Agitazione,ansia,nodo in gola
Salve,
sono un ragazzo di 30 anni,
da circa 6 mesi ho un problema che ha ridotto drasticamente la qualità della mia vita.
Il problema è comparso dopo circa 3-4 mesi di lavoro svolto esageratamente sotto - pressione:
per farvi comprendere meglio lavoravo 10-11 ore al giorno in ufficio,poi quando tornavo a casa avevo in mente solo
il lavoro ,pure il sabato e la domenica , a volte me lo sognavo anche di notte , anche perchè volevo dimostare di essere il migliore impegnandomi al massimo...
Alla fine il progetto è andato anche bene , ma tutte le accuse che mi sono state rivolte durante questo periodo, evidentemente mi hanno segnato.
Purtroppo quando si ha per responsabili persone incapaci può succedere di tutto.
In poche parole , un bel giorno mentre stavo portando a compimento l'opera , mi son sentito un gran nodo in gola , tachicardia, avevo le mani sudate,ma il peggio è che mi veniva anche da vomitare , non ce l'ho più fatta e son tornato a casa dal lavoro (mai successo in 10 anni).
La cosa si è ripetuta altre cinque volte finora, e l'ansia ormai si appropria di me anche durante riunioni che per me prima erano del tutto innocue.
Adesso tutte le volte che devo fare qualcosa di diverso dal normale (anche uscire con gli amici) sto male,e mi viene spesso da vomitare anche se poi accade raramente.
Per ovviare al problema e per non star male dopo pranzo,sto a digiuno tutto il giorno ,
per poi mangiare a cena quando tutto lo stress emotivo è passato.
Non so quanto mi faccia bene andar avanti cosi ma non ho alternative.
Il dottore mi ha prescritto il lexotan per rimanere un po tranquillo ,
ma ho letto dell'elevata dipendenza di questi farmaci e la cosa non mi piace ,per cui ne prendo soltanto 5 gocce al giorno solo nei giorni di lavoro e all'occorrenza per altre situazioni.
Ho capito di avere un problema anche per il fatto che durante le cene organizzate dall'ufficio o anche rimpatriate fra amici,
dove ci sono circa 20 persone , l'unico sfigato maledetto che non riesce a mangiare niente, perchè ha lo stomaco completamente bloccato, è il sottoscritto!!
Penso sia ora di risolvere questo problema anche perchè altrimenti non riesco più ad avere una vita sociale,tanto meno una ragazza.
Alla luce di tutto ciò , cosa pensate che debba fare??
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
sono un ragazzo di 30 anni,
da circa 6 mesi ho un problema che ha ridotto drasticamente la qualità della mia vita.
Il problema è comparso dopo circa 3-4 mesi di lavoro svolto esageratamente sotto - pressione:
per farvi comprendere meglio lavoravo 10-11 ore al giorno in ufficio,poi quando tornavo a casa avevo in mente solo
il lavoro ,pure il sabato e la domenica , a volte me lo sognavo anche di notte , anche perchè volevo dimostare di essere il migliore impegnandomi al massimo...
Alla fine il progetto è andato anche bene , ma tutte le accuse che mi sono state rivolte durante questo periodo, evidentemente mi hanno segnato.
Purtroppo quando si ha per responsabili persone incapaci può succedere di tutto.
In poche parole , un bel giorno mentre stavo portando a compimento l'opera , mi son sentito un gran nodo in gola , tachicardia, avevo le mani sudate,ma il peggio è che mi veniva anche da vomitare , non ce l'ho più fatta e son tornato a casa dal lavoro (mai successo in 10 anni).
La cosa si è ripetuta altre cinque volte finora, e l'ansia ormai si appropria di me anche durante riunioni che per me prima erano del tutto innocue.
Adesso tutte le volte che devo fare qualcosa di diverso dal normale (anche uscire con gli amici) sto male,e mi viene spesso da vomitare anche se poi accade raramente.
Per ovviare al problema e per non star male dopo pranzo,sto a digiuno tutto il giorno ,
per poi mangiare a cena quando tutto lo stress emotivo è passato.
