Crisi e depressione dopo la fine di una storia a distanza
Salve,
sono una ragazza, ho 26 anni, e due anni fa mi innamorai del mio ragazzo,27 mentre ero all'estero per studi.Purtroppo in un anno, dovetti tornare per terminare i miei studi. Sottolineo, che iniziai e continuai questa storia perchè fin dall'inizio lui mi illuse che mi avrebbe seguito, arrivato il momento di dover lasciare il suo Paese. Ma in realtà, come ho detto, era solo un'illusione. Infatti fu da questo momento che iniziò la crisi, non era convinto di poter viaggiare in Italia ma era convinto e aveva il terrore che la distanza ci avrebbe separati e ci saremmo persi. Melodrammatico ma con un fondo di verità. Fu così che dopo tante discussioni,cercò di raggiungermi qui in Italia, con l'idea che sarebbe stato temporaneo.Bene,durò tre giorni,e andò via giusto per il mio compleanno, non poteva resistere più.Stava male per aver abbandonato sua madre che vive sola, separata, e il cane, che è troppo grande perchè lo possa accudire lei.Per questo decise che era giusto abbandonare me, in quel giorno, con il rischio di perdermi. La cosa grave, è che non mi perse, a seguito di questa partenza, entrò in depressione, una crisi esistenziale passeggera nella quale la mia presenza non sembrava più necessaria. Mi lasciò, ma dopo poco, non resistetti e lo chiamai, senza orgoglio, perchè mi mancava, non ero pronta alla presa di coscienza di un abbandono. Fu così che iniziò un periodo durato fino a poco fa fatto di viaggi di andata e ritorno, soprattutto miei, perchè lui si sa, aveva il cane e la madre che non poteva abbandonare, e dei pochi suoi alcuni pagati da me. In questa instabilità generale, decisi di essere al suo fianco, in questa fase,per altruismo ma anche per egoismo, a conti fatti non volevo ancora arrendermi, lo necessitavo. E ne pagai le conseguenze, nei miei studi, nelle amicizie, nella mia vita in generale, mentre assistevo da brava crocerossina la ripresa del mio ragazzo che non faceva altro che dirmi i miei difetti, e che brutto carattere avevo. Quest'estate decidemmo che non si poteva continuare così e allora dopo infinite discussioni, mi convinsi a seguire gli studi nel suo paese, vivendo con lui e la madre, perchè non accetta di avermi in un'altra casa fino a quando anche lui non potrà economicamente emanciparsi. Ancora una volta, non volevo perderlo, e accettai, ma vivere con la madre per me era impossibile, mi sentii soffocare.Ritornai in Italia, successe un evento nella mia famiglia, mi insultò, adesso solo ci si parla in chat, freddamente con rancore. Pero non vuole finirla, dice che adesso non c'è amore, niente, un giorno chissà, al mio rifiuto di seguire così, mi accusa di non avere pazienza. Mi chiedo, con tutto e non tutto quello che ho scritto perchè non riesco a staccarmi da lui, a voltare pagina, perchè preferisco farmi convincere e maltrattare? Perchè ha sempre la capacità di farmi sentire la colpevole? Perchè mi illudo che mi ami davvero?
Spero in un vostro consiglio, grazie mille
sono una ragazza, ho 26 anni, e due anni fa mi innamorai del mio ragazzo,27 mentre ero all'estero per studi.Purtroppo in un anno, dovetti tornare per terminare i miei studi. Sottolineo, che iniziai e continuai questa storia perchè fin dall'inizio lui mi illuse che mi avrebbe seguito, arrivato il momento di dover lasciare il suo Paese. Ma in realtà, come ho detto, era solo un'illusione. Infatti fu da questo momento che iniziò la crisi, non era convinto di poter viaggiare in Italia ma era convinto e aveva il terrore che la distanza ci avrebbe separati e ci saremmo persi. Melodrammatico ma con un fondo di verità. Fu così che dopo tante discussioni,cercò di raggiungermi qui in Italia, con l'idea che sarebbe stato temporaneo.Bene,durò tre giorni,e andò via giusto per il mio compleanno, non poteva resistere più.Stava male per aver abbandonato sua madre che vive sola, separata, e il cane, che è troppo grande perchè lo possa accudire lei.Per questo decise che era giusto abbandonare me, in quel giorno, con il rischio di perdermi. La cosa grave, è che non mi perse, a seguito di questa partenza, entrò in depressione, una crisi esistenziale passeggera nella quale la mia presenza non sembrava più necessaria. Mi lasciò, ma dopo poco, non resistetti e lo chiamai, senza orgoglio, perchè mi mancava, non ero pronta alla presa di coscienza di un abbandono. Fu così che iniziò un periodo durato fino a poco fa fatto di viaggi di andata e ritorno, soprattutto miei, perchè lui si sa, aveva il cane e la madre che non poteva abbandonare, e dei pochi suoi alcuni pagati da me. In questa instabilità generale, decisi di essere al suo fianco, in questa fase,per altruismo ma anche per egoismo, a conti fatti non volevo ancora arrendermi, lo necessitavo. E ne pagai le conseguenze, nei miei studi, nelle amicizie, nella mia vita in generale, mentre assistevo da brava crocerossina la ripresa del mio ragazzo che non faceva altro che dirmi i miei difetti, e che brutto carattere avevo. Quest'estate decidemmo che non si poteva continuare così e allora dopo infinite discussioni, mi convinsi a seguire gli studi nel suo paese, vivendo con lui e la madre, perchè non accetta di avermi in un'altra casa fino a quando anche lui non potrà economicamente emanciparsi. Ancora una volta, non volevo perderlo, e accettai, ma vivere con la madre per me era impossibile, mi sentii soffocare.Ritornai in Italia, successe un evento nella mia famiglia, mi insultò, adesso solo ci si parla in chat, freddamente con rancore. Pero non vuole finirla, dice che adesso non c'è amore, niente, un giorno chissà, al mio rifiuto di seguire così, mi accusa di non avere pazienza. Mi chiedo, con tutto e non tutto quello che ho scritto perchè non riesco a staccarmi da lui, a voltare pagina, perchè preferisco farmi convincere e maltrattare? Perchè ha sempre la capacità di farmi sentire la colpevole? Perchè mi illudo che mi ami davvero?
