Male di vivere
Salve, ho 18 anni e sono mesi che non ce la faccio più. Parto dal dire che non ho forza di fare nulla e anche meno la voglia. La voglia è poi diminuita anche da tutte le sofferenze e delusioni. All'inizio dell'estate il mio ragazzo mi ha lasciata e in seguito per tutta l'estate mi sono presa cura di mia mamma che ha dovuto somministrarsi a dei cicli di chemio. È stata un'estate orrenda, pesante e sconfortante considerando che sarebbe dovuta essere la famosa estate dei 18 anni. Ora che è ricominciata la scuola le cose non vanno meglio. Io provo ad impegnarmi nello studio ma sono sempre stanca e se non dormo di pomeriggio sono stanca. Se tutto questo sarebbe anche sopportabile si aggiunge che non riesco a parlare con le mie amiche dei miei problemi, o almeno con mia mamma. Ho una enorme vergogna di me stessa e dei miei problemi e la mia autostima è sotto zero. Inoltre frequento anche il corso di Scuola Guida per cercare di prendere la patente ma ho problemi con il mio istruttore di guida. È troppo severo per me e oggi è addirittura arrivato a farmi piangere. Sono una persona molto sensibile e soprattutto mi faccio molti sensi di colpa per quasi ogni cosa. Non ce la faccio più. Ho bisogno di aiuto ma ho paura a chiederlo dal vivo. Come potere capire dietro ad un computer il coraggio lo si trova, ma faccia a faccia con qualcuno ho timore a espormi perché ho paura mi feriscano. Non so cosa fare, sempre più spesso penso al suicidio, però non voglio far soffrire la mia famiglia. E ho anche paura che la gente possa pensare che l'ho fatto solo per attirare attenzioni.
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Gentile Ragazza,
Soltanto 18 anni e tanto dolore e disagio , meriterebbe sicuramente un ascolto piu' attento, empatico e soprattutto reale.
Quando ci si prende cura di chi sta male, le energie psichiche e fisiche vengono meno, fare il" care giver" , non e' affatto semplice, poi ci vuole qualcuno che si prenda cura cura di chi si prende cura.
Nella sua scuola e' presente uno sportello di ascolto psicologico?
Soltanto 18 anni e tanto dolore e disagio , meriterebbe sicuramente un ascolto piu' attento, empatico e soprattutto reale.
Quando ci si prende cura di chi sta male, le energie psichiche e fisiche vengono meno, fare il" care giver" , non e' affatto semplice, poi ci vuole qualcuno che si prenda cura cura di chi si prende cura.
Nella sua scuola e' presente uno sportello di ascolto psicologico?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Psicologo
Gentile Utente, penso che sia importante innanzitutto ridimensionare a dovere i <<molti sensi di colpa per quasi ogni cosa>> e la paura di essere ferita.
Non è opportuno attribuirsi colpe di cui non si è responsabili, né pensare che possiamo essere feriti in ogni occasione; nella vita ci sono anche normali imprevisti e situazioni positive.
Potrebbe approfondire questi argomenti rivolgendosi anche al consultorio dell'ASL.
Non è opportuno attribuirsi colpe di cui non si è responsabili, né pensare che possiamo essere feriti in ogni occasione; nella vita ci sono anche normali imprevisti e situazioni positive.
Potrebbe approfondire questi argomenti rivolgendosi anche al consultorio dell'ASL.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 28/11/2012.
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