il mio ragazzo è diventato ipocondriaco
Salve,
vi sto contattando non per me ma per il mio fidanzato. Vi spiego cosa è successo per portarmi a chiedere un vostro consulto. Circa 3 settimane fa mentre il mio ragazzo era a letto a leggere un libro gli sono venuti i primi sintomi ( mancamento d'aria,tachicardia, fischio delle orecchie e giramento di testa), improvvisamente è diventato pallido,cosi siamo andati in farmacia a provare la pressione ed era 180 su 85, alta. Insomma il farmacista ci ha consigliato di andare anche l'indomani per vedere se si trattasse di un caso anomalo. La sera stessa gli è venuto un altro attacco con in più brividi e sudorazione. Abbiamo chiamato la guardia medica,che ci ha tempestivamente visitato e diagnosticato pressione alta 200 su 100 e gli ha somministrato 12 goccine di bromazepam. Il giorno seguente siamo andati dal nostro medico di base spiegandogli il problema, e ovviamente ci ha richiesto il consulto di un cardiologo. Durante la visita il dottore ha misurato la pressione ed era 160 su 80, da quel momento il mio fidanzato ha iniziato ad agitarsi e alla fine siamo stati costretti a chiamare il 118. Quando sono arrivati gli hanno fatto i controlli base e la pressione era 130/85, il cuore era perfetto e la saturazione ottima. Per toglierci lo sfizio siamo comunque andati in ospedale ad aspettare 7 ore senza alcuna risposta. La settimana dopo avevamo la visita dal cardiologo, il quale gli ha prescritto 7 gocce di lexodan mattina e sera,in caso la pressione fosse rimasta alta prendere la pillola. Ora da quella visita dal cardiologo il mio fidanzato ha cominciato a comportarsi in modo assurdo; si misura la pressione circa 12-13 volte al giorno, e se la trova bassa dice che la macchinetta sbaglia,se la riprova continuamente fino a che la macchinetta magari non gli dice che è 160/80, continua a piangere e a ripetermi che ha paura di morire, appena sente qualcosa che non va nel suo corpo( anche una piccola fitta al petto) pensa a cose gravi e si riprova la pressione, si porta perennemente le dita alla gola per sentire i battiti cardiaci,insomma è diventata una cosa insostenibile.Ovviamente dal cardiologo dove siamo stati dice che è un incompetente. Io credo fermamente che il suo problema sia a livello psicologico e per questo ho bisogno di un vostro parere perchè la vita con lui è diventata insostenibile.
Grazie
vi sto contattando non per me ma per il mio fidanzato. Vi spiego cosa è successo per portarmi a chiedere un vostro consulto. Circa 3 settimane fa mentre il mio ragazzo era a letto a leggere un libro gli sono venuti i primi sintomi ( mancamento d'aria,tachicardia, fischio delle orecchie e giramento di testa), improvvisamente è diventato pallido,cosi siamo andati in farmacia a provare la pressione ed era 180 su 85, alta. Insomma il farmacista ci ha consigliato di andare anche l'indomani per vedere se si trattasse di un caso anomalo. La sera stessa gli è venuto un altro attacco con in più brividi e sudorazione. Abbiamo chiamato la guardia medica,che ci ha tempestivamente visitato e diagnosticato pressione alta 200 su 100 e gli ha somministrato 12 goccine di bromazepam. Il giorno seguente siamo andati dal nostro medico di base spiegandogli il problema, e ovviamente ci ha richiesto il consulto di un cardiologo. Durante la visita il dottore ha misurato la pressione ed era 160 su 80, da quel momento il mio fidanzato ha iniziato ad agitarsi e alla fine siamo stati costretti a chiamare il 118. Quando sono arrivati gli hanno fatto i controlli base e la pressione era 130/85, il cuore era perfetto e la saturazione ottima. Per toglierci lo sfizio siamo comunque andati in ospedale ad aspettare 7 ore senza alcuna risposta. La settimana dopo avevamo la visita dal cardiologo, il quale gli ha prescritto 7 gocce di lexodan mattina e sera,in caso la pressione fosse rimasta alta prendere la pillola. Ora da quella visita dal cardiologo il mio fidanzato ha cominciato a comportarsi in modo assurdo; si misura la pressione circa 12-13 volte al giorno, e se la trova bassa dice che la macchinetta sbaglia,se la riprova continuamente fino a che la macchinetta magari non gli dice che è 160/80, continua a piangere e a ripetermi che ha paura di morire, appena sente qualcosa che non va nel suo corpo( anche una piccola fitta al petto) pensa a cose gravi e si riprova la pressione, si porta perennemente le dita alla gola per sentire i battiti cardiaci,insomma è diventata una cosa insostenibile.Ovviamente dal cardiologo dove siamo stati dice che è un incompetente. Io credo fermamente che il suo problema sia a livello psicologico e per questo ho bisogno di un vostro parere perchè la vita con lui è diventata insostenibile.
