Accettare che l ansia non guarirà mai!
Cari dottori, la mia storia e lunga..inizio col dire che non sapevo neppure cosa fosse l'ansia ma senza saperlo, faceva già parte del mio destino. 6 anni fa, subito dopo essere guarito da una grave forma infettiva durata quasi 2 anni e che mi ha fatto capire cos e il dolore fisico, una mattina, come tante altre, ho avuto un malore strano, sintomi che in vita mia pensavo che non esistessero, non nascondo che mi sono spaventato, questi erano una forte spossatezza e violento stordimento, tipo imbambolamento,mal di testa,forti capogiri,sepre pallido, gli occhi stanchi,rossi,con vista molto sfuocata. Nessuno a mai compreso da che dipendesse,per fortuna, queste manifestazioni sono sparite, ma da allora sto sempre male, non un sintomo in particolare ma un malessere fisico generale molto intenso che tira senza sosta da mattino a notte. Dopo alcuni accertamenti si concluse con ansia. E chiaro l'errore perché l'ansia, quella vera e arrivata 3 anni dopo, quanto stai male pensi a come potertene liberare, allora via con psichiatri che hanno prescritto tanti farmaci che non sono serviti a nulla, ho solo subito gli effetti avversi, e ad oggi, onestamente, non considero una cura, almeno perquanto mi riguarda. Il tempo passa, e ogni giorno sto abbastanza male, me ne preoccupo, perché non penso tanto al fatto di stare male adesso, ma per tutta la vita, non trovo una soluzione e ne sto pian piano perdendo la speranza di guarigione e temo di arrivare al punto di rottura, ti senti senza scampo,mai felice, sereno e tranquillo,il più delle volte inquieto,e senti che anche le cose che ami faranno allevi lantensione la paura, la sofferenza, temo di cadere in depressione, sperando non la abbia già.. Io mi applico a tutto ciò che fa parte della mia vita, ma non mi aiuta a smorzare la tensione e la paura e continuo a stare male. Decisi per approcci più attivi come la Tcc e la tsb al quale mi applico attualmente ma anche qui ho trovato un altro insuccesso. Se mi devo rassegnare, quantomeno vorrei capire se non si può fare altro per il mio problema. Grazie
[#1]
Gentile Signore,
Le terapie possono essere cambiate. Fino a quando non si trovi quella piu' giusta per se'.
Questo e' applicabile sia alle psicoterapie che alle terapie farmacologiche.
Puo' darsi che gloi specialisti a cui si e' rivolto non abbiano compreso tutto cio' che era necessario comprendere.
Riguardo la psicoterapia potrebbe prendere in esame altri approcci, come lo psicodinamico che le permetterebbe una elaborazione delle emozioni su altri presupposti.
Tale psicoterapia potrebbe essere integrata con farmaci idonei al suo problema.
Non si perda d'animo e non disperi! Tenti di nuovo con fiducia!
I migliori saluti
Le terapie possono essere cambiate. Fino a quando non si trovi quella piu' giusta per se'.
Questo e' applicabile sia alle psicoterapie che alle terapie farmacologiche.
Puo' darsi che gloi specialisti a cui si e' rivolto non abbiano compreso tutto cio' che era necessario comprendere.
Riguardo la psicoterapia potrebbe prendere in esame altri approcci, come lo psicodinamico che le permetterebbe una elaborazione delle emozioni su altri presupposti.
Tale psicoterapia potrebbe essere integrata con farmaci idonei al suo problema.
Non si perda d'animo e non disperi! Tenti di nuovo con fiducia!
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#2]
Caro utente,
non perda di vista la possibilità e il diritto di poter vivere serenamente e appieno!
L'insuccesso di una psicoterapia può dipendere da diversi fattori,quali il rapporto con il terapeuta,il quale dovrebbe basarsi su una fiducia reciproca e sulla sospensione del giudizio, dalla costanza nel rispettare gli incontri, dalla voglia di mettersi in discussione.
Se sente che queste dinamiche siano state presenti ma nonostante ciò non ha raggiunto nessun risultato, provi con un altro approccio o un altro psicoterapeuta.
