Disturbo sessuale?
Salve
Sono un ragazzo di 23 anni e volevo chiedere un vostro parere riguardo alla mia situazione.
Premetto che non ho mai avuto finora rapporti sessuali.
Fin da piccolo ho un'attrazione sessuale per il piede femminile, mi ha sempre attirato. Da adolescente mi masturbavo pensando appunto ad esso (mai su un rapporto sessuale)... e mi immaginavo sempre situazioni dove io ero piccolo e insignificante rispetto alla donna e al suo piede...
Dove appunto la donna è una specie di gigantessa.
Verso i 17 anni sono andato in depressione, una crisi adolescenziale, e in preda all'ansia ho cominciato a dubitare della mia sessualità... sono andato a cercarmi cosa poteva essere su internet e ho trovato questa parola: Macrofilia (http://it.wikipedia.org/wiki/Macrofilia)...
Dopo la crisi che ho superato, ho continuato comunque, in assenza di prove e relazioni, ad esprimere cosi la mia sessualità, solo che andando avanti è un pò cambiata: ho capito che qualsiasi persona (anche maschile) quando è "gigante" in confronto a me o altre persone mi eccita, anche i cosidetti furry, che hanno tratti animali.
E continuo a masturbarmi immaginandomi queste situazioni.
Adesso sono caduto di nuovo in ansia, in dubbio... certo, ci ho sempre provato con le ragazze che mi piacevano (anche se finora non è andata bene), mi eccito comunque al contatto con una ragazza... ma se provo a masturbarmi pensando ad un rapporto non mi eccito cosi tanto come a pensare a queste cose (mi eccito lo stesso, ma di meno).
Ciò mi spaventa molto, e se quando arriva il momento giusto, non fossi capace di esercitare un rapporto sessuale a causa di queste fantasie? Se in realtà il fatto che mi piacciano le ragazze fosse solo una "facciata" (nel senso, dato che tutti i miei amici hanno avuto un'esperienza e io no, in realtà ne cerco una perchè voglio essere come loro, ma in realtà dentro di me non m'interessa)?
Volevo chiedere: è normale per una persona avere queste fantasie? E' possibile conviverci, anche in una relazione? E' possibile toglierle?
Ho paura di queste fantasie, mi sento come un malato di mente, un perverso... e mi vergogno molto a parlarne... e davvero non ce la farei ad andare a parlarne faccia a faccia con uno psicologo.
Grazie in anticipo
Sono un ragazzo di 23 anni e volevo chiedere un vostro parere riguardo alla mia situazione.
Premetto che non ho mai avuto finora rapporti sessuali.
Fin da piccolo ho un'attrazione sessuale per il piede femminile, mi ha sempre attirato. Da adolescente mi masturbavo pensando appunto ad esso (mai su un rapporto sessuale)... e mi immaginavo sempre situazioni dove io ero piccolo e insignificante rispetto alla donna e al suo piede...
Dove appunto la donna è una specie di gigantessa.
Verso i 17 anni sono andato in depressione, una crisi adolescenziale, e in preda all'ansia ho cominciato a dubitare della mia sessualità... sono andato a cercarmi cosa poteva essere su internet e ho trovato questa parola: Macrofilia (http://it.wikipedia.org/wiki/Macrofilia)...
Dopo la crisi che ho superato, ho continuato comunque, in assenza di prove e relazioni, ad esprimere cosi la mia sessualità, solo che andando avanti è un pò cambiata: ho capito che qualsiasi persona (anche maschile) quando è "gigante" in confronto a me o altre persone mi eccita, anche i cosidetti furry, che hanno tratti animali.
E continuo a masturbarmi immaginandomi queste situazioni.
Adesso sono caduto di nuovo in ansia, in dubbio... certo, ci ho sempre provato con le ragazze che mi piacevano (anche se finora non è andata bene), mi eccito comunque al contatto con una ragazza... ma se provo a masturbarmi pensando ad un rapporto non mi eccito cosi tanto come a pensare a queste cose (mi eccito lo stesso, ma di meno).
Ciò mi spaventa molto, e se quando arriva il momento giusto, non fossi capace di esercitare un rapporto sessuale a causa di queste fantasie? Se in realtà il fatto che mi piacciano le ragazze fosse solo una "facciata" (nel senso, dato che tutti i miei amici hanno avuto un'esperienza e io no, in realtà ne cerco una perchè voglio essere come loro, ma in realtà dentro di me non m'interessa)?
Volevo chiedere: è normale per una persona avere queste fantasie? E' possibile conviverci, anche in una relazione? E' possibile toglierle?
Ho paura di queste fantasie, mi sento come un malato di mente, un perverso... e mi vergogno molto a parlarne... e davvero non ce la farei ad andare a parlarne faccia a faccia con uno psicologo.
