Panico da scuola

gent.mi dottori, chiedo un consulto per la figlia di una mia cara amica.
La bambina ha 9 anni, frequenta la 4 elementare e non ha mai avuto problemi ne' di adattamento ne' di rendimento scolastico.
Abbastanza estroversa, ha avuto da 7 mesi una sorellina molto desiderata, per la quale non ha mai manifestato segni di gelosia evidente.
Da circa un mese, presenta un disagio nell'entrare a scuola e un forte attaccamento alla madre.
Il disagio scolastico si manifesta con pianto disperato, singhiozzi e tremore al momento del saluto con la madre, al punto che se ne ritorna a casa e che la mia amica ha dovuto portarla con se al lavoro.(tra l'altro non rimane volentieri piu' neanche con la nonna che adora).
La bambina e' stata portata da una psicologa che ha presunto si trattasse di ansia da prestazione scolastica, infatti questi comportamenti si accentuano quando sa di interrogazioni o spiegazioni di nuove cose.
Non e' andata neanche a danza quando ha saputo che doveva improvvisare un balletto.
I miei amici sono molto preoccupati e non sanno come comportarsi, ogni cosa sembra sbagliata.
La dott.ssa continua a vederla ogni 15 gg, dice che bisogna a vere pazienza e indurla ad andare a scuola senza pressarla particolarmente.
voi cosa ne pensate ?
La bambina che e' sempre stata allegra, ha uno sguardo molto triste.
grazie
[#1]
Dr.ssa Francesca Coluccini Psicologo, Psicoterapeuta 37
Gentile utente, sarebbe interessante capire che effetti ha avuto il comportamento della bambina sui genitori. II fatto che la bambina sia compiacente e non manifesti segnali di evidente gelosia nei confronti della sorellina non vuol dire che non soffra, e la fobia scolastica potrebbe avere proprio la funzione di recuperare affetto ed attenzioni.
Più che vedere la bambina individualmente, potrebbe essere utile ai genitori contattare un terapeuta familiare, che possa aiutarli in questa fase così difficile.

Cordialmente

Dr.ssa Francesca Coluccini
psicologa psicoterapeuta sessuologo clinico
www.francescacoluccini.it

[#2]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
bisognerebbe avere informazioni di prima mano sia sul contesto scolastico, sia su quello familiare per comprendere cosa avviene di preciso nei rispettivi ambiti.
Potrebbero essere diversi i fattori che concorrono al problema della bimba (relazioni in famiglia- sorellina, avvenimenti scolastici...).

Certamente chi la segue direttamente ha miglior modo che da qui per valutare la situazione.
Tuttavia le chiedo: come mai è lei a rivolgersi a noi e non la sua amica direttamente?
Sa se è soddisfatta o meno dell'intervento psicologico in corso?

Concordo comunque con la Collega sull'opportunità di sentire un terapeuta familiare se le cose non dovessero migliorare.

Cordiali saluti

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#3]
Utente
Utente
gent.mi dottori, innanzi tutto vi ringrazio per la celere risposta.
Sono io a chiedere un vostro parere perche' la mia amica non e' iscritta al sito, quindi solo per comodita'.
L'intervento psicologico in corso sulla bambina non sta avendo grossi risultati , anche se e' pur vero che la bambina ha visto la dott.ssa solo 3 volte, perche' per due volte non e' voluta andare,infatti sono andati solo i genitori.
L'unico risultato e' che la bambina si e' convinta ad andare a scuola, per paura di essere bocciata per le troppe assenze,solo se entra con una compagnetta.
Ma il disagio rimane.
[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile Signora,
se la sua amica necessita di un consulto diretto, può crearsi l'account e inviarci un post, del resto come lei sa è molto semplice da farsi.
In questo modo potrebbe magari, se lo desidera, darci informazioni più dirette.

In ogni caso il numero degli incontri è stato finora esiguo per ottenere migliori benefici.
Sarebbe interessante sapere come mai la bimba si rifiuta di incontrare la psicologa.

In ogni caso anche un intervento indiretto, cioè sui soli genitori, può essere indicato e portare risultati, ma ovviamente da qui non possiamo sapere in che modo si stia concretamente svolgendo.

Sempre valido dal mio punto di vista in linea generale e non sapendo altro, quanto detto in precedenza.

Cordiali saluti

[#5]
Dr.ssa Sarah Cervi Psicologo, Psicoterapeuta 74 1
Gentile Utente,
è davvero difficile da qui verificare di che tipo di disagio si tratti. Da come lo descrive potrebbe sembrare un misto di ansia da prestazione scolastica unita ad un'ansia da separazione.
Potrebbe esser successo qualcosa a scuola (un brutto voto, un evento che la bimba possa aver vissuto come umiliante o traumatico) legato appunto alla sua prestazione, e l'ansia potrebbe anche essere dovuta al cambiamento degli schemi familiari dovuto all'arrivo della sorellina. Non necessariamente deve trattarsi di "gelosia", l'arrivo di un nuovo membro della famiglia fa saltare degli equilibri e può facilitare l'insorgenza di ansia. L'ansia da separazione è un tipo di disagio più complesso. La bimba aveva mai manifestato una particolare difficoltà a separarsi dalla madre?
Quello che mi chiedo è come mai la terapia avvenga ogni 2 settimane...potrebbe essere utile seguire più assiduamente la situazione familiare e la bambina per stabilire un'efficace alleanza terapeutica con lei e iniziare a vedere dei risultati terapeutici.

cordialmente,
Dr.ssa Cervi

Sarah Cervi
www.psicologadellosviluppo-roma.blogspot.it
www.comunitalaquiete.blogspot.it

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