Spero in un vostro consiglio, grazie mille
[#1]
"adesso solo ci si parla in chat, freddamente con rancore. Pero non vuole finirla, dice che adesso non c'è amore, niente, un giorno chissà, al mio rifiuto di seguire così, mi accusa di non avere pazienza"
Cara Utente,
forse il suo ragazzo è una persona infantile e poco equilibrata, che riesce a coinvolgerla in determinate dinamiche perchè la fa sentire costantemente sotto giudizio e la porta così a cercare di dimostrargli che non corrosponde all'immagine negativa che lui le rimanda di continuo.
Lei ci chiede:
"perchè preferisco farmi convincere e maltrattare? Perchè ha sempre la capacità di farmi sentire la colpevole?"
e forse la chiave del problema è proprio qui.
Perchè dà a questo ragazzo il potere di farla sentire "colpevole"?
Le viene in mente qualcuno che in passato l'ha messa nella stessa situazione?
In generale lei è una persona che tiene a dimostrare gli altri le proprie qualità?
Si ritiene perfezionista o comunque solitamente interessata a raggiungere buoni risultati?
Si perdona gli errori che commette?
Cara Utente,
forse il suo ragazzo è una persona infantile e poco equilibrata, che riesce a coinvolgerla in determinate dinamiche perchè la fa sentire costantemente sotto giudizio e la porta così a cercare di dimostrargli che non corrosponde all'immagine negativa che lui le rimanda di continuo.
Lei ci chiede:
"perchè preferisco farmi convincere e maltrattare? Perchè ha sempre la capacità di farmi sentire la colpevole?"
e forse la chiave del problema è proprio qui.
Perchè dà a questo ragazzo il potere di farla sentire "colpevole"?
Le viene in mente qualcuno che in passato l'ha messa nella stessa situazione?
In generale lei è una persona che tiene a dimostrare gli altri le proprie qualità?
Si ritiene perfezionista o comunque solitamente interessata a raggiungere buoni risultati?
Si perdona gli errori che commette?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Ex utente
Gentile dott,ssa,
la ringrazio.
Effettivamente, ho appreso nel tempo, che bisogna dimostrare di poter valer qualcosa, certamente. Non mi ritengo perfezionista, ma si ci tengo ai buoni risultati.
Anche se, il mio problema in questa relazione, è come mi sento manipolata dai suoi stati d'animo. Un giorno mi dice che mi ama, che gli manco, il giorno dopo non sente e non vede niente. E non accetto questa chiusura che mi pone, questo distacco radicale per poi dirmi che bisogna avere pazienza. Si, questo lo sono, impaziente è vero, ma non è il tema su cui far girare il problema credo.
Piuttosto penso che il problema sia perchè mi tiene così agganciata pur vedendo giorno dopo giorno il male che mi fa, la lontananza che prende senza voler lasciarlo del tutto. Mi sembra che aspetti che lo faccia io, e quando succede, sono quella debole, quella che non è capace. La scusa per ritornare a essere ferocemente passivo nei miei confronti.
Vorrei trovare il modo di essere più obiettiva, e non so come fare.
Vorrei poter ammettere una volta per tutte che non è giusto che mi tratti così. Ma alla fine vedo solo le mie colpe, i miei sbagli.
la ringrazio.
Effettivamente, ho appreso nel tempo, che bisogna dimostrare di poter valer qualcosa, certamente. Non mi ritengo perfezionista, ma si ci tengo ai buoni risultati.
Anche se, il mio problema in questa relazione, è come mi sento manipolata dai suoi stati d'animo. Un giorno mi dice che mi ama, che gli manco, il giorno dopo non sente e non vede niente. E non accetto questa chiusura che mi pone, questo distacco radicale per poi dirmi che bisogna avere pazienza. Si, questo lo sono, impaziente è vero, ma non è il tema su cui far girare il problema credo.