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile ragazzo, premettendo che non esistono fantasie normali e non normali dal momento in cui sono solo tali, ciò che non è funzionale è che ci si fissi su queste al punto tale da viverle con disagio. Se dovesse consultare uno psicologo dovrebbe farlo non per il contenuto delle fantasie ma per la modalità con la quale non le gestisce.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gent.le ragazzo,
l'immaginario sessuale dovrebbe essere una dimensione nella quale lasciar emergere spontaneamente le proprie fantasia senza giudicale o patologizzarle, o peggio rimuginare facendole diventare oggetto di pensieri ossessivi.
l'immaginario sessuale dovrebbe essere una dimensione nella quale lasciar emergere spontaneamente le proprie fantasia senza giudicale o patologizzarle, o peggio rimuginare facendole diventare oggetto di pensieri ossessivi.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Utente
Vi ringrazio per le risposte. Il problema è che mi sono messo a dubitare ogni cosa di me stesso, mi sto ossessionando su delle cose che fanno parte di me e che penso siano sbagliate, e quando riesco a rassicurarmi su una, dopo poco tempo mi ritrovo di nuovo in ansia per un'altra. Come adesso, la paura di impazzire... dato che in questo ultimo periodo mi sento piuttosto giù di morale (non so se chiamarla depressione, le cose di tutti i giorni le faccio, esco con gli amici, ecc...). In ogni caso adesso ho una forte ansia, dato che anche a casa non ho una bella situazione, continuo a chiedermi se un giorno sarò talmente depresso da cadere in suicidio, o da fare altre cose orrende. Una parte di me sa che è solo paura dovuta all'ansia, penso che un "vero suicida" pensi a come farlo, non se sarà mai capace di farlo (e sicuramente non ne va a parlare). E' che da quando ho letto su un giornale che un ragazzo della mia età si è ucciso senza ragione (era sempre visto da tutti come felice, sereno, e con una bella vita), la situazione è peggiorata, cerco sempre di capire se in base ai cosiddetti "sintomi" che ho potrei essere un "potenziale suicida"... e mi immagino già le situazioni conseguenti al mio gesto (come il mio funerale)... e a volte ci provo anche piacere a pensarci, soprattutto nell'ultimo caso, a immaginarmi una situazione dove vedo le persone in lutto per me (che dimostrano che in fondo ci tengono a me, nella vita ho avuto pochi affetti)... per questo ho paura di poterlo fare, per un disperato bisogno d'attenzioni.
Volevo chiedere: come posso togliermi queste ansie? Ho già avuto da adolescente una crisi, avevo più o meno gli stessi pensieri e ossessioni (se non di natura peggiore, ed ero più agitato), pensavo di essere guarito e invece ora sono tornati dopo questi anni!
Se finisco col prendere degli psicofarmaci, ci saranno effetti collaterali? (tipo ingrassare o altri disturbi?)
E se guarisco, come faccio a essere sicuro che non mi torneranno più tra qualche anno?
E' una situazione grave?
Volevo chiedere: come posso togliermi queste ansie? Ho già avuto da adolescente una crisi, avevo più o meno gli stessi pensieri e ossessioni (se non di natura peggiore, ed ero più agitato), pensavo di essere guarito e invece ora sono tornati dopo questi anni!
Se finisco col prendere degli psicofarmaci, ci saranno effetti collaterali? (tipo ingrassare o altri disturbi?)
E se guarisco, come faccio a essere sicuro che non mi torneranno più tra qualche anno?
E' una situazione grave?
[#4]
"Il problema è che mi sono messo a dubitare ogni cosa di me stesso, mi sto ossessionando su delle cose che fanno parte di me e che penso siano sbagliate, e quando riesco a rassicurarmi su una, dopo poco tempo mi ritrovo di nuovo in ansia per un'altra. Come adesso, la paura di impazzire..."
Gentile ragazzo,
da quello che posso leggere qui, mi sembra che il problema sia più questo e non il contenuto delle fantasie sessuali. Probabilmente l'ansia che provi ti sta appunto tormentando su tutti gli aspetti della tua vita.
Io ti suggerisco una prima valutazione dallo psicologo per capire bene e mettere a fuoco il problema che genera tale sofferenza e poi sarà il Collega che ti vedrà ad impostare il trattamento adeguato.
Non è detto che siano necessari psicofarmaci; se davvero si tratta di un disturbo d'ansia, potrebbero non essere necessari, ma potrebbe aiutarti molto una psicoterapia. Ad ogni modo, puoi provare a contattare uno psicologo presso il consultorio o ASL.
Saluti,
Gentile ragazzo,
da quello che posso leggere qui, mi sembra che il problema sia più questo e non il contenuto delle fantasie sessuali. Probabilmente l'ansia che provi ti sta appunto tormentando su tutti gli aspetti della tua vita.
Io ti suggerisco una prima valutazione dallo psicologo per capire bene e mettere a fuoco il problema che genera tale sofferenza e poi sarà il Collega che ti vedrà ad impostare il trattamento adeguato.
Non è detto che siano necessari psicofarmaci; se davvero si tratta di un disturbo d'ansia, potrebbero non essere necessari, ma potrebbe aiutarti molto una psicoterapia. Ad ogni modo, puoi provare a contattare uno psicologo presso il consultorio o ASL.