Glielo consiglio vivamente, la psicoterapia rappresenta la strada più idonea per affrontare problemi d'ansia.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
non perda di vista la possibilità e il diritto di poter vivere serenamente e appieno!
L'insuccesso di una psicoterapia può dipendere da diversi fattori,quali il rapporto con il terapeuta,il quale dovrebbe basarsi su una fiducia reciproca e sulla sospensione del giudizio, dalla costanza nel rispettare gli incontri, dalla voglia di mettersi in discussione.
Se sente che queste dinamiche siano state presenti ma nonostante ciò non ha raggiunto nessun risultato, provi con un altro approccio o un altro psicoterapeuta.
Glielo consiglio vivamente, la psicoterapia rappresenta la strada più idonea per affrontare problemi d'ansia.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
Dr.ssa serena rizzo
[#3]
>>> Decisi per approcci più attivi come la Tcc e la tsb al quale mi applico attualmente ma anche qui ho trovato un altro insuccesso
>>>
Quali prescrizioni ha ricevuto dal terapeuta TBS?
In che senso ha trovato insuccesso, nel senso che non ha eseguito le prescrizioni o che non hanno funzionato?
Ne ha parlato con il terapeuta? Che cosa le ha detto?
>>>
Quali prescrizioni ha ricevuto dal terapeuta TBS?
In che senso ha trovato insuccesso, nel senso che non ha eseguito le prescrizioni o che non hanno funzionato?
Ne ha parlato con il terapeuta? Che cosa le ha detto?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Ex utente
Ringrazio tutti
Rispondo al dott santonocito
Ho ricevuto già dalla prima seduta diversi esercizi da applicare a casa, e ogni 15 gg una nuova seduta. In ordine gli esercizi sono stati questi:
Scrittura su foglio, di getto, di tutto ciò che mi passa per la testa e poi, senza rileggerlo, strapparlo, questo per un minimo di 3 volte al gg
Bloccare volontariamente eventuali domande e paure con altre domande più positive
30 min al gg di immaginare ciò che temo e concentrarmi su di esso
Diario da portare in seduta composto dall annotare gli stimoli ansiosi più intensi
Applicare qualcosa di piacevole e annotare se voluto o spontaneo che ti faccia sentire da 6
Lo stesso di sopra ma che possa farti sentire da 7
Scrittura improntata su ciò che temo e esasperarla
Alcuni fondamentali del training autogeno.
15 min di simulaZione di ciò che temo al gg
Per ora questo poi la prossima seduta, la 9 il 6 di novembre.
Con la dottoressa ho un buon rapporto, si interessa a ciò che espongo e ci prova ad aiutarmi, vado regolare e volentieri alle sedute e mi impegno con tutto me stesso per far fruttare ciò che mi prescrive. Ma non basta, perché per la mia grande laudari avere ora o in futuro la depressione ci vuole un qualcosa di impatto. La depressione, mi incute un forte terrore.
Chiaramente in sedute espongo la situazione in bene o in male.
Volevo giusti sapere se e possibile vincere del tutto questa paura?
Sempre in regime di tsb ci sono altre tecniche più incisive? Poi la Tcc e stata pressoché similare lievemente diversa specie su tecniche paradossali ma in linea di massima e simile.
Grazie ancora..
Rispondo al dott santonocito
Ho ricevuto già dalla prima seduta diversi esercizi da applicare a casa, e ogni 15 gg una nuova seduta. In ordine gli esercizi sono stati questi:
Scrittura su foglio, di getto, di tutto ciò che mi passa per la testa e poi, senza rileggerlo, strapparlo, questo per un minimo di 3 volte al gg
Bloccare volontariamente eventuali domande e paure con altre domande più positive
30 min al gg di immaginare ciò che temo e concentrarmi su di esso
Diario da portare in seduta composto dall annotare gli stimoli ansiosi più intensi
Applicare qualcosa di piacevole e annotare se voluto o spontaneo che ti faccia sentire da 6
Lo stesso di sopra ma che possa farti sentire da 7
Scrittura improntata su ciò che temo e esasperarla
Alcuni fondamentali del training autogeno.
