Problema con un'amica

Buonasera Dottori..Allora sono una ragazza di 36 anni,vivo ancora con i miei,che sono molto ansiosi e all'antica(con mia madre non ho mai avuto un grande rapporto,perchè è molto aggressiva e nervosa si carattere,e questo ci porta a litigare spesso).
Conosco una ragazza,da circa 15 anni,lei ogni qualvolta si fidanza,sparisce,per ricomparire poi quando non è + fidanzata,ora sono un paio di mesi che usciamo insieme ed io l'ho presentata al mio gruppo di amici(io e lei siamo le uniche ad essere single,quindi ci appoggiamo a vicenda su questa cosa e quindi ci "usiamo" a vicenda,perchè chiaramente altre amiche mie nei week-end escono con i rispettivi partner).Preciso che lei da 3 anni non ha + i genitori,e vive sola,esce da storie sentimentali travagliate,il problema dov'è?
Non so spiegarmi nemmeno io bene il motivo,ma quando gli amici miei (per lo + uomini)vengono a prendere prima me,io con loro in auto sono una cabarettista nata,quando andiamo a prendere lei,mi chiudo a riccio...lei anche se li conosce al momento,subito si apre e dà confidenza a tutti(io non ci riesco),e se le piace uno fa la civetta,io invece aspetto che sia l'uomo a fare il primo passo...il problema principale è che spesso quando si rivolge a me,sento nel tono della sua voce una pesante ironia,e a volte è capitato anche che mi prendesse in giro davanti agli altri(poi,quando ritorniamo a casa,mi chiama e mi dice che mi vuole bene)se glielo faccio notare sbuffa e dice che sono pesante.
Esempio di una serata insieme: sabato scorso usciamo con 2 amici miei (che le presento la sera stessa)dopo una pizza fattosi una certa ora (l'una di notte)io volevo ritirarmi,perchè mi sentivo quasi di "troppo" e anche perchè abitando in un luogo molto isolato,sapevo che mio padre poteva stare in ansia per me,dico ai ragazzi di riaccompagnarci a casa,e lei sbuffa,e fa sbagliare strada al mio amico che guida per rimanere di + per strada,non è la prima volta che accade (dopo come scusa mi trova il fatto che è sabato,usciamo solo nei week-end e quindi per lei l'1.30 di notte era presto),lei dice che ho abituato male mio padre,e che lei non deve dar conto a nessuno del suo orario,LEI però.Ieri non sono uscita e lei voleva che io alle 23.00 chiamassi un mio amico per farci venire a prendere,perchè è sabato e le 23.00 è presto per uscire,io ho rifiutato,è vero che ho 36 anni ma è anche vero che mio padre è di quei tipi che dice"se stai a casa mia rispetti gli orari"...dopo averglielo fatto notare lei mi dà la solita risposta " è sabato".Da ieri io non le rispondo più al telefono,perchè considerato che non rispetta me stessa,io la lascio perdere,anche se mi dispiace,vista la sua situazione.Ammetto che essendo io,una primadonna,il suo fare la civetta con tutti,mi urta molto,infatti TUTTI mi dicono "tu sei molto + bella di lei,hai + classe,però questa sua simpatia attira + uomini,che la tua chiusura invece allontana"
Vorrei un Vs.consiglio in merito,e grazie in anticipo per le Vs.risposte
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Dr.ssa Daniela Benedetto Psicoterapeuta, Psicologo 213 5
Gentile ragazza, le sue parole ci fanno riflettere riguardo alla stima che lei ha di se stessa.
E' vero forse che lei vuol fare la prima donna, ma lo desidera o ha necessità?
Che succede quando non le è permesso di avere un certo tipo di atteggiamento?
Mi sembra di capire che si chiude o "mette il muso"?
Riesce a capirne i motivi?
Mi sembra poi di comprendere che viva il rapporto con l'amica in modo simbiotico anche se apparentemente "controdipendente". Teme il suo giudizio o di essere presa da lei in giro, riesce con difficoltà a dirle di no e a mettere i limiti come d'altra parte le succede anche con suo padre.
Mi pare di comprendere che ora inizi a limitarla ma lo fa per reazione o per scelta?

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

mi ha colpito molto anche il tipo di relazione che ha con la Sua amica:

"...Conosco una ragazza,da circa 15 anni,lei ogni qualvolta si fidanza,sparisce,per ricomparire poi quando non è + fidanzata..."

Anche questo potrebbe essere un indicatore della stima che ha di stessa.
Tuttavia pare che Lei ieri abbia fatto importante: non accettare chi non rispetta le Sue idee (considerare insensata un'uscita alle 23). Forse non si sente neppure rispettata come persona da chi non rispetta il Suo punto di vista...

