Mettersi a dieta perchè non ci riesco !!
cordiali saluti
Innanzitutto bisogna imparare ad alimentarsi e non è cosa da poco.
Alimentarsi in modo sano ed evitare di prendere peso così come riacquistare un peso equilibrato significa conoscere non solo il proprio corpo, apprezzarlo e apprezzarsi ma anche acquisire le conoscenze di base per una sana e completa alimentazione.
L'alimentazione corretta è quella completa, che non le lascia la fame, che prevede minimo 5 pasti al giorno tra merende, colazione, pranzo e cena.
Io credo che la prima cosa da fare è accettare di non poter fare da sola.
Di non dire a se stessa o agli altri di stare a dieta e di chiamare il periodo di apprendimento quale periodo di conoscenza delle basi della alimentazione.
Detto ciò sarebbe importante comprendere da dove nasce la necessità di sfidarsi, la fame insaziabile ecc.
Provi a riequilibrare l'alimentazione e se continuano i problemi si può recare da uno psicologo psicoterapeuta per approfondire le dinamiche psicologiche inerenti l'alimentazione.
Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)
Son pienamente d'accordo con la collega Dr. Benedetto;
Mettersi a dieta correttamente o meglio ancora, seguire un regime alimentare sano non è semplice;
Il comportamento delle "abbuffate" nasconde un disagio profondo che le consiglio di analizzare insieme ad uno psicologo.
Abbinato ad una terapia per vedere le cause di questa fame insaziabile, unirei la visita da un nutrizionista che le darà i consigli personalizzati per una dieta ad hoc.
Non faccia mai diete fai da te, non servono e sono molto pericolose.
i miei migliori auguri
Dr. Sara Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it
qual è la motivazione che la spingerebbe a dimagrire?
Si tratta solo di una questione di salute o c'è dell'altro?
La motivazione è fondamentale per riuscire ad attenersi al regime alimentare prescritto dal nutrizionista/dietologo: se è scarsa o è essenzialmente esterna (rivolta cioè agli altri e/o legata a motivi imposti dall'esterno, come le questioni di salute) il fallimento è molto più probabile.
Al contrario, se la motivazione è interna (sentirsi meglio con sè stessi, incrementare il benessere, piacersi di più) è molto più potente nel determinare e sostenere il cambiamento.
Cosa ci può dire al riguardo?
Il cibo ha sicuramente molte valenze che vanno oltre la semplice necessità di alimentarsi: può essere utilizzato impropriamente, come consolazione e sollievo dallo stress, e dare dipendenza (mi riferisco in particolare ai cibi dolci e al junk food).
Le suggerisco la lettura di questi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1135-il-cibo-come-compensazione-l-obesita-psicogena.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1639-fame-da-stress-e-sovrappeso.html
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Son pienamente d'accordo sul fatto che figure come nutrizionista e psicologo debbano lavorare insieme ed unire le loro competenze per poter essere d'aiuto su più fronti.
Da quello che scrive credo che le manchi la costanza per portare a termine le cose che intraprende.
Il motivo principale per iniziare un regime alimentare corretto non deve essere per moda...
piuttosto che leggere dei libri sull'argomento, il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un centro dove operano i due professionisti descritti sopra affiancati; ne esistono moltissimi.
Si rivolga a loro con fiducia.
I miei migliori auguri!
Casa di Cura Specialistica sant'Elena.
070-86051
www.policlinicosantelena.it
Usano un approccio come sopra descritto.
Auguroni!!
Carissima,
i sacrifici - in qualunque ambito - sono percepiti come tali quando sono inutili, non quando portano a risultati soddisfacenti e ambìti.
Forse la questione della dieta è solo una parte del problema e il punto è che lei non ha abbastanza fiducia in sè stessa e abbastanza aspettative positive per impegnarsi seriamente in qualcosa.
Da qui il desiderio di avere qualcuno che la segua costantemente, come se fosse una bambina pasticciona che ha bisogno degli adulti per non fare danni.
Lei però non è una bambina pasticciona, è una donna che si gode il cibo (e in questo non c'è nulla di male) e che magari non pensa di riuscire a trovare altre gratificazioni nella vita.
Sono sicura che se chi la seguirà la aiuterà a scoprire altre attività piacevoli non avrà più così tanto bisogno di trarre gratificazioni principalmente dal cibo e imparerà a dedicarsi anche ad altro con soddisfazione.
Per quanto riguarda lo psicologo e psicoterapeuta, può anche richiedere presso il centro a lei indicato, se lavorano mediante gruppi tematici. Infatti, il confronto con altre persone, sempre stimolate e "guidate" dallo specialista, accelera di molto i processi evolutivi.
Cordialmente
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
gentile utente come preludio al testo consigliato dal collega Santonocito
la invito a leggere questo e a guardare il video in esso contenuto
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1121-cibo-e-ossessione-quando-la-malattia-sta-nella-dieta.html
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
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