Non so quanto mi faccia bene andar avanti cosi ma non ho alternative.
Il dottore mi ha prescritto il lexotan per rimanere un po tranquillo ,
ma ho letto dell'elevata dipendenza di questi farmaci e la cosa non mi piace ,per cui ne prendo soltanto 5 gocce al giorno solo nei giorni di lavoro e all'occorrenza per altre situazioni.
Ho capito di avere un problema anche per il fatto che durante le cene organizzate dall'ufficio o anche rimpatriate fra amici,
dove ci sono circa 20 persone , l'unico sfigato maledetto che non riesce a mangiare niente, perchè ha lo stomaco completamente bloccato, è il sottoscritto!!
Penso sia ora di risolvere questo problema anche perchè altrimenti non riesco più ad avere una vita sociale,tanto meno una ragazza.
Alla luce di tutto ciò , cosa pensate che debba fare??
Vi ringrazio anticipatamente per le risposte.
[#1]
<<Alla luce di tutto ciò , cosa pensate che debba fare?? >>
Gentile Ragazzo,
come ha giustamente affermato, è evidente dalle sue descrizioni, che la qualità della sua vita, sotto molteplici aspetti, sia in parte compromessa.
Sarebbe importante che si rivolgesse di persona ad uno psicologo per analizzare la situazione e comprendere insieme quale sia la strada più utile da percorrere.
Visto il punto in cui è arrivato, non si nasconda dietro all'impossibilità di farlo per questioni di tempo: può trovare colleghi disponibili nella pausa pranzo o dopo il lavoro.
Chi è in ritardo ad un appuntamento, ma decide di non fermarsi a far benzina nonostante la spia del serbatoio accesa per non far ancora più tardi, rischia di non arrivare proprio a quell'appuntamento perché la macchina si fermerà.
Cordialmente,
Gentile Ragazzo,
come ha giustamente affermato, è evidente dalle sue descrizioni, che la qualità della sua vita, sotto molteplici aspetti, sia in parte compromessa.
Sarebbe importante che si rivolgesse di persona ad uno psicologo per analizzare la situazione e comprendere insieme quale sia la strada più utile da percorrere.
Visto il punto in cui è arrivato, non si nasconda dietro all'impossibilità di farlo per questioni di tempo: può trovare colleghi disponibili nella pausa pranzo o dopo il lavoro.
Chi è in ritardo ad un appuntamento, ma decide di non fermarsi a far benzina nonostante la spia del serbatoio accesa per non far ancora più tardi, rischia di non arrivare proprio a quell'appuntamento perché la macchina si fermerà.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Caro Utente,
la modalità più idonea, nonchè l'unica per affrontare e risolvere fino in fondo il suo disagio, è la psicoterapia.
Il farmaco va ad agire solo a livello sintomatico, superficiale, generando un miglioramento a breve termine e non la risoluzione del problema.
La psicoterapia andrebbe invece a rintracciare l'origine del suo problema, formulando al contempo delle strategie per gestire in maniera efficace lo stesso.
Le consiglierei un approccio cognitivo, ma tenga presente che ogni forma di psicoterapia, se affrontata adeguatamente, risulta essere efficace per la risoluzione di disagi di tipo psicologico.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
la modalità più idonea, nonchè l'unica per affrontare e risolvere fino in fondo il suo disagio, è la psicoterapia.
Il farmaco va ad agire solo a livello sintomatico, superficiale, generando un miglioramento a breve termine e non la risoluzione del problema.
La psicoterapia andrebbe invece a rintracciare l'origine del suo problema, formulando al contempo delle strategie per gestire in maniera efficace lo stesso.
Le consiglierei un approccio cognitivo, ma tenga presente che ogni forma di psicoterapia, se affrontata adeguatamente, risulta essere efficace per la risoluzione di disagi di tipo psicologico.
La saluto cordialmente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
Dr.ssa serena rizzo
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.7k visite dal 11/11/2012.
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