Ansia da lavoro, attacchi di panico molto frequenti
Buongiorno a tutti.
Ho 20 anni e da circa due soffro di attacchi di panico.
L'ansia che provo ora è uno stato d'angoscia che si presenta a periodi alterni.
Ad esempio:
Il primo periodo in cui si verificarono (circa due anni fa, quando mi stavo diplomando) mi recai subito da uno psicologo, la terapia mi aiutò molto anche se le mie paure sparivano solo per la durata della seduta perchè quando rientravo a casa puntualmente tutte le mie sicurezze crollavano e dovevo partire da capo, il mio stato d'ansia durò quindi per circa sette/otto mesi.
Erano paure che ora reputo quasi assurde e che adesso mi fanno pensare "ma sono stata così male per cosa?!", tutto passato quindi.
Ora dopo un periodo abbastanza tranquillo (alti e bassi insomma) ecco che vengo assalita dai tormenti.
Da circa un anno lavoro in un negozio e null'ultimo mese gli attacchi di ansia sono aumentati a tal punto che mi creano crisi di pianto e vomito prima di recarmi sul posto di lavoro. In aggiunta sono perennemente irritabile e scontrosa.
Penso che il tutto sia legato al fatto che il tipo di lavoro che svolgo non mi piace ed è una condizione per me così frustrante da crearmi un sacco di complessi.
Uno dei problemi principali è che non mi sento competente, ed ora che a seguito di diversi motivi, devo rimanere in negozio anche da sola l'ansia è raddoppiata.
Il tipo di contratto che ho non mi consente la mutua, dato che essendo a chiamata perderei solo soldi in busta paga e non me lo posso permette.
Ho scelto di convivere con il mio ragazzo e non voglio gravare sulle sue spalle.
Ma sto male.
Ora poi che si avvicina la scadenza del contratto vorrei solo rimanere a casa e prendermi del tempo per curarmi e riposarmi e dedicarmi alla ricerca di un altro impiego.
Ora oltre agli attacchi di panico soffro anche di insonnia il che mi rende molto più stanca e quindi con scarsa capacità di concentrazione.
Sto vivendo un incubo che ho paura condizioni anche la mia vita privata.
Il mio ragazzo è davvero molto presente, ma temo che prima o poi tutti attorno a me si stanchino dei miei problemi.
E' da quando ho 11 anni che mi reco da specialisti a causa di problemi di varia natura, ma negli ultimi anni è tutto davvero ingestibile.
Mi consigliate una pausa da lavoro? Non so proprio cosa fare.
Vorrei solamente stare bene con me stessa. Non avere dubbi su ogni cosa che faccio e così via. Con l'ansia continua ho poca fame, spesso bruciore di stomaco, mal di testa e noto che dimentico molto più facilmente le cose.
Attualmente assumo Fluoxetina ( 1 volta al giorno).
Precedentemente assumevo sia la Fluoxetina ( 1 volta al giorno) che lo Xanax (solo in caso di attacchi di panico).
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
Ho 20 anni e da circa due soffro di attacchi di panico.
L'ansia che provo ora è uno stato d'angoscia che si presenta a periodi alterni.
Ad esempio:
Il primo periodo in cui si verificarono (circa due anni fa, quando mi stavo diplomando) mi recai subito da uno psicologo, la terapia mi aiutò molto anche se le mie paure sparivano solo per la durata della seduta perchè quando rientravo a casa puntualmente tutte le mie sicurezze crollavano e dovevo partire da capo, il mio stato d'ansia durò quindi per circa sette/otto mesi.
Erano paure che ora reputo quasi assurde e che adesso mi fanno pensare "ma sono stata così male per cosa?!", tutto passato quindi.
Ora dopo un periodo abbastanza tranquillo (alti e bassi insomma) ecco che vengo assalita dai tormenti.
Da circa un anno lavoro in un negozio e null'ultimo mese gli attacchi di ansia sono aumentati a tal punto che mi creano crisi di pianto e vomito prima di recarmi sul posto di lavoro. In aggiunta sono perennemente irritabile e scontrosa.
Penso che il tutto sia legato al fatto che il tipo di lavoro che svolgo non mi piace ed è una condizione per me così frustrante da crearmi un sacco di complessi.
