Mettersi a dieta perchè non ci riesco !!

Salve scrivo dal profilo di un amico sono una donna , e vorrei porvi una domanda, la seconda in questa sezione .. ho 29 anni e sn una 20 kg in sovrappeso... faccio attivita fisica , ho un po di casini in testa ... ma ora vi scrivo per chiedervi il perchè dei miei continui fallimenti ... da quando ho 16 anni provo a fare delle diete , in certe quando le ho seguite sn riuscita anche a dimagrire poi riprendendolo.... do sempre la colpa alle diete che non fanno per me , rendendomi conto io stessa che è una bugia per giustificare il fatto che non riesco a resistere dal mangiare schifezze o in maniera esagerata , vorrei sapere qual è l meccanismo che si innesca nella mia mente ^?? ora io non riesco a impormi e a dire basta devo mangiare cio che c'è scritto nella dieta .. invece mangio schifezze , e poi mi sento in colpa.. ed è peggio che mai mi innervosisco e mangio altro sopratutto dolci...come se fossero una droga... non ho vizi dipendenze tipo droga, alcol, si puo dire che la mia droga e il mangiare... non mangio in continuazione... mangio in maniera esagerata ... cibi che non mi servono... non so davvero come fare cosa devo pensare , per mettermi in testa di dimagrire ?? , ne va anche della mia salute soffro di ovaio policistico.... e so che se mi mettessi a dieta cio potrebbe aiutarmi ...chiedo scusa per l email un po confusa... ma è proprio come la mia testa

cordiali saluti
[#1]
Dr.ssa Daniela Benedetto Psicoterapeuta, Psicologo 213 5
Gentile ragazza affrontare una dieta come se fosse una sfida con se stessa e con il mondo salvo poi confermare di uscirne sempre perdente non fa altro che irrigidire un comportamento compulsivo del mangiare che la porta a sentirsi senza uscita da una trappola che lei stessa si è costruita.
Innanzitutto bisogna imparare ad alimentarsi e non è cosa da poco.
Alimentarsi in modo sano ed evitare di prendere peso così come riacquistare un peso equilibrato significa conoscere non solo il proprio corpo, apprezzarlo e apprezzarsi ma anche acquisire le conoscenze di base per una sana e completa alimentazione.
L'alimentazione corretta è quella completa, che non le lascia la fame, che prevede minimo 5 pasti al giorno tra merende, colazione, pranzo e cena.
Io credo che la prima cosa da fare è accettare di non poter fare da sola.
Di non dire a se stessa o agli altri di stare a dieta e di chiamare il periodo di apprendimento quale periodo di conoscenza delle basi della alimentazione.
Detto ciò sarebbe importante comprendere da dove nasce la necessità di sfidarsi, la fame insaziabile ecc.
Provi a riequilibrare l'alimentazione e se continuano i problemi si può recare da uno psicologo psicoterapeuta per approfondire le dinamiche psicologiche inerenti l'alimentazione.

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

[#2]
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8
Gentilissima,

Son pienamente d'accordo con la collega Dr. Benedetto;
Mettersi a dieta correttamente o meglio ancora, seguire un regime alimentare sano non è semplice;
Il comportamento delle "abbuffate" nasconde un disagio profondo che le consiglio di analizzare insieme ad uno psicologo.
Abbinato ad una terapia per vedere le cause di questa fame insaziabile, unirei la visita da un nutrizionista che le darà i consigli personalizzati per una dieta ad hoc.
Non faccia mai diete fai da te, non servono e sono molto pericolose.


i miei migliori auguri

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









[#3]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

qual è la motivazione che la spingerebbe a dimagrire?
Si tratta solo di una questione di salute o c'è dell'altro?

La motivazione è fondamentale per riuscire ad attenersi al regime alimentare prescritto dal nutrizionista/dietologo: se è scarsa o è essenzialmente esterna (rivolta cioè agli altri e/o legata a motivi imposti dall'esterno, come le questioni di salute) il fallimento è molto più probabile.
Al contrario, se la motivazione è interna (sentirsi meglio con sè stessi, incrementare il benessere, piacersi di più) è molto più potente nel determinare e sostenere il cambiamento.

Cosa ci può dire al riguardo?

Il cibo ha sicuramente molte valenze che vanno oltre la semplice necessità di alimentarsi: può essere utilizzato impropriamente, come consolazione e sollievo dallo stress, e dare dipendenza (mi riferisco in particolare ai cibi dolci e al junk food).
Le suggerisco la lettura di questi articoli:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1135-il-cibo-come-compensazione-l-obesita-psicogena.html

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1639-fame-da-stress-e-sovrappeso.html

