Io, lui e l'altro
Buongiorno,
da poco ho iniziato una relazione con una persona non libera e con la quale c'è un ottimo rapporto fatto di dialogo, dolcezza e sesso. Entrambi siamo molto gelosi e possessivi nei confronti dell'altro e abbiamo deciso, non appena riceverò il trasferimento con il lavoro, di andare ad abitare assieme.
Nel contempo lui abita con il suo ex ragazzo al quale poco tempo fa ha detto della nostra relazione.
Lui, ovviamente, non l'ha presa bene però ha deciso di continuare la convivenza fino a che io non riesca a trasferirmi in zona e a prendere casa con lui.
Il problema, probabilmente del tutto mio, è che sono estremamente geloso. So che dormono assieme (hanno una unica camera e il divano non è una soluzione), so che lui spesso piange per la conclusione della relazione e il mio ragazzo, che è molto empatico, piange con lui e cerca di confortarlo, so che escono spesso per cenare assieme o per fare compere.
Ovviamente la cosa mi crea un grosso disagio. Temo che questo riavvicinamento, questa carica emozionale che si sta creando, questo ritrovato dialogo, gli anni di relazione e il ricordo dei bei momenti vissuti assieme possa far sbocciare di nuovo un sentimento che si era spento con il tempo.
Inoltre, a complicare la cosa, c'è pure il fatto che lui mi ha sempre detto (e continua a ripetermi!!!!) che la loro relazione, a parte alcuni particolari, è stata bellissima e intensa, che lui è una persona fantastica, splendida, intelligentissima ecc...
Inoltre lui mi continua a ripetere che anche quando abiteremo assieme vorrebbe coltivare l'amicizia con questa persona, io non ho "nulla" in contrario, o meglio non avrò nulla in contrario quando sarò sicuro che di semplice amicizia si tratta.
Se potessi trasferirmi oggi lo farei immediatamente, il problema è che devo aspettare che mi diano il trasferimento con il lavoro.
Lui cerca di consolarmi dicendomi che assolutamente non mi devo preoccupare, che la loro relazione è assolutamente conclusa, che oramai ha fatto la sua scelta e non vuole tornare indietro e che mi ama come non ha mai amato nessuno in vita sua.
Io però sono tutt'altro che tranquillo. Ho paura in primis che in realtà ci sia ancora molto molto affetto e che un giorno se non subito questo posso portare alla rottura tra me e lui (una sorta di ansia da "prestazione" mia nei confronti del suo ex?). Ho anche paura che questa mia forte gelosia nei suoi confronti possa essere una fonte di stress all'interno della coppia e possa portare a tensioni nel breve termine e quindi sto cercando un modo per controllarla.
Cosa posso fare per controllare questa gelosia? Considerando la situazione faccio "bene" a preoccuparmi?
Grazie
da poco ho iniziato una relazione con una persona non libera e con la quale c'è un ottimo rapporto fatto di dialogo, dolcezza e sesso. Entrambi siamo molto gelosi e possessivi nei confronti dell'altro e abbiamo deciso, non appena riceverò il trasferimento con il lavoro, di andare ad abitare assieme.
Nel contempo lui abita con il suo ex ragazzo al quale poco tempo fa ha detto della nostra relazione.
Lui, ovviamente, non l'ha presa bene però ha deciso di continuare la convivenza fino a che io non riesca a trasferirmi in zona e a prendere casa con lui.
Il problema, probabilmente del tutto mio, è che sono estremamente geloso. So che dormono assieme (hanno una unica camera e il divano non è una soluzione), so che lui spesso piange per la conclusione della relazione e il mio ragazzo, che è molto empatico, piange con lui e cerca di confortarlo, so che escono spesso per cenare assieme o per fare compere.
Ovviamente la cosa mi crea un grosso disagio. Temo che questo riavvicinamento, questa carica emozionale che si sta creando, questo ritrovato dialogo, gli anni di relazione e il ricordo dei bei momenti vissuti assieme possa far sbocciare di nuovo un sentimento che si era spento con il tempo.
Inoltre, a complicare la cosa, c'è pure il fatto che lui mi ha sempre detto (e continua a ripetermi!!!!) che la loro relazione, a parte alcuni particolari, è stata bellissima e intensa, che lui è una persona fantastica, splendida, intelligentissima ecc...
Inoltre lui mi continua a ripetere che anche quando abiteremo assieme vorrebbe coltivare l'amicizia con questa persona, io non ho "nulla" in contrario, o meglio non avrò nulla in contrario quando sarò sicuro che di semplice amicizia si tratta.
Se potessi trasferirmi oggi lo farei immediatamente, il problema è che devo aspettare che mi diano il trasferimento con il lavoro.
Lui cerca di consolarmi dicendomi che assolutamente non mi devo preoccupare, che la loro relazione è assolutamente conclusa, che oramai ha fatto la sua scelta e non vuole tornare indietro e che mi ama come non ha mai amato nessuno in vita sua.
Io però sono tutt'altro che tranquillo. Ho paura in primis che in realtà ci sia ancora molto molto affetto e che un giorno se non subito questo posso portare alla rottura tra me e lui (una sorta di ansia da "prestazione" mia nei confronti del suo ex?). Ho anche paura che questa mia forte gelosia nei suoi confronti possa essere una fonte di stress all'interno della coppia e possa portare a tensioni nel breve termine e quindi sto cercando un modo per controllarla.
Cosa posso fare per controllare questa gelosia? Considerando la situazione faccio "bene" a preoccuparmi?
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
considerata la rottura del Suo ragazzo con l'ex, come mai nessuno dei due si è trasferito altrove?
Come mai continuano a dormire insieme e il divano non è una soluzione?
Se questo ragazzo non ha preso bene la notizia di essere stato lasciato è più che comprensibile, ma vorrei capire che cosa sta facendo e se sta facendo qualcosa per tenere attaccato a sè il Suo ragazzo (magari con ricatti psicologi del tipo "sto malissimo se tu mi lasci"), considerato anche il passato e la storia intensa e bella che i due hanno vissuto.
Se i due non vivessero più insieme per Lei non ci sarebbe più alcun problema, dico bene?
Perchè non ne parla serenamente con il Suo ragazzo, chiedendolo?
considerata la rottura del Suo ragazzo con l'ex, come mai nessuno dei due si è trasferito altrove?
Come mai continuano a dormire insieme e il divano non è una soluzione?
Se questo ragazzo non ha preso bene la notizia di essere stato lasciato è più che comprensibile, ma vorrei capire che cosa sta facendo e se sta facendo qualcosa per tenere attaccato a sè il Suo ragazzo (magari con ricatti psicologi del tipo "sto malissimo se tu mi lasci"), considerato anche il passato e la storia intensa e bella che i due hanno vissuto.
Se i due non vivessero più insieme per Lei non ci sarebbe più alcun problema, dico bene?
Perchè non ne parla serenamente con il Suo ragazzo, chiedendolo?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentilissima dottoressa,
la casa dove abita il mio ragazzo è di proprietà del suo ex e, fino a che non andrò li e divideremo le spese per un nuovo appartamento, lui da solo non ha la possibilità di permettersi di pagare un affitto.
Il divano non l'ho visto però mi è stato detto essere piccolo e molto scomodo.
Il mio ragazzo dice che il suo ex non ci sta provando, io ovviamente non sono nato ieri e sono convintissimo del contrario. Il fatto che si faccia beccare spesso in lacrime è di sicuro un modo per tentare un riavvicinamento (e ovviamente la cosa mi manda fuori di testa).
