Ansia e paura del futuro
Gentili dottori,
sono una studentessa universitaria. Ho quasi 25 anni e sono iscritta al secondo anno della Laurea magistrale in lingue. Nonostante abbia sempre ottenuto degli ottimi risultati, è da un po' di tempo che mi sento insoddisfatta, triste, angosciata. Guardo intorno a me, continuo a mandare CV, non ricevo risposta o meglio non ci sono aziende che richiedono laureati nel mio settore. Tutti, compresi i ns politici e i prof universitari, ci danno delle spacciate "eh cari ragazzi, sarete i disoccupati di domani". Cerco di farmi coraggio, di studiare, mi ripeto: "beh qualcosa uscirà, io mi adatto a tutto, non sono choosy (per citare la Fornero)", ma poi mi metto seduta con di fronte la scrivania e i libri e l'angoscia e la noia mi uccidono. Ho accanto a me un ragazzo che mi ama, fra qualche anno vorrebbe sposarmi, ma io non riesco a sognare, non riesco a progettare nulla..."Sposare - mi e gli ripeto- e con cosa camperemo?" E così dicendo mi rendo conto di rovinare la magia e l'amore del ns rapporto...I miei, diepndenti statali, non potranno mantenermi a lungo: l'anno prossimo ci sarà anche mia sorella all'università e continuano a dirmi di inviare CV, di trovarmi un lavoro, almeno per il prossimo anno...Insomma io sono stressata, angosciata, disperata...Non so a chi rivolgermi per avere un minimo d conforto, non so che fare!
sono una studentessa universitaria. Ho quasi 25 anni e sono iscritta al secondo anno della Laurea magistrale in lingue. Nonostante abbia sempre ottenuto degli ottimi risultati, è da un po' di tempo che mi sento insoddisfatta, triste, angosciata. Guardo intorno a me, continuo a mandare CV, non ricevo risposta o meglio non ci sono aziende che richiedono laureati nel mio settore. Tutti, compresi i ns politici e i prof universitari, ci danno delle spacciate "eh cari ragazzi, sarete i disoccupati di domani". Cerco di farmi coraggio, di studiare, mi ripeto: "beh qualcosa uscirà, io mi adatto a tutto, non sono choosy (per citare la Fornero)", ma poi mi metto seduta con di fronte la scrivania e i libri e l'angoscia e la noia mi uccidono. Ho accanto a me un ragazzo che mi ama, fra qualche anno vorrebbe sposarmi, ma io non riesco a sognare, non riesco a progettare nulla..."Sposare - mi e gli ripeto- e con cosa camperemo?" E così dicendo mi rendo conto di rovinare la magia e l'amore del ns rapporto...I miei, diepndenti statali, non potranno mantenermi a lungo: l'anno prossimo ci sarà anche mia sorella all'università e continuano a dirmi di inviare CV, di trovarmi un lavoro, almeno per il prossimo anno...Insomma io sono stressata, angosciata, disperata...Non so a chi rivolgermi per avere un minimo d conforto, non so che fare!
[#1]
Psicologo
Gentile Utente,
le Sue preoccupazioni sono legittime, data la situazione socio-economica generale, tuttavia penso sia ancora possibile riuscire a trovare un'occupazione, seppure generica.
Se invece le aspirazioni, anch'esse più che legittime, riguardano ciò per cui si è studiato e magari da mettere in pratica in un posto vicino a casa, allora oggi è molto più difficile di qualche tempo fa.
Suggerirei quindi di "sbirciare oltre le mura di casa" e curiosare un po' più lontano, magari oltre confine.
le Sue preoccupazioni sono legittime, data la situazione socio-economica generale, tuttavia penso sia ancora possibile riuscire a trovare un'occupazione, seppure generica.
Se invece le aspirazioni, anch'esse più che legittime, riguardano ciò per cui si è studiato e magari da mettere in pratica in un posto vicino a casa, allora oggi è molto più difficile di qualche tempo fa.
Suggerirei quindi di "sbirciare oltre le mura di casa" e curiosare un po' più lontano, magari oltre confine.
