Crollo psicofisico dopo stress affettivo.
Buonasera,
Chiedo il vostro parere perchè un giorno mi sono svegliato malissimo con delle forti "scariche" somatiche di dolore (mai provate) persistenti nelle ossa delle spalle, delle braccia e delle gambe dall' inguine fino a metà caviglia, una forte sensazione molto spiacevole di disgusto e orrore a livello del petto,angoscia e un forte blocco emotivo, pulsionale e relazionale con tachicardia che ho tuttora;
insomma un vero e proprio incubo ad occhi aperti, i sintomi più orribili sono passati, ma è come se qualcosa si fosse rotto in me...il fattore predisponente è stato un intenso stress affettivo di un paio di settimane alla fine del quale stavo davvero bene e in pace e serenità, quando dopo 3 giorni una discussione con un vicino(ma io non ero arrabbiato, anzi ero molto ben disposto e sereno come dicevo prima, per il particolare stato affettivo, diciamo piuttosto che ho subito la sua arrabbiatura) che si, avrò percepito come stressante, ma nell'immediato quella sera stavo bene e sono anche andato a dormire bene, ma poi la mattina appena sveglio è incominciato questo orrore continuo (e ogni tanto sogno con paura l'immagine di questo vicino e la vedo anche al risveglio, tremando, ma forse è solo un' associazione della mia mente?) che ormai mi tiene in scacco e mi fa straziare da qualche mese.
Lo psichiatra dopo il primo incontro, ha detto che può trattarsi di ansia e sue relative somatizzazioni ma io volevo chiedervi, cioè uno solo perchè è stressato emotivamente e si mette ad amare una, succede una discussione, un minimo stress e crolla tutto? com'è possibile una cosa così? In realtà più che altro sono molto spaventato anche perchè non ho mai visto sugli altri una cosa del genere, è vero che tutti siamo diversi, ma non capisco perchè questa cosa così grave che mi ha fatto e sta facendo vivere quest' incubo, poi dopo una fase tra l' altro così bella affettivamente, proprio non capisco...
Chiedo il vostro parere perchè un giorno mi sono svegliato malissimo con delle forti "scariche" somatiche di dolore (mai provate) persistenti nelle ossa delle spalle, delle braccia e delle gambe dall' inguine fino a metà caviglia, una forte sensazione molto spiacevole di disgusto e orrore a livello del petto,angoscia e un forte blocco emotivo, pulsionale e relazionale con tachicardia che ho tuttora;
insomma un vero e proprio incubo ad occhi aperti, i sintomi più orribili sono passati, ma è come se qualcosa si fosse rotto in me...il fattore predisponente è stato un intenso stress affettivo di un paio di settimane alla fine del quale stavo davvero bene e in pace e serenità, quando dopo 3 giorni una discussione con un vicino(ma io non ero arrabbiato, anzi ero molto ben disposto e sereno come dicevo prima, per il particolare stato affettivo, diciamo piuttosto che ho subito la sua arrabbiatura) che si, avrò percepito come stressante, ma nell'immediato quella sera stavo bene e sono anche andato a dormire bene, ma poi la mattina appena sveglio è incominciato questo orrore continuo (e ogni tanto sogno con paura l'immagine di questo vicino e la vedo anche al risveglio, tremando, ma forse è solo un' associazione della mia mente?) che ormai mi tiene in scacco e mi fa straziare da qualche mese.
Lo psichiatra dopo il primo incontro, ha detto che può trattarsi di ansia e sue relative somatizzazioni ma io volevo chiedervi, cioè uno solo perchè è stressato emotivamente e si mette ad amare una, succede una discussione, un minimo stress e crolla tutto? com'è possibile una cosa così? In realtà più che altro sono molto spaventato anche perchè non ho mai visto sugli altri una cosa del genere, è vero che tutti siamo diversi, ma non capisco perchè questa cosa così grave che mi ha fatto e sta facendo vivere quest' incubo, poi dopo una fase tra l' altro così bella affettivamente, proprio non capisco...
[#1]
Gentile utente, una risposta negativa così intensa fa pensare che alla base possa esserci una certa vulnerabilità, una sensibilità estrema che si sorprende e si dispera per l'agggressività e la disconferma altrui. Queste cose succedono, da qui non sapendo che molto poco di lei , non resta che consigliarle di farsi aiiutare da uno psicoterapeuta per riflettere sulla sua storia passata.. per chiarire la sua tolleranza alle frustrazioni, cioè come, ora e nella sua vita lei risponde a situazioni frustranti.
Preciso che le risposte possono essere adeguate , cioè efficai o inadeguate cioè sbagliate , le risposte giuste sono quelle che mirano a cambiare , gestire la situazione, le risposte sbagliate, inadeguate, sono quelle che o hanno una colorazione aggressiva, che sfoga la rabbia e non conduce a nulla di poisitivo , o depressive , cioè depressione, somatizzazioni diverse ecc.
Ci faccia sapere, molti auguri
Preciso che le risposte possono essere adeguate , cioè efficai o inadeguate cioè sbagliate , le risposte giuste sono quelle che mirano a cambiare , gestire la situazione, le risposte sbagliate, inadeguate, sono quelle che o hanno una colorazione aggressiva, che sfoga la rabbia e non conduce a nulla di poisitivo , o depressive , cioè depressione, somatizzazioni diverse ecc.
Ci faccia sapere, molti auguri
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.1k visite dal 06/12/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.