Padre assente

Buonasera, sono una ragazza di circa 30 anni. Fidanzata da circa 13 e convivo da 4. Il rapporto con il mio compagno e' potenzialmente ottimo ,ma a causa delle mie problematiche che sto focalizzando solo negli ultimi anni l'ho praticamente distrutto.
Sono nata e cresciuta in una di quelle famiglie contadine molto numerose con un Capofamiglia che decide tutto su tutti, il nonno. Un uomo rigido e a tratti violento perfino con i nipoti. È' morto circa 12 anni fa e vi è' subentrato mio padre, tale e quale a lui ma con meno coraggio.
Non è' mai riuscito a costruire un rapporto con me o ne' tantomeno con mio fratello di 12 anni più piccolo di me. Aveva solo parole di rimprovero e spesso non era proprio a casa perché aveva una doppia vita. Mia madre soffre di paranoia e depressione forse anche a causa del comportamento di mio padre e' in cura da 6 anni.
Prima del loro divorzio avvenuto 1 anno e mezzo fa mio padre aveva costruito un rapporto quasi morboso con sua madre.
Io è mio fratello dopo il divorzio siamo rimasti soli economicamente e affettivamente, causa la malattia di mia madre e l'anaffettivita' di mio padre.
Tornando a me in questi anni di fidanzamento ho messo a dura prova il mio rapporto con il mio compagno con tradimenti, di cui è' al corrente, incomunicabilità totale da parte mia, che hanno portato la sua fiducia ai minimi storici. Praticamente godevo nell'Usare gli uomini e far soffrire qualcun altro. E questi ricordi e pensieri mi rammentano una persona che oggi non riconosco minimamente...tanto che ho cercato di tagliarmi i polsi ma poi ho pensato a mio fratello.
Comunque nell'ultimo anno e mezzo ho ripreso in mano la mia vita per il mio compagno, mio fratello, me.
Vorrei sapere quanto del mio passato possa aver influito sul mio rapporto odierno. È cosa devo fare adesso per recuperare la forza e non sprofondare di nuovo.
Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Sarebbe inutile darle "consigli" da qui o azzardare ipotesi su quanto il suo passato possa aver influito sul suo presente. A occhio e croce si potrebbe dire di sì, ma il saperlo non l'aiuta. Se il suo problema contiene aspetti come quelli che ha detto, se ha avuto una storia familiare così dolorosa e se non riesce a portare avanti una relazione in modo sano, dovrebbe rivolgersi di persona a uno psicologo psicoterapeuta e chiedere un parere. Da qui non si può fare granché per aiutarla, purtroppo.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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