[#2]
Cara Ragazza,
si è vero oggi, più di ieri, è difficile trovare un'occupazione, ma non si butti giù, vedrà che cambiando prospettiva , meta ed approccio al problema, riuscirà a vedere anche l'invisibile .
Ci dia notizie ed in bocca al lupo!
si è vero oggi, più di ieri, è difficile trovare un'occupazione, ma non si butti giù, vedrà che cambiando prospettiva , meta ed approccio al problema, riuscirà a vedere anche l'invisibile .
Ci dia notizie ed in bocca al lupo!
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
Carissima ragazza,
comprendo le sue paure, non è facile oggi per un laureando immaginarsi nel panorama lavorativo, sicuramente a causa della reale crisi ma anche influenzato psicologicamente da una serie di messaggi negativi provenienti ,appunto, dal mondo politico e dalla società in generale.
Le confido però che, anche per i neo laureati di qualche anno fa, il percorso lavorativo non rappresentava un iter semplice. Studiare, trascorrere intere giornate sui libri, vedendo altri anni dinanzi a se' prima di potersi addentrare nella propria professione è difficile e talora frustrante.
Infatti gli esseri umani sono spronati ad impegnarsi maggiormente in qualcosa quando riescono ad immaginarsi un beneficio a breve termine. Studiare durante il percorso universitario rappresenta invece l'opposto: doversi impegnare costantemente per ottenere una beneficio (il lavoro) a lungo termine. Sicuramente oggi la situazione è più complessa e delicata, ma sostanzialmente il senso di sfiducia e avvilimento percepiti sono gli stessi.
Provi ad affrontare questa sfida in maniera meno negativa. So che è difficile, lo capisco, ma da un punto di vista psicologico i pensieri che mettiamo in atto nel valutare una situazione, nell'interpretare noi stessi e il mondo esterno, il modo con il quale dialoghiamo con noi stessi, influenza notevolmente le nostre emozioni, il nostro stato d'animo, condizionando infine i nostri comportamenti. Non riuscire a godersi più il suo rapporto sentimentale nè è un esempio. Inoltre, abbattendosi in questo modo rischia di divenire meno lucida ed obiettiva per individuare possibili soluzioni.
Le faccio un grandissimo e sincero in bocca al lupo per tutto e, se avesse ancora bisogno di noi, siamo qui.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicologiabenevento.it
www.psicoterapiacognitivacampania.it
comprendo le sue paure, non è facile oggi per un laureando immaginarsi nel panorama lavorativo, sicuramente a causa della reale crisi ma anche influenzato psicologicamente da una serie di messaggi negativi provenienti ,appunto, dal mondo politico e dalla società in generale.
Le confido però che, anche per i neo laureati di qualche anno fa, il percorso lavorativo non rappresentava un iter semplice. Studiare, trascorrere intere giornate sui libri, vedendo altri anni dinanzi a se' prima di potersi addentrare nella propria professione è difficile e talora frustrante.
Infatti gli esseri umani sono spronati ad impegnarsi maggiormente in qualcosa quando riescono ad immaginarsi un beneficio a breve termine. Studiare durante il percorso universitario rappresenta invece l'opposto: doversi impegnare costantemente per ottenere una beneficio (il lavoro) a lungo termine. Sicuramente oggi la situazione è più complessa e delicata, ma sostanzialmente il senso di sfiducia e avvilimento percepiti sono gli stessi.
Provi ad affrontare questa sfida in maniera meno negativa. So che è difficile, lo capisco, ma da un punto di vista psicologico i pensieri che mettiamo in atto nel valutare una situazione, nell'interpretare noi stessi e il mondo esterno, il modo con il quale dialoghiamo con noi stessi, influenza notevolmente le nostre emozioni, il nostro stato d'animo, condizionando infine i nostri comportamenti. Non riuscire a godersi più il suo rapporto sentimentale nè è un esempio. Inoltre, abbattendosi in questo modo rischia di divenire meno lucida ed obiettiva per individuare possibili soluzioni.
Le faccio un grandissimo e sincero in bocca al lupo per tutto e, se avesse ancora bisogno di noi, siamo qui.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicologiabenevento.it
www.psicoterapiacognitivacampania.it
Dr.ssa serena rizzo
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 08/11/2012.
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