Se i due non vivessero assieme starei molto molto molto meglio, e penso che starebbero meglio anche loro due. L'ex avrebbe modo di farsene una ragione e il mio ragazzo eviterebbe di avere una persona vicino che piange e si dispera.
Con lui ne ho parlato, in alcune occasioni mi ha pure detto "se vuoi prendo e mi trasferisco" solo che vorrei che la cosa partisse completamente da lui. Così mi pare quasi di fare uno stupido ricatto o di forzare la cosa. Farei forse meglio a dividere le spese anche se non mi sono ancora trasferito e chiedergli di trasferirsi da solo intanto?
La situazione che si è venuta a creare ora è in effetti difficilmente sostenibile (per tutti)
la casa dove abita il mio ragazzo è di proprietà del suo ex e, fino a che non andrò li e divideremo le spese per un nuovo appartamento, lui da solo non ha la possibilità di permettersi di pagare un affitto.
Il divano non l'ho visto però mi è stato detto essere piccolo e molto scomodo.
Il mio ragazzo dice che il suo ex non ci sta provando, io ovviamente non sono nato ieri e sono convintissimo del contrario. Il fatto che si faccia beccare spesso in lacrime è di sicuro un modo per tentare un riavvicinamento (e ovviamente la cosa mi manda fuori di testa).
Se i due non vivessero assieme starei molto molto molto meglio, e penso che starebbero meglio anche loro due. L'ex avrebbe modo di farsene una ragione e il mio ragazzo eviterebbe di avere una persona vicino che piange e si dispera.
Con lui ne ho parlato, in alcune occasioni mi ha pure detto "se vuoi prendo e mi trasferisco" solo che vorrei che la cosa partisse completamente da lui. Così mi pare quasi di fare uno stupido ricatto o di forzare la cosa. Farei forse meglio a dividere le spese anche se non mi sono ancora trasferito e chiedergli di trasferirsi da solo intanto?
La situazione che si è venuta a creare ora è in effetti difficilmente sostenibile (per tutti)
[#3]
"La situazione che si è venuta a creare ora è in effetti difficilmente sostenibile (per tutti)..."
Il problema è questo: si tratta una situazione piuttosto ambigua.
Quanto tempo manca al Suo trasferimento?
Ad ogni modo, nel frattempo, non è proprio possibile cercare una sistemazione altrettanto accettabile (in termini economici) che sia però a tutela di una relazione che è nata da poco e che comunque va nutrita e protetta?
Il Suo compagno non ha mai manifestato l'intenzione di cercare un'altra soluzione?
Per lui è ovvio continuare a dormire con l'ex?
Per quanto il divano sia scomodo, a nessuno viene in mente che anche dormire nello stesso letto con una persona con cui non si ha più una relazione (se non amicale) sia piuttosto ... strano?
Quanto al pretendere che il Suo ragazzo faccia il primo passo, non riesco a capire perchè per Lei sia importante attendere anzichè esigere. Lo trova rispettoso nei Suoi riguardi? E perchè dovrebbe dividere Lei le spese di un nuovo appartamento, non abitandoci? Non crede che il Suo ragazzo possa farlo per una questione di amore e rispetto verso Lei?
Oppure il punto è un altro: Lei crede di non meritare di essere trattato bene e con rispetto?
Il problema è questo: si tratta una situazione piuttosto ambigua.
Quanto tempo manca al Suo trasferimento?
Ad ogni modo, nel frattempo, non è proprio possibile cercare una sistemazione altrettanto accettabile (in termini economici) che sia però a tutela di una relazione che è nata da poco e che comunque va nutrita e protetta?
Il Suo compagno non ha mai manifestato l'intenzione di cercare un'altra soluzione?
Per lui è ovvio continuare a dormire con l'ex?
Per quanto il divano sia scomodo, a nessuno viene in mente che anche dormire nello stesso letto con una persona con cui non si ha più una relazione (se non amicale) sia piuttosto ... strano?
Quanto al pretendere che il Suo ragazzo faccia il primo passo, non riesco a capire perchè per Lei sia importante attendere anzichè esigere. Lo trova rispettoso nei Suoi riguardi? E perchè dovrebbe dividere Lei le spese di un nuovo appartamento, non abitandoci? Non crede che il Suo ragazzo possa farlo per una questione di amore e rispetto verso Lei?
Oppure il punto è un altro: Lei crede di non meritare di essere trattato bene e con rispetto?
[#4]
Gentile Utente,
Divano e casa in comune parte, la vostra relazione su cosa si fonda?
Attrazione?
Stima?
Rispetto?
Empatia emozionale e sessuale?
Non credo che il "fare" , che si tratti di dividere le spese, di non dormire sul divano, di cambiare casa, ecc....sia determinante, fossi in lei mi concentrerei piu' sul " sentire" , che non e' casa- correlato
Divano e casa in comune parte, la vostra relazione su cosa si fonda?
Attrazione?
Stima?
Rispetto?
Empatia emozionale e sessuale?
Non credo che il "fare" , che si tratti di dividere le spese, di non dormire sul divano, di cambiare casa, ecc....sia determinante, fossi in lei mi concentrerei piu' sul " sentire" , che non e' casa- correlato
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#5]
Utente
Per quanto riguarda il trasferimento io l'ho richiesto in azienda e ora loro stanno cercando un cliente e un progetto tagliato per le mie competenze da quelle parti, la cosa potrebbe concretizzarsi subito, tra 1 mese, tra 2 mesi, tra 3... sinceramente non lo so (e anche questo non sapere mi sta prendendo malissimo). Io ho spinto molto sulla cosa e ho cercato di far capire che la mia è un'esigenza prioritaria.
Secondo me il fatto che dormano assieme è più che strano e sicuramente ambiguo e infatti se ci penso sto molto male.
Lui dice che continua a dormire con l'ex e continua ad abitare in quella casa solo perché è "costretto" dalla situazione. Bisogna anche dire che, in effetti, ora come ora non potrebbe da solo pagare per intero un affitto.
Sinceramente vorrei sentirmi dire "Ho deciso di trasferirmi da un altra parte" invece di "Se vuoi mi trasferisco da un'altra parte". Quel "Se vuoi" mi infastidisce...
Il fatto di dividere le spese per un appartamento dove non vivo deriva dal fatto che lui non può permettersi di sostenere le spese di un affitto da solo con l'attuale stipendio.
Penso in realtà di meritare d'esser trattato bene e con rispetto. Vorrei che questa situazione si risolvesse nel più breve tempo possibile. Ho veramente molta paura di perderlo.
Il fatto è che io sto investendo tutto in questo rapporto. Ho chiuso definitivamente con il passato (la mia precedente relazione, persone che mi "ronzavano" attorno), ho deciso di cambiare città, ho chiesto di essere trasferito con il lavoro.... Anche lui ha fatto molti cambiamenti, non lo nego, però manca proprio il più importante (almeno per quanto mi riguarda).
Secondo me il fatto che dormano assieme è più che strano e sicuramente ambiguo e infatti se ci penso sto molto male.
Lui dice che continua a dormire con l'ex e continua ad abitare in quella casa solo perché è "costretto" dalla situazione. Bisogna anche dire che, in effetti, ora come ora non potrebbe da solo pagare per intero un affitto.
Sinceramente vorrei sentirmi dire "Ho deciso di trasferirmi da un altra parte" invece di "Se vuoi mi trasferisco da un'altra parte". Quel "Se vuoi" mi infastidisce...