Grazie
[#1]
Gentile ragzza, il suo ragazzo sembra essere entrato nella classica trappola dell'lipocondria.Purtroppo certi circoli viziosi sono difficile da spezzare se non con l'aiuto di uno specialista. Lui ipotizza che possa trattarsi di una questione psicologica? Purtroppo i richiami alla non preoccupaizioe , in genere, incrementano il problema.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
"...continua a piangere e a ripetermi che ha paura di morire, appena sente qualcosa che non va nel suo corpo( anche una piccola fitta al petto) pensa a cose gravi e si riprova la pressione, si porta perennemente le dita alla gola per sentire i battiti cardiaci,insomma è diventata una cosa insostenibile..."
Gentile ragazza,
questo sembra il tipico atteggiamento di chi ha un disturbo d'ansia e passa molto tempo a monitare ogni più piccolo segnale di attivazione corporea (es. battito cardiaco). Il fatto è che continuare a misurare la pressione o cambiare specialista perchè considerato incompetente (il cardiologo ha escluso problemi cardiaci, suppongo) perchè non fa diagnosi pesanti alimenta questo circolo e non permette invece da uscire dall'impasse.
In casi del genere, se non ci sono problemi organici e quindi è compito del cardiologo o del medico di base dirlo, un colloquio dallo psicologo psicoterapeuta può essere molto utile.
Puoi suggerire al tuo ragazzo di parlarne col medico di base di questo.
Gentile ragazza,
questo sembra il tipico atteggiamento di chi ha un disturbo d'ansia e passa molto tempo a monitare ogni più piccolo segnale di attivazione corporea (es. battito cardiaco). Il fatto è che continuare a misurare la pressione o cambiare specialista perchè considerato incompetente (il cardiologo ha escluso problemi cardiaci, suppongo) perchè non fa diagnosi pesanti alimenta questo circolo e non permette invece da uscire dall'impasse.
In casi del genere, se non ci sono problemi organici e quindi è compito del cardiologo o del medico di base dirlo, un colloquio dallo psicologo psicoterapeuta può essere molto utile.
Puoi suggerire al tuo ragazzo di parlarne col medico di base di questo.
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Gentile ragazza,
sarebbe sempre opportuno che fosse il tuo ragazzo a farlo e ti spiego anche perchè. E' lui che deve sentire l'esigenza di rivolgersi ad un professionista; non può essere portato in giro come fosse un bambino (per quanto sicuramente spaventato) perchè questo potrebbe rafforzare l'idea di non essere in grado..., di stare male..., di non potercela fare da solo.
In realtà se si tratta di ansia: d'ansia non si muore e questo concetto deve essere assimilato dal tuo ragazzo (che invece quando sperimenta l'attivazione somatica ha una gran paura di morire). Leggi qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
Infine è lui che deve essere motivato a stare bene. Tieni presente che in alcune persone e in alcuni momenti anche lo star male può avere il suo tornaconto... quindi è bene che sia il tuo ragazzo, il diretto interessato, ad occuparsi della propria salute e a dipendere meno dagli altri.
Saluti,
sarebbe sempre opportuno che fosse il tuo ragazzo a farlo e ti spiego anche perchè. E' lui che deve sentire l'esigenza di rivolgersi ad un professionista; non può essere portato in giro come fosse un bambino (per quanto sicuramente spaventato) perchè questo potrebbe rafforzare l'idea di non essere in grado..., di stare male..., di non potercela fare da solo.
In realtà se si tratta di ansia: d'ansia non si muore e questo concetto deve essere assimilato dal tuo ragazzo (che invece quando sperimenta l'attivazione somatica ha una gran paura di morire). Leggi qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
Infine è lui che deve essere motivato a stare bene. Tieni presente che in alcune persone e in alcuni momenti anche lo star male può avere il suo tornaconto... quindi è bene che sia il tuo ragazzo, il diretto interessato, ad occuparsi della propria salute e a dipendere meno dagli altri.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 8.9k visite dal 07/11/2012.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.