Gioco d'azzardo
Il mio ragazzo è vittima del gioco d'azzardo.. ho provato a far parte di un gruppo terapeutico, ma lui (anche per via della delicatezzadel suo lavoro) non ha accettato di farvi parte, allora l'ho mollato. Posso sapere se c'è una strada che si può percorrere da soli? Se io posso fare qualcosa e come mi devo comportare. So che per esempio potrei diventare la sua "amministratrice" (non gliel'ho mai proposto), ma può essere una soluzione? .. Si sta rovinando e lo stesso vale per il nostro futuro. Ci serve aiuto..
[#1]
Gentile Utente,
La soluzione di diventare il suo guardiano o amministratrice, a mio avviso, non mi sembra una valida soluzione, anche perche' non si sostituirebbe alla sua volonta' di giarigione.
Le nuove dipendenze dette senza sostanza, sono quelle da gioco, da internet e da sesso e, sono curabili con terapie combinate: farmacoterapia e psicoterapia
La soluzione di diventare il suo guardiano o amministratrice, a mio avviso, non mi sembra una valida soluzione, anche perche' non si sostituirebbe alla sua volonta' di giarigione.
Le nuove dipendenze dette senza sostanza, sono quelle da gioco, da internet e da sesso e, sono curabili con terapie combinate: farmacoterapia e psicoterapia
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
A quanto pare il gruppo non ha funzionato....
Forse non era la dimensione piu ' consona e riservata, la terapia combinata lavora in sinergia sia con la farmacoterapia, che non deve spaventarla, che soprattutto con la psicoterapia.
Ma senza il " volere' del suo fidanzato, non funzionera' nulla
Forse non era la dimensione piu ' consona e riservata, la terapia combinata lavora in sinergia sia con la farmacoterapia, che non deve spaventarla, che soprattutto con la psicoterapia.
Ma senza il " volere' del suo fidanzato, non funzionera' nulla
[#4]
Gentile Utente,
la prima regola che in casi di dipendenze di questo tipo bisogna fare è regolamentare l'uso del denaro, quindi bloccare il conto corrente e una persona significativa (genitore o fratelli, fidanzata, ecc...) deve diventare la persona di riferimento per queste cose, una sorta di tutore.
Dovrà pertanto, anche per le questioni più importanti, essere questa persona a pagare i conti, come se si trattasse di un bambino.
Questa è sempre la prima cosa da fare. Se questa persona si gioca tutto lo stipendio in un colpo solo, bisogna regolamentare l'uso dei soldi (es ti do 100 Euro alla settimana). Diversamente finirà sul lastrico lui e le persone attorno a lui, se non ci saranno provvedimenti sensati.
Inoltre, come accade ad es. nel gruppo di Alcolisti Anonimi, che organizza incontri anche per i parenti, può essere utile che sia Lei a cominciare e continuare a frequentarli, anche perchè è probabile che le persone vicine finiscano per colludere con il pz. Qui potete apprendere strategie comportamentali (es anche come parlare con lui) molto utili.
Saluti,
la prima regola che in casi di dipendenze di questo tipo bisogna fare è regolamentare l'uso del denaro, quindi bloccare il conto corrente e una persona significativa (genitore o fratelli, fidanzata, ecc...) deve diventare la persona di riferimento per queste cose, una sorta di tutore.
Dovrà pertanto, anche per le questioni più importanti, essere questa persona a pagare i conti, come se si trattasse di un bambino.
Questa è sempre la prima cosa da fare. Se questa persona si gioca tutto lo stipendio in un colpo solo, bisogna regolamentare l'uso dei soldi (es ti do 100 Euro alla settimana). Diversamente finirà sul lastrico lui e le persone attorno a lui, se non ci saranno provvedimenti sensati.
