L'assenza di emozioni

Buonasera,
Premetto che sono seguita da uno psicoterapeuta,una persona che ha cercato di coinvolgermi molto ed invitato a leggere libri per continuare a darmi da fare per il lavoro su me stessa anche senza di lui.
Tuttavia,la mia fame di ricerca non mi fa fermare facilmente,specialmente quando si aprono in me nuovi disagi.
Fermo restando l'emetofobia della quale soffro da 15 anni,probabilmente collegata ad essa soffro anche di anorgasmia,un aspetto altrettanto limitante.
Ultimamente,dacché vivevo serenamente la mia sessualità anche non raggiungendo l’orgasmo,sto subendo un calo del desiderio sessuale.Oltre A non avere desiderio,ho anche un "rifiuto”per esso.
Non voglio essere toccata,mi da fastidio,provo quasi repulsione a volte.
Non ho mai vissuto a pieno la sessualità,inizialmente addirittura scindevo le due cose,amore e sesso,vivevo di un immaginario platonico di amore che non doveva essere sporcato dal sesso.Con il tempo mi sono messa anche molto alla prova,capendo la differenza di fare l’amore quando ti vuoi bene,e quando invece è puramente un bisogno ormonale.Ho scelto l’amore,poiché mi appagava e riempiva di più.Il mio attuale compagno,con il quale ho una relazione da un anno,è stato sempre molto paziente e rispettoso sia circa la mia fobia,sia per l’anorgasmia.A volte ha vissuto con disagio il non raggiungimento del mio piacere,negandosi addirittura il suo poiché “non era giusto che lui sì ed io no”(che ho visto quasi come un ricatto lo ammetto),ma è sempre stato molto rispettoso.
Ora però,sapendo che non ho minimamente desiderio sessuale,ha accusato molto il colpo.
So quanto l’uomo viva male un “rifiuto sessuale” Ma questo aggrava la confusione e dubbi che si stanno facendo largo dentro di me.
Non ho solo un calo di desiderio con lui,ma un apatia totale quasi in tutto.Non ci sono emozioni che mi scuotano più di tanto.Situazioni nelle quali dovrei essere felice,non mi toccano.
Non è molto che va avanti questa cosa,neanche 20 giorni,è stazionario,con rari barlumi di emozioni belle che mi toccano e mi fanno sentire nuovamente attratta ed innamorata di lui,mentre altri di totale indifferenza e apatia.
Sto passando un periodo lavorativamente/economicamente stressante,molto lo collego a quello.Ma il calo del desiderio,e rifiuto sessuale e annessa assenza di emozioni per lui,possibile siano collegati?
Scusate lo sproloquio, e grazie a chi si è preso il tempo di leggere.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
come mai si rivolge a noi se è già seguita di persona?

Da quanto tempo è seguita dallo psicoterapeuta?
Che tipo di percorso sta compiendo, di quale orientamento? Ha ottenuto finora benefici?

Ha posto le medesime questioni al suo curante?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Lasci stare i libri , ma si affidi e fidi alla sua terapeuta, vedra' che con il tempo e le cure risolvera' anche queste difficolta'.
Emozioni e desiderio sessuale, non sono disgiunti da tutto il resto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Attivo dal 2011 al 2016
Ex utente
Grazie per le risposte velocissime..!

Mi rivolgo ovunque cerco risposte quando non posso averle,
tutti possono insegnarci qualcosa, ed a volte ho bisogno quindi di più confronti.
Non voglio "dipendere" solo dall'opinione dal mio terapeuta e neanche lui vuole questo da me, a meno che non sia durante un periodo di forte crisi, lui lascia Me scegliere quando andare da lui, e non mi impone mai una cadenza settimanale o mensile fissa.
Non so rispondere alla domanda del percorso che sto seguendo e neanche il tipo di orientamento, non lo ricordo.
Ho memorizzato solo che è specializzato anche in bioenergetica avendo conosciuto Lowen ed essendo stato anche suo studente.
Si ho ottenuto dei benefici durante il percorso, mi segue dal 2010, prima cambiavo spesso psicoterapeuti perché non mi piaceva il loro metodo di lavoro, quello con lui è stato immediatamente diverso e stimolante.
Avevo bisogno di scontrarmi e essere provocata, parlare solamente un ora per me equivaleva ad un monologo che sono abituata a fare già da sola.

Non ho potuto porre queste domande anche a lui perché temporaneamente non reperibile.
La mia impazienza mi porta a cercare qua e la.. come mi ha definita lui "sono di natura una ricercatrice".

ah.. una cosa mi son dimenticata di aggiungere prima
Dal 2005 al 2007 ho seguito anche una terapia di psicofarmaci, che ho interrotto di mia spontanea volontà quando mi son resa conto che ero diventata uno stato di larva passiva (oltre che anche grassa)
Mi sono fatta forte e ho ricominciato a vivere e dimagrire senza più bisogno di farmaci.
Ho cominciato a controllare con la respirazione i miei attacchi di panico, e mi sono messa molto alla prova per migliorarmi.
Il mio psicologo è dello stesso parere, non accetta gli psicofarmaci poiché "addormentano" solo rimandando una guarigione, mentre lui preferisce che si prenda di petto la vita piuttosto che procrastinare illudendosi che ingerendo una pasticca si possa guarire.
la testa si cura con la testa..
ho avuto la prova che è così..I farmaci non mi avevano migliorata ma solo peggiorata.
Ne sono uscita fuori solo con la Mia forza di volontà anche dalle situazioni annesse che dicevano con gli psicofarmaci sarebbero passate..

[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
se lei si trova bene con il suo curante, attenda il prossimo incontro per proseguire un lavoro che sente per lei proficuo.

Sovrapporci da qui anche solo per un parere, dal mio punto di vista non sarebbe utile, oltretutto non la conosciamo direttamente come invece è per il suo psicoterapeuta.

Le faccio i miei miglliori auguri per la risoluzione delle sue difficoltà e un sereno futuro.
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