Cercare sempre uomini maturi

Sto da 4 anni con un ragazzo che ha 6 anni più di me con il quale ho avuto alti e bassi. In questo periodo sto dubitando di lui e di noi più di altre volte (anzi siamo quasi in rottura) e mi sento un po' insicura. Tuttavia sono sempre stata attratta da ragazzi molto più grandi di me, come quando avevo 15 anni e frequentavo un trentenne. Ovviamente a quell'età le nostre esigenze erano diverse e la cosa non poteva evidentemente funzionare. Crescendo ho notato anche che l'età media degli uomini che adocchio e che mi piacciono è salita, diciamo che raramente guardo uomini più giovani di 35 anni, di media ne hanno 40 o qualcuni di più. Il mio ragazzo stesso mi fa notare che attiro solo uomini maturi, spesso anche con più di 40-45 anni, mentre per i miei coetanei o giù di lì non esisto nemmeno, salvo rarissimi casi. Essendo la cosa reciproca il mio disinteresse per loro mi è indifferente.
La cosa di per sè non sarebbe un problema per me, ma quello che mi mette in difficoltà è il fatto che, data la loro età, si tratta spesso di uomini sposati o divorziati, o in cerca di avventure extraconiugali spesso con ragazze giovani, oppure di inguaribili latin lover. In altri casi più favorevoli, anche nella fase della conoscenza, mi sento sempre dire da loro frasi come "potresti quasi essere mia figlia!", oppure "ma come sei giovane!", "Non sei piccola, ma molto giovane". Mi risulta evidente che per loro non posso essere nulla di importante/serio e la cosa mi fa star male perchè con ragazzi più giovani non mi ci trovo mai, li conosco e li osservo e vedo che siamo come due mondi paralleli. C'è qualcosa di sbagliato in me o nelle mie scelte?
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23

Gentile Utente,

Da un uomo lei cosa si aspetta? Tenerezza, sesso, piacere, protezione, amore?

E' lei che deve entrare dentro di sé e capire, cosa non facile se non con l'aiuto di uno psicoterapeuta (possibilmente ad indirizzo analitico), che tipo di rapporto vuole stabilire e quali sono le motivazioni che la spingono verso uomini maturi. Potrebbero rientrarci anche alcune relazioni con le varie figure familiari.
E' una cosa che richiede tempo e molto impegno da parte sua.
L'animo umano racchiude dentro di sé molte esigenze, desideri, bisogni che devono essere ricercati proprio nel setting psicoterapeutico. Qui si possono fare soltanto delle ipotesi.

Ne riparleremo con maggiore ampiezza.
Ritengo che sia necessario, se tutto ciò le procura angoscia, di intraprendere un percorso psicoterapeutico.

Cordiali saluti e grazie di averci interpellato.

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Dr.ssa Daniela Benedetto Psicoterapeuta, Psicologo 204 5
Gentile ragazza, non credo si possa definire in generale "giusto" o "sbagliato" un certo tipo di comportamento "sentimentale".
Credo piuttosto che vada valorizzato il suo "dubbio" in merito al fatto che esiste tutta una categoria di ragazzi della sua età che lei non sente di poter considerare sul piano affettivo e sentimentale e che di fatto questa situazione la porta a confrontarsi con persone più grandi e che la costringono ad adattarsi ai limiti imposti dalla realtà e cioè al fatto che viene considerata giovane "Non sei piccola, ma molto giovane" o comunque a doversi relazionare con " uomini sposati o divorziati, o in cerca di avventure extraconiugali spesso con ragazze giovani, oppure di inguaribili latin lover".
Le dinamiche psichiche implicate in questi "sentiti" possono essere molto complesse e comunque richiedono un contesto adeguato perchè lei possa elaborarle nonchè un professionista psicologo psicoterapeuta che possa coadiuvarla in questo processo.
E' un processo "costoso" soprattutto in termini di disponibilità soggettiva a mettersi in gioco e quindi risulta efficace solo se lei è sufficientemente motivata. Data la sua giovane età è fortemente indicato un consulto psicologico psicoterapeutico per impostare da subito lavoro adeguato.
Un cordiale saluto

Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)