15 min di simulaZione di ciò che temo al gg
Per ora questo poi la prossima seduta, la 9 il 6 di novembre.
Con la dottoressa ho un buon rapporto, si interessa a ciò che espongo e ci prova ad aiutarmi, vado regolare e volentieri alle sedute e mi impegno con tutto me stesso per far fruttare ciò che mi prescrive. Ma non basta, perché per la mia grande laudari avere ora o in futuro la depressione ci vuole un qualcosa di impatto. La depressione, mi incute un forte terrore.
Chiaramente in sedute espongo la situazione in bene o in male.
Volevo giusti sapere se e possibile vincere del tutto questa paura?
Sempre in regime di tsb ci sono altre tecniche più incisive? Poi la Tcc e stata pressoché similare lievemente diversa specie su tecniche paradossali ma in linea di massima e simile.
Grazie ancora..
[#5]
>>> 30 min al gg di immaginare ciò che temo e concentrarmi su di esso
>>>
Ha eseguito questo compito nel modo dovuto, tutti i giorni, per almeno 2 settimane? Che effetti ha percepito?
Inoltre, come definirebbe la qualità della relazione instaurata con il terapeuta TBS?
>>>
Ha eseguito questo compito nel modo dovuto, tutti i giorni, per almeno 2 settimane? Che effetti ha percepito?
Inoltre, come definirebbe la qualità della relazione instaurata con il terapeuta TBS?
[#6]
Ex utente
Si tutti i giorni fino ad oggi. Di per se con la dottoressa mi trovo bene, il problema non e lei, ma sono io con l ansia che non mi molla mai, come se fosse una seconda pelle. L effetto percepito e comunque diverso dalla paura che genera l ansia, vuoi che sai che comunque e una cosa che ti stai imponendo, quindi autoindotto volontariamente, di per se l effetto e variabile, se lieve ti distoglie per un Po dalla paura originale ma poi torna, se troppo intensa fatica a ingranare e ripiego nell associazione con le tecniche già descritte sulla base delle neccessita. Il punto e che quando e molto intensa non riesco a far fruttare nessuna tecnica finora appresa e rimango sconvolto, nel panico, e in balia della paura.
[#8]
Se i sintomi più in primo piano sono quelli del panico, la prescrizione che ha ricevuto è corretta, ma bisognerebbe vedere il modo in cui le è stata impartita, le istruzioni, e il modo esatto in cui la sta eseguendo. Nella stragrande maggioranza dei casi la prescrizione funziona, perciò esiste un'alta probabilità che eseguendola nel modo dovuto debba funzionare anche con lei. Nello specifico, il compito consiste, quando si sta male, di stare volontariamente ancora peggio, ossia di esasperare e saturare il sintomo. Che è il contrario di ciò che l'ansioso fobico fa di solito, ossia evitare la paura.
Ha riportato queste cose che sta dicendo a noi alla terapeuta? Che cosa le ha detto?
Ha riportato queste cose che sta dicendo a noi alla terapeuta? Che cosa le ha detto?
[#9]
Ex utente
Rispondo la dott mirona
La Tcc aveva sedute a cadenza settimanale
Dopo la prima seduta, basata sull anamnesi il primo compito e stato un diario di monitoraggio sul quale, se ricordo bene si, Scrivevano eventuali situazioni di disagio, pensieri o paure automatiche e le conseguenze temute.
Studiato ciò, Si e discusso in seduta, la validità di tutto ciò che ho annotato, e cosa significano per me queste paure, dopodiché, ciò lo facevo anche fuori dalle sedute come prescrizione.
Poi modificare determinati comportamenti o paure o domande disfunzionale con altre più costruttive che mi suggeriva durante le sedute. Poi una specie di esposizione alle paure attraverso l immaginazione di conseguenze al fine di comprenderne l eccessività.
Non e stata portata a termine perché la terapeuta e poi andata in maternità.
