Astinenza sessuale, crisi?

Cari dottori,
sono una ragazza di 22 anni e da qualche settimana sto soffrendo di spiacevoli crisi di astinenza da sesso.
L'ultimo rapporto sessuale risale a un anno e mezzo fa con un ex partner con il quale ho costruito una storia importante durata quasi quattro anni. Con il mio ex partner avevo una normale e quotidiana intesa sessuale. In seguito alla delusione conseguita da questa storia, e per motivi etico-religiosi, non sono riuscita in questi mesi ad avere dei rapporti sessuali. Non essendomi innamorata di nessun uomo, non riesco a pensare ad un'avventura di solo sesso, nonostante attualmente stia soffrendo per la mancanza di rapporti sessuali.
Non capisco se il mio è un blocco verso la sessualità sia dovuto alla fine della relazione (avvenuta dopo la scoperta di alcuni tradimenti), o se sono io ad essere "limitata" a causa dei miei valori dal momento che vorrei poter vivere una sessualità ricca di sentimenti e non solo di contatto sessuale. Attualmente mi sento depressa e penso parecchio al sesso. Cerco di tamponare il problema con l'autoerotismo ma puntualmente mi ritornano crisi di mancanza di sesso.
Sono indecisa se provare a lasciarmi andare facendo un'avventura di sesso, o se resistere ed aspettare che arrivi un nuovo partner con il quale costruire una storia. Nella prima ipotesi temo di pentirmi in futuro o di non sentirmi a mio agio durante l'amplesso, tuttavia nella seconda ipotesi l'idea di aspettare altri mesi per la costruzione di una relazione mi manda letteralmente in depressione.
Cari medici cosa mi consigliate di fare? Come posso superare efficacemente queste crisi? E' normale che io sia così chiusa verso la sessualità? Dovrei essere più aperta verso le avventure di solo sesso?
Grazie per le eventuali risposte.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)Nella prima ipotesi temo di pentirmi in futuro o di non sentirmi a mio agio durante l'amplesso, tuttavia nella seconda ipotesi l'idea di aspettare altri mesi per la costruzione di una relazione mi manda letteralmente in depressione (..)

gentile ragazza stiamo parlando del classico conflitto tra morale e fisiologia. Purtroppo se ha una visione moralistica della sessualità non sarà semplice prendere una decisione. Potrebbe andare oltre questra visione solo modificando quella percezione che lei stessa ha chiamato etico-religiosa.
magari chiedendosi: cosa ottengo con l'asinenza etico-religiosa? Dove essa mi porta? ne vale la pena?
e valutare i costi benefici di questa astinenza. potrebbe confrontarsi con uno psicologo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
Nessuno puo' sostituirsi a lei, ne' dispensare ' consigli, anche perche' vani e soggettivi.
Sembra dal suo scrive che religione e sensi di colpa, si intersechino Nel suo vissuto impedendole di vivere a pieno i piaceri della vita e dell' amore, che duri un giorno, una settimana o una vita intera.
Non comprendo se la sua astinenza, come la chiama lei, sia imputabile ad un' astinenza emotiva, affettiva o sessuale.....
Non mi e' chiaro.
Forse se pratica autoerotismo, l' astinenza e' correlata ad una possibile relazione, che le faccia vivere il piacere scevro da sensi di colpa

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it