Tristezza
Ammetto che ultimamente ho sbagliato con il mio ragazzo, a partire dal fatto che per motivi di studio mi sono trasferita a più di 700km da lui. Dopo pochi giorni che c'eravamo lasciati cercavo un altro per dimenticarlo (perchè quello che provo per lui è fortissimo) e questo non lo ha mai digerito, tuttora che è passato più di un mese dall'accaduto. Dice che sono "cigetta", che mi piace andare dietro i ragazzi ma questo non è assolutamente vero, anzi sono molto mascolina e questo "andare dietro i ragazzi" lo converte in altro quando in realtà è solo per un fatto di carattere, nessun interesse. Dice di non fidarsi più di me e questo comporta un sacco di disturbi in me che trascino da quattro anni ma che ora stanno aumentando, a partire da attacchi d'ansia, sbandamenti, tristezza che sfocia quasi sempre in pianti e sentimento di solitudine. Da quando sto con lui non ho mai avuto certezze perchè sempre minaccia di lasciarmi e lo fa però dopo il giro di un paio di giorni ritorniamo insieme perchè in fondo ci teniamo reciprocamente alla nostra storia e proviamo forti sentimenti. Vorrei sapere tutto questo a cosa mi sta portando visto che mi sento sempre così triste, sola e soprattutto rifiutata da lui e non riesco a fargli cambiare idea. Di questo mio malessere per ora non vuole parlarne con me. In alcuni giorni esaspera il suo amore per me mandandomi messaggi dolcissimi ed altri mi tratta malissimo tutto questo perchè non si fida di me. Ultimamente sto cambiando per lui: sono sempre presente, lo chiamo spesso, ci videochiamiamo, non esco per paura che lui si ingelosisca ed inizia ad innervosirsi con me e sto facendo domanda di trasferimento per un'università che dista solo 40 km da lui. Mi manda in confusione e soprattutto ora mi sento debole, meno attenta nello studio, nelle relazioni sociali (che ultimamente non ho). In passato ha sbagliato anche lui (in forma lieve) ma l'ho perdonato comunque perchè ci tengo molto a lui. Non so come fargli cambiare idea su di me e questo mi rende ancora più amareggiata in quanto non riesco a trovare una soluzione e questo si ripercuote sulla mia vita perchè non riesco ad essere sicura di cioè che faccio (lo sono sempre stata però ora maggiormente). Vorrei vivere tranquillamente questa storia ma prima di tutto deve essere tranquillo lui per esserlo anche io ma questo non lo capisce e dopo 3-4 giorni siamo punto e da capo. Tutto questo cosa può comportare in me visto che il mio stato d'ansia e di agitazione stanno peggiorando? Si può salvare il tutto soprattutto per ritrovare una mia tranquillità ed una nostra tranquillità? C'è sempre stata ansia ma ora avverto malori continui ed il mio corpo non riuscirà a resistere ancora per molto a tutto questo.
Mi scuso per la lunga lettera ma con questo stato non riuscivo a tenere dentro ancora per molto tutto quello che sentivo. Grazie.
Mi scuso per la lunga lettera ma con questo stato non riuscivo a tenere dentro ancora per molto tutto quello che sentivo. Grazie.
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"Dice di non fidarsi più di me e questo comporta un sacco di disturbi in me che trascino da quattro anni ma che ora stanno aumentando, a partireda attacchi d'ansia, sbandamenti, tristezza che sfocia quasi sempre in pianti e sentimento di solitudine"
Cara Ragazza,
da quanto ci dici stai male fin dall'inizio della vostra relazione, e cioè da ben 4 anni: lui non è "poco tranquillo" solo adesso che sei lontana, ma lo era fin dall'inizio, e visto che dovrebbe ormai conoscerti molto bene e sapere che si può fidare di te penso che il problema possa essere d'altro tipo, magari legato a sue difficoltà psicologiche a fidarsi degli altri (o delle ragazze).
Se così fosse nemmeno rinunciando a uscire come fai ora - ma anche a vivere del tutto la tua vita - potresti tranquillizzarlo.
Il prezzo che hai finora pagato per stare con lui, in una relazione costantemente sotto minaccia di rottura da parte sua, è molto alto: sta a te valutare quanto contino equilibrio e serenità rispetto al malessere che ti provoca il mantenimento di questo rapporto.
Penso che lo stress che questa storia genera in te sia dovuto al fatto che cerchi in ogni modo di (ri)conquistare un ragazzo che ti tiene sulla corda e ti fa continuamente pensare che potrebbe lasciarti:
"mi sento sempre così triste, sola e soprattutto rifiutata da lui e non riesco a fargli cambiare idea".
Ci chiedi per quanto potrai andare avanti così, e non è possibile risponderti con precisione.
Visto però che stai riscontrando un peggioramento ti consiglio di riflettere bene sul da farsi.
Cara Ragazza,
da quanto ci dici stai male fin dall'inizio della vostra relazione, e cioè da ben 4 anni: lui non è "poco tranquillo" solo adesso che sei lontana, ma lo era fin dall'inizio, e visto che dovrebbe ormai conoscerti molto bene e sapere che si può fidare di te penso che il problema possa essere d'altro tipo, magari legato a sue difficoltà psicologiche a fidarsi degli altri (o delle ragazze).