Dunque vorrei chiederLe: che tipo di amicizia è questa per Lei?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Utente
Utente
Grazie ad entrambi le Dottoresse per la risposta che mi avete dato...
Però ci tengo a precisare,che ora inizi io a limitarla,non so se lo faccio per reazione o per scelta...ma sicuramente il mio allontanamento deriva da un sentirmi "troppo pressata"(quando già ci sono i miei genitori ansiosi a farlo)da determinati suoi atteggiamenti (es.:mi chiama la sera al cellulare,e tanto si arrende quando io le rispondo al telefono,e nel risponderle la mia parola conta poco,perchè lei è da sola e ha bisogno di sfogarsi,quindi ogni sera minimo 2/3 ore al telefono)...sbaglio io sicuramente nel non "farmi rispettare"ma quando le faccio notare che è ora di andare a dormire,lei continua con il suo monologo,come se io non avessi quasi aperto bocca. Poi,si aggiunge il fatto che,lei ha bisogno di me,perchè oltre me non ha nessun'altra amica(e quindi mi "sento usata"quasi quanto io uso lei...perchè amiche single non me ne sono rimaste,però io devo essere la sola a "comandare" i giochi,non voglio pressioni da lei,e non è lei a dovermi dire io a che ora devo ritirarmi a casa,e soprattutto lei non deve fare la civetta con tutti gli uomini che le capitano a tiro,perchè io devo essere l'unica ad essere ammirata(questo lo ammetto solo qui per la prima volta)...vivo di continua competizione forse?

Grazie ancora per le Vostre risposte
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"...ogni sera minimo 2/3 ore al telefono..."

Gentile Utente, la Sua amica è libera di fare ciò che vuole, ma non crede di essere altrettanto libera di mettere dei paletti? Il problema vero non è tanto la Sua amica decisamente ingombrante, quanto il fatto che Lei non riesca a farsi rispettare, a far rispettare i Suoi spazi, i Suoi bisogni, ecc...

Che cosa teme se dicesse alla Sua amica che non può parlare al telefono?

"lei ha bisogno di me,perchè oltre me non ha nessun'altra amica"
Come mai Lei ha questa mission? Si sente in colpa verso la Sua amica?

"vivo di continua competizione forse?"
Non lo so questo, ma mi pare di più che Lei non sappia essere assertiva con la Sua amica. Le capita anche con altre persone?
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Utente
Utente
Sinceramente no,ed è questo che mi porta ad allontanarla,perchè quando sento altre amiche mie al telefono,c'è un rispetto reciproco,e questo mi porta a volte anche a stare davvero tante ore al telefono con loro,perchè c'è uno scambio di opinioni,si ride e scherza,non è un monologo continuo...quando una delle 2 deve chiudere si chiude e basta...il fatto invece di sapere che lei è completamente sola a casa,umanamente mi dispiace (e da questo deriva la mia frase precedente "lei ha bisogno di me")e se voglio chiudere la telefonata lei reagisce in un modo,come a dire "ed io ora rimango sola,tu hai i genitori,ed io ora che faccio?" allora per questo non mi impongo,però la mia testa scoppia a stare tante ore al telefono(poi TUTTE le sere)ma lei sembra non rendersene conto.
Allora io te lo faccio notare o capire in qualche modo,una volta,due,tre...poi dopo dico "ok,forse è il caso di allontanarla un pò".
Io a volte raggiungo nei week-end mio fratello e la sua famiglia(che vivono fuori)e lei ogni volta,invece di essere contenta per me,continua a pensare a se stessa dicendomi "e ora mi lasci sola anche questo sabato e domenica...poi ora iniziano le piogge che ci vai a fare"questa sua prepotenza mi urta molto(io ci vado comunque)!!!
Ma soprattutto ciò che mi fa rinsavire è che nei miei momenti di "bisogno",lei taglia corto,dopo poco la si sente, che cerca di deviare il discorso e parla di sè,e allora si arriva ad un certo punto a chiedersi (come me lo sono chiesta io) "ma in realtà che amica è?Un'amica che mi serve per uscire perchè sono l'unica ad essere single?Beh allora preferisco rimanere a casa anche nei week-end"le voglio bene,ma io desidero i miei spazi,e desidero trovare un'amica là dove ce ne fosse bisogno e non solo per uscire il sabato e la domenica
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

mi pare di comprendere che ci sia molta consapevolezza da parte Sua di fronte alla situazione e ad alcune dinamiche.
Lei dice che la Sua amica Le rimanda questo vissuto: "ed io ora rimango sola,tu hai i genitori,ed io ora che faccio?". In che termini questo diventa un Suo problema?
In tali circostanze è bene non ricoprire il ruolo della "crocerossina" che si sente quasi in colpa se un w.e. lo passa con altri o se la sera dice all'amica che è stanca o che è tardi e non ha voglia/tempo/energie per stare al telefono.
Inoltre, come Lei ben sottolineato, un rapporto di amicizia è molto di più dell'ascolto di un monologo.
Ad ogni modo mi pare di capire che la Sua amica non abbia alcuna consapevolezza di ciò che fa; sta a Lei (che ci scrive) regolarsi di conseguenza in maniera tale da non cadere vittima di pressioni o manipolazioni ("...ora mi lasci sola anche questo sabato e domenica...poi ora iniziano le piogge che ci vai a fare..."). Poi, chiaramente, continuerà a volere bene alla Sua amica, ma a regolarsi in maniera diversa.

Un cordiale saluto,
[#7]
Utente
Utente
Grazie mille,davvero di cuore,per i consigli e suggerimenti che mi avete dato