Il fatto di dividere le spese per un appartamento dove non vivo deriva dal fatto che lui non può permettersi di sostenere le spese di un affitto da solo con l'attuale stipendio.
Penso in realtà di meritare d'esser trattato bene e con rispetto. Vorrei che questa situazione si risolvesse nel più breve tempo possibile. Ho veramente molta paura di perderlo.
Il fatto è che io sto investendo tutto in questo rapporto. Ho chiuso definitivamente con il passato (la mia precedente relazione, persone che mi "ronzavano" attorno), ho deciso di cambiare città, ho chiesto di essere trasferito con il lavoro.... Anche lui ha fatto molti cambiamenti, non lo nego, però manca proprio il più importante (almeno per quanto mi riguarda).
[#6]
"Ho veramente molta paura di perderlo. "
La paura di perdere qualcuno a volte può essere molto utile e può guidarci a operare scelte sensate, in altre circostanze può spingerci a scendere a compromessi con le nostre convinzioni e valori.
Se Lei è davvero sicuro di questo legame, non dovrebbe avere difficoltà a chiedere e pretendere di essere trattato con rispetto. Anzi, è anche compito del partner badare a questo.
Però attendere che sia l'altro a capire, ad arrivarci, a fare è insensato in alcune circostanze, semplicemente perchè gli altri, come noi, non sempre possono capire e arrivare ovunque e sempre. Probabilmente il Suo compagno non si rende conto di ferirLa o non riesce, molto più banalmente, a trovare una soluzione adeguata. E allora preferisce una situazione scomoda, piuttosto che scomodarsi...
Infine, la paura di perdere questo ragazzo non deve guidarLa a fare tutti i passi più difficili. Lasci che sia anche il Suo compagno a fare scelte coraggiose e talvolta difficili. Altrimenti non farà altro che diventare il membro più debole e remissivo della coppia. Invece una coppia è fatta da due persone che camminano fianco a fianco.
Buona giornata,
La paura di perdere qualcuno a volte può essere molto utile e può guidarci a operare scelte sensate, in altre circostanze può spingerci a scendere a compromessi con le nostre convinzioni e valori.
Se Lei è davvero sicuro di questo legame, non dovrebbe avere difficoltà a chiedere e pretendere di essere trattato con rispetto. Anzi, è anche compito del partner badare a questo.
Però attendere che sia l'altro a capire, ad arrivarci, a fare è insensato in alcune circostanze, semplicemente perchè gli altri, come noi, non sempre possono capire e arrivare ovunque e sempre. Probabilmente il Suo compagno non si rende conto di ferirLa o non riesce, molto più banalmente, a trovare una soluzione adeguata. E allora preferisce una situazione scomoda, piuttosto che scomodarsi...
Infine, la paura di perdere questo ragazzo non deve guidarLa a fare tutti i passi più difficili. Lasci che sia anche il Suo compagno a fare scelte coraggiose e talvolta difficili. Altrimenti non farà altro che diventare il membro più debole e remissivo della coppia. Invece una coppia è fatta da due persone che camminano fianco a fianco.
Buona giornata,
[#7]
Utente
Gentilissima dottoressa Valeria Randone,
ringrazio anche lei per la risposta.
La nostra relazione si fonda su una fortissima attrazione, su reciproca stima, sul dialogo e su una grande affinità sessuale.
Per la prima volta nella mia vita non filtro più praticamente nulla. Gli racconto senza freni tutto ciò che mi aspetto e desidero (infatti tutto quello che ho scritto in questo consulto è stato prima oggetto di discussione tra di noi). Il sesso funziona in modo incredibile anche per questo, io non ho paura di chiedere o di dare e nemmeno lui, facciamo cose che prima tenevamo nascoste per timore che l'altro potesse avere una visione "distorta" della nostra persona.
Sono convinto che la nostra sia una relazione molto matura. Se uno dei due prova fastidio per un comportamento dell'altro ne parliamo subito senza provare rancore per la cosa, anzi io sono molto felice del grado di condivisione che abbiamo raggiunto.
Concordo anche con lei che il punto non sia legato al fare ma al sentire. Però io sono una persona (forse insicura?) che ha bisogno che il "sentire" sia corroborato da un "fare" coerente.
ringrazio anche lei per la risposta.
La nostra relazione si fonda su una fortissima attrazione, su reciproca stima, sul dialogo e su una grande affinità sessuale.
Per la prima volta nella mia vita non filtro più praticamente nulla. Gli racconto senza freni tutto ciò che mi aspetto e desidero (infatti tutto quello che ho scritto in questo consulto è stato prima oggetto di discussione tra di noi). Il sesso funziona in modo incredibile anche per questo, io non ho paura di chiedere o di dare e nemmeno lui, facciamo cose che prima tenevamo nascoste per timore che l'altro potesse avere una visione "distorta" della nostra persona.
Sono convinto che la nostra sia una relazione molto matura. Se uno dei due prova fastidio per un comportamento dell'altro ne parliamo subito senza provare rancore per la cosa, anzi io sono molto felice del grado di condivisione che abbiamo raggiunto.
Concordo anche con lei che il punto non sia legato al fare ma al sentire. Però io sono una persona (forse insicura?) che ha bisogno che il "sentire" sia corroborato da un "fare" coerente.
[#8]
Utente
La ringrazio dottoressa Angela Pileci,
ho deciso di parlargli domani sera che ci vediamo. Spero di riuscire a fargli capire come io stia per la situazione che si è venuta a creare e gli dirò che vorrei che lui cercasse una sistemazione differente. Sarei veramente intenzionato ad aiutarlo economicamente purché si togliesse da li dentro...
grazie ancora
ho deciso di parlargli domani sera che ci vediamo. Spero di riuscire a fargli capire come io stia per la situazione che si è venuta a creare e gli dirò che vorrei che lui cercasse una sistemazione differente. Sarei veramente intenzionato ad aiutarlo economicamente purché si togliesse da li dentro...
grazie ancora
[#11]
Utente
Buongiorno,
vorrei aggiornarvi sulla situazione per avere qualche ulteriore consiglio.
Il mio attuale compagno continua a vivere con il suo ex e lo fa perché è molto affezionato a lui e perché non vuole fargli eccessivamente male lasciandolo da solo in quella casa da un giorno all'altro (questo è quello che mi ripete tutti i giorni).
Le ultime due settimane le abbiamo passate assieme in vacanza e non è passato giorno in cui lui non abbia inviato 3-4 sms all'ex dicendogli che gli vuole bene e gli manca. L'ha chiamato ogni sera. Inoltre ho perso il conto delle volte che si è messo a piangere perché ne sentiva la mancanza.
Ovviamente è inutile che vi dica come io mi sentissi davanti a queste manifestazioni, quello che non capisco è se una cosa del genere è normale e come mi devo comportare.
Considerando che la loro relazione è durata 7 anni nei quali hanno condiviso tutto posso perfettamente capire che all'inizio non sia facile per lui. Il mio ragazzo mi dice che in questi anni ha capito che con il suo ex c'era un rapporto di profonda stima e amicizia ma non c'era ne attrazione fisica, ne amore, ne intimità sessuale che invece ha scoperto con me.
In questo momento non riesco ad essere sereno perché non riesco a tirarmi via dalla testa l'idea che forse ho puntato tutto su una cosa che potrebbe non essere sicura. Se mi lasciasse mi troverei trasferito a centinaia di km da casa, da solo e senza la possibilità di permettermi un affitto.
Mentre eravamo in vacanza l'ex gli mandava messaggi in cui diceva di essere emotivamente distrutto, oppure cose del tipo "questo è il primo capodanno che non passiamo assieme" e il mio ragazzo passava le 3 ore successive a disperarsi e piangere...
