Quale terapia mi serve di più
andavo da una terapeuta cognitivo comportamentale e mismebrava andasse bene anche se pianificavamo poco azioni concrete per migliorarmi, si analizzava più il mio pensiero...
ora x motivi di lavoro ho dovuto cambiare...ho trovato una terapeuta cbt che fa anche coaching e mi sembra che si focalizzi più sul coaching che sulla terapia cbt...pianifichiamo molto le azioni ma analizziamo meno in profondità i miei pensieri distorti...
io credo di avere un sacco di "devo", di paletti, di pensieri tossici, che non mi fanno esprimere, che mi confondono, che non mi fanno percepire a pieno le mie emozioni perchè penso troppo e male.
vorrei sapere quale sarebbe il percorso più indicato...
ora x motivi di lavoro ho dovuto cambiare...ho trovato una terapeuta cbt che fa anche coaching e mi sembra che si focalizzi più sul coaching che sulla terapia cbt...pianifichiamo molto le azioni ma analizziamo meno in profondità i miei pensieri distorti...
io credo di avere un sacco di "devo", di paletti, di pensieri tossici, che non mi fanno esprimere, che mi confondono, che non mi fanno percepire a pieno le mie emozioni perchè penso troppo e male.
vorrei sapere quale sarebbe il percorso più indicato...
[#1]
Gentilissimo,
Andava bene l'approccio cognitivo-comportamentale;
provi a cercare un altro professionista dove lavora che utilizzi l'approccio sopra descritto e che dalle sue stesse parole sembrava andare bene.
Cordialmente
Andava bene l'approccio cognitivo-comportamentale;
provi a cercare un altro professionista dove lavora che utilizzi l'approccio sopra descritto e che dalle sue stesse parole sembrava andare bene.
Cordialmente
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
[#4]
Gentile Utente,
Lei domanda a noi quale sia l'approccio più indicato per il Suo disturbo di cui noi non sappiamo nulla. Lei (che è la protagonista e la destinataria del cambiamento prodotto da una psicoterapia) come si trova con questo secondo approccio?
Condivido il pensiero della Collega Ronchi e mi permetto di verificare le credenziali del coaching per una semplice ragione: un conto è erogare coaching in aziende, in contesti sportivi, ecc...; ben altra cosa è maneggiare la salute delle persone.
Quindi il mio invito è di verificare su www.psy.it che chi La segue ora sia uno psicologo e uno psicoterapeuta regolarmente iscritto all'albo.
Un cordiale saluto,
Lei domanda a noi quale sia l'approccio più indicato per il Suo disturbo di cui noi non sappiamo nulla. Lei (che è la protagonista e la destinataria del cambiamento prodotto da una psicoterapia) come si trova con questo secondo approccio?
Condivido il pensiero della Collega Ronchi e mi permetto di verificare le credenziali del coaching per una semplice ragione: un conto è erogare coaching in aziende, in contesti sportivi, ecc...; ben altra cosa è maneggiare la salute delle persone.
Quindi il mio invito è di verificare su www.psy.it che chi La segue ora sia uno psicologo e uno psicoterapeuta regolarmente iscritto all'albo.
Un cordiale saluto,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Gentile Utente,
qualunque psicoterapia serve a curare qualunque tipo di disturbo, sempre che stiamo parlando di psicopatologia e non ad es.di situazioni di crisi personale o di "blocco" o di difficoltà di relazione che non richiedono una psicoterapia perchè non c'è nulla da "curare".
In ogni caso, proprio perchè i diversi approcci sono tutti validi e utili - dal momento che ciò che conta di più è il rapporto che si instaura fra utente e professionista, che rende possibile e agevola il cambiamento - lei può scegliere quello che sente più vicino alla sua sensibilità personale.
E' comunque opportuno che chiarisca i suoi dubbi con la collega che ha iniziato a seguirla e che può motivare la scelta di un certo tipo di intervento piuttosto che di un altro, perchè noi non conosciamo la sua situazione e non possiamo quindi darle un parere fondato.
Cordiali saluti,
qualunque psicoterapia serve a curare qualunque tipo di disturbo, sempre che stiamo parlando di psicopatologia e non ad es.di situazioni di crisi personale o di "blocco" o di difficoltà di relazione che non richiedono una psicoterapia perchè non c'è nulla da "curare".
In ogni caso, proprio perchè i diversi approcci sono tutti validi e utili - dal momento che ciò che conta di più è il rapporto che si instaura fra utente e professionista, che rende possibile e agevola il cambiamento - lei può scegliere quello che sente più vicino alla sua sensibilità personale.
E' comunque opportuno che chiarisca i suoi dubbi con la collega che ha iniziato a seguirla e che può motivare la scelta di un certo tipo di intervento piuttosto che di un altro, perchè noi non conosciamo la sua situazione e non possiamo quindi darle un parere fondato.
Cordiali saluti,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 1.3k visite dal 28/11/2012.
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