Studi universitari
Salve,mi chiamo Antonio ho 32 anni sono studente-lavoratore.Studio Scienze Motorie,vi consulto in merito a dei problemi relativi allo studio:stati di panico,che mi vengono quando sto studiando xche penso a un bel po'di esami che devo ancora dare e vado in crisi,e penso ogni tanti di mollare,ma dentro di me ci starei male per cuestonon lo farei.Ho paura di esaurirmi e vorrei sapere se corro un rischio.Chiedo un consiglio come devo fare?, e quello che devo fare?
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
penso che per Lei non ci siano rischi particolari se non quello di stancarsi un po'.
Quella dello studente-lavoratore è una vita dura, fatta di sacrifici e di rinunce che, ci si augura, verranno ricompensati più avanti nel tempo.
Solitamente si tratta di un lasso di tempo consistente, quindi è inutile pensare a quanti esami si devono sostenere; ovviamente ci vorrà più tempo rispetto a chi non ha impegni lavorativi, ma questo non importa, è un paragone che non sta in piedi.
E' invece opportuno porsi degli obiettivi, ad esempio un certo numero di esami all'anno, e regolare il "passo" di conseguenza.
I momenti di riposo sono di fondamentale importanza perché fungono da "piazzola di sosta" in cui ristabilirsi per poi continuare il percorso in piena forma, quindi vanno tenuti nella massima considerazione e pianificati adeguatamente.
Se è già in cura per gli attacchi di panico propriamente detti, sa già che la capacità di rilassarsi e di combattere lo stress è fondamentale.
In bocca al lupo!
penso che per Lei non ci siano rischi particolari se non quello di stancarsi un po'.
Quella dello studente-lavoratore è una vita dura, fatta di sacrifici e di rinunce che, ci si augura, verranno ricompensati più avanti nel tempo.
Solitamente si tratta di un lasso di tempo consistente, quindi è inutile pensare a quanti esami si devono sostenere; ovviamente ci vorrà più tempo rispetto a chi non ha impegni lavorativi, ma questo non importa, è un paragone che non sta in piedi.
E' invece opportuno porsi degli obiettivi, ad esempio un certo numero di esami all'anno, e regolare il "passo" di conseguenza.
I momenti di riposo sono di fondamentale importanza perché fungono da "piazzola di sosta" in cui ristabilirsi per poi continuare il percorso in piena forma, quindi vanno tenuti nella massima considerazione e pianificati adeguatamente.
Se è già in cura per gli attacchi di panico propriamente detti, sa già che la capacità di rilassarsi e di combattere lo stress è fondamentale.
In bocca al lupo!
[#4]
Dr.ssa Sabrina Camplone
Psicoterapeuta, Psicologo
4.9k 87
Gent.le utente,
se il suo disagio dovesse persistere può sempre prendere in considerazione la possibilità di fare delle sessioni di training-autogeno con uno Psicologo, se studia Scienze Motorie comprenderà molto bene l'importanza di valorizzare il rapporto con il proprio corpo e i benefici che ne può trarre da un punto di vista psico-fisico.
se il suo disagio dovesse persistere può sempre prendere in considerazione la possibilità di fare delle sessioni di training-autogeno con uno Psicologo, se studia Scienze Motorie comprenderà molto bene l'importanza di valorizzare il rapporto con il proprio corpo e i benefici che ne può trarre da un punto di vista psico-fisico.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.7k visite dal 12/11/2012.
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