Disturbo da depersonalizzazione
Salve, credo di soffrire di Disturbo da Depersonalizzazione o di un Disturbo borderline di personalità e volevo richiedere un consulto professionale.
Vorrei quindi elencare un quadro della mia situazione psico-emotiva.
Dopo la separazione dei miei genitori, restai a casa con mia madre, credo che sia stato questo periodo a "cambiarmi". Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con lei e dopo mesi di sofferenze in cui sono stato letteralmente "abbandonato" a mé stesso, sono riuscito a trasferirmi da mio padre.
Dopo questo periodo, circa 2 anni fa, è avvenuta la mia trasformazione, anche se non ricordo con esattezza quando io sia diventato così, ora mi sembra di esserlo da sempre.
Il mio primo problema è l'apatia e un senso cronico di vuoto. Non riesco a provare emozioni di nessun genere, né di affetto né di odio, per nessuno, a parte sporadici episodi in cui subisco un crollo che mi lascia disabilitato per diverse ore. E' come se le mie emozioni fossero sopite da qualche parte e io sia distaccato da esse. Non desidero niente, non desidero amici, li allontano, mi isolo e ogni ragazza che cerca un approccio viene respinta.
Ogni giorno mi sembra di vivere un' illusione. Non mi sembra neanche che sia io a prendere le decisioni, mi sembra di "osservare" la vita più che viverla veramente.
Mi guardo allo specchio e non mi riconosco, è come se il mio Io, sensibile, buono e pieno di potenziale fosse stato distrutto da mé stesso, per proteggermi, da quelle molteplici delusioni che ho vissuto nel mio passato e che non sia rimasto più niente, solo il guscio vuoto che lo racchiudeva.
La paura di essere deluso dalle persone mi ha fatto diventare insensibile e antisociale, prima volontariamente, ora non riesco più a trovare il mé di una volta.
Mi sembra di essere un' altra persona. Sembra che esistano due versioni di mé, l'originale che va annichilendosi e l'altro mé, duro, insensibile, maniacalmente razionale.
Sono scisso in due... Quello che viveva è sparito, è rimasto solo l'altro e non so più chi sono veramente.
Un altro grave problema è correlato a tendenze autolesionistiche. A vote mi taglio o mi brucio, non sento neanche dolore. L'ultimo episodio mi ha messo in imbarazzo. Mi sono tagliato il volto e ho dovuto giustificarmi dicendo che avevo potato un roseto.
Ho anche dei disturbi inerenti alla sfera sessuale, ma non scenderò nei dettagli... Dirò solo che ho perso la mia identità sessuale.
A volte abuso di sostanze stupefacenti. Alcool o Marijuana, a volte anche Ecstasy o LSD, ma capita raramente, lo faccio per evadere...
Nulla di tutto questo interferisce con le mie attività quotidiane. Vado molto bene a scuola (media dell' 8.5-9) e nessuno dei miei amici o familiari sa nulla di tutto questo. Non sanno dei miei problemi.
Se non fosse per loro non mi preoccuperei delle mie attività. Sinceramente non mi interessano e non mi interessa vivere, ma così evito domande scomode...
Grazie in anticipo per le vostre risposte, che cosa dovrei fare?
Vorrei quindi elencare un quadro della mia situazione psico-emotiva.
Dopo la separazione dei miei genitori, restai a casa con mia madre, credo che sia stato questo periodo a "cambiarmi". Ho sempre avuto un rapporto conflittuale con lei e dopo mesi di sofferenze in cui sono stato letteralmente "abbandonato" a mé stesso, sono riuscito a trasferirmi da mio padre.
Dopo questo periodo, circa 2 anni fa, è avvenuta la mia trasformazione, anche se non ricordo con esattezza quando io sia diventato così, ora mi sembra di esserlo da sempre.
Il mio primo problema è l'apatia e un senso cronico di vuoto. Non riesco a provare emozioni di nessun genere, né di affetto né di odio, per nessuno, a parte sporadici episodi in cui subisco un crollo che mi lascia disabilitato per diverse ore. E' come se le mie emozioni fossero sopite da qualche parte e io sia distaccato da esse. Non desidero niente, non desidero amici, li allontano, mi isolo e ogni ragazza che cerca un approccio viene respinta.
Ogni giorno mi sembra di vivere un' illusione. Non mi sembra neanche che sia io a prendere le decisioni, mi sembra di "osservare" la vita più che viverla veramente.
Mi guardo allo specchio e non mi riconosco, è come se il mio Io, sensibile, buono e pieno di potenziale fosse stato distrutto da mé stesso, per proteggermi, da quelle molteplici delusioni che ho vissuto nel mio passato e che non sia rimasto più niente, solo il guscio vuoto che lo racchiudeva.
La paura di essere deluso dalle persone mi ha fatto diventare insensibile e antisociale, prima volontariamente, ora non riesco più a trovare il mé di una volta.