Rispondo al dott santonocito
Io penso di eseguire bene gli esercizi, per lo meno, quando ne parliamo in seduta non mi corregge..proverò ad impegnarmi ancora di più...
Ne ho parlato ad ogni seduta e lei a sempre aggiunto un nuovo esercizio da integrare a quelli prescritti in precedenza. Il punto e che non riesco a rendere gli esercizi più automatici, nel senso di farli più miei come spontaneità e naturalezza.
Poi un peggioramento con forte malessere fisico da mattina a notte e sempre la paura della depressione. Ho detto panico non perché soffro di attacchi di panico ma perché questo peggioramento non me li aspettavo e sentendomi abbastanza male si e rinforzata anche la mia forte fobia di poter avere prima o poi la depressione..
La Tcc aveva sedute a cadenza settimanale
Dopo la prima seduta, basata sull anamnesi il primo compito e stato un diario di monitoraggio sul quale, se ricordo bene si, Scrivevano eventuali situazioni di disagio, pensieri o paure automatiche e le conseguenze temute.
Studiato ciò, Si e discusso in seduta, la validità di tutto ciò che ho annotato, e cosa significano per me queste paure, dopodiché, ciò lo facevo anche fuori dalle sedute come prescrizione.
Poi modificare determinati comportamenti o paure o domande disfunzionale con altre più costruttive che mi suggeriva durante le sedute. Poi una specie di esposizione alle paure attraverso l immaginazione di conseguenze al fine di comprenderne l eccessività.
Non e stata portata a termine perché la terapeuta e poi andata in maternità.
Rispondo al dott santonocito
Io penso di eseguire bene gli esercizi, per lo meno, quando ne parliamo in seduta non mi corregge..proverò ad impegnarmi ancora di più...
Ne ho parlato ad ogni seduta e lei a sempre aggiunto un nuovo esercizio da integrare a quelli prescritti in precedenza. Il punto e che non riesco a rendere gli esercizi più automatici, nel senso di farli più miei come spontaneità e naturalezza.
Poi un peggioramento con forte malessere fisico da mattina a notte e sempre la paura della depressione. Ho detto panico non perché soffro di attacchi di panico ma perché questo peggioramento non me li aspettavo e sentendomi abbastanza male si e rinforzata anche la mia forte fobia di poter avere prima o poi la depressione..
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>>> Ne ho parlato ad ogni seduta e lei a sempre aggiunto un nuovo esercizio da integrare a quelli prescritti in precedenza
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Questa potrebbe essere stata una strategia non del tutto appropriata (lo dico ovviamente con tutte le riserve del caso, dato che non conosco il lavoro che avete fatto insieme alla collega).
La TBS prevede che si possa cambiare la prescrizione, se s'individuano ragioni valide per farlo. Ma prevede anche che si cerchi d'individuare il prima possibile quella più adatta e soprattutto di darle il tempo di funzionare. Perciò è possibile che cambiamenti troppo frequenti stiano in qualche modo rallentando i progressi.
A mio parere dovreste rivalutare bene la situazione insieme al terapeuta e poi insistere sul compito più adatto, in base alla valutazione effettuata.
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Questa potrebbe essere stata una strategia non del tutto appropriata (lo dico ovviamente con tutte le riserve del caso, dato che non conosco il lavoro che avete fatto insieme alla collega).
La TBS prevede che si possa cambiare la prescrizione, se s'individuano ragioni valide per farlo. Ma prevede anche che si cerchi d'individuare il prima possibile quella più adatta e soprattutto di darle il tempo di funzionare. Perciò è possibile che cambiamenti troppo frequenti stiano in qualche modo rallentando i progressi.
A mio parere dovreste rivalutare bene la situazione insieme al terapeuta e poi insistere sul compito più adatto, in base alla valutazione effettuata.
