Richiesta

Salve dottori, cerco di spiegare brevemente la storia che mi è successa quasi 4 mesi fa; in pratica sono stato molto "male" per una ragazza in fase di innamoramento (non solo emotivamente) capite, ero stressato anche e soprattutto psicofisicamente, il tutto è durato una decina di giorni dopo i quali ripresi a stare benissimo perchè avevo "sistemato" tutto con la giovane (che era più presa di me a quanto sembra),
quando la sera stessa in cui ripresi a stare bene, feci un incontro molto inquietante con un amico della mia stessa età, in un locale della mia città, insomma cominciammo a discutere ed io credendolo ben disposto all' amicizia subito mi legai ed aprii molto emotivamente, invece si mostrò alla fin fine molto negativo e soprattutto cinico nei miei confronti adottando come una specie di sistema per ledere la mia sensibilità (io purtroppo sono molto sensibile ed empatico), e comunque una volta a casa andai a dormire come sempre senza problemi, il fatto che la mattina dopo, ad un paio d' ore dal risveglio cominciai a stare malissimo con delle forti "scariche" somatiche di dolore (mai provate) persistenti nelle ossa delle spalle, delle braccia e delle gambe dall' inguine fino a metà caviglia, una forte sensazione molto spiacevole di disgusto e orrore a livello del petto (dove usualmente sentiamo le emozioni) e un forte blocco emotivo e pulsionale, ed una perdita di quasi 10 kg nella prima settimana reattiva a questa situazione, oltre alla tachicardia che ho tuttora, insomma un vero e proprio incubo ad occhi aperti, che è vero i sintomi più orribili sono passati, ma è come se qualcosa si fosse rotto in me, senza per fortuna ledere il lato cognitivo, di linguaggio e di pensiero e memoria che sono rimasti intatti...insomma volevo sapere se questo stress affettivo, culminato con quello relazionale della conoscenza su citata, alla fine abbiano fatto sboccare tutti questi sintomi incredibili e questo orrore che mai avrei pensato di poter vivere, e se così fosse cosa potevo fare per guarire (se esiste una guarigione completa)? Dalle analisi mediche (sangue, urine, ecg, ecc...) risulta tutto perfetto, però non posso credere che sia sfociato tutto in modo così repentino e orrido, oltre alla mia stupidità nel non voler approfondire psicologicamente all' inizio della reazione (anche se per i sintomi all' inizio c' era ben poco da fare)...Oppure può essere che inconsciamente nelle personalità poco assertive ed immature, le proprie emozioni non trovando sbocco sfociano in quei sintomi? E' stato veramente un inferno, il fatto che è stato reattivo a quel periodo è chiaro, anche perchè i sintomi, anche se MOLTO lentamente, vanno progressivamente scomparendo... io vi ho detto, mi sento ancora una brutta sensazione a livello emozionale e psicologico, cioè riconosco tutto quello che c'è di bello in genere, ma è come se qualcosa mi blocca nel goderne pienamente, come se si fosse danneggiato in me qualcosa...
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Lei spiega molto genericamete cosa accadde con questo ragazzo e non si puo' indovnare.
Ci parla di cinismo. Se lei e' molto empatico puo' avere avuto una reazione psicofisiologica dovuta all'impatto con tali costrutti cosi' negativi.
Che stia superando il malessere e' un bene ma un aiuto forse sarebbe indicato.
Chieda una consulenza ad uno psicologo psicoterapeuta specializzato in psicofisiologia o psicosomatiica,
I migliori auguri

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Alice Candia Longo Psicologo, Psicoterapeuta 16
Gentile Utente,
nulla avviene per caso o all'improvviso, così è difficile pensare che quell'incontro abbia potuto causare ciò che lei descrive ed i sintomi di cui ha e sta soffrendo. Ritengo che quella persona abbia potuto risvegliare in lei qualcosa, abbia portato a galla sentimenti e sensazioni spiacevoli e dolorose, che sono culminate in una serie di sintomi fisici.
Le consiglio pertanto, come la collega, di rivolgersi ad uno psicologo e/o psicoterapeuta per cercare di comprendere meglio ciò che le è accaduto.
Cordialmente,

Dr.ssa Alice CANDIA LONGO
Psicologa-Psicoterapeuta, Messina

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Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentile D.ssa Esposito, è chiaro che io abbia potuto avere una reazione essendo ipersensibile e molto empatico, a quel tipo di relazione (anche se durante io non è che mi sia accorto di alcunchè, nè abbia percepito questa cosa come stressante), ma non capisco perchè una reazione psicofisiologica e soprattutto perchè ho avuto tutti quei sintomi che mi hanno soffrire terribilmente.

Gentile Dott.ssa Longo, effettivamente ho già parlato con un amico laureando in psicologia, che mi ha spiegato che non esistono nella letteratura psichiatrica manifestazioni di questa gravità dopo una relazione interpersonale, Lei dice che "abbia portato a galla sentimenti e sensazioni spiacevoli e dolorose, che sono culminate in una serie di sintomi fisici." Però c'è da dire, come spiegavo sopra alla collega, che a me non è che me ne importasse più di tanto di quello che è venuto fuori da questa interazione...Quindi a questo punto non posso più sentirmi sicuro della mia psiche/interiorità? Poi un' ultima domanda, l' intenso stress affettivo di 10 gg precedente non abbia potuto influire in qualche modo su questo tipo di manifestazione così grave ed intensa?
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Dr.ssa Alice Candia Longo Psicologo, Psicoterapeuta 16
Gentile Utente,
la mia era soltanto un'ipotesi, non intendevo certo minare la sua "psiche/interiorità", ma solo fornirle uno spunto per pensare e ri-pensare a quell'evento in un'altra ottica. Era solo un modo per farla riflettere, una possibilità, dato che la nostra mente elabora informazioni e ricordi in modo che alla nostra coscienza non è possibile accedere a tutto ciò che abbiamo vissuto in passato, altrimenti si creerebbe un ingorgo di stimoli e sensazioni. L'incontro con quel ragazzo potrebbe ad un livello più razionale non aver comportato nulla, dato che lei scrive: " a me non è che me ne importasse più di tanto di quello che è venuto fuori da questa interazione", ma ad un livello più profondo, invece, potrebbe averlo fatto.
Certamente, poi, la condizione di stress che si è manifestata a livello psicofisico (come ha detto lei: psiche, mente e soma, corpo) potrebbe averla resa più vulnerabile all'incontro successivo.
I consigli, o i consulti, che lei riceve qui non potranno mai essere esaustivi, o sostitutivi, di un rapporto "reale" con uno psicologo e/o psicoterapeuta, anche perchè in questa sede mancano, per ovvi motivi, vari elementi a cui non si può rinunciare in un rapporto terapeutico. Le rinnovo, quindi, l'invito a rivolgersi ad un esperto della sua città (lo può trovare anche in questo sito), o andare presso una struttura pubblica. Non faccia passare troppo tempo, prima capirà e comprenderà ciò che le è accaduto, prima potrà sentirsi meglio.
Cordialmente,