Altra questione. Mettiamo che vada tutto bene, che io riesca a trasferirmi, e che lui si trasferisca a casa con me. Rimane sempre la variabile dovuta al fatto che con l'ex non ha chiuso e sono sicuro che non chiuederà mai... Già ora mi ripete di continuo che vorrebbe che facessi amicizia con lui (sinceramente, almeno per ora, vedo la cosa inopportuna).
vorrei aggiornarvi sulla situazione per avere qualche ulteriore consiglio.
Il mio attuale compagno continua a vivere con il suo ex e lo fa perché è molto affezionato a lui e perché non vuole fargli eccessivamente male lasciandolo da solo in quella casa da un giorno all'altro (questo è quello che mi ripete tutti i giorni).
Le ultime due settimane le abbiamo passate assieme in vacanza e non è passato giorno in cui lui non abbia inviato 3-4 sms all'ex dicendogli che gli vuole bene e gli manca. L'ha chiamato ogni sera. Inoltre ho perso il conto delle volte che si è messo a piangere perché ne sentiva la mancanza.
Ovviamente è inutile che vi dica come io mi sentissi davanti a queste manifestazioni, quello che non capisco è se una cosa del genere è normale e come mi devo comportare.
Considerando che la loro relazione è durata 7 anni nei quali hanno condiviso tutto posso perfettamente capire che all'inizio non sia facile per lui. Il mio ragazzo mi dice che in questi anni ha capito che con il suo ex c'era un rapporto di profonda stima e amicizia ma non c'era ne attrazione fisica, ne amore, ne intimità sessuale che invece ha scoperto con me.
In questo momento non riesco ad essere sereno perché non riesco a tirarmi via dalla testa l'idea che forse ho puntato tutto su una cosa che potrebbe non essere sicura. Se mi lasciasse mi troverei trasferito a centinaia di km da casa, da solo e senza la possibilità di permettermi un affitto.
Mentre eravamo in vacanza l'ex gli mandava messaggi in cui diceva di essere emotivamente distrutto, oppure cose del tipo "questo è il primo capodanno che non passiamo assieme" e il mio ragazzo passava le 3 ore successive a disperarsi e piangere...
Altra questione. Mettiamo che vada tutto bene, che io riesca a trasferirmi, e che lui si trasferisca a casa con me. Rimane sempre la variabile dovuta al fatto che con l'ex non ha chiuso e sono sicuro che non chiuederà mai... Già ora mi ripete di continuo che vorrebbe che facessi amicizia con lui (sinceramente, almeno per ora, vedo la cosa inopportuna).
[#12]
Gentile Utente,
ben ritrovato. Mi colpisce molto la lucidità con cui mi sta descrivendo la situazione, i Suoi sentimenti, il comportamento del Suo compagno.
Ma a questo punto, dal momento che Lei dice "...quello che non capisco è se una cosa del genere è normale e come mi devo comportare..." di fronte al fatto che la relazione, in un modo o nell'altro, sta continuando, che cosa intende fare?
Che pensieri ha fatto sul Suo futuro?
"Rimane sempre la variabile dovuta al fatto che con l'ex non ha chiuso e sono sicuro che non chiuederà mai... "
Secondo Lei come mai il Suo compagno non riesce a chiudere? Gli capita anche con altre persone e in altre situazioni di avere difficoltà a separarsi? O è succube dell'ex?
ben ritrovato. Mi colpisce molto la lucidità con cui mi sta descrivendo la situazione, i Suoi sentimenti, il comportamento del Suo compagno.
Ma a questo punto, dal momento che Lei dice "...quello che non capisco è se una cosa del genere è normale e come mi devo comportare..." di fronte al fatto che la relazione, in un modo o nell'altro, sta continuando, che cosa intende fare?
Che pensieri ha fatto sul Suo futuro?
"Rimane sempre la variabile dovuta al fatto che con l'ex non ha chiuso e sono sicuro che non chiuederà mai... "
Secondo Lei come mai il Suo compagno non riesce a chiudere? Gli capita anche con altre persone e in altre situazioni di avere difficoltà a separarsi? O è succube dell'ex?
[#13]
Utente
"Che pensieri ha fatto sul Suo futuro?"
Vedo tutto in modo molto incerto. La situazione attuale non mi da la sicurezza che mi aspetterei dal momento in cui sto facendo scelte radicali. Mi sento come se avessi fatto il passo più lungo della gamba.
"Ma a questo punto, dal momento che Lei dice "...quello che non capisco è se una cosa del genere è normale e come mi devo comportare..." di fronte al fatto che la relazione, in un modo o nell'altro, sta continuando, che cosa intende fare?"
Intendo stargli vicino, sperare in un rapido trasferimento, e andare ad abitare con lui.
"Secondo Lei come mai il Suo compagno non riesce a chiudere? Gli capita anche con altre persone e in altre situazioni di avere difficoltà a separarsi? O è succube dell'ex? "
Secondo me il mio compagno vuole molto molto bene al suo ex. Nel tempo penso sia diventato una sorta di amico, compagno, confidente con il quale però non riesce a realizzarsi completamente per varie ragione. La prima è sicuramente il fatto che è una persona molto molto bloccata sotto il punto di vista sessuale (penso veda molto male il fatto di essere omosessuale e quindi non riesca a concepire la parte affettiva del rapporto sessuale) e in secondo luogo ha il terrore che qualcuno possa scoprire che è gay e quindi prova in ogni modo a nascondere la cosa con l'unico risultato di non permettere alla coppia una piena determinazione sociale.
Pensandoci ci sono state altre situazioni in cui ho notato una leggera difficoltà di prendere in mano la situazione da parte del mio ragazzo. Situazioni nelle quali io avrei operato prendendo "il toro per le corna" mentre lui ha preferito posticipare la soluzione.
Il problema è che non so se il fatto che il suo ex gli "manca", se i pomeriggio passati a piangere nel suo ricordo, se il fatto che mi ripeta quasi ogni giorno che l'ex è una persona buona, brava, sensibile (e chi più ne ha...) non siano il sintomo del fatto che in realtà è ancora innamorato di lui.
Mi chiedo se un paio di sedute da uno psicologo magari assieme possano essere utili... Sinceramente sono molto preoccupato.
Vedo tutto in modo molto incerto. La situazione attuale non mi da la sicurezza che mi aspetterei dal momento in cui sto facendo scelte radicali. Mi sento come se avessi fatto il passo più lungo della gamba.
"Ma a questo punto, dal momento che Lei dice "...quello che non capisco è se una cosa del genere è normale e come mi devo comportare..." di fronte al fatto che la relazione, in un modo o nell'altro, sta continuando, che cosa intende fare?"
Intendo stargli vicino, sperare in un rapido trasferimento, e andare ad abitare con lui.
"Secondo Lei come mai il Suo compagno non riesce a chiudere? Gli capita anche con altre persone e in altre situazioni di avere difficoltà a separarsi? O è succube dell'ex? "
Secondo me il mio compagno vuole molto molto bene al suo ex. Nel tempo penso sia diventato una sorta di amico, compagno, confidente con il quale però non riesce a realizzarsi completamente per varie ragione. La prima è sicuramente il fatto che è una persona molto molto bloccata sotto il punto di vista sessuale (penso veda molto male il fatto di essere omosessuale e quindi non riesca a concepire la parte affettiva del rapporto sessuale) e in secondo luogo ha il terrore che qualcuno possa scoprire che è gay e quindi prova in ogni modo a nascondere la cosa con l'unico risultato di non permettere alla coppia una piena determinazione sociale.