Mi sembra di essere un' altra persona. Sembra che esistano due versioni di mé, l'originale che va annichilendosi e l'altro mé, duro, insensibile, maniacalmente razionale.
Sono scisso in due... Quello che viveva è sparito, è rimasto solo l'altro e non so più chi sono veramente.
Un altro grave problema è correlato a tendenze autolesionistiche. A vote mi taglio o mi brucio, non sento neanche dolore. L'ultimo episodio mi ha messo in imbarazzo. Mi sono tagliato il volto e ho dovuto giustificarmi dicendo che avevo potato un roseto.
Ho anche dei disturbi inerenti alla sfera sessuale, ma non scenderò nei dettagli... Dirò solo che ho perso la mia identità sessuale.
A volte abuso di sostanze stupefacenti. Alcool o Marijuana, a volte anche Ecstasy o LSD, ma capita raramente, lo faccio per evadere...
Nulla di tutto questo interferisce con le mie attività quotidiane. Vado molto bene a scuola (media dell' 8.5-9) e nessuno dei miei amici o familiari sa nulla di tutto questo. Non sanno dei miei problemi.
Se non fosse per loro non mi preoccuperei delle mie attività. Sinceramente non mi interessano e non mi interessa vivere, ma così evito domande scomode...
Grazie in anticipo per le vostre risposte, che cosa dovrei fare?
[#1]
Gentile ragazzo,
I sintomi che lei descrive potrebbero essere derivati dalla situazione che ha vissuto, come potrebbero essere dovuti ad una sua particolare modalita' di reazione.
Per fare tali valutazioni e' necessario intraprendere ei colloqui di valutazione con uno psicologo psicoterapeuta.
Escluderei la patologia borderline da quello che descrive di se'. Come le e' venuta in mente?
Ci tenga infornati.
I sintomi che lei descrive potrebbero essere derivati dalla situazione che ha vissuto, come potrebbero essere dovuti ad una sua particolare modalita' di reazione.
Per fare tali valutazioni e' necessario intraprendere ei colloqui di valutazione con uno psicologo psicoterapeuta.
Escluderei la patologia borderline da quello che descrive di se'. Come le e' venuta in mente?
Ci tenga infornati.
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Gentile Utente,
per valutare la portata dei Suoi sintomi è necessario che Lei si rechi a visita da uno psicoterapeuta, che potrà valutare se e quale percorso sia necessario per aiutarLa a superare questi problemi.
Certo racconta una sofferenza emotiva molto intensa ed è comprensibile date le vicende che racconta.
Comunque non si faccia diagnosi da solo, ma non sottovaluti neanche i sintomi che racconta.
per valutare la portata dei Suoi sintomi è necessario che Lei si rechi a visita da uno psicoterapeuta, che potrà valutare se e quale percorso sia necessario per aiutarLa a superare questi problemi.
Certo racconta una sofferenza emotiva molto intensa ed è comprensibile date le vicende che racconta.
Comunque non si faccia diagnosi da solo, ma non sottovaluti neanche i sintomi che racconta.
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#3]
Ex utente
Scusate se non ho rispettato le linee guida della community, è il mio primo messaggio.
Mi sono venuti in mente questi due disturbi perché ho cercato di riconoscerli basandomi sui sintomi e volevo averne conferma.
Non la disponibilità economica necessaria per uno psicoterapeuta e non voglio rivolgermi ai miei genitori e informarli, non ho altre alternative?
Grazie per le risposte tempestive.
Mi sono venuti in mente questi due disturbi perché ho cercato di riconoscerli basandomi sui sintomi e volevo averne conferma.
Non la disponibilità economica necessaria per uno psicoterapeuta e non voglio rivolgermi ai miei genitori e informarli, non ho altre alternative?
Grazie per le risposte tempestive.
[#4]
Certamente ha delle alternative.
Pari con il suo medico di base oppure si rechi alla sua ASL di zona e chieda la procedura per accedere ai servizi di Psicologia e Psicoterapia della struttura.
Forse dovra' corrispondere un ticket per accedere a ogni pacchetto di colloqui. Il costo non e' elevato, sui 50 euro per un pacchetto di colloqui (la somma varia a seconda delle regioni).
La invito a attivarsi perche' data la sua giovane eta' potra' avere ottimoi risultati.
Ci tenga informati!
I migliori auguri
Pari con il suo medico di base oppure si rechi alla sua ASL di zona e chieda la procedura per accedere ai servizi di Psicologia e Psicoterapia della struttura.
Forse dovra' corrispondere un ticket per accedere a ogni pacchetto di colloqui. Il costo non e' elevato, sui 50 euro per un pacchetto di colloqui (la somma varia a seconda delle regioni).
La invito a attivarsi perche' data la sua giovane eta' potra' avere ottimoi risultati.
Ci tenga informati!
I migliori auguri
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.5k visite dal 31/10/2012.
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