Ossessioni paure o cosa?

bUongiorno,
e' da un po di tempo che ho strani pensieri, ovvero se guardo un uomo un po piu' bello della media, ci rimango male.
Il mio cervello associa subito questa ocsa come un segno di omosessualita', e cio mi rende triste perche so di non esserlo.
Eppure penso all ipotesi e ne sono triste, a volte mi piace un sorriso uno sguardo o l'insieme ed e' come se ne subbissi il fascino..ma non sessuale ovvio.
Nonostante questo se un uomo mi guarda mi da fastidio, e a volte mi riesce difficile non guardare un uomo.. diventa come una prova..
Aggoiungo che a volte nei rapporti sessuali con le mie compagne o ex ho sempre avuto paura di fallire, quindi assunzione integratori, controllo dell erezione, a volte non sentivo libido..messe all aprova soprattutto con me stesso!
Quindi associavo questa cosa alla poca virilita',paura che non mi piacessero piu' le donne che automaticamente si associa al fatto di riconoscere qualcosa di bello in un uomo...
So che forse trattasi di pensiero ossessivo e che sono in cerca di rassicurazioni.
Io sono un apersona che si cura molto , che da valore all immagine di se stesso, e che la reputa importante.. che se toccato sul vivo si difende subito,che vuole che le cose vadano sempre bene e che un incertezza la mette in crisi,infatti se non dormo bene ho paura dell insonnia..se non ho un rapporto sessuale soddisfacente ho paura di eesere o omosessuale o malato con qualcosa che non va.. in piu' si aggiunge questa ocsa che interpreto per vera.. e quasi ci credo.. e che mi rattrista un po'..
Forse per l'ennesima volta cerco rassicurazione, ma di certo.. mi da fastidio essere cio che ho solo pensato o meglio il pensiero che mi fa paura quello omosessuale..
Ma secondo voi e' normale notare qualcosa di bello in un uomo?non e' sintomo di omosessualita'?
Per capirci ho 40 anni ho sempre avuto donne nella mia vita, attualmente non ho compagna fissa, da bambino 12-13 anni ho scoperto il sesso con degli amichetti della mia eta''(solo toccarci) e con delle femminucce sempre della mia eta'.
lo psicologo chemi segue dice che il sesso spesso si scopre con ragazzi dello stesso sesso per gioco.
Lui dice che non sono omosessuale ma che per lui' ce' questa competizione in me.. e confronto con altri perche la mia identita'( e non parla di identita' sessuale ma in generale non e' ben strutturata)e quindi ho bisogno di cvonfronto..
Delle cose sono vere, vivo il sesso con competizione e prova con me stesso..perche se fallissi sarei ammalato o quello che penso io omosex, per me e' importante essere sempre il migliore in tutti i campi..
ad esempio non usicrei mai fuori casa scomposto mi metterebbe a disagio..
c''e da dire che ho avuto una compagna fissa per 10 mesi poi e' finita male.. perche la pressavo un po'..ma devo dire che questi fenomeni si erano zittiti, sessualmente andava bene, questi pensieri non li avevo piu'...insomma avevo trovato una mia dimensione... aspetto vs risposte..cordiali saluti.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile utente legga questo sulle ossessioni
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/895-la-trappola-delle-ossessioni.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Al di là delle domande che pone, che come saprà equivalgono a richieste di rassicurazione, ricevendo le quali però le sue preoccupazioni aumenterebbero e non diminuirebbero, sembra essere presente una certa ansia che si esprime (anche) come ossessività, nel perfezionismo, nella sensibilità alle cose "che non vanno come dovrebbero" e nella paura/dubbio dell'omosessualità. Tutte cose per le quali sarebbe opportuno ricevere un parere specialistico di persona, se le provocano disagio oltre misura.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#3]
Utente
Utente
grazie, di sicuro non sono a mio agio..
e vorrei trovare delle risposte definitive.
essere tranquillo elimnare l ansia prima dei rapporti, la paura soprattutto e il controllo, e questa ossessione/paura di essere omosessuale...
vooreei sapere anche il meccanismo che mi porta acomportarmi cosi'.. di sicuro di fondo c'e' come un sentirsi inadeguato e bisognoso di rassicurazione e paura dell incertezza.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> vorrei trovare delle risposte definitive
>>>

Nell'ossessività il problema non consiste nel trovare risposte, ma nel far cessare le domande. Saprà di aver risolto il suo problema quando non avrà più bisogno di farsi le domande che le provocano disagio. E per ottenere ciò è possibile che occorra una cura.