Inoltre, come accade ad es. nel gruppo di Alcolisti Anonimi, che organizza incontri anche per i parenti, può essere utile che sia Lei a cominciare e continuare a frequentarli, anche perchè è probabile che le persone vicine finiscano per colludere con il pz. Qui potete apprendere strategie comportamentali (es anche come parlare con lui) molto utili.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Utente
Dottoressa Pileci buonasera,
infatti lei cita più o meno ciò che ho capito dalla terapia di gruppo, che era infatti una tipologia di alcolisti anonimi. Onestamente però, mi lascia perplessa il livello di anonimato, per una città così piccola.
Lui è una persona molto riservata a prescindere, quindi credo che il problema del parlare e farsi vedere lì, si porrebbe in generale.
Quindi conferma che servirebbe un tutore/amministratore?
Lui pochi giorni fa mi ha parlato per la prima volta di "malattia", cosa che fino a poco tempo fa non associava a sè stesso (anzi, parlava di sua volontà a fare o non fare), quindi ha preso coscienza del problema.
Cosa pensa lei dei farmaci, li trova indispensabili?
grazie in anticipo-
infatti lei cita più o meno ciò che ho capito dalla terapia di gruppo, che era infatti una tipologia di alcolisti anonimi. Onestamente però, mi lascia perplessa il livello di anonimato, per una città così piccola.
Lui è una persona molto riservata a prescindere, quindi credo che il problema del parlare e farsi vedere lì, si porrebbe in generale.
Quindi conferma che servirebbe un tutore/amministratore?
Lui pochi giorni fa mi ha parlato per la prima volta di "malattia", cosa che fino a poco tempo fa non associava a sè stesso (anzi, parlava di sua volontà a fare o non fare), quindi ha preso coscienza del problema.
Cosa pensa lei dei farmaci, li trova indispensabili?
grazie in anticipo-
[#6]
Gentile Utente,
il problema principale, anzi uno dei problemi di persone che, come il Suo fidanzato, hanno un problema di dipendenza, è che diventano bugiarde e tendono a manipolare gli altri per poi continuare con le condotte patologiche. Quindi bisogna fare molta attenzione a ciò che dice e bisogna diventare molto bravi ed essere molto fermi davanti ad eventuali tentativi di manipolazione. Il primo step è riconoscere questi comportamenti. L'anonimato è una questione sollevata dal Suo fidanzato? O è un dubbio che si sta ponendo Lei?
Sì, assolutamente è indispensabile qualcuno che sia in grado di occuparsi delle finanze di questa persona. Nella mia esperienza, chi si occupa di questo non permette al pz. di avere accesso al denaro, ma lo amministra solo per i bisogni (es: devi comprare le sigarette? Ti dò i soldi contati per un pacchetto di sigarette). Questo non solo è terapeutico, ma ci si arriva a intuito: ci sono patologie psichiatriche (espz in fase maniacale) in cui non è possibile lasciare che il pz. riesca a dilapidare tutti i suoi beni nel giro di poche ore! E non sto esagerando, perchè purtroppo di queste storie, in cui, oltre alla malattia in sè, seguono gravissimi problemi economici di tutta la famiglia, ce ne sono molte.
Le suggerisco quindi di prendere contatti anche con i genitori del Suo ragazzo o con i parenti più vicini e provvedere quanto prima.
Faccia attenzione quando il Suo ragazzo dice di aver preso coscienza del problema; magari non è vero, ma lo dice per quei meccanismi di manipolazione di cui le parlavo. E' sempre bene non abbassare la guardia.
Infine per quanto riguarda i farmaci è indispensabile sentire il parere di uno psichiatra. La prescrizione dei farmaci è sempre un atto medico.
Aggiungo solo: è importante continuare con il gruppo di auto e mutuo aiuto, nonostante le difficoltà, perchè non si tratta solo di un momento in cui condividere delle difficoltà, ma anche imparare a gestire situazioni per nulla facili.