Se così fosse nemmeno rinunciando a uscire come fai ora - ma anche a vivere del tutto la tua vita - potresti tranquillizzarlo.
Il prezzo che hai finora pagato per stare con lui, in una relazione costantemente sotto minaccia di rottura da parte sua, è molto alto: sta a te valutare quanto contino equilibrio e serenità rispetto al malessere che ti provoca il mantenimento di questo rapporto.
Penso che lo stress che questa storia genera in te sia dovuto al fatto che cerchi in ogni modo di (ri)conquistare un ragazzo che ti tiene sulla corda e ti fa continuamente pensare che potrebbe lasciarti:
"mi sento sempre così triste, sola e soprattutto rifiutata da lui e non riesco a fargli cambiare idea".
Ci chiedi per quanto potrai andare avanti così, e non è possibile risponderti con precisione.
Visto però che stai riscontrando un peggioramento ti consiglio di riflettere bene sul da farsi.
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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Utente
La ringrazio per la sua risposta, so quale protebbe essere la cosa migliore da fare ma sarebbe un problema anche lì visto che molto tempo che provo a lasciarlo ma torna come un boomerang e non riesco a resisterli perciò cado nella sua rete sempre per l'ennesima volta, lo lascia anche prima di partire per gli studi l'anno scorso perchè so che lui non ama le relazioni a distanza però mi disse che aveva accettato la situazione ma questo non è mai avvenuto. Sul fatto che non si fidi delle ragazze questo penso per me sia quasi una certezza perchè non fa altro che dire "siete tutte uguali" oppure "la prossima volta che conoscerò una ragazza sarà diverso il mio comportamento" o anche "da ora penserò solo a me e a trattare tutte solo per uno scopo". Da una parte gratifica sentirsi dire che anche lui è in parte complice di tutto. Rinnovo i miei ringraziamenti.
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Utente
Con la frase "Da una parte gratifica sentirsi dire che anche lui è in parte complice di tutto" volevo dire che questo mio stato d'ansia pensavo fosse una parte del mio carattere, lo giustificavo sempre dicendo "sono io che sono nata ansiosa" ma parte di questo mio comportamento, in un certo senso, penso sia una reazione al suo di atteggiamento, cioè è come se fossi in simbiosi con lui: lui è felice e lo sono anche io, si agita e mi agito anche io, è nervoso e lo divento anche io.
Mentre con la frase "mi disse che aveva accettato la situazione ma questo non è mai avvenuto" volevo dire che quando sono partita, per evitare una nostra rottura (in quanto lo stavo lasciando) mi disse che aveva accettato la mia partenza e che avrebbe vissuto questa storia a distanza ma in realtà non mi ha mai perdonata per la mia partenza, me lo rinfaccia tuttora tanto che ho preso la decisione di stare il più vicina possibile a lui trasferendomi.
Mentre con la frase "mi disse che aveva accettato la situazione ma questo non è mai avvenuto" volevo dire che quando sono partita, per evitare una nostra rottura (in quanto lo stavo lasciando) mi disse che aveva accettato la mia partenza e che avrebbe vissuto questa storia a distanza ma in realtà non mi ha mai perdonata per la mia partenza, me lo rinfaccia tuttora tanto che ho preso la decisione di stare il più vicina possibile a lui trasferendomi.
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Visto che il vostro rapporto è durato diversi anni, da quando tu ne avevi solo 15-16, penso che a un certo punto sia difficile capire quanto l'ansia sia anche un problema tuo, individuale, e quanto dipenda dalla situazione con lui.
Non escludo che questa seconda possibilità possa essere preminente.
Lui è un tuo coetaneo?
Non escludo che questa seconda possibilità possa essere preminente.
Lui è un tuo coetaneo?
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Quando avevi 15-16 anni il tuo ragazzo ne aveva 18-19 ed era significativamente più grande di te per età e immagino anche per esperienza.
E' possibile quindi che lui abbia impostato come voleva il rapporto, avendo una posizione dominante all'interno della coppia, e che tu abbia costruito il tuo ruolo in risposta alle sue sollecitazioni ad essere in un certo modo nei suoi confronti.
E' possibile quindi che lui abbia impostato come voleva il rapporto, avendo una posizione dominante all'interno della coppia, e che tu abbia costruito il tuo ruolo in risposta alle sue sollecitazioni ad essere in un certo modo nei suoi confronti.
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Utente
Si, questo è certamente vero, infatti ora che più o meno ho l'età che lui aveva all'inizio della nostra storia sottolinea sempre il fatto che io "sia cambiata" e che non riconosce in me la persona che ero prima dato dal fatto che anche io ora ho collezionato una serie di esperienze che mi hanno fatto in qualche modo diventare quella che sono. Lui ci soffre molto ed infatti ora non si fida di me e lo fa ricorrentemente, il giorno prima è felice di avermi accanto ed il giorno dopo inizia a sparare a zero su di me, soffrendo per questa mia immediata ricerca di un rimpiazzo (anche se lui considera l'accaduto come se lo avessi tradito perchè il tempo che noi non stavamo insieme lo vedeva come se in realtà la nostra storia continuasse). Ho sempre la paura che ricerchi le persone con cui parlavo nel momento in cui noi eravamo separati, per chiedere di cosa discutevo. E' un incubo che mi agita spesso nei momenti in cui lui non è lucido.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 1.5k visite dal 27/10/2012.
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