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#4]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Salve a tutti i dottori :) grazie per avermi risposto , scusate il mio ritardo nel rispondervi , ci tengo a precisare che le diete che ho effettuato e fallito , sono sempre state fatte da dei professionisti , anche se secondo me la figura del dietologo dovrebbe essere sempre coadiuvata da un psicologo specializzato in problemi alimentari e da un educatore di scienze motorie , e naturalmente da un dietologo ... detto questo rispondo alla DOTTORESSA Massaro, io dottoressa mi sono fatta una idea della cosa... la mia idea è questa , fin da quando son piccola ogni cosa che inizio non la porto a termine , tipo suonavo il pianoforte , e ho mollato tutto, ( perche non avevo voglia di studiare nonostante la musica mi dia delle bellissime emozioni) cantavo e ho smesso , sempre perche non ho in pratica la voglia di sacrificarmi , io penso sia questo , idem per la dieta , è piu facile per me magari mangiarmi che ne so un sofficino fritto , piuttosto che mettermi e preparare l insalata o verdure cotte , e poi la sensazione che mi danno questi cibi , quando io mangio un bel pezzo di cioccolato con le nocciole , ah non ve lo so spiegare , mi piace il sapore dolce sono soddisfatta mentre quando mangio per esempio i fiocchi di latte che mi ha dato il dietologo a cena , si li mangio ma non sono soddisfatta , cio' non significa che io abbia fame , perchè la verita non ho mai sofferto la fame quando mi sn messa a dieta , ho solo sofferto di desiderare di mangiare altre cose invece quelle della dieta , magari può sembrarvi un ragionamento contorto però è prorpio quello che faccio,i motivi che mi spingono a fare la dieta , sono innanzi tutto una questione di moda, e poi naturalmente la salute ... esistono dei libri di psicologia che mi possono aiutare?? ...certe volte penso che mi piacerebbe avere una persona 24 h su 24 con me che mi controlli e mi prepari da mangiare mi faccia allenare , un baby sitter ... ma non so ... consigliatemi :/
[#5]
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8
Gentile utente,

Son pienamente d'accordo sul fatto che figure come nutrizionista e psicologo debbano lavorare insieme ed unire le loro competenze per poter essere d'aiuto su più fronti.
Da quello che scrive credo che le manchi la costanza per portare a termine le cose che intraprende.
Il motivo principale per iniziare un regime alimentare corretto non deve essere per moda...
piuttosto che leggere dei libri sull'argomento, il mio consiglio è quello di rivolgersi ad un centro dove operano i due professionisti descritti sopra affiancati; ne esistono moltissimi.
Si rivolga a loro con fiducia.

I miei migliori auguri!
[#6]
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
salve dottoressa saprebbe indicarmene qualcuno in pr di Cagliari perchè non riesco a trovarne la ringrazio
[#7]
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8
Gentilissima:

Casa di Cura Specialistica sant'Elena.
070-86051
www.policlinicosantelena.it


Usano un approccio come sopra descritto.

Auguroni!!
[#8]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"la mia idea è questa , fin da quando son piccola ogni cosa che inizio non la porto a termine , tipo suonavo il pianoforte , e ho mollato tutto, ( perche non avevo voglia di studiare nonostante la musica mi dia delle bellissime emozioni) cantavo e ho smesso , sempre perche non ho in pratica la voglia di sacrificarmi"

Carissima,

i sacrifici - in qualunque ambito - sono percepiti come tali quando sono inutili, non quando portano a risultati soddisfacenti e ambìti.
Forse la questione della dieta è solo una parte del problema e il punto è che lei non ha abbastanza fiducia in sè stessa e abbastanza aspettative positive per impegnarsi seriamente in qualcosa.

Da qui il desiderio di avere qualcuno che la segua costantemente, come se fosse una bambina pasticciona che ha bisogno degli adulti per non fare danni.
Lei però non è una bambina pasticciona, è una donna che si gode il cibo (e in questo non c'è nulla di male) e che magari non pensa di riuscire a trovare altre gratificazioni nella vita.

Sono sicura che se chi la seguirà la aiuterà a scoprire altre attività piacevoli non avrà più così tanto bisogno di trarre gratificazioni principalmente dal cibo e imparerà a dedicarsi anche ad altro con soddisfazione.
[#9]
Dr.ssa Daniela Benedetto Psicoterapeuta, Psicologo 213 5
Condivido in pieno le ulteriori indicazioni che le mie colleghe le hanno dato.
Per quanto riguarda lo psicologo e psicoterapeuta, può anche richiedere presso il centro a lei indicato, se lavorano mediante gruppi tematici. Infatti, il confronto con altre persone, sempre stimolate e "guidate" dallo specialista, accelera di molto i processi evolutivi.
Cordialmente
[#10]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Per iniziare a capire il legame fra divieto e compulsione, che rende probabile il fallimento di qualunque regime alimentare definito come "dieta", quando il problema è sul versante dell'eccesso, legga "La dieta paradossale" di G. Nardone. Poi però dovrebbe cercare aiuto professionale presso uno psicologo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#11]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)do sempre la colpa alle diete che non fanno per me , rendendomi conto io stessa che è una bugia per giustificare il fatto che non riesco a resistere dal mangiare schifezze (..)

gentile utente come preludio al testo consigliato dal collega Santonocito
la invito a leggere questo e a guardare il video in esso contenuto
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1121-cibo-e-ossessione-quando-la-malattia-sta-nella-dieta.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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