Spero di esserLe stata d'aiuto.
il problema principale, anzi uno dei problemi di persone che, come il Suo fidanzato, hanno un problema di dipendenza, è che diventano bugiarde e tendono a manipolare gli altri per poi continuare con le condotte patologiche. Quindi bisogna fare molta attenzione a ciò che dice e bisogna diventare molto bravi ed essere molto fermi davanti ad eventuali tentativi di manipolazione. Il primo step è riconoscere questi comportamenti. L'anonimato è una questione sollevata dal Suo fidanzato? O è un dubbio che si sta ponendo Lei?
Sì, assolutamente è indispensabile qualcuno che sia in grado di occuparsi delle finanze di questa persona. Nella mia esperienza, chi si occupa di questo non permette al pz. di avere accesso al denaro, ma lo amministra solo per i bisogni (es: devi comprare le sigarette? Ti dò i soldi contati per un pacchetto di sigarette). Questo non solo è terapeutico, ma ci si arriva a intuito: ci sono patologie psichiatriche (espz in fase maniacale) in cui non è possibile lasciare che il pz. riesca a dilapidare tutti i suoi beni nel giro di poche ore! E non sto esagerando, perchè purtroppo di queste storie, in cui, oltre alla malattia in sè, seguono gravissimi problemi economici di tutta la famiglia, ce ne sono molte.
Le suggerisco quindi di prendere contatti anche con i genitori del Suo ragazzo o con i parenti più vicini e provvedere quanto prima.
Faccia attenzione quando il Suo ragazzo dice di aver preso coscienza del problema; magari non è vero, ma lo dice per quei meccanismi di manipolazione di cui le parlavo. E' sempre bene non abbassare la guardia.
Infine per quanto riguarda i farmaci è indispensabile sentire il parere di uno psichiatra. La prescrizione dei farmaci è sempre un atto medico.
Aggiungo solo: è importante continuare con il gruppo di auto e mutuo aiuto, nonostante le difficoltà, perchè non si tratta solo di un momento in cui condividere delle difficoltà, ma anche imparare a gestire situazioni per nulla facili.
Spero di esserLe stata d'aiuto.
[#7]
Utente
La sua famiglia abita lontano e nulla sanno di questa cosa.
In pratica la sola a esser a conoscenza del problema sono io. Quando ha ammesso la malattia era in uno stato di debolezza, ovvero aveva appena buttato via parecchi soldi.. E' una persona molto onesta e questo lo fa sentire subito in colpa nei miei confronti. E' una persona che è sempre stata abituata ad avere tutto sotto controllo, ora non è così e credo che questo gli pesi più di quanto possa pesare a un'altra persona che accetta di poter commettere degli errori...
Si, è stata molto utile e gentile, grazie.
In pratica la sola a esser a conoscenza del problema sono io. Quando ha ammesso la malattia era in uno stato di debolezza, ovvero aveva appena buttato via parecchi soldi.. E' una persona molto onesta e questo lo fa sentire subito in colpa nei miei confronti. E' una persona che è sempre stata abituata ad avere tutto sotto controllo, ora non è così e credo che questo gli pesi più di quanto possa pesare a un'altra persona che accetta di poter commettere degli errori...
Si, è stata molto utile e gentile, grazie.
[#8]
Gentile Utente,
non rimanga sola in questa condizione. Anche Lei, vista la gestione complicata dei risvolti di tale patologia, ha bisogno di persone accanto che possano incoraggiarLa e sostenerLa e darLe concretamente una mano.
Ha toccato un tema importante, il controllo, ma non si lasci influenzare dalle promesse che quest'uomo in queste condizioni può arrivare a fare quando perde molti soldi e il Suo umore dipende da quello o da quanto a Lei possa apparire sofferente: in questo momento è necessario essere molto ferme e decise contro la sofferenza patologica.
Buona serata,
non rimanga sola in questa condizione. Anche Lei, vista la gestione complicata dei risvolti di tale patologia, ha bisogno di persone accanto che possano incoraggiarLa e sostenerLa e darLe concretamente una mano.