Pensandoci ci sono state altre situazioni in cui ho notato una leggera difficoltà di prendere in mano la situazione da parte del mio ragazzo. Situazioni nelle quali io avrei operato prendendo "il toro per le corna" mentre lui ha preferito posticipare la soluzione.
Il problema è che non so se il fatto che il suo ex gli "manca", se i pomeriggio passati a piangere nel suo ricordo, se il fatto che mi ripeta quasi ogni giorno che l'ex è una persona buona, brava, sensibile (e chi più ne ha...) non siano il sintomo del fatto che in realtà è ancora innamorato di lui.
Mi chiedo se un paio di sedute da uno psicologo magari assieme possano essere utili... Sinceramente sono molto preoccupato.
[#14]
Anche a me non sembra molto chiara la situazione perchè quando si chiude una storia e si desidera chiuderla davvero, anche perchè è presente un'altra persona, si chiude per sempre.
Qui, invece, sia per questioni economiche (come dicevamo tempo fa i due vivono insieme per abbattere alcuni costi), ma anche per questioni che a me sembrano piuttosto ambigue (es. dividere il letto con l'ex...), a distanza di parecchio tempo la situazione non si modifica.
Mi pare anche di capire che Lei sia una persona decisamente più risoluta e determinata (si sta trasferendo, se deve prendere una decisione la prende, ecc...), mentre il Suo compagno non lo è, è meno deciso e forse è anche uno che si lascia molto influenzare (ad esempio dagli sms dell'ex). Poi è anche vero che c'è un ex, che continua a vivere nella stessa casa e che appare molto bisognoso e... problematico. Qual è il problema di persone così? Che riescono a destare nell'altro (in questo caso il Suo compagno) un sentimento di compassione e un istinto di accudimento. In pratica uno si fa vedere bisognoso e in difficoltà e l'altro -automaticamente e più o meno inconsapevolmente- non prende le distanze e lo accudisce e se ne preoccupa.
Che dire? Che la situazione è certamente pesante per Lei che sembra subirla, dal momento che gli altri due attori probabilmente sono meno consapevoli e meno pragmatici di Lei.
Quando ha espresso tutto ciò al Suo compagno, lui come ha reagito? Che cosa ha fatto?
Qui, invece, sia per questioni economiche (come dicevamo tempo fa i due vivono insieme per abbattere alcuni costi), ma anche per questioni che a me sembrano piuttosto ambigue (es. dividere il letto con l'ex...), a distanza di parecchio tempo la situazione non si modifica.
Mi pare anche di capire che Lei sia una persona decisamente più risoluta e determinata (si sta trasferendo, se deve prendere una decisione la prende, ecc...), mentre il Suo compagno non lo è, è meno deciso e forse è anche uno che si lascia molto influenzare (ad esempio dagli sms dell'ex). Poi è anche vero che c'è un ex, che continua a vivere nella stessa casa e che appare molto bisognoso e... problematico. Qual è il problema di persone così? Che riescono a destare nell'altro (in questo caso il Suo compagno) un sentimento di compassione e un istinto di accudimento. In pratica uno si fa vedere bisognoso e in difficoltà e l'altro -automaticamente e più o meno inconsapevolmente- non prende le distanze e lo accudisce e se ne preoccupa.
Che dire? Che la situazione è certamente pesante per Lei che sembra subirla, dal momento che gli altri due attori probabilmente sono meno consapevoli e meno pragmatici di Lei.
Quando ha espresso tutto ciò al Suo compagno, lui come ha reagito? Che cosa ha fatto?
[#15]
Utente
Sono appena stato lasciato. Tutto era esattamente come pensavo. Poco fa mi ha telefonato per dirmi che non si sentiva "bene" e che voleva parlarmi domani, e sono riuscito a tirargli fuori quello che voleva dirmi... Ha "paura", vuole bene al suo ex e ha deciso di chiudere con me... Mi sento in un modo che non auguro a nessuno, lasciato e doppiamente tradito... Domani devo provare ad andare in ginocchio dal mio datore di lavoro per chiedergli di non trasferirmi sperando che in queste settimane di ferie le cose non siano già evolute e oltre a questo rimane solo un grandissimo vuoto... Rimane l'essersi per la prima volta in tutta la mia vita completamente aperti ad una persona e aver preso una bastonata senza precedenti...
Veramente non so che fare... Lui domani vuole venire da me per parlarmi, ma io non so se reggerei la cosa e se voglio parlargli... Mi sembra solo un tentativo patetico da parte sua di affievolire il suo senso di colpa... Patetico... Patetico...
Sinceramente io non voglio vicino a me una persona così. Sono schifato. Ma come si fa mi chiedo io? Sono stato io per primo a cercare di frenare la cosa all'inizio perché il tutto avesse i tempi giusti e lui mi chiedeva di accelerare, di chiedere il trasferimento subito, che non poteva stare senza di me.... E alla fine, dopo che ho abbattuto tutte le barriere e che ho accelerato proprio perché lo amo, mi sbatte la porta in faccia... Sono deluso, amareggiato, arrabbiato, nervoso....
Veramente non so che fare... Lui domani vuole venire da me per parlarmi, ma io non so se reggerei la cosa e se voglio parlargli... Mi sembra solo un tentativo patetico da parte sua di affievolire il suo senso di colpa... Patetico... Patetico...
Sinceramente io non voglio vicino a me una persona così. Sono schifato. Ma come si fa mi chiedo io? Sono stato io per primo a cercare di frenare la cosa all'inizio perché il tutto avesse i tempi giusti e lui mi chiedeva di accelerare, di chiedere il trasferimento subito, che non poteva stare senza di me.... E alla fine, dopo che ho abbattuto tutte le barriere e che ho accelerato proprio perché lo amo, mi sbatte la porta in faccia... Sono deluso, amareggiato, arrabbiato, nervoso....
[#16]
"Sono deluso, amareggiato, arrabbiato, nervoso.... "
E mi pare perfettamente congrua la Sua reazione.
D'altra parte, nelle prossime settimane la situazione Le risulterà sempre più chiara e riuscirà a dirsi "...Sinceramente io non voglio vicino a me una persona così. Sono schifato..."
Lei a questo punto sa che cosa vuole e cosa merita.
Purtroppo sono esperienze che talvolta sono necessarie per impararlo. E mi dispiace che Lei abbia imparato in questo modo doloroso.
Concordo con Lei: faccia un passo indietro sul trasferimento; faccia il possibile per convincere il Suo capo. Questa è la priorità adesso.
Quanto alla situazione sentimentale, occorrerà un po' di tempo. Ma sarà ugualmente possibile, in futuro, incontrare un'altra persona da amare. Soltanto, la prossima volta, segua maggiormente il Suo "istinto": se lei sente di non voler accelerare, non lo faccia. Dia ascolto alla Sua pancia, ai Suoi dubbi, alle perplessità. Spesso ci salvano dalla sofferenza.
Saluti,
E mi pare perfettamente congrua la Sua reazione.
D'altra parte, nelle prossime settimane la situazione Le risulterà sempre più chiara e riuscirà a dirsi "...Sinceramente io non voglio vicino a me una persona così. Sono schifato..."
Lei a questo punto sa che cosa vuole e cosa merita.
Purtroppo sono esperienze che talvolta sono necessarie per impararlo. E mi dispiace che Lei abbia imparato in questo modo doloroso.