[#11]
Ex utente
Gent. Dott Santonocito
Chiedero sicuramente alla terapeuta sia la rivalutazione del caso e anche di strategie.
vorrei chiederle, o a Lei o chi mi possa rispondere alcune domande: riguardo la diagnosi, si e sempre limitata a dirmi che si tratta di ansia e che un etichetta specifica non mi sarebbe servita a risolvere il mio problema. Le chiedo, cosi, a impressione se cio che ho raccontato corrisponde all'ansia o alla depressione, anche perche mi capita di leggere dei cosulti, specie a livello di psichiatri, che l'ansia essendo un sintomo e solo una manifestazione di altre cose...posso avere un suo punto di vista? inoltre le chiedo se ce qualche metodo per desensibilizzarmi da questa paura di poter presto o tardi cadere in depressione?non solo di bloccare la domanda, il punto non e tanto la presenza fine a se stessa della paura in quanto e nata come reazione al fatto di stare sempre male, il malessere non e ne esagerato da me e neppure inventato, non sono un "appassionato" di visite mediche ed anche il fatto di avere a che fare con psicofarmaci e psichiatri a vita, tanto inutili quanto inconcludenti, sinceramente non mi va, ed e per me ulteriore fonte di stress. io dal mio canto sarei disposto ad attendere dei benefici dalla tsb, non chiedo miracoli, ma sarei felice di liberarmi da questa paura senza sentirmene un inevitabile candidato, attuale o futuro, visto che essendo un essere umano, temo di arrivare al punto di rottura e sviluppare cio che mi spaventa. Mi piacerebbe migliorare la qualita della mia vita, cio e possibile? almeno per statistiche e dalla Sua esperienza personale, cio che ho io e qualcosa di veramente risolvibile? le chiedo pero qualunque sia la risposta, un parere sincero, sono stato illuso abbastanza senza mai vedere risultati! la ringrazio per la disponibilita. Con Stima.
Chiedero sicuramente alla terapeuta sia la rivalutazione del caso e anche di strategie.
vorrei chiederle, o a Lei o chi mi possa rispondere alcune domande: riguardo la diagnosi, si e sempre limitata a dirmi che si tratta di ansia e che un etichetta specifica non mi sarebbe servita a risolvere il mio problema. Le chiedo, cosi, a impressione se cio che ho raccontato corrisponde all'ansia o alla depressione, anche perche mi capita di leggere dei cosulti, specie a livello di psichiatri, che l'ansia essendo un sintomo e solo una manifestazione di altre cose...posso avere un suo punto di vista? inoltre le chiedo se ce qualche metodo per desensibilizzarmi da questa paura di poter presto o tardi cadere in depressione?non solo di bloccare la domanda, il punto non e tanto la presenza fine a se stessa della paura in quanto e nata come reazione al fatto di stare sempre male, il malessere non e ne esagerato da me e neppure inventato, non sono un "appassionato" di visite mediche ed anche il fatto di avere a che fare con psicofarmaci e psichiatri a vita, tanto inutili quanto inconcludenti, sinceramente non mi va, ed e per me ulteriore fonte di stress. io dal mio canto sarei disposto ad attendere dei benefici dalla tsb, non chiedo miracoli, ma sarei felice di liberarmi da questa paura senza sentirmene un inevitabile candidato, attuale o futuro, visto che essendo un essere umano, temo di arrivare al punto di rottura e sviluppare cio che mi spaventa. Mi piacerebbe migliorare la qualita della mia vita, cio e possibile? almeno per statistiche e dalla Sua esperienza personale, cio che ho io e qualcosa di veramente risolvibile? le chiedo pero qualunque sia la risposta, un parere sincero, sono stato illuso abbastanza senza mai vedere risultati! la ringrazio per la disponibilita. Con Stima.
[#12]
"cio che ho raccontato corrisponde all'ansia o alla depressione, anche perche mi capita di leggere dei cosulti, specie a livello di psichiatri, che l'ansia essendo un sintomo e solo una manifestazione di altre cose..."
Gentile ragazzo,
è riduttivo schiacciare il vissuto della persona sul sintomo che lamenta e di cui soffre:in questo senso si può affermare che l'ansia è solo un sintomo.