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Attivo dal 2012 al 2015
Ex utente
Io mi aspetto tutto quello che ci può essere in una relazione considerata comune, quella dove ci sono un uomo e una donna che stanno insieme con l'intento di rimanerci e con tutto ciò che comporta la vita di coppia. Certo la componente fisica la ritengo molto importante in una relazione, ma non sono interessata a relazioni fondate solamente sul sesso.
Quello che cerco ce l'ho abbastanza chiaro in testa, una motivazione non so se c'è, o se c'è non la conosco. Qualcuno potrebbe anche dire che è tutta "colpa" della separazione dei miei, di un padre poco presente nella mia infanzia ma sono sicura che questo non c'entri nulla in quanto ho comunque sempre avuto una figura maschile che mi ha fatto in qualche modo da padre da piccola (mio nonno) e non ho sentito la mancanza di mio padre nel momento della separazione. L'aspetto di protezione e di "figura sostitutiva al padre" non credo siano il mio caso.
La cosa in sè non mi procura angoscia, piuttosto mi sento in difficoltà perchè capisco che è quando si parla di età che "l'altro" si tira indietro. Finchè non mi viene chiesta l'età noto che non ci sono problemi, poi però vengo scoperta anagraficamente più piccola di quanto creduto e da lì cambia tutto. Come se fosse il numero a fare la differenza.
Vorrei inoltre chiedere una cosa: questo percorso psicoterapeutico in cosa consiste e a cosa dovrebbe portare? Si tratta di riuscire a convincersi che esistono tanti altri tipi di uomini che non hanno per forza molti più anni di me?
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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23
Gentile Utente,
Un percorso psicoterapeutico consiste in un rapporto programmato, duraturo nel tempo, almeno un anno, con un incontro settimanale, nello studio dello psicoterapeuta, che si svolge quindi in un territorio ”protetto”, dove ha a disposizione uno specialista tutto per sé per un’ora la settimana, e con il quale potrà stabilire un contatto diretto, non mediato e distante come questo. In tal luogo e in tale tempo potrà riferire a lui i suoi malanni, le sue angosce, la sua ansia, le sue debolezze, le sue sconfitte e le sue vittorie e le sue gioie e i suoi dolori, ma anche malesseri che potrebbero interessare l’organismo e quindi esperiti come veri e propri sintomi psicofisici. In tale situazione lei scarica sul suo psicologo/a tutti i contenuti della sua psiche e lo obbliga a farsene carico. Nel far questo percorso lei chiarirà a se stessa i propri stati d’animo, l’autocoscienza si farà più chiara e più lucida e lei riuscirà a percepire i moti del proprio animo con maggiore consapevolezza. Riuscirà a comprendere molti complessi psichici che sono centri di raggruppamento di stati d’animo che possono opprimere la sua persona. Tutto ciò favorirà una presa di coscienza del proprio animo, inteso appunto come complesso di sentimenti, di stati emozionali, buoni o cattivi, favorevoli o sfavorevoli e perfidi, e terrà a bada gli uni e gli altri per non cadere in facili conclusioni o in errate valutazioni di sé.
Questa "avventura" potrà portare ad una maturazione psichica del soggetto e ad una "modificazione" del proprio essere per sé e per gli altri.
Se vuole questo, faccia un percorso psicoterapeutico, se non lo vuole, non lo faccia.
Provi a modificare se stessa da sola, ricerchi un po’ di serenità e continui a vivere, sia in contatto con gli altri, sia con se stessa, nel migliore dei modi.

Tutto qui.

Tanti cordiali saluti.

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Ragazza,
non comprendo cosa ci sia di male nell'avere relazioni con uomini più grandi di lei.

L'uomo "brizzolato", solitamente è un uomo più risolto sul piano psichico, più complice, meno competitivo , più rassicurante e protettivo, anche sessualmente ha sicuramente un rapporto più ludico e meno ginnico, con la sua sessualità , diventando spesso un buon amante , oltre che un buon compagno di viaggio.

Le relazioni con uomini maturi, assolvono a svariete funzioni:
riparative, ludiche, consolatorie, rassicuranti, sono comunque meno ansiogene,ecc..
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Ho letto nello storico dei suoi consulti, che lei soffre di disturbi del comportamento oro-alimentare, forse un percorso psicoterapico, come suggeroto dai Colleghi, le sarebbe di grande beneficio.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it