Concordo con Lei: faccia un passo indietro sul trasferimento; faccia il possibile per convincere il Suo capo. Questa è la priorità adesso.
Quanto alla situazione sentimentale, occorrerà un po' di tempo. Ma sarà ugualmente possibile, in futuro, incontrare un'altra persona da amare. Soltanto, la prossima volta, segua maggiormente il Suo "istinto": se lei sente di non voler accelerare, non lo faccia. Dia ascolto alla Sua pancia, ai Suoi dubbi, alle perplessità. Spesso ci salvano dalla sofferenza.
Saluti,
[#17]
Utente
L'incredibile è che sono una persona pragmatica e razionale, non faccio mai questo genere di cavolate. Penso, analizzo, valuto, decido... devo dirlo, è stato veramente bravo a prendermi in giro in questo modo, non è da tutti.
Farò tesoro dell'esperienza per il futuro, mi auguro solo che non lo segni negativamente. Quanto più uno è convincente tanto più, quando ti accorgi di essere stato preso in giro, è difficile fidarsi di nuovo e, bisogna dirlo, lui è stato un maestro.
L'ho persino presentato in famiglia... Ho detto a mia madre che era l'uomo giusto e che volevo andare ad abitare con lui... Ma quanto stupido sono stato...
Farò tesoro dell'esperienza per il futuro, mi auguro solo che non lo segni negativamente. Quanto più uno è convincente tanto più, quando ti accorgi di essere stato preso in giro, è difficile fidarsi di nuovo e, bisogna dirlo, lui è stato un maestro.
L'ho persino presentato in famiglia... Ho detto a mia madre che era l'uomo giusto e che volevo andare ad abitare con lui... Ma quanto stupido sono stato...
[#18]
Gentile Utente,
in questo momento, con buona probabilità, manca la giusta distanza per valutare la situazione.
E' anche probabile che il Suo ex non L'abbia preso in giro, che sia stato sincero con Lei, ma inconsapevole sotto alcuni punti di vista.
E poi non sia così severo con se stesso. Lei amava quest'uomo e ha fatto scelte coraggiose per attuare un progetto di vita insieme, credendoci.
Spero che il Suo futuro non sia segnato in alcun modo da tale evento, ma tutto dipende da Lei, nel momento in cui non diventerà chiuso e arrabbiato con la vita.
Le auguro di archiviare presto questa parentesi della Sua vita e di poter vivere i Suoi sogni con una persona che meriti Lei.
Saluti,
in questo momento, con buona probabilità, manca la giusta distanza per valutare la situazione.
E' anche probabile che il Suo ex non L'abbia preso in giro, che sia stato sincero con Lei, ma inconsapevole sotto alcuni punti di vista.
E poi non sia così severo con se stesso. Lei amava quest'uomo e ha fatto scelte coraggiose per attuare un progetto di vita insieme, credendoci.
Spero che il Suo futuro non sia segnato in alcun modo da tale evento, ma tutto dipende da Lei, nel momento in cui non diventerà chiuso e arrabbiato con la vita.
Le auguro di archiviare presto questa parentesi della Sua vita e di poter vivere i Suoi sogni con una persona che meriti Lei.
Saluti,
[#19]
Utente
La ringrazio sinceramente per il sostegno... In questo momento fatico a vedere le cose dalla giusta distanza, ho sicuramente bisogno di tempo.
Non sono una persona che cova rancore a lungo, di sicuro non diverrò chiuso o arrabbiato con la vita, al più faticherò a fidarmi di nuovo come mi sono fidato di lui...
Non sono una persona che cova rancore a lungo, di sicuro non diverrò chiuso o arrabbiato con la vita, al più faticherò a fidarmi di nuovo come mi sono fidato di lui...
[#20]
Si prenda il tempo che Le occorre.
La fiducia, chiaramente, si costruisce nel tempo.
Qui la situazione sembrava in effetti ambigua e tale ambiguità avrebbe dovuto guidarLa per poter fare chiarezza.
In una relazione seria non può esserci ambiguità su questioni così importanti.
Ad ogni modo ci faccia sapere e se ha bisogno siamo qui!
Cordiali saluti,
La fiducia, chiaramente, si costruisce nel tempo.
Qui la situazione sembrava in effetti ambigua e tale ambiguità avrebbe dovuto guidarLa per poter fare chiarezza.
In una relazione seria non può esserci ambiguità su questioni così importanti.
Ad ogni modo ci faccia sapere e se ha bisogno siamo qui!
Cordiali saluti,
[#22]
Utente
Buongiorno,
vi scrivo ancora per aggiornarvi sulla situazione e, ovviamente, avere un vostro parere.
Dopo qualche giorno ho deciso di perdonare il mio attuale ex ragazzo comunicandoglielo per telefono perché lo sentivo veramente male e affranto per la situazione che si era venuta a creare. Ovviamente anche io stavo decisamente male però ho deciso di "nascondere" la cosa per dare del supporto a lui.
Lui intanto ha iniziato un percorso psicoterapeutico per lavorare su se stesso e ha iniziato ad assumere alcuni psicofarmaci prescritti dal medico.
L'altro ieri mi ha telefonato per dirmi che mi ama e che non riesce più a vivere senza me, ovviamente alla notizia mi sono sciolto e gli ho chiesto cosa avesse deciso di fare. La sua risposta è stata che aveva deciso di trasferirsi nella mia città e di chiudere con l'ex ma che aveva bisogno di tempo per capire bene la situazione. Io gli ho detto che avrei aspettato senza problemi perché in realtà lo amo ancora.
Ieri mi ha telefonato di nuovo dicendomi che era sicuro della sua scelta e che avrebbe chiesto il trasferimento a lavoro ma che, in tal caso avrebbe "perso le opportunità di carriera" che avrebbe dovuto cambiare mansione" e che comunque non era sicuro che gli avrebbero concesso il trasferimento e poi ha iniziato a fare allusioni sul fatto che, invece, per me il trasferimento avrebbe significato un sicuro miglioramento di condizioni lavorative (non vero). Io ho tagliato corto dicendo che non mi sarei esposto nuovamente per lui fino a che non avrei recuperato al 100% la fiducia nella sua persona. Parlando poi mi dice pure che non è intenzionato a chiudere completamente ogni rapporto con l'ex perché una storia così duratura non si "dimentica".
A questo punto, nuovamente "tradito" e amareggiato gli ho ribadito che:
1) se vuole riprovarci questa volta dovrà essere lui a fare il passo del trasferimento
2)se vuole riprovarci deve chiudere ogni rapporto con l'ex. Posso soprassedere su qualche messaggio ogni tanto (auguri di compleanno/natale ecc...) ma non vorrei ovviamente che si rivedessero o che si scrivessero con frequenza.
A questo punto della telefonata comincia a ribadirmi che così lo rovino lavorativamente! Decido quindi di dirgli che non voglio assumermi responsabilità di questo tipo e che la decisione deve essere sua rispetto alle sue possibilità e ai sentimenti che prova per me. Apriti cielo! Comincia a dirmi che non esiste che io non mi assuma tale responsabilità.
Il fatto è, come dopo gli ho spiegato per messaggio, che per quanto mi riguarda il rapporto di fiducia sul quale si basava il nostro rapporto di coppia si era incrinato e di conseguenza avevo bisogno di tempo e della sua presenza e vicinanza per ricostruire la cosa passo passo.
Il risultato finale è stato che mi ha chiesto di dimenticarmi di lui e di cancellare il suo contatto perché non voleva più sentirmi.