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Gentile Ragazzo,
l'immaginario erotico è tale proprio perchè non transita alla dimensione della realtà, altrimenti sarebbe una parafilia.
L'immaginario erotico è composto da un “immaginario conscio”, detto day–dream , cioè il fantasma, la fantasticheria, il sogno ad occhi aperti e, dal “fantasma inconscio”, sogno notturno, desiderio erotico inconscio, che si manifesta con modalità prorompenti nella psiche, approfittando dell’attività onirica.
Senza conoscere la sua storia di vita, sessuale, educativa e familiare, è impossibile darle indicazioni precise, ma il suo immaginario la spaventa ,per poterlo poi integrare all'interno di una serena vita di coppia, forse sarebbe il caso di farsi aiutare da uno psicologo.
L’ “ anamnesi dell’immaginario erotico”, per esempio, è una tappa molto delicata del colloquio clinico, svolta con tatto e cautela, raccoglie informazioni sulle prime esperienze erotiche e sui fantasmi che queste hanno potuto generare .
Un'altra tappa anamnestica, investiga la "natura del fantasma preferito", i fantasmi eccitatori pre-orgasmici ed orgasmici, le sensazioni che li accompagnano ( rabbia, ostilità, tenerezza, dominio, sottomissione) ed il grado di implicazione della persona nei propri scenari fantasmatici.
E’ opportuno poi , conoscere i “ contro investimenti fantasmatici”, cioè i fantasmi che possono avere un valore anti-erogeno o ansiogeno.
La fantasia però, non è da censurare o da eliminare, ma rappresenta una preziosa risorsa immaginativa , coltivata individualmente o all’interno della coppia, produce la spezia per l’erotismo e, regala la capacità di andare ovunque.
Dovrà imparare soltanto a fer pace con il suo immaginario ed integrarlo all'interno di una possibile vita a due.V Randone
l'immaginario erotico è tale proprio perchè non transita alla dimensione della realtà, altrimenti sarebbe una parafilia.
L'immaginario erotico è composto da un “immaginario conscio”, detto day–dream , cioè il fantasma, la fantasticheria, il sogno ad occhi aperti e, dal “fantasma inconscio”, sogno notturno, desiderio erotico inconscio, che si manifesta con modalità prorompenti nella psiche, approfittando dell’attività onirica.
Senza conoscere la sua storia di vita, sessuale, educativa e familiare, è impossibile darle indicazioni precise, ma il suo immaginario la spaventa ,per poterlo poi integrare all'interno di una serena vita di coppia, forse sarebbe il caso di farsi aiutare da uno psicologo.
L’ “ anamnesi dell’immaginario erotico”, per esempio, è una tappa molto delicata del colloquio clinico, svolta con tatto e cautela, raccoglie informazioni sulle prime esperienze erotiche e sui fantasmi che queste hanno potuto generare .
Un'altra tappa anamnestica, investiga la "natura del fantasma preferito", i fantasmi eccitatori pre-orgasmici ed orgasmici, le sensazioni che li accompagnano ( rabbia, ostilità, tenerezza, dominio, sottomissione) ed il grado di implicazione della persona nei propri scenari fantasmatici.
E’ opportuno poi , conoscere i “ contro investimenti fantasmatici”, cioè i fantasmi che possono avere un valore anti-erogeno o ansiogeno.
La fantasia però, non è da censurare o da eliminare, ma rappresenta una preziosa risorsa immaginativa , coltivata individualmente o all’interno della coppia, produce la spezia per l’erotismo e, regala la capacità di andare ovunque.
Dovrà imparare soltanto a fer pace con il suo immaginario ed integrarlo all'interno di una possibile vita a due.V Randone
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Utente
Grazie mille per le risposte.
Come suggerito, ho effettuato una visita da uno psicologo presso il centro di salute mentale del mio paese, che mi ha confermato i forti disturbi d'ansia. Fino al prossimo incontro mi ha dato da prendere tre volte al giorno delle pastiglie di xanax 0,50 mg (mezza al mattino, mezza a pranzo, una intera la sera).
Devo dire che per ora va meglio, l'ansia e la "ruminazione mentale" sono diminuiti di molto (anche se a volte ho qualche ricaduta, ma comunque leggera). Alla prossima visita mi verrà introdotto il tipo di terapia da seguire.
Grazie ancora di tutto, per la disponibilità e i chiarimenti!
Come suggerito, ho effettuato una visita da uno psicologo presso il centro di salute mentale del mio paese, che mi ha confermato i forti disturbi d'ansia. Fino al prossimo incontro mi ha dato da prendere tre volte al giorno delle pastiglie di xanax 0,50 mg (mezza al mattino, mezza a pranzo, una intera la sera).
Devo dire che per ora va meglio, l'ansia e la "ruminazione mentale" sono diminuiti di molto (anche se a volte ho qualche ricaduta, ma comunque leggera). Alla prossima visita mi verrà introdotto il tipo di terapia da seguire.
Grazie ancora di tutto, per la disponibilità e i chiarimenti!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 14.5k visite dal 15/11/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.