Ansia e attacchi di panico

Caro Dott., buonasera. Le scrivo, perchè?fondamentalmente manco io saprei da dove cominciare. Mi chiamo Carla, ho 26 anni, possiedo una laurea in storia dell\'arte (3+2) e poco tempo fa ho cominciato a frequentare la Scuola di Specializzazione. Mi sono sempre sentita una brutta bambina, in classe (elementari e medie) ero la classica secchiona un pochino esclusa..al liceo esclusa, poco carina et similia, anche se questo poi credo sia tipico dell\'adolescente medio. Ricordo che piangevo tanto, che spesso i miei facevano in modo di non farmi uscire e io piangevo...ma alla fine così facevo. I miei non sanno che io le scrivo, loro non sono persone cattive ma anzi mi hanno permesso di studiare a Roma e mi hanno spesata in tutto... Credo siano fieri del fatto che mi sia laureata in corso. Tutto sommato, mi sento sempre come una persona inadeguata in ogni contesto; con le amiche/coinquiline in sette anni fuori casa, con i genitori, i cugini, il ragazzo, a scuola...raramente mi sono sentita davvero integrata. In questi giorni sono al mio paese in sardegna, con la mia famiglia, visto che ieri si è sposato mio cugino. Abbiamo litigato tutti i giorni per le più svariate ragioni..quello che volevo mangiare, quello che volevo indossare, quello che pensavo. Purtroppo poi si finiva sempre in modo molto pesante, con mia madre isterica, nessuna possibilità di parola per me e mio padre chiuso in se stesso (e salvato dalla sua sordità). Le cose che mia madre dice più frequentemente sono più o meno queste: sei una persona cattiva/invidio le altre madri/metti casino ogni volta che sei qui/non sei la figlia che volevo/credi che io non ti capisca quindi tu mi fai passare da madre snaturata/se non vuoi parlare con me parla co tuo ragazzo ma fatti mantenere da lui che io non vorrò saperne niente/ti lamenti solo pr i soldi quando ti sto dando tutto/non devono esserci problemi per la tua vita finche ti speso/sai che puoi chiedere qui a casa (quando poi chiedo apriti cielo) ...e per ora non mi viene in mente niente. Quest\'estate, per una spiacevole situazione con le mie coinquiline, ho iniziato ad avere attacchi di panico. una volta, durante un litigio, mi sono sentita male a casa e i miei non mi hanno creduto, anzi mia madre ha iniziato a urlare che questa non era una famiglia per colpa mia e voleva divorziare da mio padre e ha minacciato di scappare di casa...ma non è certo la prima volta che succede. Mii ha redarguita dalla consulenza psicologica dicendomi:\"ora dirai che hai una madre e una famiglia di merda, vero?\" io non voglio farlo per questo...voglio solo cercare di stare bene perchè spesso quando litigo il mio ragazzo o sto particolarmente giù cerco di suicidarmi.,, ho minacciato il mio povero fidanzato parecchie volte e lui mi sta tanto accanto quando sa che a casa c\'è un litigio in corso...ma io, mi creda, non ce la faccio più così. Sto male, io mi sento una persona inadatta al mondo, non per i miei ma per tutto un insieme di fattori che riguardano anche la situazione con le mie coinquiline..non so chi sono, cosa diventerò. A volte sono piena di speranze e allegra, vorrei una famiglia, dei figli, coronare il mio sogno d\'amore e professionale,...ma non mi sento altro che una nullità. Per favore, mi aiuti. Cordialmente Carla
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Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile ragazza,
i suoi studi vanno molto bene e perciò si spera possano garantirle un buon lavoro; la sua vita familiare invece ed anche qualcosa nei rapporti con le coinquiline presentano dei problemi.
Ovviamente una mancanza di serenità in ambito familiare viene avvertita e sofferta anche dai figli e può essere un' importante fonte di disagio. Presumibilmente le converrebbe affrontare insieme ad uno psicologo le problematiche che espone a partire da quelle relative alla vita familiare per cercare di attenuarle o risolverle.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

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Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
Cara ragazza,

leggendo questo: "mi sento sempre come una persona inadeguata in ogni contesto"
non posso far altro che pensare al fatto che questa sua bassa autostima dovrebbe assolutamente essere presa in considerazione da un esperto. Lei ha un vissuto familiare che, evidentemente, non riesce a scrollarsi di dosso, che le pesa (per ovvie ragioni dati i forti contenuti nei discorsi di sua madre), che non le fa vivere i successi come dovrebbe.
il mio consiglio è di prendere in considerazione una consulenza psicologica per lavorare sulle dinamiche familiari con conseguente innalzamento dell'autostima. Esistono anche dei training specifici personali.

Un abbraccio

Dr.ssa Laura Mirona

dottoressa@lauramirona.it
www.lauramirona.it

[#3]
Dr.ssa Laura Mirona Psicologo, Psicoterapeuta 627 6
Da fare con il terapeuta
[#4]
Dr.ssa Serena Rizzo Psicologo 202 9
"....mi sento sempre come una persona inadeguata in ogni contesto;
con le amiche/coinquiline in sette anni fuori casa, con i genitori,
i cugini, il ragazzo, a scuola...raramente mi sono sentita davvero integrata...."

Cara ragazza,
l'immagine che ha di se stessa deriva in parte dalle esperienze attaccamentali (prime fasi del rapporto genitoriale) e dalle successive esperienze di vita in parte permeate dalle dalla sua infanzia.
E' come se oggi gestisse le diverse situazioni della sua vita interpretandole ed affrontandole sulla base di quello schema di "incapacità", iniziato a formarsi nei primissimi anni della sua vita.
Non si arrenda, esiste la possibilità concreta di poter star meglio attraverso un percorso di psicoterapia, in grado di andare a "modificare" quello schema, affrontando in generale il tema della sua "inadeguatezza", da cui poi deriva la scarsa autostima.
Se dovesse avere difficoltà a rivolgersi ad uno psicologo privatamente,si riferisca al consultorio dove le indicheranno l'iter per intraprendere tale percorso.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it

Dr.ssa serena rizzo

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