Ora comincio a pensare di essermi innamorato di una persona instabile e con qualche problemino che andrebbe risolto prima di poter pensare ad altro e ho deciso anche io di tagliare completamente anche se, lo ammetto, mi manca in modo incredibile e in questo momento sto veramente malissimo.
Altra cosa, in uno dei messaggi particolarmente "sentiti" ed "ispirati" che mi ha scritto dopo la telefonata tentava di farmi sentire in colpa per l'accaduto dicendo che non avevo il coraggio di rischiare per lui e che, per quanto lo riguardava, si sentiva un uomo in grado di potermi insegnare qualcosa sull'amore e sui valori famigliari. A questo punto però, mi chiedo io, come può pretendere che per la terza volta torni dal mio capo per parlare di trasferimento? Tenta di farmi perdere il lavoro?
Sono veramente confuso da questo suo modo di comportarsi...
vi scrivo ancora per aggiornarvi sulla situazione e, ovviamente, avere un vostro parere.
Dopo qualche giorno ho deciso di perdonare il mio attuale ex ragazzo comunicandoglielo per telefono perché lo sentivo veramente male e affranto per la situazione che si era venuta a creare. Ovviamente anche io stavo decisamente male però ho deciso di "nascondere" la cosa per dare del supporto a lui.
Lui intanto ha iniziato un percorso psicoterapeutico per lavorare su se stesso e ha iniziato ad assumere alcuni psicofarmaci prescritti dal medico.
L'altro ieri mi ha telefonato per dirmi che mi ama e che non riesce più a vivere senza me, ovviamente alla notizia mi sono sciolto e gli ho chiesto cosa avesse deciso di fare. La sua risposta è stata che aveva deciso di trasferirsi nella mia città e di chiudere con l'ex ma che aveva bisogno di tempo per capire bene la situazione. Io gli ho detto che avrei aspettato senza problemi perché in realtà lo amo ancora.
Ieri mi ha telefonato di nuovo dicendomi che era sicuro della sua scelta e che avrebbe chiesto il trasferimento a lavoro ma che, in tal caso avrebbe "perso le opportunità di carriera" che avrebbe dovuto cambiare mansione" e che comunque non era sicuro che gli avrebbero concesso il trasferimento e poi ha iniziato a fare allusioni sul fatto che, invece, per me il trasferimento avrebbe significato un sicuro miglioramento di condizioni lavorative (non vero). Io ho tagliato corto dicendo che non mi sarei esposto nuovamente per lui fino a che non avrei recuperato al 100% la fiducia nella sua persona. Parlando poi mi dice pure che non è intenzionato a chiudere completamente ogni rapporto con l'ex perché una storia così duratura non si "dimentica".
A questo punto, nuovamente "tradito" e amareggiato gli ho ribadito che:
1) se vuole riprovarci questa volta dovrà essere lui a fare il passo del trasferimento
2)se vuole riprovarci deve chiudere ogni rapporto con l'ex. Posso soprassedere su qualche messaggio ogni tanto (auguri di compleanno/natale ecc...) ma non vorrei ovviamente che si rivedessero o che si scrivessero con frequenza.
A questo punto della telefonata comincia a ribadirmi che così lo rovino lavorativamente! Decido quindi di dirgli che non voglio assumermi responsabilità di questo tipo e che la decisione deve essere sua rispetto alle sue possibilità e ai sentimenti che prova per me. Apriti cielo! Comincia a dirmi che non esiste che io non mi assuma tale responsabilità.
Il fatto è, come dopo gli ho spiegato per messaggio, che per quanto mi riguarda il rapporto di fiducia sul quale si basava il nostro rapporto di coppia si era incrinato e di conseguenza avevo bisogno di tempo e della sua presenza e vicinanza per ricostruire la cosa passo passo.
Il risultato finale è stato che mi ha chiesto di dimenticarmi di lui e di cancellare il suo contatto perché non voleva più sentirmi.
Ora comincio a pensare di essermi innamorato di una persona instabile e con qualche problemino che andrebbe risolto prima di poter pensare ad altro e ho deciso anche io di tagliare completamente anche se, lo ammetto, mi manca in modo incredibile e in questo momento sto veramente malissimo.
Altra cosa, in uno dei messaggi particolarmente "sentiti" ed "ispirati" che mi ha scritto dopo la telefonata tentava di farmi sentire in colpa per l'accaduto dicendo che non avevo il coraggio di rischiare per lui e che, per quanto lo riguardava, si sentiva un uomo in grado di potermi insegnare qualcosa sull'amore e sui valori famigliari. A questo punto però, mi chiedo io, come può pretendere che per la terza volta torni dal mio capo per parlare di trasferimento? Tenta di farmi perdere il lavoro?
Sono veramente confuso da questo suo modo di comportarsi...
[#23]
Gentile Utente,
Lei dice di sentirsi confuso, ma Le garantisco che la situazione -dall'esterno- appare chiarissima:
"Il risultato finale è stato che mi ha chiesto di dimenticarmi di lui e di cancellare il suo contatto perché non voleva più sentirmi."
E' chiarissimo che lui NON vuole chiudere con l'ex, altrimenti non lo avrebbe detto, ma lo avrebbe FATTO mesi fa!
Rilegga ciò che ha scritto, con un po' di distanza.
Non crede di meritare di più?
Lei dice di sentirsi confuso, ma Le garantisco che la situazione -dall'esterno- appare chiarissima:
"Il risultato finale è stato che mi ha chiesto di dimenticarmi di lui e di cancellare il suo contatto perché non voleva più sentirmi."
E' chiarissimo che lui NON vuole chiudere con l'ex, altrimenti non lo avrebbe detto, ma lo avrebbe FATTO mesi fa!
Rilegga ciò che ha scritto, con un po' di distanza.
Non crede di meritare di più?
[#24]
Utente
Si si infatti non ha alcuna intenzione di farlo, comincio a pensare che la sua idea sia quella di stare con me perché magari si trovava bene sotto un punto di vista sessuale e con l'altro perché rappresenta la sicurezza del nido famigliare.
Credo di meritare di più e credo sia un bene che abbia deciso di chiudere ogni contatto.
la ringrazio ancora
Credo di meritare di più e credo sia un bene che abbia deciso di chiudere ogni contatto.
la ringrazio ancora
[#25]
adesso viene una parte un po' difficile, perchè -presa la decisione- dovrà andare avanti per la Sua strada (e forse la distanza sarà d'aiuto).
Avere una buona rete sociale di supporto può essere un aiuto notevole.
Un cordiale saluto,
Avere una buona rete sociale di supporto può essere un aiuto notevole.
Un cordiale saluto,
[#27]
Utente
Buongiorno,
mi rendo perfettamente conto che questa storia cominci a prendere i contorni di una telenovela ma vorrei raccontarvi come si stanno svolgendo le cose.
Dopo aver chiuso del tutto con l'ex ho conosciuto un ragazzo delle mie zone con il quale c'è una reciproca simpatia e stima e abbiamo cominciato a uscire assieme in totale tranquillità.
Questo ragazzo che è molto più grande di me (12 anni), è alla sua prima esperienza con una persona del suo sesso e sinceramente mi pare una persona molto buona, corretta, e sincera.
Superata la mia iniziale diffidenza le cose avevano cominciato ad andare bene (rapporto di amicizia nel quale c'è la consapevolezza reciproca di piacersi).
Il problema è stato che dopo 10 giorni nei quali ci siamo visti praticamente in ogni momento libero ho cominciato a provare qualcosa per lui, ne abbiamo parlato, e abbiamo deciso di iniziare una relazione.