Uno dei problemi principali è che non mi sento competente, ed ora che a seguito di diversi motivi, devo rimanere in negozio anche da sola l'ansia è raddoppiata.
Il tipo di contratto che ho non mi consente la mutua, dato che essendo a chiamata perderei solo soldi in busta paga e non me lo posso permette.
Ho scelto di convivere con il mio ragazzo e non voglio gravare sulle sue spalle.
Ma sto male.
Ora poi che si avvicina la scadenza del contratto vorrei solo rimanere a casa e prendermi del tempo per curarmi e riposarmi e dedicarmi alla ricerca di un altro impiego.
Ora oltre agli attacchi di panico soffro anche di insonnia il che mi rende molto più stanca e quindi con scarsa capacità di concentrazione.
Sto vivendo un incubo che ho paura condizioni anche la mia vita privata.
Il mio ragazzo è davvero molto presente, ma temo che prima o poi tutti attorno a me si stanchino dei miei problemi.
E' da quando ho 11 anni che mi reco da specialisti a causa di problemi di varia natura, ma negli ultimi anni è tutto davvero ingestibile.
Mi consigliate una pausa da lavoro? Non so proprio cosa fare.
Vorrei solamente stare bene con me stessa. Non avere dubbi su ogni cosa che faccio e così via. Con l'ansia continua ho poca fame, spesso bruciore di stomaco, mal di testa e noto che dimentico molto più facilmente le cose.
Attualmente assumo Fluoxetina ( 1 volta al giorno).
Precedentemente assumevo sia la Fluoxetina ( 1 volta al giorno) che lo Xanax (solo in caso di attacchi di panico).
Vi ringrazio anticipatamente per la disponibilità.
[#1]
Gentilissima,
Stare a casa dal lavoro di questi tempi non la vedo un' utile soluzione....
puoi però visto che scadenza del contratto è vicina dedicarti alla ricerca di un altro posto..
Devi però intraprendere un percorso psicologico per questo disagio dell'ansia che ti assale;
prova ad andare in un Consultorio della tua zona, operano anche nelle strutture pubbliche professionisti in gamba.
Cordialmente
Stare a casa dal lavoro di questi tempi non la vedo un' utile soluzione....
puoi però visto che scadenza del contratto è vicina dedicarti alla ricerca di un altro posto..
Devi però intraprendere un percorso psicologico per questo disagio dell'ansia che ti assale;
prova ad andare in un Consultorio della tua zona, operano anche nelle strutture pubbliche professionisti in gamba.
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
[#2]
Gentilissima,
leggendo la Sua richiesta mi sembra che i suoi stati di malessere siano abbastanza legati al fatto di dover concludere qualcosa: lo studio, il lavoro, una relazione..
Che significato ha dato Lei ai suoi stati d'ansia e cosa Le hanno detto Le persone che Le stanno vicino?
leggendo la Sua richiesta mi sembra che i suoi stati di malessere siano abbastanza legati al fatto di dover concludere qualcosa: lo studio, il lavoro, una relazione..
Che significato ha dato Lei ai suoi stati d'ansia e cosa Le hanno detto Le persone che Le stanno vicino?
Dr.ssa Giuseppina Ribaudo
[#3]
Utente
Anche secondo me lasciare il lavoro non è la scelta migliore, anche se una parte di me vorrebbe davvero farlo, l'altra si rende conto che sarebbe da egoisti perchè non posso gravare sul mio mio compagno, non voglio dipendere da lui.
Non è giusto per entrambi e sono disposta a "sacrificare" quello che provo a lavoro pur di non creare problemi economici in casa.
Per me dipende tutto dalle mie insicurezze e paure. Ho vissuto talmente tanti periodi difficili quando ero più piccola che vorrei poter dire adesso basta, mi tiro indietro, se non ce la faccio non posso affrontare tutto.
Ma ora sono adulta e non posso tirarmi indietro, devo essere responsabile.
Tutti in famiglia mi stanno vicino, mi spronano ed aiutano a cercare un altro lavoro, ma ho proprio paura di deluderli nel mostrarmi a loro molto più debole di quanto io dia a vedere.
Il problema tra l'altro non sono i colleghi, con i quali ho un buon rapporto, ma il lavoro in sè.
Mi crea panico e incertezze, quando mi trovo a lavoro mi sento incompetente e scattano le paranoie che mi porto anche a casa.
E da un problema ne nasce un altro.
Lo stesso fatto di descrivere i miei problemi mi genera angoscia, perchè è difficile per me accettarli.
Grazie mille.
Non è giusto per entrambi e sono disposta a "sacrificare" quello che provo a lavoro pur di non creare problemi economici in casa.
Per me dipende tutto dalle mie insicurezze e paure. Ho vissuto talmente tanti periodi difficili quando ero più piccola che vorrei poter dire adesso basta, mi tiro indietro, se non ce la faccio non posso affrontare tutto.
Ma ora sono adulta e non posso tirarmi indietro, devo essere responsabile.
Tutti in famiglia mi stanno vicino, mi spronano ed aiutano a cercare un altro lavoro, ma ho proprio paura di deluderli nel mostrarmi a loro molto più debole di quanto io dia a vedere.
Il problema tra l'altro non sono i colleghi, con i quali ho un buon rapporto, ma il lavoro in sè.
Mi crea panico e incertezze, quando mi trovo a lavoro mi sento incompetente e scattano le paranoie che mi porto anche a casa.
E da un problema ne nasce un altro.
Lo stesso fatto di descrivere i miei problemi mi genera angoscia, perchè è difficile per me accettarli.
Grazie mille.
[#4]
gentilissima,
-----------------Tutti in famiglia mi stanno vicino, mi spronano ed aiutano-----------
è già un enorme cosa positiva, non è sola.
Vada serena a parlare con un professionista;
non sono li per giudicare nessuno, ma per aiutare le persone in momenti di crisi e di disagio.
Si fidi e vedrà che descrivendo i suoi problemi sarà già avviata al percorso di guarigione.
le faccio i miei migliori auguri affinchè trovi un po di serenità e di benessere.
Cordialemnte
-----------------Tutti in famiglia mi stanno vicino, mi spronano ed aiutano-----------
è già un enorme cosa positiva, non è sola.
Vada serena a parlare con un professionista;
non sono li per giudicare nessuno, ma per aiutare le persone in momenti di crisi e di disagio.
Si fidi e vedrà che descrivendo i suoi problemi sarà già avviata al percorso di guarigione.
le faccio i miei migliori auguri affinchè trovi un po di serenità e di benessere.
Cordialemnte
[#6]
Come la collega,
le consiglio vivamente di intraprendere una psicoterapia. Dietro la sua ansia presumibilmente si cela un forte vissuto di impotenza relativo al "dover" accettare una situazione lavorativa per lei pesante.
Esiste un conflitto tra una parte di lei ligia al dovere, razionale e un'altra più istintiva,la quale desidererebbe abbandonare tutto.
La psicoterapia risulta molto efficace per i problemi di ansia.
Inizi ad affrontare la situazione e vedrà che il problema si risolverà.
Cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicologiabenevento.it
www.psicoterapiacognitivacampania.it
le consiglio vivamente di intraprendere una psicoterapia. Dietro la sua ansia presumibilmente si cela un forte vissuto di impotenza relativo al "dover" accettare una situazione lavorativa per lei pesante.
Esiste un conflitto tra una parte di lei ligia al dovere, razionale e un'altra più istintiva,la quale desidererebbe abbandonare tutto.
La psicoterapia risulta molto efficace per i problemi di ansia.
Inizi ad affrontare la situazione e vedrà che il problema si risolverà.
Cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicologiabenevento.it
www.psicoterapiacognitivacampania.it
Dr.ssa serena rizzo
[#7]
Cara ragazza,
ha pensato di tornare dalla psicologa che l'aveva aiutata in passato?
L'ansia si attiva spesso per cause come le sue, ovvero la bassa autostima e la consapevolezza di non voler stare in un ruolo o di fare qualcosa che in realtà non si vorrebbe.
Perchè non si sente in grado di svolgere questo lavoro?
ha pensato di tornare dalla psicologa che l'aveva aiutata in passato?
L'ansia si attiva spesso per cause come le sue, ovvero la bassa autostima e la consapevolezza di non voler stare in un ruolo o di fare qualcosa che in realtà non si vorrebbe.
Perchè non si sente in grado di svolgere questo lavoro?
Dr.ssa Laura Mirona
dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 15.5k visite dal 09/12/2012.
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