La nostra relazione e le sue dipendenze

Buonasera, io e il mio ragazzo ci siamo lasciati dopo 6 anni, rimanendo in buoni rapporti..una storia stupenda che però è finita proprio per questi due vizietti che piacevano tanto a lui, e per niente a me; io non ho mai fumato in vita mia, nemmeno sigarette, bevo poco...insomma io tranquilla, sana, lui tipo da bar e da nottate fuori con gli amici; eppure ci siamo innamorati, io per tutto questo tempo mi sono fatta andare bene tutto, lo accettavo..finchè non mi sono stancata; lui esagera, fuma tanto, anche 3 canne al giorno, tutti i giorni, da molti anni, e beve tanto, tutte le sere..Ha avuto una vita difficile, con tanti problemi, con l'adolescenza si è avvicinato a questo mondo entrando nelle compagnie sbagliate..Abbiamo entrambi 30 anni, pensavo che con il passare del tempo sarebbe cambiato, che si sarebbe data una regolata..ho iniziato a preoccuparmi per la sua salute, anche in vista di un futuro progettato insieme, casa..figli...ma niente, e io mi sono stufata..degli eccessi, del suo ambiente, di certi amici, di andare insieme a prendere il fumo e così via..Adesso l'ho capito, per lui la priorità sono le canne, è un qualcosa che gli ha preso cervello, anima e corpo, non lo so, sempre a parlare di quello, sempre con la fissa del bere.Invece volevo essere io la sua droga..mi amava, me lo dimostrava, ma io a un certo punto pretendevo che cambiasse, che smettesse, pensavo che gli bastasse una donna che lo amava a farlo stare bene, e invece no, volevo che lo facesse per la sua salute ovviamente, e lo ammetto si, anche per noi, per me, perchè io non ero più felice, non stavo più bene con la sua vita, col suo stile di vita...Pensavo di essere importante da scegliere me, e invece lui mi ha detto che chiedergli di smettere di fumare per lui è come smettere di respirare, che è come l'aria, e che non glielo posso chiedere, perchè non è giusto; gli piace troppo fumare, fa parte del suo essere, del suo modo di vivere la vita, le giornate, mi ha detto che non smetterà mai di fumare...ma io ho sempre pensato che se mi amava forse poteva farlo un tentativo.Io sono arrivata al limite e l'ho lasciato, e dopo quasi 2 mesi non è tornato,speravo si rendesse conto che i valori nella vita sono altri.Secondo voi lui ha una dipendenza? so che quando non ha il fumo quasi impazzisce, insomma..ne ha bisogno, è in ansia, nervoso.Forse potevo/dovevo fare diversamente? I suoi genitori gli hanno detto che se vuole lo aiutano, che lo portano in un centro, da qualche parte..ma lui gli ha risposto che " se vuole smette da solo ", che non ha bisogno di quelle cose..POSSIBILE CHE QUESTI VIZI SIANO PIU' PIU'FORTI DEI SENTIMENTI, DELL'AMORE? secondo lui devo trovarmi una persona diversa, che non faccia queste cose.Mi ha lasciata andare via così....E'possibile che per lui sia così difficile rinunciare?sono io che chiedo troppo?le persone come il mio ragazzo fanno fatica ad uscirne?o sono io che ho trovato quello che in realtà non mi amava abbastanza da cambiare vita...???
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

l'utilizzo di sostanze, in modo abitudinario e nel lungo periodo, rischia sempre di creare una dipendenza.
Nel caso dei cannabinoidi esistono evidenze empiriche contrastanti rispetto alla possibilità della comparsa di una dipendenza fisica; tuttavia, ciò che sembra emergere dal suo racconto, si configura come una dipendenza psicologica che, di norma, compare in modo frequente.

Questo significa, per semplificare, che il suo ragazzo potrebbe aver sviluppato una sorta di "uso compulsivo" della sostanza che, di fatto, si configura come una dipendenza psichica a tutti gli effetti, difficile da contrastare.

E' chiaro che il suo ragazzo avrebbe bisogno di aiuto ma, se la richiesta non viene da lui, non esiste la possibilità di forzarlo in un percorso che lo allontani da tali abitudini di vita.

Per cercare di rispondere alle sue domande devo dirle che, si, in effetti è possibile che per lui sia così difficile rinunciare e che non è lei quella inadeguata solo perché lui ha fatto la scelta sbagliata.

Forse dovrebbe interrogarsi sul perché, in tutti questi anni, lei lo ha assecondato e non ha cercato di porre un limite prima.
Ha pensato a questo?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

sinceramente, da quello che scrive, non sono tanto sorpresa dal comportamento e dagli atteggiamenti del Suo ex, quando da ciò che pensa e fa Lei.

A parte il fatto che, rileggendo, c'è sulla scena solo quest'uomo con i Suoi problemi...e Lei? E i Suoi bisogni? E i Suoi desideri?

Inoltre scrive: "...pensavo che gli bastasse una donna che lo amava a farlo stare bene..." e ancora: "...POSSIBILE CHE QUESTI VIZI SIANO PIU' PIU'FORTI DEI SENTIMENTI, DELL'AMORE?...
E' possibilissimo, anzi è la regola! L'amore non basta per un sacco di problemi e, quando si tratta di psicopatologie non basta affatto!

Sembra che Lei si stia identificando in pieno con la crocerossina che deve salvarlo a tutti i costi e francamente credo sia questo il punto cruciale del problema e della Sua richiesta.

Lui ha un serio problema, è vero, ma anche Lei, con le convinzioni ingenue sull'amore (amore come terapia!) dimostra di possedere delle basi per impostare anche in futuro una relazione su tali presupposti, in cui Lei accudisce quasi compulsivamente l'altro. Una relazione sentimentale invece è una relazione paritaria, non così tanto sbilanciata.

E credo che il Suo ex Le abbia dato un ottimo suggerimento: "... secondo lui devo trovarmi una persona diversa, che non faccia queste cose..."
Non crede di avere pieno diritto di meritare una persona che sia in grado di trattarLa in maniera diversa, con maggior rispetto, cura, protezione e amore, e soprattutto senza coinvolgerLa in dinamiche seriamente patologiche?

Anch'io, come il Collega, ritengo che Lei debba porsi alcune domande importanti, ma sul SUO modo di approcciare le relazioni, non su quello del Suo ex. Secondo me varrebbe anche la pena provare a parlarne di persona con uno psicologo per far luce su questi Suoi bisogni e atteggiamenti. Questo Le permetterà di comprendere come funziona Lei nelle relazioni e soprattutto di poter scegliere in futuro un partner in maniera più consapevole.

Infine, se vuole, Le suggerisco la lettura di un libro che spero troverà interessante e utile: "Donne che amano troppo" di Robin Norwood.

Un cordiale saluto,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38 10
Gentile ragazza,
è evidente come la sua sia stata una scelta sofferta e forse ancora non del tutto convinta. Per evitare il rischio di incappare in una "storia non chiusa", quali quelle descritte nell'articolo:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2664-le-storie-sentimentali-non-chiuse.html
forse è consigliabile parlare dell'intera vicenda con uno psicologo. In particolare le consiglierei l'approccio Strategico Breve che spesso riesce a coinvolgere nella terapia anche il partner, anche se sicuramente non è il solo approccio a tentare questa strada.
Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo