Eccesso di desiderio

Ho sfogliato in più di un oretta molte delle domande che vi vengono rivolte, e non ho trovato qualche cosa attinente alla mia...
Ho una vita decisamente soddisfacente sotto un pò tutti gli aspetti, soprattuto nel campo sociale e familiare, campi che ritengo più importanti. Ma una cosa che mi da notevolmente fastidio è il costante desidero sessuale.
Certo, la maggioranza delle persone vi scrive per il problema inverso.
Ma io desidero vedere gli altri non come "oggetti sessuali" ma come persone, senza dover avere sempre un "occhio" all'aspetto sessuale.
Non vedo pornografia, non cerco materiale eccitante, e non mi concentro sulle parti del corpo eccitanti di chi interagisce con me. E' uno sforzo che faccio da tempo e che riesco quindi a fare abbastanza bene. Ma il problema rimane. Anche un volto o un modo di fare mi eccita, e costantemente. Se ho rapporti sessuali o se mi masturbo 4-7 volte al giorno allora il desiderio forte si attenua molto:
- in quei casi non mi viene più da pensare agli altri solo sotto l'aspetto sessuale.
- in quei casi mi sento padrone dei miei pensieri e dei miei impulsi.
Ma mi da fastidio dover sempre ricorrere alla soddisfazione del desiderio, in modo continuo, per attenuarne il forte impulso e esserne padrone totale.
Ho notato che da molti anni non ho assolutamente polluzioni notturne.
Se non ho rapporti e non mi masturbo per anche una o due settimane (ed è un inferno riuscirci) noto che comunque non ho polluzioni notturne. Nessuno sfogo naturale. Ho fatto delle analisi che mi ha prescritto il dottore per vedere se ho un eccesso di ormoni (testosterone o non so cos'altro, le analisi le ha visionate il medico) e in effetti mi è stato detto che le analisi sono superiori di molto alla media.
E' vero che gli amici che uno ha nella vita, non sono medici e non hanno competenze, ma offrono un idea generale di tante situazioni. Ecco i miei amici (moltissimi) hanno vissuto una graduale diminuzione del desidero sessuale nel corso degli anni dalla pubertà in poi. Invece nel mio caso anche a 40 anni non è cambiato nulla.
Tranne appunto il fatto che non ho più polluzioni notturne.

Capisco che forse voi non lo vedete un problema, ma magari una risorsa.
Però io ci tengo molto alla morale e all'etica, e non desidero "tradire" chi amo neanche con il pensiero. Non voglio essere dominato dagli impulsi sessuali ma desidero io dominarli, nelle azioni e nei pensieri. Ecco perché vi chiedo se esistono medicine per attenuare il desidero sessuale.

Grazie molte della vostra pazienza
[#1]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Ca<ro signore,
il problema è psicogeno, la terapia medica esiste (quando funziona), ma prevede la somministrazione di antiormoni, la qual cosa non è il massimo, viste le difficoltà di dosaggio e gli effetti paradossi (aumento ulteriore della libido). Giro la cosa agli psicologi del sito.
[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Solitamente il concetto di " quantita' " , correla con quello di " qualita' " , qualita' emozionale, sessuale, relazionale, ecc..
Tra i disturbi della sfera del desiderio c' e' sicuramente il disturbo da desiderio sessuale eccessivo, che correla con l' ipersessualita' , ma da qui' sono solo ipotesi.
Un approfondimento diagnostico, sarebbe auspicabile.
Le allego una lettura, per ulteriori approfondimenti.
http://www.valeriarandone.it/home/articoli/209-ipersessualita-i-sesso-dipendenti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

forse il problema sta nelle convinzioni che La spingono a considerare il desiderio sessuale un problema. Lei infatti scrive "Però io ci tengo molto alla morale e all'etica, e non desidero "tradire" chi amo neanche con il pensiero. Non voglio essere dominato dagli impulsi sessuali ma desidero io dominarli, nelle azioni e nei pensieri...". Come conta di poter controllare questi pensieri? E ha senso investire energie per controllare questo pensiero?