Il giorno dopo mi sono sentito "incastrato" e l'ho lasciato per poi tornarci assieme poco dopo perché mi mancava e sentivo comunque di provare qualcosa.
Lui mi sembra innamorato di me (penso la cosa sia legata anche al fatto che sono stato la prima persona del suo sesso con il quale è uscito e rappresento forse la prima con la quale può essere e sentirsi se stesso). Per quanto riguarda i miei sentimenti invece devo dire che c'è una forte attrazione, una grande affinità di vedute e grande stima però non si tratta di sicuro di amore (per lo meno non ancora).
Per complicare le cose dopo qualche giorno che avevo ricominciato con questa persona si è fatto vivo nuovamente il mio ex dicendomi che aveva cambiato casa, chiesto il trasferimento a lavoro, ed era pronto a tutto pur di riprovare a costruire qualcosa assieme.
Il problema è che effettivamente dopo che mi ha parlato mi sono sciolto come neve al sole perché sotto sotto non ho mai smesso di amarlo probabilmente.
Ora come ora non so cosa mi prenda, sono sempre stato molto controllato (impulsivo magari si ogni tanto) ma sempre razionale e ho sempre cercato di non recare danno al prossimo. In questo momento invece sto facendo letteralmente un disastro...
Ho iniziato una relazione con una persona perché mi dava quella stabilità e quell'affetto di cui avevo bisogno in un momento di grande difficoltà. Forse il fatto che fosse più vecchio e che avesse un carattere molto tranquillo, pragmatico, e incline all'ascolto mi hanno fatto prendere questa decisione. Mi sento come se lo avessi usato per uscire da una situazione anche se, effettivamente, nel momento in cui gli dicevo determinate cose lo facevo perché effettivamente le pensavo (gli ho pure detto di amarlo!) e mai con l'intenzione di nuocere.
Inoltre il ritorno del mio ex ha scombinato di nuovo tutto, l'ho odiato per come si è comportato ma non riesco a dimenticarlo. Il sapere poi che sta facendo determinate cose (gli ho detto di ritirare per ora ogni richiesta di trasferimento). In particolare il fatto che abbia finalmente cambiato casa mi ha dato una conferma (almeno così mi pare) che con l'ex abbia finalmente chiuso del tutto...
In questo momento mi trovo davanti ad un bivio, mi pare di aver usato troppo l'acceleratore, temo di aver fatto scelte stupide legate alla fretta di tornare a sentirmi bene.
Dovrei forse prendermi del tempo per recuperare da solo in autonomia la mia stabilità? Temo però da un lato di perdere il mio ex per il quale penso di provare ancora qualcosa di importante e dall'altra ho la paura di ferire di nuovo (e con ogni probabilità perdere) una persona con la quale comincio a stare bene e che sinceramente mi piace molto. Perché, poi, mi sto comportando in questo modo assurdo?
Poi leggendo quello che ho scritto e guardando le date mi accorgo di essere una vera mina vagante, ho fatto danni incredibili nel giro di 25 giorni. Ho conosciuto pure un'altra persona e gli ho detto cose (che in quel momento sentivo come vere) in 25 giorni! Mi sento fragile e non so come fermare tutto questo ma, cosa che forse è peggio, non so COSA fermare di tutto questo.
grazie ancora
mi rendo perfettamente conto che questa storia cominci a prendere i contorni di una telenovela ma vorrei raccontarvi come si stanno svolgendo le cose.
Dopo aver chiuso del tutto con l'ex ho conosciuto un ragazzo delle mie zone con il quale c'è una reciproca simpatia e stima e abbiamo cominciato a uscire assieme in totale tranquillità.
Questo ragazzo che è molto più grande di me (12 anni), è alla sua prima esperienza con una persona del suo sesso e sinceramente mi pare una persona molto buona, corretta, e sincera.
Superata la mia iniziale diffidenza le cose avevano cominciato ad andare bene (rapporto di amicizia nel quale c'è la consapevolezza reciproca di piacersi).
Il problema è stato che dopo 10 giorni nei quali ci siamo visti praticamente in ogni momento libero ho cominciato a provare qualcosa per lui, ne abbiamo parlato, e abbiamo deciso di iniziare una relazione.
Il giorno dopo mi sono sentito "incastrato" e l'ho lasciato per poi tornarci assieme poco dopo perché mi mancava e sentivo comunque di provare qualcosa.
Lui mi sembra innamorato di me (penso la cosa sia legata anche al fatto che sono stato la prima persona del suo sesso con il quale è uscito e rappresento forse la prima con la quale può essere e sentirsi se stesso). Per quanto riguarda i miei sentimenti invece devo dire che c'è una forte attrazione, una grande affinità di vedute e grande stima però non si tratta di sicuro di amore (per lo meno non ancora).
Per complicare le cose dopo qualche giorno che avevo ricominciato con questa persona si è fatto vivo nuovamente il mio ex dicendomi che aveva cambiato casa, chiesto il trasferimento a lavoro, ed era pronto a tutto pur di riprovare a costruire qualcosa assieme.
Il problema è che effettivamente dopo che mi ha parlato mi sono sciolto come neve al sole perché sotto sotto non ho mai smesso di amarlo probabilmente.
Ora come ora non so cosa mi prenda, sono sempre stato molto controllato (impulsivo magari si ogni tanto) ma sempre razionale e ho sempre cercato di non recare danno al prossimo. In questo momento invece sto facendo letteralmente un disastro...
Ho iniziato una relazione con una persona perché mi dava quella stabilità e quell'affetto di cui avevo bisogno in un momento di grande difficoltà. Forse il fatto che fosse più vecchio e che avesse un carattere molto tranquillo, pragmatico, e incline all'ascolto mi hanno fatto prendere questa decisione. Mi sento come se lo avessi usato per uscire da una situazione anche se, effettivamente, nel momento in cui gli dicevo determinate cose lo facevo perché effettivamente le pensavo (gli ho pure detto di amarlo!) e mai con l'intenzione di nuocere.
Inoltre il ritorno del mio ex ha scombinato di nuovo tutto, l'ho odiato per come si è comportato ma non riesco a dimenticarlo. Il sapere poi che sta facendo determinate cose (gli ho detto di ritirare per ora ogni richiesta di trasferimento). In particolare il fatto che abbia finalmente cambiato casa mi ha dato una conferma (almeno così mi pare) che con l'ex abbia finalmente chiuso del tutto...
In questo momento mi trovo davanti ad un bivio, mi pare di aver usato troppo l'acceleratore, temo di aver fatto scelte stupide legate alla fretta di tornare a sentirmi bene.
Dovrei forse prendermi del tempo per recuperare da solo in autonomia la mia stabilità? Temo però da un lato di perdere il mio ex per il quale penso di provare ancora qualcosa di importante e dall'altra ho la paura di ferire di nuovo (e con ogni probabilità perdere) una persona con la quale comincio a stare bene e che sinceramente mi piace molto. Perché, poi, mi sto comportando in questo modo assurdo?
Poi leggendo quello che ho scritto e guardando le date mi accorgo di essere una vera mina vagante, ho fatto danni incredibili nel giro di 25 giorni. Ho conosciuto pure un'altra persona e gli ho detto cose (che in quel momento sentivo come vere) in 25 giorni! Mi sento fragile e non so come fermare tutto questo ma, cosa che forse è peggio, non so COSA fermare di tutto questo.
grazie ancora
Questo consulto ha ricevuto 27 risposte e 2.9k visite dal 27/11/2012.
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