L'ansia, se contenuta entro certi limiti, è salutare, svolge delle funzioni ben precise, come proteggerci dall'ignoto ad esempio, oppure è utile per migliorare la concentrazione su un determinato compito. A volte aumenta a dismisura senza saperne coscientemente il perchè, quindi sarebbe opportuno sentire un professionista, provvedimento che lei ha già preso. Ha scelto determinati approcci ma non ha avuto i risultati sperati. Forse sarebbe opportuno rileggere i suoi sintomi calandoli nel contesto di vita in cui si trova immerso. Altri approcci, come quello psicodinamico (ma non solo) fanno questo lavoro.
Provi a leggere questi articoli
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
"Mi piacerebbe migliorare la qualita della mia vita, cio e possibile?"
"cio che ho io e qualcosa di veramente risolvibile?"
Il mio parere è che senz'altro si può migliorare la qualità della vita; sul "veramente risolvibile" bisognerebbe capire cosa intende lei. Di solito una certa tendenza all'irrequietezza resta, non si diventa mai completamente diversi da ciò che si è, per fortuna direi, ma si vive la propria personalità e il proprio modo di essere in armonia con se stessi e con chi si ha intorno a sé.
Tanti cari auguri,
Gentile ragazzo,
è riduttivo schiacciare il vissuto della persona sul sintomo che lamenta e di cui soffre:in questo senso si può affermare che l'ansia è solo un sintomo.
L'ansia, se contenuta entro certi limiti, è salutare, svolge delle funzioni ben precise, come proteggerci dall'ignoto ad esempio, oppure è utile per migliorare la concentrazione su un determinato compito. A volte aumenta a dismisura senza saperne coscientemente il perchè, quindi sarebbe opportuno sentire un professionista, provvedimento che lei ha già preso. Ha scelto determinati approcci ma non ha avuto i risultati sperati. Forse sarebbe opportuno rileggere i suoi sintomi calandoli nel contesto di vita in cui si trova immerso. Altri approcci, come quello psicodinamico (ma non solo) fanno questo lavoro.
Provi a leggere questi articoli
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1333-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico-parte-ii.html
"Mi piacerebbe migliorare la qualita della mia vita, cio e possibile?"
"cio che ho io e qualcosa di veramente risolvibile?"
Il mio parere è che senz'altro si può migliorare la qualità della vita; sul "veramente risolvibile" bisognerebbe capire cosa intende lei. Di solito una certa tendenza all'irrequietezza resta, non si diventa mai completamente diversi da ciò che si è, per fortuna direi, ma si vive la propria personalità e il proprio modo di essere in armonia con se stessi e con chi si ha intorno a sé.
Tanti cari auguri,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#13]
Ex utente
Grazie Dott. Ferretti, per veramente risolvibile intendo di poter ritornare a quando stavo bene, cioe prima di avere il malessere descritto a inizio di questa discussione! Cio che non riesco a comprendere e il perche mi senta male ininterrotamente, ogni giorno, da mattino a notte, senza tregua.. Non e stato mai, da nessuno compreso le reali cause dello stare male, ok l'ansia ma cio e iniziato in maniera indipendente dall'ansia.. non ho veramente motivi e cause da attribuire al mio contesto di vita, una vicissitudine di salute di natura infettiva e stata, forse l'innesco di tutto, ma ormai non conta.. resta il fatto che mi sono ritrovato strani malesseri, mai compresi, e l'ansia e stata un qualcosa di inevitabile perche sono anni ormai che sto veramente male. Leggero sicuramente i link che mi ha fornito. la ringrazio.
[#14]
Ha effettuato anche esami di tipo medico? E' importante escludere cause di tipo organico prima di qualsiasi lavoro psicologico. Forse sarebbe opportuno che lei sentisse anche il parere di uno psichiatra, a questo punto meglio se dal vivo.
