Non voglio scoprire né accettare di essere bisex/lesbica
Io rivorrei solo indietro la mia vita. Sono 4 mesi che non vivo più,non mi sento me stessa,sto male e non so che fare. Come già detto in un consulto richiesto precedentemente,tutto è iniziato quando da un momento all altro ho avuto dubbi su cio che provavo nei confronti del mio ragazzo...dubbi immotivati,portati da nulla,ma che la mia mente ha calcificato e reso reali. Ma di questo ho già parlato. Ora a questa situazione già drammatica si è aggiunto un altro problema...il terrore di scoprire una mia omosessualità/bisessualità. Io non ho mai sospettato nulla,sono sempre stata convinta del mio orientamento,anche perché non ho mai provato sentimenti per ragazze,mi sono sempre innamorata di ragazzi,ho sempre provato quella sensazione di "curiosità" e "tensione" nello stare con i maschi...mi spiego,se esco una sera con le mie amiche non mi interessa come sono vestita,se ho i capelli in ordine o se il modo in cui parlo o mi siedo sia abbastanza simpatico/piacevole/attraebte...cio succede invece se so che nella compagnia ci sono ragazzi,e mi accorgo di fare inconsciamente più attenzione al lato "civettuolo". All età di 17 anni ho avuto il primo ragazzo e ho sempre provato piacere nei momenti piu intimi (sebbene non ci sia stata una prima volta)...non sono però mai venuta. Una volta lasciati,vedendo una sera un film (una di quelle commedie sexy all italiana),per provare,ho iniziato a toccarmi...e sono venuta per la prima volta. Scoprendo la cosa piacevole,ho iniziato a darmi piacere da sola,perlopiù leggendo testi erotici...piano piano vedevo che però le immagini che mi eccitavano di più erano quelle femminili,o comunque il racconto del piacere provato dalle donne,ed io non l ho trovato strano,pensando che mi eccitava poiché erano le stesse sensazioni che provavo io. Poi ho conosciuto il ragazzo di cui mi sono innamorata pazzamente,quello di cui parlavo all inizio,e anche solo immaginare certe cose con lui mi eccitava. Ma ora non so più cosa pensare...mi viene in mente che effettivamente il corpo maschile non mi turba tanto quanto quello femminile,che non provo nello stimolare un uomo la stessa folle eccitazione che i ragazzi provano nello stimolare le ragazze,se devo pensare a qualcosa di sexy penso ad una donna in abiti succinti non ad un uomo...e mi convinco che non sono come le mie coetanee che tengono i poster di palestrati negli rmadi(nonostante abbia sempre riconosciuto di preferire i magrolini e intelligenti)...ma io ho sempre pensato alla mia vita accanto a un uomo,con ruoli ben definiti,e nonostante le fantasie vertano più su corpi di donna,io non ho mai avuto il desiderio di provare anche solo a baciare una donna...mi entirei a disagio,non saprei che fare..ma ho il terrore di scoprire che potrebbe eccitarmi di più...io non voglio questa confusione,vorrei avere un orientamento definito,guardare un ragazo e pensare come tutte che mi eccita...non so più che pensare,vorrei solo tornare a godermi il rapporto che ho sempre sognato,quello uomo-donna.
[#1]
Cara Ragazza,
comprendo la tua angoscia e confusione, ma non si tratta di questioni che ti possiamo aiutare a risolvere da qui, senza conoscerti nè poterti parlare e ascoltare, come ti è stato risposto anche in precedenza.
Hai valutato seriamente l'indicazione che hai ricevuto di rivolgerti di persona ad uno psicologo, magari presso un consultorio?
comprendo la tua angoscia e confusione, ma non si tratta di questioni che ti possiamo aiutare a risolvere da qui, senza conoscerti nè poterti parlare e ascoltare, come ti è stato risposto anche in precedenza.
Hai valutato seriamente l'indicazione che hai ricevuto di rivolgerti di persona ad uno psicologo, magari presso un consultorio?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Ieri ho fatto il primo incontro con uno psicologo. Il problema è che gli ho parlato solo della paura riguardo la mia relazione,perché è una persona che conosciamo in famiglia (amico di mio padre,anche se io personalmente l avró visto una volta da bambina e basta...quindi si può dire che siamo estranei)
Quello che mi fa stare male è che provo ansia e paura nei confronti che qualcosa possa succedere....e questo poi accade. Ho considerato l ipotesi di essere affetta da doc (mi ritrovo sfortunatamente in ogni singolo aspetto della patologia) ma essendo comunque un'autodiagnosi la prendo con le pinze aspettando risposte più professionali.
Quello che mi fa stare male è che provo ansia e paura nei confronti che qualcosa possa succedere....e questo poi accade. Ho considerato l ipotesi di essere affetta da doc (mi ritrovo sfortunatamente in ogni singolo aspetto della patologia) ma essendo comunque un'autodiagnosi la prendo con le pinze aspettando risposte più professionali.
[#3]
<< Il problema è che gli ho parlato solo della paura riguardo la mia relazione,perché è una persona che conosciamo in famiglia>>
Quindi, se nonostante al segreto professionale cui è tenuto, Lei non ha la libertà di affidarsi con sincerità e massima apertura a questo psicologo, non le può essere d'aiuto.
Se le cose stanno così, meglio sarebbe rivolgersi altrove.
Può iniziare dallo Spazio Giovani del Consultorio, dove può incontrare uno psicologo gratuitamente e senza necessità di consenso dei genitori e di richiesta del medico di base:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_8_file.pdf
Saluti.
Quindi, se nonostante al segreto professionale cui è tenuto, Lei non ha la libertà di affidarsi con sincerità e massima apertura a questo psicologo, non le può essere d'aiuto.
Se le cose stanno così, meglio sarebbe rivolgersi altrove.
Può iniziare dallo Spazio Giovani del Consultorio, dove può incontrare uno psicologo gratuitamente e senza necessità di consenso dei genitori e di richiesta del medico di base:
http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_8_file.pdf
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#4]
Ex utente
Non è che io non possa,o non mi senta a mio agio,è una persona seria e competente e già da ieri mi è sembrato inquadrare subito il problema...è che questi due problemi si "alternano" nella mia testa,ieri era piu urgente rispondere a se amassi o no questo ragazzo...da stamani invece è tornata l angoscia di non essere totalmente etero...sono 4 mesi che non sento piu di appartenere a me stessa,e sono cosí stanca...
[#5]
Ricorrere allo psicologo-amico di famiglia è sempre da evitare, perchè il professionista al quale affidarsi deve essere un estraneo, soprattutto se si parla di temi delicati come quello che dovrai affrontare tu.
Non importa quanto sia bravo e capace l'amico di tuo papà, per esserti utile dovrebbe essere una persona priva di alcun genere di contatto con i tuoi familiari.
Non importa quanto sia bravo e capace l'amico di tuo papà, per esserti utile dovrebbe essere una persona priva di alcun genere di contatto con i tuoi familiari.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 10.3k visite dal 16/11/2012.
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