che termina in maniera per lei rassicurante.
Sarebbe davvero importante e utile che approfondisse il discorso di persona, senza temere di trattare argomenti inediti o eccessivamente imbarazzanti e ricordandosi che quanto detto fra fra psicologo e paziente è coperto da segreto professionale.
E' chiaro che tiene molto a sua moglie e al vostro matrimonio, quindi spero che troverà il coraggio di agire di conseguenza.
"Dentro di me ho ancora 18 anni, il sesso e la trasgressione sono molto importanti per me e credo siano parte fondamentale di un rapporto di coppia; ma non mi sento più desiderato".
Il punto è che lei lega sesso e trasgressione al punto di confonderli e di vivere una sessualità coartata e necessariamente legata a determinati pensieri che ormai sembrano rappresentare vere e proprie ossessioni.
Per questo parlarne con uno psicologo le servirebbe a fare chiarezza e a vivere una sessualità più appagante e meno coartata.
Vorrei poi farle notare che la sua situazione potrebbe non rappresentare altro che il mancato superamento della fase edipica dello sviluppo psicosessuale.
Lei ha infatti bisogno di immaginare sua moglie con altri per provare piacere e alla fine risulta il “vincitore” della situazione, poiché sua moglie sta con lei (e non con loro).
In questo senso la sua fantasia, dal punto di vista psicoanalitico, non è altro che la rappresentazione del triangolo edipico che si conclude con il suo prevalere su altri, una sorta di sfida e di competizione che termina in maniera per lei rassicurante.
Sarebbe davvero importante e utile che approfondisse il discorso di persona, senza temere di trattare argomenti inediti o eccessivamente imbarazzanti e ricordandosi che quanto detto fra fra psicologo e paziente è coperto da segreto professionale.
E' chiaro che tiene molto a sua moglie e al vostro matrimonio, quindi spero che troverà il coraggio di agire di conseguenza.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 16.4k visite dal 10/12/2012.
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