Pensieri
Salve a tutti i medici, da sempre nella mia testa ho fatto pensieri "strani",ad esempio immagino di saper suonare uno strumento musicale in un locale e tutti mi applaudono e sono compiaciuti di ascoltare la mia musica. Oppure ad esempio immagino di fare un discorso o di esprimere un opinione, ma non con la mia voce, ma con la voce e la personalità di un altra persona che comunque conosco e che penso che abbia una certo "peso" nella mia società..
E comunque di immaginare me stesso diverso, e soprattutto immaginare dialoghi dove gli altri mi "trattano" diversamente da come fanno forse nella realtà...
Cosa potrebbe significare.
Ho iniziato da poco una TCC, ma mi vergogno troppo a dire questa cosa alla mia terapeuta..è un pensiero molto intimo, di cui mi vergogno.
Cosa potrebbe significare?...e comunque spero di trovare il coraggio di parlarne con la psichiatra.
grz
Ps. mi sono rivolto alla psichiatra per attacchi di panico e ansia di prestazione (soprattutto sessuale)
E comunque di immaginare me stesso diverso, e soprattutto immaginare dialoghi dove gli altri mi "trattano" diversamente da come fanno forse nella realtà...
Cosa potrebbe significare.
Ho iniziato da poco una TCC, ma mi vergogno troppo a dire questa cosa alla mia terapeuta..è un pensiero molto intimo, di cui mi vergogno.
Cosa potrebbe significare?...e comunque spero di trovare il coraggio di parlarne con la psichiatra.
grz
Ps. mi sono rivolto alla psichiatra per attacchi di panico e ansia di prestazione (soprattutto sessuale)
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<<Ho iniziato da poco una TCC, ma mi vergogno troppo a dire questa cosa alla mia terapeuta..è un pensiero molto intimo, di cui mi vergogno.>>
Anche se può essere comprensibile, non è funzionale per la riuscita della terapia tenere nascosti argomenti così importanti, anzi del tutto controproducente.
Quello della terapia è il luogo adatto per poter essere se stessi e non temere giudizio da parte di un'altra persona: come mai dice di provare addirittura vergogna all'idea di esporre questi fatti alla psichiatra?
Parallelamente alla psicoterapia, le sono anche stati prescritti dei farmaci?
Saluti.
Anche se può essere comprensibile, non è funzionale per la riuscita della terapia tenere nascosti argomenti così importanti, anzi del tutto controproducente.
Quello della terapia è il luogo adatto per poter essere se stessi e non temere giudizio da parte di un'altra persona: come mai dice di provare addirittura vergogna all'idea di esporre questi fatti alla psichiatra?
Parallelamente alla psicoterapia, le sono anche stati prescritti dei farmaci?
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentilissimo,
e perchè mai dovrebbe vergognarsi di dirlo alla psichiatra?
Se c'è un rapporto di fiducia e di apertura, dovrebbe tranquillamente parlarne.
per quello sopra descritto in che termini si è espresso il suo medico?
Cordialmente
e perchè mai dovrebbe vergognarsi di dirlo alla psichiatra?
Se c'è un rapporto di fiducia e di apertura, dovrebbe tranquillamente parlarne.
per quello sopra descritto in che termini si è espresso il suo medico?
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
[#3]
Ex utente
Beh, alla prima seduta mi propose cipralex e xanax, ma io stesso dissi di aspettare, e di provare senza farmaci, Lei mi disse che era daccordo..no ne sto prendendo al momento. Secondo la psichiatra cè un disturbo ossessivo di base.
Comuque ho vergogna a dire questo mio pensiero perchè lo valuto molto intimo..
voi cosa ne pensate di questi miei pensieri????
grazie
Comuque ho vergogna a dire questo mio pensiero perchè lo valuto molto intimo..
voi cosa ne pensate di questi miei pensieri????
grazie
[#5]
Gentile Utente,
la ragione per la quale Le suggeriamo di parlarne con la Sua terapeuta è che quando un Utente ci descrive attraverso una mail una situazione o dei pensieri (come fa Lei qui) o un sogno, a noi mancano moltissime informazioni e quindi il tutto è assolutamente decontestualizzato.
Questi stessi pensieri di cui Lei sta parlando assumono connotazioni diverse a seconda della persona che li racconta, perchè ciascuno di noi ha una propria struttura di personalità, una storia di vita, dei pregiudizi, delle convinzioni, dei sogni, ecc...
Quindi comprenderà come da qui ciò che pensiamo di questi pensieri (e il tentativo di dare una connotazione clinica) è aleatorio, perchè moltissimi sono i significati che questi Suoi pensieri potrebbero avere e rappresentare.
Quindi, in un lavoro psicoterapico è sempre il pz il maggior esperto di se stesso; grazie all'aiuto del terapeuta Lei potrà comprendere il significato di questi pensieri e la loro ragion d'essere proprio adesso o da sempre (dal momento che dice di averli da sempre).
Approfitti per parlare con la terapeuta anche del freno a parlarne che sente e di eventuali difficoltà che potrebbe incontrare nella terapia: solo in questa maniera utilizzerà bene tempo ed energie, ottenendo un vantaggio dalla terapia.
Un cordiale saluto,
la ragione per la quale Le suggeriamo di parlarne con la Sua terapeuta è che quando un Utente ci descrive attraverso una mail una situazione o dei pensieri (come fa Lei qui) o un sogno, a noi mancano moltissime informazioni e quindi il tutto è assolutamente decontestualizzato.
Questi stessi pensieri di cui Lei sta parlando assumono connotazioni diverse a seconda della persona che li racconta, perchè ciascuno di noi ha una propria struttura di personalità, una storia di vita, dei pregiudizi, delle convinzioni, dei sogni, ecc...
Quindi comprenderà come da qui ciò che pensiamo di questi pensieri (e il tentativo di dare una connotazione clinica) è aleatorio, perchè moltissimi sono i significati che questi Suoi pensieri potrebbero avere e rappresentare.
Quindi, in un lavoro psicoterapico è sempre il pz il maggior esperto di se stesso; grazie all'aiuto del terapeuta Lei potrà comprendere il significato di questi pensieri e la loro ragion d'essere proprio adesso o da sempre (dal momento che dice di averli da sempre).
Approfitti per parlare con la terapeuta anche del freno a parlarne che sente e di eventuali difficoltà che potrebbe incontrare nella terapia: solo in questa maniera utilizzerà bene tempo ed energie, ottenendo un vantaggio dalla terapia.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.5k visite dal 07/12/2012.
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