A tutti può capitare di vedere una persona del proprio sesso e riconoscerla come attraente, ma... la differenza nell'ansioso è che è spaventato da questa sensazione e inizia a ricamarci sopra. E a ricamarci, e a ricamarci. La persona che non ha il suo problema pensa: "Toh, che persona attraente" e la cosa finisce lì. L'ossessivo invece non si accontenta, è convinto che per risolvere il problema debba "andare a fondo della questione". E invece va sempre più a fondo, ma in un altro senso.

>>> di sicuro di fondo c'e' come un sentirsi inadeguato e bisognoso di rassicurazione e paura dell incertezza
>>>

La paura dell'incertezza e il conseguente bisogno di essere rassicurati, infatti, è una caratteristica centrale a questo tipo di ansia.

[#5]
Utente
Utente
ha perfettamente ragione.. il meccanismo e' proprio quello..perche me ne rendo conto anche io a volte!perche sento il bisogno di indagare..
quindi l'ossessione e'possibile batterla in terapia senza ausilio di farmaci? e che terapia viene utilizzata?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Le forme di psicoterapia più adatte sono quelle attive e focalizzate, ossia dove si forniscono indicazioni chiare su cosa fare, come nella terapia strategica o nella comportamentale.

Può informarsi leggendo qui:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

[#7]
Utente
Utente
Quindi gentile dott giuseppe, lo stesso procedimento mentale lo metto in moto col controllo dell erezione e dei relativi pensieri che mi portano a vivere il tutto come una prova?
Comunque dopo aver preso coscienza di questo disturbo le cose sono migliorate..
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Comunque dopo aver preso coscienza di questo disturbo le cose sono migliorate
>>>

Si tratta probabilmente di un effetto temporaneo, che non dice nulla rispetto a un effettivo miglioramento.

La mente razionale, nel caso dell'ansia, ha bisogno di trovare appigli cui attaccarsi. Ad esempio informarsi per comprendere il meccanismo che provoca il problema può portare un senso di sollievo che però, nella maggior parte dei casi, è destinato a svanire alla prossima sollecitazione.

È importante, quando il disturbo è particolarmente limitante, non cadere nella trappola di voler fare da sé:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2109-ansia-depressione-problemi-sessuali-relazionali-c-posso-farcela-da-solo.html

e rivolgersi a un terapeuta esperto in disturbi d'ansia e ossessivi. Se non altro per avere un parere.

Riguardo a mettersi alla prova può leggere anche qui:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/790-e-se-fossi-omosessuale.html

[#9]
Utente
Utente
"La mente razionale, nel caso dell'ansia, ha bisogno di trovare appigli cui attaccarsi. Ad esempio informarsi per comprendere il meccanismo che provoca il problema può portare un senso di sollievo che però, nella maggior parte dei casi, è destinato a svanire alla prossima sollecitazione."
gentile dott,
piu che appiglio prendere coscenza di se e del disturbo direi..puo' gia essere un buon inizio credo..soprattutto ,nel capire il perche sia cosi importante per me avere una rassicurazione da me stesso o da altri..e nel far comunicare le due parti... ovvero la partew perfezionista di me....(l idea dell uomo che nn deve chiedere mai e che tutto deve seguire una certa linea) e la parte piu sensibile..quella piu vulnerabile..
Davvero le domande ora si sono ridotte al minimo..e un qualche cosa dovra' significare..



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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
L'idea che "capire il perché" di un disturbo psicologico si debba tradurre necessariamente in un miglioramento dei sintomi è un grosso malinteso, molto diffuso, ma non per questo meno illusorio. Questa è la mia esperienza professionale personale e il punto di vista di una terapia come la breve strategica.

Ma se lei si sente meglio ed è convinto che tale miglioramento resterà permanente, buon per lei. Non è me che deve convincere.

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