Ha toccato un tema importante, il controllo, ma non si lasci influenzare dalle promesse che quest'uomo in queste condizioni può arrivare a fare quando perde molti soldi e il Suo umore dipende da quello o da quanto a Lei possa apparire sofferente: in questo momento è necessario essere molto ferme e decise contro la sofferenza patologica.
Buona serata,
[#9]
Utente
Beh, sono sola..
ecco perchè mi adopero nel cercare aiuto..
Inoltre, un elemento che mi ostacola, è che lui è spesso fuori per lavoro.. come adesso, sta fuori per mesi ... e questo crea uno stress che ho notato lo porta ad aggravare questa cosa. Nel senso che, quantitivamente parlando, quando sta lontano a lungo, la cosa peggiora...
Si, è una situazione complessa e pesante. lo so.
grazie
ecco perchè mi adopero nel cercare aiuto..
Inoltre, un elemento che mi ostacola, è che lui è spesso fuori per lavoro.. come adesso, sta fuori per mesi ... e questo crea uno stress che ho notato lo porta ad aggravare questa cosa. Nel senso che, quantitivamente parlando, quando sta lontano a lungo, la cosa peggiora...
Si, è una situazione complessa e pesante. lo so.
grazie
[#10]
Allora deve valutare seriamente (e può farsi aiutare direttamente dal gruppo terapeutico che ha frequentato, ad es) l'opportunità di contattare i parenti e fare in modo che qualcuno possa diventare il tutore a tutti gli effetti, per prima cosa.
Se ad esempio ha solo 100 Euro alla settimana da giocare e non 3000 al giorno, i danni sono decisamente più contenuti.
Non rimanere sola è anche importante per cercare di evitare che in tali circostanze il Suo fidanzato possa contrarre debiti; anche questo è un aspetto molto importante.
Inoltre, come Le ho già detto, il gruppo può aiutarLa anche per altre questioni: come rapportarsi al Suo fidanzato, come parlargli, come fare per non lasciarsi fagocitare quando lui è molto stressato e i comportamenti patologici si accentuano.
Buona serata,
Se ad esempio ha solo 100 Euro alla settimana da giocare e non 3000 al giorno, i danni sono decisamente più contenuti.
Non rimanere sola è anche importante per cercare di evitare che in tali circostanze il Suo fidanzato possa contrarre debiti; anche questo è un aspetto molto importante.
Inoltre, come Le ho già detto, il gruppo può aiutarLa anche per altre questioni: come rapportarsi al Suo fidanzato, come parlargli, come fare per non lasciarsi fagocitare quando lui è molto stressato e i comportamenti patologici si accentuano.
Buona serata,
[#12]
Gentile Signora,
Spesso quando si riscntra una dipendenza si verifica che c''e' una "personalita' dipendente".
E' percio' opportuno affrontare la questione in modo complessivo, portando il soggetto a elaborare le ragioni inconsce della sua ricerca di eccitazione.
Infatti e' stato constatato che inibire una dipendenza senza tale elaborazione (come ipotizzerebbe di fare lei divenendo la sua amministratrice) non farebbe che spostarla: ce ne sono altre gratuite o quasi ugualmente nocive : internet, videogiochi , sesso virtuale etc.
Il soggetto cerca compulsivamente uno stimolo che lo ecciti.
L'approccio psicoterapeutico combinato con i farmaci aiuta a superare il bisogno "fisico" modulando l'azione psicofisiologica dei neurotrasmettitori che agiscono sui circuiti del piacere e della "ricompensa".
Si tratta di una condizione molto delicata e critica che richiede prudenza e rispetto verso il soggetto che si trova a fronteggiarla.
Ci faccia sapere comunque
I migliori saluti
Spesso quando si riscntra una dipendenza si verifica che c''e' una "personalita' dipendente".
E' percio' opportuno affrontare la questione in modo complessivo, portando il soggetto a elaborare le ragioni inconsce della sua ricerca di eccitazione.
