Aiuto concreto a chi soffre d'ansia
Buon giorno a tutti! E buon Sabato!
Dopo aver consultato le molte pagine relative a questo argomento, mi sono deciso a scrivere la mia storia... nella speranza di ricevere dei consigli...
A luglio conosco una ragazza, ed esplode l'amore, bello, sereno, di quelli che senti che ti cambieranno la vita in meglio...
Lei in passato aveva avuto un esaurimento nervoso, e recentemente aveva subito un intervento di bypass gastrico. Ma i primi due mesi scorrono sereni.
Dopo due mesi, lei inizia ad avere dei momenti d'ansia, li riconduce al fatto che nell'ultima settimana ero un pò nervoso per problemi miei di lavoro\famiglia.
Mi chiede se possiamo "ricominciare" a vedersi e conoscersi con più calma... Io accetto e le dico di prendersi il suo tempo, di vedere i suoi amici, di condividere con me le sue paure... e do la colpa di questo momento al fatto che non le avevo dato sicurezza... ma forse non era solo quello.
Lei da fredda nell'esprimere i suoi sentimenti, ritorna sicura di noi, e dei suoi sentimenti, e alla grande! Io le faccio capire in tutti i modi quanto tengo a lei, al fatto che stia bene. Facciamo progetti insieme, ridiamo, siamo sereni...
Dopo poco, ritornano questi stati d'ansia... così, d'improvviso. La prima volta, ne ero stato un pò spaventato, ma ora, so di dover reagire positivamente per darle una mano... Lei è in cura da uno specialista.
La mia domanda è cosa posso fare io? Nel concreto... Perchè vedo una ragazza che nel giro di 24h passa dal dirmi "ti amo, voglio stare con te" a buchi neri in cui non esprime nulla... si chiude a riccio... e questa cosa mi toglie la terra dai sotto i piedi... voglio darle una mano, e voglio stare bene con lei... Premetto che lei mi dice che questa "ansia" nel corso della sua vita non è mai riuscita a motivarla... e anche adesso... non riesce... Cosa devo fare? Io sto cercando di essere una risorsa per Lei, a calmarla, a dirle che tutto passerà... a farla ridere e a farla vivere... Ma molto spesso, mi sento come se avessi fatto solo un buco nell'acqua.
Grazie mille
Dopo aver consultato le molte pagine relative a questo argomento, mi sono deciso a scrivere la mia storia... nella speranza di ricevere dei consigli...
A luglio conosco una ragazza, ed esplode l'amore, bello, sereno, di quelli che senti che ti cambieranno la vita in meglio...
Lei in passato aveva avuto un esaurimento nervoso, e recentemente aveva subito un intervento di bypass gastrico. Ma i primi due mesi scorrono sereni.
Dopo due mesi, lei inizia ad avere dei momenti d'ansia, li riconduce al fatto che nell'ultima settimana ero un pò nervoso per problemi miei di lavoro\famiglia.
Mi chiede se possiamo "ricominciare" a vedersi e conoscersi con più calma... Io accetto e le dico di prendersi il suo tempo, di vedere i suoi amici, di condividere con me le sue paure... e do la colpa di questo momento al fatto che non le avevo dato sicurezza... ma forse non era solo quello.
Lei da fredda nell'esprimere i suoi sentimenti, ritorna sicura di noi, e dei suoi sentimenti, e alla grande! Io le faccio capire in tutti i modi quanto tengo a lei, al fatto che stia bene. Facciamo progetti insieme, ridiamo, siamo sereni...
Dopo poco, ritornano questi stati d'ansia... così, d'improvviso. La prima volta, ne ero stato un pò spaventato, ma ora, so di dover reagire positivamente per darle una mano... Lei è in cura da uno specialista.
La mia domanda è cosa posso fare io? Nel concreto... Perchè vedo una ragazza che nel giro di 24h passa dal dirmi "ti amo, voglio stare con te" a buchi neri in cui non esprime nulla... si chiude a riccio... e questa cosa mi toglie la terra dai sotto i piedi... voglio darle una mano, e voglio stare bene con lei... Premetto che lei mi dice che questa "ansia" nel corso della sua vita non è mai riuscita a motivarla... e anche adesso... non riesce... Cosa devo fare? Io sto cercando di essere una risorsa per Lei, a calmarla, a dirle che tutto passerà... a farla ridere e a farla vivere... Ma molto spesso, mi sento come se avessi fatto solo un buco nell'acqua.
Grazie mille
[#1]
Gentile ragazzo,
può trovare alcuni utili suggerimenti nel seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/963-aiutare-i-famigliari-dei-pazienti-con-un-disturbo-d-ansia-suggerimenti-e-strategie.html
Tenga sempre presente però che il suo ruolo è quello di compagno e non di "curante" nei confronti della sua ragazza. La motivi e la sostenga soprattutto a proseguire gli incontri con lo specialista che l'ha in cura.
Cordialmente,
può trovare alcuni utili suggerimenti nel seguente articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/963-aiutare-i-famigliari-dei-pazienti-con-un-disturbo-d-ansia-suggerimenti-e-strategie.html
Tenga sempre presente però che il suo ruolo è quello di compagno e non di "curante" nei confronti della sua ragazza. La motivi e la sostenga soprattutto a proseguire gli incontri con lo specialista che l'ha in cura.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 27/10/2012.
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