Momento di crisi e apatia causati dall'incidente che ha avuto il mio ragazzo

Buonasera, spero di essere chiara e precisa per i dottori che decideranno di aiutarmi. Sto insieme al mio ragazzo da circa un anno e tra noi apparte qualche litigio solito tra fidanzati è sempre andato tutto . Lo ho amato tanto, c'era quella famosa magia di cui si parla .. All'improvviso tutto è cambiato quando ha avuto un incidente molto grave. In totale è stato circa un mese all'ospedale . Io durante tutto questo periodo sono stata dalla mattina fino alla sera tutti i giorni all'ospedale a fargli compagnia e a dargli il mio sostegno e amore e ho fatto lo stesso anche dopo con la stessa assiduità quando lo hanno mandato a casa, però già da quel periodo cominciavo a sentire una sensazione di incompletezza , di vuoto dentro di me che non riuscivo con la sua presenza a colmare del tutto ( cosa che prima dell'incidente succedeva), non capisco se indirettamente sono stata traumatizzata anche io dal momento che mi è stata data la notizia. Sembra tutto cosi assurdo..ora quando ci vediamo sento come se manca quella magia, quella cosa che viene da dentro ..anche se insieme ridiamo e stiamo bene e ringrazio che è vivo ,c'è qualcosa che non va..non sono più sicura di amarlo e sento come se indirettamente mi avesse fatto soffrire anche se io so, ovvio, che lui poverino non centra nulla..mi sento apatica , e anche fisicamente non riesco più a creare con lui un'atmosfera "intima"..sembra come se non sono più attratta.. è una questione di quella magia che è scomparsa da un pò di mesi..forse questo incidente mi ha disillusa? è forse perchè interiormente ora so che può succedergli di nuovo e quindi un'altra sofferenza? Non voglio sembrare egoista ma io devo capire che cosa c'è che non va in me.. lui è comprensivo e paziente anche ora che gli ho detto di questo problema che ho...gli ho chiesto dei giorni per riflettere su quello che sento...aiutatemi che devo fare?grazie
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Dr.ssa Silvia Rotondi Psicologo, Psicoterapeuta 117
Gentile ragazza, nel corso di questi mesi chi le e' stato vicino? Si e' sentita accolt e sostenuta ? Ha avuto modo di sfogare il suo dolore e probabilmente la sua rabbia ?
Credo che lei abbia colto molto bene la paura della morte; questo evento le ha fatto intravedere una possibile perdita e forse in quei mesi lei ha letteralmente perso alcune funzioni che il suo ragazzo era solito fare.
Probabilmente ha colto la vulnerabilità della vita e del suo ragazzo e come lei stessa afferma ora ha piu' paura della relazione perche' questo incidente vi ha colto proprio in quello che e' il periodo dell'innamoramento in cui si crede che tutto sia eterno. Purtroppo nessuno può cancellare questo evento ma potreste recarvi insieme da una psicologo per parlare delle emozioni sperimentate questo potrebbe permettere ad entrambi di superare ed elaborare l' accaduto.

Cordialmente Dr.ssa Silvia Rotondi
www.silviarotondi.it
338-26 72 692

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Utente
Utente
Grazie Dr.ssa , in che modo potrei secondo lei sfogare il mio dolore e la mia rabbia? E cosa intende con la frase "che ho perso alcune funzioni che il mio ragazzo era solito fare?". Gentilissima
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Dr.ssa Silvia Rotondi Psicologo, Psicoterapeuta 117

Gentile ragazza, credo che un evento del genere abbia scosso profondamente non solo lei ma anche il suo ragazzo; di conseguenza il mio approccio terapeutico, ma anche la mia visione di vita mi porta a pensare che non solo in lei sia cambiato qualcosa ma anche nel suo ragazzo.
Mi chiedo se avete avuto modo di parlare apertamente di quanto accaduto, delle cicatrici reali ma anche interne che un evento del genere lascia in chi lo subisce. La condivisione tra lei e il suo ragazzo attraverso il dialogo permetterebbe l' emerge dei sentimenti di rabbia e dolore, purchè questa condivisione non si fermi ai meri fatti, ma vada in profondità a cogliere quello che spesso non si riesce a dire negando e reprimendo emozioni.
Questo potete farlo da soli o in un contesto più protetto con l' aiuto di uno psicologo.

L' elaborazione di questo evento è importante qualsiasi poi sia la scelta relativa allo stare insieme o meno.

Quando parlo di funzioni intendo che probabilmente nei mesi di convalescenza il suo ragazzo non ha più svolto quelle tipiche attività venirla a prendere, uscire insieme; ma se ci sono altre funzioni che lei crede che non stia assolvendo questo può dirmelo Lei stessa ?
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
"Non voglio sembrare egoista ma io devo capire che cosa c'è che non va in me.."


Gent.le ragazza,
è comprensibile che tu abbia dei sensi di colpa ma forse sono conseguenza di un disagio individuale che non andrebbe ignorato, un colloquio con uno Psicologo-Psicoterapeuta ti offrirà l'opportunità di fare chiarezza dentro di te e verificare se ci sono i presupposti per un eventuale percorso di crescita personale.
Puoi rivolgerti al Consultorio Familiare della tua ASL all'interno del quale c'è lo Spazio Giovani un sevizio specifico rivolto a persone della tua età.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
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Si io ho parlato con lui di questo mio senso di apatia che ho da qualche mese, mentre sentimentalmente per lu iè tutto uguale..mi ama come prima dell'incidente ma ovviamente un pò sente che io sono distante e questo inevitabilmente influenza tutto il rapporto.. ed è per questo che gli ho chiesto dei giorni per riflettere in solitudine, senza condizionamenti.. e si, lei Dott.sa ha ragione, le attività solite non sono ancora tornate uguali a prima.. perchè lui è vincolato dagli orari di controllo del lavoro 10 12 e 17 19 quindi lei può immaginare le conseguenze di ciò..ma sarebbe troppo da egoisti l'aspettare la fine del periodo di malattia e poi da quel momento poter valutare... Per ora sto trovando utile farmi molte domande come " mi sta mancando?" "se arrivasse ora cosa sentirei?"ecc....Grazie per la sua attenzione
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Utente
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Grazie dott.sa Campione, penso che andrò...