Vi va di conoscere la mia storia?

Salve. Leggo spesso le angoscia e i problemi di tante persone che scrivono qui! La mia storia e questa! Non ho mai conosciuto mio padre perché poco prima che io nascessi e morto di incidente stradale.. Un maledetto giorno mio fratelli da bambino malato di schizofrenia perché credeva che nostra madre fosse satana l ha uccisa con un fendente sferrato con un coltello da cucina, io sconvolto sono scappato dal vicino che chiamo i carabinieri e mio fratello e stato poi ricoverato in psichiatria e ora sta degente in una casa di cura. Ho da sempre covato odio rancore profondo verso quel maledetto fratello! Ho sempre desiderato fargliela pagare! Ioi dono aggrappato alla vita, ho vissuto con mia zia, ma la mia unica e sola ragione di vita e quella di vendicarmi di mio fratello. Un giorno era in libera uscita e l ho incontrato in giro ubriaco e ho provato a fargli del male. Il mio animo non trova pace e una dannazione atroce! Per me nient altro conta, soli la vendetta! Ma una parte di me vuole vivere come tutti gli altri , ma non posso dimenticare tutto questo! Voglio che soffra come soffro io! Ho sempre vissuto con questo desiderio.. Mi e stato chiesto una volta quale fosse una mia ambizione! Non ho ambizioni.. Solo avere la mia vendetta!! Chissà se un giorno il mio animo troverà pace! Una parte di me, come già detto vuole (ri)nascere, l altra più prepotente e nell abisso totale! Dimenticare tutto? Non posso! Lasciare perdere sarebbe un rinnegare la mia sofferenza! In sintesi questo e quanto!!grazie. Saluti.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazzo,
senza nulla togliere alla sua sofferenza, che immagino essere atroce, ma suo fratello soffre già e non poco!
Lei sa cos è la schizofrenia?
A cosa porta se non diagnosticata e curata?
Conosce le allucinazioni, come si manifestano?
Un suggerimento che sento di darle è quello di elaborare l'atroce passato, all'interno di un setting protetto di tipo psicoterapico, "perdonare" suo fratello e cercare di riappropriarsi della sua vita, per poterne godere a pieno.
Il desiderio di vendetta, le occupa molto spazio e non la lascerà mai in pace, se non lo elaborerà adeguatamente

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Gentile dottoressa. Purtroppo so bene cosa sia quella malattia! E vero, lui non e la sua malattia, pian piano sto cercando di vedere la cosa sotto questo punto di vista, essendo bambino non sapevo il perché di questo gesto! Negli anni il dottore che da sempre lo cura mi spiego tutto! Chiaramente lui non sa cosa ha fatto e quando chiede perché la mamma non va a fargli visita, gli ho mentito dicendo che ha avuto un infarto fulminante e non c e più! Questo nei poco frequenti momenti di lucidità! Fino a qualche mese fa, l odio per lui e stato tutto per me! Ora non sono più sicuro di volerlo! Pian piano ho iniziato a dare un senso diverso alla mia vita, come già detto mi sono aggrappato alla vita e anche io ho fatto qualcosa di buono! Perdonarlo non si se ci riuscirò, forse pero potrò attenuare l odio per lui! Accetto il suo suggerimento e chiederò un parere da un psicologo! Grazie per l attenzione!
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Dr.ssa Alice Candia Longo Psicologo, Psicoterapeuta 16
Gentile Utente,
comprendo e sento, da quanto scrive, la sua sofferenza. La sua vita è stata segnata da eventi molto forti, traumatici ed il suo "contatto" con la morte, ad un'età precoce, ha stravolto la sua esistenza e non le consente di vivere a pieno la sua vita, e tutto questo è comprensibile. Mi verrebbe da chiederle se ha mai parlato dei suoi problemi o dei suoi pensieri/intenti con qualcuno, se si è mai rivolto a qualcuno per cercare aiuto, per trovare uno stato di equilibrio.
La voglia di vendetta è un sentimento umano e comune a molte persone, ma, spesso la soluzione migliore non è sferrare un attacco, cioè prendersela direttamente con suo fratello per vendicarsi del torto subito, del dolore che le ha causato, ma è quello di cercare di elaborare tutti gli eventi che le sono accaduti(morte del padre, malattia del fratello, omicidio della madre). A volte non si può perdonare, ma già il fatto di comprendere ed accettare ciò che le è capitato, potrebbe essere di grande aiuto, Credo, inoltre, che il suo vero obiettivo, da quello che scrive: "una parte di me vuole vivere come tutti gli altri , ma non posso dimenticare tutto questo!", sia di riuscire ad andare avanti, come le altre persone, a vivere in modo più sereno; nessuno le chiede di dimenticare ciò che le è successo, sarebbe impossibile.
Il mio consiglio, pertanto, è quello di non lasciarsi prendere dall'odio, di non mettere in atto quella che le può sembrare una vendetta,ma cercare aiuto presso uno psicologo, o uno psicoterapeuta. Sarebbe importante, per lei, elaborare, con un professionista, qullo che è stato il suo vissuto, i suoi sentimenti, le sue paure, di modo da riuscire a vivere la sua vita con maggiore tranquillità e serenità, nonostante tutto, e pensare di più a se stesso ed al suo presente e futuro, piuttosto che concentrarsi soltanto sul passato, sulla "vendetta", che in ogni caso non le riporterà indietro sua madre.
Sarà difficile e doloroso, ma ritengo sia la cosa più utile da fare per il suo benessere.
Cordialmente,

Dr.ssa Alice CANDIA LONGO
Psicologa-Psicoterapeuta, Messina

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