Lei dice inoltre di essere molto soddisfatto della Sua vita e che però è infastidito dal troppo desiderio sessuale: "Ma io desidero vedere gli altri non come "oggetti sessuali" ma come persone, senza dover avere sempre un "occhio" all'aspetto sessuale." Lei crede che avere un occhio all'aspetto sessuale possa in qualche maniera non considerare le persone come persone ma solo come oggetti sessuali? Perchè?

Non ci dice nulla della Sua vita: è sposato? Chi teme di tradire?

Inoltre il confronto con amici che hanno un diverso desiderio sessuale può essere di utilità?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Attivo dal 2012 al 2024
Ex utente
Non potete immaginare quanto apprezzo le vostre immediate risposte competenti!

Gentile Dottoressa Valeria Randone,
ho letto con interesse il link che mi ha indicato...solo che non mi ritrovo in svariati passi lì descritti. Non ho reiterate conflittualità con la mia partner, io la adoro, per me lei è la cosa più importante! Inoltre mi piace "sperimentare" nuove idee erotiche, ovviamente sempre con la mia partner.
Quando per svariati motivi (frequenti viaggi di lavoro ecc), mi devo astenere dallo stare con lei, non divento più nervoso ed irritabile, ne divento più ansioso. Rimango lo stesso, solo che l'impulso sessuale diventa ogni giorno più forte intensificandosi per ciascun giorno che mi separa dai rapporti con la mia partner. Ed è in quei casi che mi controllo per evitare di dedicare sguardi sensuali ad altre, ma comunque quasi ogni volto mi eccita. Sono strasincero se dico che non mi soffermo su fantasie erotiche, è una cosa che per lealtà ho imparato bene ad evitare da molti anni. Ma ugualmente può bastare un volto o un movimento per essere eccitato, non è necessario che lo sguardo si posi su specifiche parti del corpo.
Mi da fastidio, molto fastidio, immensamente fastidio, ma non divento più irritabile o ansioso, anzi se ho amici colleghi con me, in quei casi sono più tendente a essere amichevole e socievole perché distrarmi mi fa molto bene. Appena mi masturbo o ho rapporti, se possibile anche più volte in un giorno, allora poi non sento più quell'attrazione forte. Questo dura anche due o tre giorni...ma poi gradualmente si intensifica in modo enorme.

Gentile dottoressa Angela Pileci,
in effetti ha ragione, forse non ho scritto troppi dettagli...
Sono sposato e non temo di tradirla. Non lo farei mai per nessun motivo. Ma non desidero tradirla neanche guardando altre, non desidero tradire mia moglie neanche vedendo altre donne sotto un aspetto puramente sessuale. Io sono certo che è proprio dai primi pensieri verso qualcuno che non è il proprio partner che poi lentamente si può arrivare a trasformare negli anni quel pensiero in un azione. Lei non la pensa allo stesso modo? Accetterebbe che suo marito si squadra ogni bella donna che passa, giustificandosi che tanto sono solo pensieri? Ecco, io non accetterei questa giustificazione. Non esistono azioni che partono in modo automatico, le azioni sono precedute da pensieri, sensazioni tollerate e non represse. Quindi mi infastidisce moltissimo dover combattere con questo eccessivo desiderio sessuale perché non voglio guardare altre donne nello stesso modo in cui guardo mia moglie.
Spero di aver aggiunto dettagli utili.

Vi capisco se il tutto vi sembra strano, ma ci sono ancora persone come me che desiderano essere leali sotto ogni aspetto. La vita non avrebbe senso se togliamo i valori etici e morali e li rendiamo soggettivi ed opinabili o peggio del tutto relativi. Non trovate?

Grazie molte
[#5]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Sono ovviamente letture generalizzate, se desidera approfondire l' argomento , sarebbe utile richiedere una consulenza de visu, dove lei, la sua storia di vita e sessuale, sarete i soli protagonisti
[#6]
Attivo dal 2012 al 2024
Ex utente
Gentilissima dottoressa Angela Pileci