Infatti e' stato constatato che inibire una dipendenza senza tale elaborazione (come ipotizzerebbe di fare lei divenendo la sua amministratrice) non farebbe che spostarla: ce ne sono altre gratuite o quasi ugualmente nocive : internet, videogiochi , sesso virtuale etc.
Il soggetto cerca compulsivamente uno stimolo che lo ecciti.
L'approccio psicoterapeutico combinato con i farmaci aiuta a superare il bisogno "fisico" modulando l'azione psicofisiologica dei neurotrasmettitori che agiscono sui circuiti del piacere e della "ricompensa".
Si tratta di una condizione molto delicata e critica che richiede prudenza e rispetto verso il soggetto che si trova a fronteggiarla.
Ci faccia sapere comunque
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#13]
Utente
Gentile Dottoressa,
per quanto possa valere ciò che io posso osservare da profana, non so se in questo caso si possa parlare di ricerca di eccitazione.. So che nel suo caso si tratta di un tentativo di rivalsa, per aver perso un bene materiale molto importante e che ora vorrebbe riavere. Questa perdita nulla ha a che fare col gioco, risale a 3 anni fa, lui ha iniziato a giocare quest'anno ..
grazie.
per quanto possa valere ciò che io posso osservare da profana, non so se in questo caso si possa parlare di ricerca di eccitazione.. So che nel suo caso si tratta di un tentativo di rivalsa, per aver perso un bene materiale molto importante e che ora vorrebbe riavere. Questa perdita nulla ha a che fare col gioco, risale a 3 anni fa, lui ha iniziato a giocare quest'anno ..
grazie.
[#14]
Cara Signora,
Mi sta dicendo che la problematica che ha generato questa dipendenza e' predente al gioco vero e proprio. Quindi ha avuto il tempo di radicarsi in sentimenti profondi.
Penso che forse attraverso questo argomento della rivalsa lei possa suggerire al suo fidanzato di cercare un aiuto specialistico per fronteggiare questa situazione.
Il bislogno di rivalsa e' un sentimento molto intenso che si appaia al bisogno di giustizia e di riscossa.
Sentimenti forti e potenti che possono essere difficili e dolorosi da gestire!
Ci faccia sapere signora! I miglori auguri
Mi sta dicendo che la problematica che ha generato questa dipendenza e' predente al gioco vero e proprio. Quindi ha avuto il tempo di radicarsi in sentimenti profondi.
Penso che forse attraverso questo argomento della rivalsa lei possa suggerire al suo fidanzato di cercare un aiuto specialistico per fronteggiare questa situazione.
Il bislogno di rivalsa e' un sentimento molto intenso che si appaia al bisogno di giustizia e di riscossa.
Sentimenti forti e potenti che possono essere difficili e dolorosi da gestire!
Ci faccia sapere signora! I miglori auguri
[#16]
Gentile Signora,
Per la terapia delle dipendenze si utilizza spesso un approccio sistemico in quanto si considera il soggetto in difficolta' quello che ha preso su di se' il disagio del sistema a cui appartiene (es la famiglia).
Ma anche un approccio psicodinamico andrebbe bene per l"elaborazione di sentimenti cosi' complessi.
L'importante e' che il suo fidnzato trovi un terapeuta con cui stabilire un rapporto di estrema fiducia e alleanza.
I migliori auguri Signora
Per la terapia delle dipendenze si utilizza spesso un approccio sistemico in quanto si considera il soggetto in difficolta' quello che ha preso su di se' il disagio del sistema a cui appartiene (es la famiglia).
Ma anche un approccio psicodinamico andrebbe bene per l"elaborazione di sentimenti cosi' complessi.
L'importante e' che il suo fidnzato trovi un terapeuta con cui stabilire un rapporto di estrema fiducia e alleanza.
I migliori auguri Signora
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 1.7k visite dal 21/11/2012.
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