[#15]
Ex utente
Ho fatto delle banali analisi del sangue piu tiroide. Il risultato e stato antimicrosomi alti 400,7, l'endocrinologo ritiene non centri nulla.
riguardo gli psichiatri, nel corso degli anni, ne ho visti 5, ogniuno ha proposto le sue teorie e interpretazioni, spesso fantasiose, mai una diagnosi se non ansia e che in qualche modo me lo stavo inventando... risultato 6 farmaci ssri e 1 triciclici nel corso degli anni dai quali l'unica cosa che ho avuto sono gli effetti collaterali, e non e un modo di dire..
ribassi pressori, violenti acufeni e vertigini, stordimento e sonnolenza piu che altro sedazione, pallore e malessere aumentato. fortunatamente scomparsi alla loro dismissione. sinceramente voglia di stare peggio e imbambolarmi non ne ho...
e questo oltretutto e fonte come gia detto di ulteriore stress. Comprendo che il Suo e solo un consiglio, ma, visti i precedenti direi che gli psichiatri, finche saro capace di intendere e volere, possono rimanere al loro posto. Dubito fortemente dell efficenza di questi "medicinali" ma questo e solo il mio parere..... Se nel caso non trovero benefici dal percorso di tsb sono disposto a ulteriori psicoterapie di qualunque matrice, ma non piu farmaci, non avrebbe alcun senso. La ringrazio ancora per il suo intervento. La saluto.
riguardo gli psichiatri, nel corso degli anni, ne ho visti 5, ogniuno ha proposto le sue teorie e interpretazioni, spesso fantasiose, mai una diagnosi se non ansia e che in qualche modo me lo stavo inventando... risultato 6 farmaci ssri e 1 triciclici nel corso degli anni dai quali l'unica cosa che ho avuto sono gli effetti collaterali, e non e un modo di dire..
ribassi pressori, violenti acufeni e vertigini, stordimento e sonnolenza piu che altro sedazione, pallore e malessere aumentato. fortunatamente scomparsi alla loro dismissione. sinceramente voglia di stare peggio e imbambolarmi non ne ho...
e questo oltretutto e fonte come gia detto di ulteriore stress. Comprendo che il Suo e solo un consiglio, ma, visti i precedenti direi che gli psichiatri, finche saro capace di intendere e volere, possono rimanere al loro posto. Dubito fortemente dell efficenza di questi "medicinali" ma questo e solo il mio parere..... Se nel caso non trovero benefici dal percorso di tsb sono disposto a ulteriori psicoterapie di qualunque matrice, ma non piu farmaci, non avrebbe alcun senso. La ringrazio ancora per il suo intervento. La saluto.
[#16]
Immagino che ha sofferto e soffra molto per questa situazione che sta vivendo. L'ansia e i problemi correlati non sono immaginari perché portano conseguenze reali!
"non ho veramente motivi e cause da attribuire al mio contesto di vita"
Non si tratta di attribuire ad altro, quanto di contestualizzare. Forse c'è qualcosa che la preoccupa, ma non se ne rende conto, da qui l'eventuale necessità di lavorare con uno psicologo a cui parlare del suo mondo interiore. Oppure ha semplicemente bisogno di essere ascoltato in modo diverso da quanto ha vissuto sin'ora.
Le mie sono solo ipotesi, da qui non è possibile fare di più.
Tuttavia, mi sento di invitarla a seguire scrupolosamente le terapie, di qualsiasi tipo, e di non lasciarle "a metà".
Un caro saluto,
"non ho veramente motivi e cause da attribuire al mio contesto di vita"
Non si tratta di attribuire ad altro, quanto di contestualizzare. Forse c'è qualcosa che la preoccupa, ma non se ne rende conto, da qui l'eventuale necessità di lavorare con uno psicologo a cui parlare del suo mondo interiore. Oppure ha semplicemente bisogno di essere ascoltato in modo diverso da quanto ha vissuto sin'ora.
Le mie sono solo ipotesi, da qui non è possibile fare di più.
Tuttavia, mi sento di invitarla a seguire scrupolosamente le terapie, di qualsiasi tipo, e di non lasciarle "a metà".
Un caro saluto,
Questo consulto ha ricevuto 16 risposte e 6.9k visite dal 31/10/2012.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.