Il suo interesse per la mia situazione mi rallegra molto,

la ringrazio di cuore perché immagino che una professionista come lei abbia cose importanti da svolgere.
Ho letto attentamente i due link che mi ha indicato, e dato che fortunatamente non sono stati scritti da lei, mi sento più libero di commentarli in modo non solo sincero, come avrei comunque fatto, ma anche in modo più schietto.
A mio avviso l’autore di quelle due pagine, ha dei seri problemi comportamentali e psicologici a cui è talmente attaccato che tende a giustificare con terminologia elevata e competente ma che non si discosta affatto dalle più elementari e istintive giustificazioni intrinseche nella massa. In quelle due pagine ho letto molte forti affermazioni professionali che però sono del tutto opinabili e non poggiano su basi oggettive e dimostrate da dati non opinabili.
I concetti lì espressi ricalcano il vecchio e usurato detto: “va dove ti porta il cuore”.
In quelle frasi, tra le righe viene costantemente lanciato il messaggio che “tutto è relativo”, e che “puoi fare quel che ti pare”. Il senso di “libertà” lì espresso è falso, è una libertà vuota che probabilmente attrae moltissimo l’autore ma che non spiega in modo coerente e convincente quell’opinione ne tantomento offre una panoramica reale degli effetti e delle conseguenze di quel modo di ragionare “privo di limiti”.
Nel mondo che si vive fuori dalle tesi di alcuni psicologi, nel mondo reale, il porsi dei limiti non subiti da tradizioni o dalla cultura ma,il porsi dei limiti realizzati nel tempo, limiti ragionati, capiti, decisi con saggezza ed equilibrio, con cognizione di causa ed esperienze proprie ed altrui, sì, l’avere delle limitazioni nel modo autentico in cui viviamo è il modo migliore di vivere.
Non tutti gli esempi e tutte le affermazioni sono necessariamente errate, ma forse è proprio lì il problema. Pone sullo stesso piano delle “auto limitazioni” troppo diverse tra loro, spingendo il lettore a fare lo stesso e quindi a vedere tutte le auto limitazioni come fossero sempre e solo errati miti pericolosi nei rapporti di coppia.

Non intendo offendere nessuno in nessunissimo modo.
Solo che c’è molta gente che, per usare quelle parole, ha un grandissimi “mito”: credere fermamente ad ogni cosa letta in testi di psicologi eloquenti. Non posso prendere per vere tutte le parole scritte in quei due link, perché nelle esperienze autentiche che tocco con mano ogni giorno (il mio lavoro mi porta a stretto contatto con molte persone in molte parti del mondo) molti esempi citati non trovano assolutamente riscontro, anzi, le conseguenze a lungo termine di quel modo di pensare generalizzato, porta quasi sempre al disastro sociale.

Gentilissima Dr Pileci, io non ho dei “miti” infondati a cui aspiro in modo arbitrario.
Semplicemente non intendo rendere relativo ed eccessivamente opinabile il senso di “lealtà”.
Veramente cara Dottoressa, lei accetterebbe che suo marito posasse il suo sguardo su ogni ragazza o donna che passa, crogiolandosi in desideri sessuali e pensieri erotici ogni giorno con donne o uomini che non siano il coniuge? Tentare di astenersi da tali pensieri lo vedrebbe veramente un “mito” errato, un eccessivo autolimite?

Forse avete ragione a suggerirmi una consulenza diretta…
Sinceramente speravo maggiormente in qualche cosa di farmacologico che potesse essermi utile.
Ma sono certo che la vostra competenza mi sta indirizzando nel migliore dei modi.


Grazie veramente molte.
[#7]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
forse dal punto di vista psicologico è opportuno indagare sulla sua infanzia, sui rapporti affettivi all'interno della famiglia di origine. Si avrebbe così un quadro più completo e forse si potrebbero trovare delle radici da cui si origina questo notevole e superiore alla norma desiderio sessuale, considerato che il sesso è la maggior fonte di piacere e in generale strettamente collegato ai rapporti affettivi.
Nel caso si evidenziassero problematiche di rilievo si potrebbe pensare a un trattamento psicoterapeutico.

Cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#8]
Attivo dal 2012 al 2024
Ex utente
Grazie sinceramente anche a lei Dottoressa Valentina Sciubba,

può darsi che abbia ragione, e come quello degli altri dottori che mi hanno risposto, anche il suo è un parere che reputo prezioso ed utile e che prenderò in considerazione.
Solo un ultimo dettaglio se mi è possibile...
E' del tutto da escludere che il problema sia "fisico" cioè ormonale?
6 anni fa, per poter sapere se assumere un medicinale di cui avevo bisogno, mi sono state prescritte delle analisi che toccavano anche tutta la sfera chimica che agisce al livello sessuale (livello di testosterone e altri ormoni che ora non ricordo affatto).
Nel valutare il risultato delle analisi, il dottore mi chiese se avevo spesso un forte desiderio sessuale, in quanto a lui risultava che in base alle analisi io avrei dovuto avere forti impulsi sessuali.
Io rimasi sorpreso, e gli risposi di si.
Infatti i farmaci che dovevo prendere avevano come forte effetto collaterale la diminuzione di desiderio sessuale. Il medico in questione mi disse che potevo utilizzare tranquillamente quei farmaci, l'effetto collaterale sul sesso avrebbe avuto su di me pochissima rilevanza.

Non potrebbe quindi essere un problema di natura diversa da quella psicologica?

Grazie ancora e scusate tanto.
[#9]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Da qui' sono solo ipotesi, l' aspetto fisico, non e' disgiunto da quello psichico e viceversa.
Le tappe sono, se desidera affrontare a fondo la problematica:
Visita medica, dal suo curante e consulenza psicologica.
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

sui farmaci Le ha già risposto in maniera esaustiva il medico.

Per quanto riguarda il resto, la Sua opinione è sicuramente legittima, ma non sono gli altri che stanno domandando un consulto psicologico, piuttosto Lei. Quindi il problema mi pare di capire sia solo Suo.

Se le cose stanno davvero così, un consulto psicologico di persona non potrà che aiutarla a risolvere il problema.

Buona giornata,
[#11]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile utente,
esiste una branca della medicina la Psiconeuroendocrinoimmunologia che ha evidenziato tra l'altro stretti rapporti tra Psiche e Sistema Ormonale per cui una cosa non esclude l'altra. E' possibile che la psiche influisca sul Sistema Ormonale provocando squilibri e in questi casi un riequilibro a livello psicologico è probabilmente la cosa ottimale.
[#12]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
Caro signore,
non è tanto il testosterone a detrminare il desiderio, quanto il suo metabolita 17-beta-estradiolo, che per struttura chimica assomiglia più all' estrogeno che al testosterone, pertanto un aumento del testosterone ne aumenta i metaboliti e quindi non induce aumento della libido, ma il fenomeno paradosso di desiderio ipoattivo per eccesso di metaboliti simili all' estrogeno. La leggenda che il testosterone aumenti il desiderio sessuale è dovuto alla somministrazione di testosterone a mammiferi cuccioli prepuberi, in cui velocizza l' organizzazione dell strutturi cerebrali preposte (amigdala, pavimento del III ventricolo = parte fra tronco ed emisferi). Ma senza mancar di rispetto lei non pare un cucciolo prepubere. Scusi la battuta, ma lo scherzo fa bene alla circolazione.
[#13]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Sono strasincero se dico che non mi soffermo su fantasie erotiche, è una cosa che per lealtà ho imparato bene ad evitare da molti anni.
>>>

Personalmente non mi sentirei certissimo nell'affermare che il suo è un problema (interamente) psicogeno. Esiste una variabilità individuale anche per quanto riguarda il desiderio.

Ma se fosse coinvolta una componente psicologica, questa potrebbe consistere in un atteggiamento un po' troppo controllato. L'affermazione di cui sopra, insieme ad altre, sembrerebbe rivelarlo.

Se vuole vedere un valore negli scritti degli psicologi che mettono in guardia contro l'assolutizzazione di pensieri e comportamenti, lo può ravvisare in ciò che diceva Nietzsche: tutto ciò che è assoluto appartiene alla patologia.

In altre parole potrebbe essere che una struttura mentale rigida, portata a ragionare in modo dicotomico (ad es. non si devono guardare le belle donne per strada, se si è sposati/fidanzati) sia proprio ciò che, paradossalmente, le sta impedendo di controllarsi.

