Tra amore e razionalità

PARTE 1
Salve Dottore,
sono un ragazzo di 30 anni e sono stato fidanzato con la mia ex per 10 anni. Nel 2009 siamo diventati genitori di uno splendido bimbo ed, a causa di una brutta situazione economica, abbiamo convissuto insieme per più di tre anni da sua madre. Da lì è iniziata la fine del nostro rapporto.
Anche se devo dire che nell'arco di questi 10 anni ci siamo presi e lasciati tantissime volte (più per causa mia), nel senso che per un motivo o per un'altro ho sempre trovato una scusa per lasciarla e prendere aria, qualche mese e poi ci ritornavo. Ma l'ultima volta che è successo, lei si è imposta di allontanarsi da me ed ha iniziato a frequentare un'altro... beh la cosa mi ha fatto stare male ed ho capito che non volevo perderla del tutto, così provo a riconquistarla e torniamo subito insieme.
Premetto un aspetto della mia vita, i miei sono separati da quando io ho 9 anni, ma mia madre ha saputo fare il suo dovere anche da sola, il peso più grande che porto è il fatto di non aver avuto una guida maschile, non ho mai visto la figura di un padre. Mio padre è una persona totalmente incapace di fare sia il marito che il padre e lo ha dimostrato sia con noi che con la sua seconda famiglia, adesso abita con sua madre ed entro i suoi limiti, sta provando a crescere i due figli che ha avuto dalla seconda moglie. Non ha nessun rapporto con me e qualche volta si sente con mia sorella (sorella di sangue, in tutto siamo 4).
Ho fatto questa premessa perchè, probabilmente, è dovuto da questo il fatto che io sia così tanto legato al mio angioletto (mio figlio) e lui altrettanto a me. C'è un rapporto speciale e lo vedono tutti.
Ma veniamo al dunque, per circa un anno e mezzo io e la mia compagna viviamo il rapporto in modo disastrosamente pesante e ci distacchiamo, si litiga e basta!
Lei mi propone di fare delle sedute di coppia da uno psicologo (in ospedale), ma io sono già troppo distante da lei ed oltretutto dal medico mi sento dare delle risposte scontate, a parer mio, ovvero che abbiamo bisogno dei nostri spazi e che dobbiamo dedicarci del tempo io e lei da soli, anche se siamo genitori, etc. Ad ogni modo, io resto in quella casa perchè mi sono promesso di non far sentire a mio figlio quella bruttissima sensazione che io stesso avevo subito, ovvero l'abbandono da parte del padre! Arriviamo al punto di non avere più neanche rapporti sessuali. Io tornavo da lavoro e mi dedicavo soltanto a lui, punto. Mi stavo spegnendo dentro.
Quando un giorno, cambio lavoro e li conosco una ragazza stupenda! Bella, intelligente, colta, dinamica e, soprattutto, sorridente.
E' lei a fare il primo passo, nel senso che mi contatta su un social network e da li iniziano le nostre conversazioni. Ci conosciamo e ci studiamo l'un l'altra. Finchè usciamo insieme e ci confidiamo che conviviamo sia io che lei con chi non amiamo più. Ci frequentiamo per qualche mese (tutto è iniziato ad aprile) e ci diciamo di essere innamorati reciprocamente, con tanto di dimostrazione!
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Qual'e' la questione che pone?
La mia sensazione e' che lei sottovaluti che ai fini della serenita' del bambino i genitori dovrebbero essere compresenti.
Era su questo che desiderava il nostro parere?
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Utente
Utente
Salve dr.ssa, grazie per la sua attenzione. Purtroppo nella finestra relativa alle discussioni non c'è abbastanza spazio per tutti i dettagli forniti da me, per cui ho dovuto suddividere la mia inserzione in 4 parti, ecco perché non si capisce di che parlo. Mi permetto di inviarla al suo indirizzò di posta elettronica che leggo qui, se le è possibile dedicarmi 10 minuti del suo tempo avrà modo di capire meglio. Ci tengo ad avere un consulto, devo prendere una decisione al più presto e devo, purtroppo, ammettere che non riesco a farlo. Magari potete aiutarmi a capire perché. Grazie ancora, i miei distinti saluti.