È l'eccesso di controllo che le fa perdere il controllo, fino a doversi masturbare 4-7 volte il giorno per sfogare nel sesso ciò che non è in grado di sfogare in altro modo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#14]
Attivo dal 2012 al 2024
Ex utente
Grazie ancora a tutti per le vostre preparatissime ed esaustive risposte.

Gentile Dr Cavallini,
in effetti certo ha ragione lei, ricordo che anche il medico che mi prescrisse e vide le analisi mi accennò a concetti simili ai suoi.

Infatti le analisi che io feci (che mi costarono un sacco di soldi!) contemplavano svariate cose che non sono in grado di elencarle perché non rientrano nelle mie competenze.

Ma se l'ormone che lei cita ( metabolita 17-beta-estradiolo ) fosse in me effettivamente eccessivo, si potrebbe agire con dei farmaci?
Qualora fosse possibile rifarei le analisi per valutare tale possibilità.

grazie mille
[#15]
Dr. Giorgio Cavallini Chirurgo generale, Andrologo, Urologo 27.3k 656
meglio non usarli, e poi lei non può averli in eccesso, con tanta libido, avrebbe l' effetto oppostro,.
[#16]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
"Forse avete ragione a suggerirmi una consulenza diretta…
Sinceramente speravo maggiormente in qualche cosa di farmacologico che potesse essermi utile."

Gent.le utente,
se non l'ha ancora fatta le suggerire una visita andrologica per fare definitivamente chiarezza rispetto alle sue condizioni e agli eventuali interventi terapeutici.
Inoltre essendoci un disagio che lei continua a vivere da molto tempo, forse è arrivato il momento di affrontarlo da un punto di vista psicologico, un primo colloquio con uno Psicologo-Psicoterapeuta le consentirà di approfondire gli aspetti più significativi per lei e valutare la possibilità di avviare un percorso di crescita personale.
A tal proposito può utilizzare il link presente in questa pagina per una ricerca mirata dello specialista:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2629-come-verificare-le-credenziali-dello-psicologo.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#17]
Attivo dal 2012 al 2024
Ex utente
Gentile dottoressa Sabrina,

sto seguendo le indicazioni che lei mi ha dato, ci vorrà
un pò di tempo ma vi farò sapere riguardo i risultati.
Mi hanno suggerito una psicologa molto brava, e sono
curioso di sapere come affronta la mia situazione.

Certo non posso negare che secondo me il fattore più incisivo
è quello fisico e non quello psicologico, anche perché noto che
generalmente l'aumentare o l'attenuarsi del problema è ciclico durante
l'anno in modo abbastanza regolare.

Ciò che mi rincresce un poco sono i "responsi" dati da dottori che citano
Nietzsche o altri come se questi fossero "verità assoluta".
Mi è stato scritto: "È l'eccesso di controllo che le fa perdere il controllo, fino a doversi masturbare 4-7 volte il giorno per sfogare nel sesso ciò che non è in grado di sfogare in altro modo."

Trovo questo genere di affermazioni decisamente azzardate, basate su una generalizzazione comportamentale che più passa il tempo e più si scopre non essere proprio esatta. Inoltre non pone una soluzione ma solo un problema...
...quale sarebbe la soluzione? Evitare l'autocontrollo e bramare sessualmente le belle donne che incontro come fa la stragrande maggioranza dei maschi (non sono uomini ma maschi) che girano? Ed i risultati, quali sarebbero? Di essere uguale ai tanti "maiali" che ci sono in giro e che reputano il tradimento come una normale forma di evoluzione? Lei Dottoressa, lo vorrebbe un marito in quel modo? Dubito.

Grazie molte
di cuore
[#18]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> una generalizzazione comportamentale che più passa il tempo e più si scopre non essere proprio esatta
>>>

Non è chiaro quale sarebbe questa "generalizzazione comportamentale" di cui parla, ma se vuole essere preciso e portare prove documentali di questa presunta "non proprio" esattezza, sarò lieto di discuterne con lei.

>>> Inoltre non pone una soluzione ma solo un problema
>>>

No, il problema lo ha posto lei. Ciò che possiamo fare noi da qui, invece, è solamente proporre punti di vista, orientamento generale o al limite azzardare ipotesi, certamente NON proporre soluzioni. Quelle le deve cercare presso uno specialista di persona, se crede di averne bisogno, non online.

Lei dice che vorrebbe essere "padrone totale" dei suoi impulsi, che "tiene molto alla morale e all'etica" e che "non desidera 'tradire' chi ama neanche con il pensiero". Ora questo è indice di atteggiamento rigido, eccessivamente moralista, che crede di dover esercitare un ferreo autocontrollo su tutto, persino (se non capisco male) sull'eccitazione che si può provare vedendo una bella donna per strada, interpretandolo altrimenti come un "tradimento" verso chi si ama. Tutto ciò, dall'esperienza clinica, configura una tipica situazione di rigidità eccessiva che finisce per trasformarsi in fragilità. Come nel sesso, anche nel cibo avviene la stessa cosa: ci si trattiene per settimane e poi si fanno fuori interi frigoriferi.

Perciò è probabile che, paradossalmente, per acquistare più controllo su se stesso dovrà essere disposto occasionalmente a concedersi di perderlo. Ad esempio accettando che non si può essere "padroni totali" dei propri impulsi. Questo, badi bene, non significa in alcun modo tradire chicchessia o essere "maiali". Significa solo accettare di essere umani.

[#19]
Attivo dal 2012 al 2024
Ex utente
Gentile Dottor Santonocito,

nel leggere la sua risposta, mi sembra la descrizione un pò estremizzata del mio atteggiamento morale, quando invece speravo di aver descritto un estremo desiderio sessuale e non un estremo controllo.

Ma probabilmente il suo post è frutto di una mia errata esposizione e devo aver dato un impressione un pò estrema.
Per essere molto breve:
un conto è tentare di giungere all'estremo di essere "padroni totali" totali del nostro corpo, un altro conto è evitare di accettare come normale e giusto l'abbandonarsi a fantasie sessuali ogni volta che si vede una bella donna.

Un conto è non volersi mai masturbare (non è quel che cerco, soprattutto se stò in viaggio senza mia moglie) ed un altro conto è cercare la soluzione ad un ripetersi estremo di necessità di masturbarsi 7 volte in un giorno.

Non mi interessa e ritengo impossibile essere "padroni totali" del proprio corpo.
Ma non credo sia equilibrato avere regolarmente periodi di eccitazione scaturiti anche solo dal vedere dei volti (non seno ecc) e doverli far scomparire con la masturbandosi 7 volte in un unico giorno.

...mi pare che ciò che cerco sia del tutto equilibrato; estrema è la situazione che vorrei risolvere, non il mio atteggiamento verso di essa.
Se poi ho dato un impressione diversa, mi dispiace molto.

Grazie
(come detto ora mi hanno raccomandato una psicologa fuori città conosciuta in varie nazioni e considerata molto brava)
[#20]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Ok, direi che piano piano stiamo arrivando a un punto comune. Non si preoccupi, per email è facile fraintendersi.

Da qui è difficile capire quanto sia preponderante l'estrema intensità del desiderio sessuale o quanto lo sia invece il tentativo di controllarsi.

Certo, se il suo ragionamento fosse solamente: "Ma se io ho un desiderio estremo, non posso non cercare di far qualcosa per tenerlo un minimo sotto controllo! Devo pur arginarlo in qualche modo!" lo potrei capire.

Ma ciò che mi lascia perplesso sono sfumature di altro tipo, come:

>>> evitare di accettare come normale e giusto l'abbandonarsi a fantasie sessuali ogni volta che si vede una bella donna
>>>

e altre, che ha dato sopra, che sembrano rivelare che per lei la questione del controllo sia collegata non solo a motivi pratici, tipo: "Non vorrei essere schiavo del mio iperdesiderio", ma anche a convinzioni di tipo moralistico: "È sbagliato avere certi tipi d'impulsi, soprattutto se si è sposati".

Se questo fosse il caso, una delle ipotesi possibili, quella che facevo io, è che tali divieti che lei impone a se stesso possano star ottenendo l'effetto esattamente opposto, come spesso accade. Tuttavia come dicevo da qui è difficile soppesare bene le varie forze in gioco, per cui se ha scelto di andare da una collega di persona credo che quella sarà la sede migliore per affrontare l'argomento.