Piuttosto penso che il problema sia perchè mi tiene così agganciata pur vedendo giorno dopo giorno il male che mi fa, la lontananza che prende senza voler lasciarlo del tutto. Mi sembra che aspetti che lo faccia io, e quando succede, sono quella debole, quella che non è capace. La scusa per ritornare a essere ferocemente passivo nei miei confronti.
Vorrei trovare il modo di essere più obiettiva, e non so come fare.
Vorrei poter ammettere una volta per tutte che non è giusto che mi tratti così. Ma alla fine vedo solo le mie colpe, i miei sbagli.
[#3]
Credo che di pazienza lei ne abbia avuta anche troppa, così come di disponibilità ad andare incontro al ragazzo e alle sue scelte ed esigenze.
Non le sembra?
"mi sento manipolata dai suoi stati d'animo. Un giorno mi dice che mi ama, che gli manco, il giorno dopo non sente e non vede niente"
Questo è un tipo di comportamento adolescenziale che può fare molta presa e serve a legare il partner a sè. (Non per niente qualunque telenovela per conquistare spettatori si basa sull'andamento ondivago degli interessi sentimentali dei protagonisti.)
Il ragazzo si è messo nella posizione di decidere le sorti e l'andamento del vostro rapporto, lei gli sta andando dietro per dimostrare di valere e di non meritare gli insulti.
Se c'è un errore da parte sua direi che è questo.
Si chieda cosa davvero la lega a lui: è amore o desiderio di convincerlo del suo valore?
Non le sembra?
"mi sento manipolata dai suoi stati d'animo. Un giorno mi dice che mi ama, che gli manco, il giorno dopo non sente e non vede niente"
Questo è un tipo di comportamento adolescenziale che può fare molta presa e serve a legare il partner a sè. (Non per niente qualunque telenovela per conquistare spettatori si basa sull'andamento ondivago degli interessi sentimentali dei protagonisti.)
Il ragazzo si è messo nella posizione di decidere le sorti e l'andamento del vostro rapporto, lei gli sta andando dietro per dimostrare di valere e di non meritare gli insulti.
Se c'è un errore da parte sua direi che è questo.
Si chieda cosa davvero la lega a lui: è amore o desiderio di convincerlo del suo valore?
[#6]
Ex utente
Difficile da rispondere.
Adesso le rispondo che temo di non essere stata amata da lui, di aver visto cose che non ci son mai state. Di aver ignorato segnali chiari.
Tra l'altro, ii miei vari entativi di chiudere definitavemente, quando all'ennesima scena passiva aggressiva non ne voglio più sapere,
falliscono perchè inevitabilmente mi ossessiono su tutto quello che potrebbe fare o fa, attraverso il suo social network, unico nostro mezzo di comunicazione, tristemente. Dal suo tentativo di manipolarmi nasce il mio tentativo misero di controllare quello che fa, non so neanche perchè. So solo che il mio stesso comportamento mi fa sentire ridicola e stupida.
E' così che non riesco a trovare la forma giusta per comportarmi
Adesso le rispondo che temo di non essere stata amata da lui, di aver visto cose che non ci son mai state. Di aver ignorato segnali chiari.
Tra l'altro, ii miei vari entativi di chiudere definitavemente, quando all'ennesima scena passiva aggressiva non ne voglio più sapere,
falliscono perchè inevitabilmente mi ossessiono su tutto quello che potrebbe fare o fa, attraverso il suo social network, unico nostro mezzo di comunicazione, tristemente. Dal suo tentativo di manipolarmi nasce il mio tentativo misero di controllare quello che fa, non so neanche perchè. So solo che il mio stesso comportamento mi fa sentire ridicola e stupida.
E' così che non riesco a trovare la forma giusta per comportarmi
[#7]
Ex utente
E le aggiungo,
che la mia sciocca e inutile insistenza in spiarlo/controllarlo è nata soprattutto da una nuova amicizia manifesta adesso sul social network tra lui e un'altra ragazza.
Perchè vede, io continuo a vedere tutte queste cose che non funzionano, ma poi adesso scopro questo, e mi fa male vedere come si avvicina più a una sua amica mentre lascia uno spazio indicibile tra di noi.
che la mia sciocca e inutile insistenza in spiarlo/controllarlo è nata soprattutto da una nuova amicizia manifesta adesso sul social network tra lui e un'altra ragazza.
Perchè vede, io continuo a vedere tutte queste cose che non funzionano, ma poi adesso scopro questo, e mi fa male vedere come si avvicina più a una sua amica mentre lascia uno spazio indicibile tra di noi.
[#8]
Cara ragazza, mi sembra che si sia colpevolizzata e distrutta abbastanza.
Ha pagato troppo salato qualche momento di felicità, non si merita tutto questo.
Si faccia aiutare da uno psicoterapeuta, ci sono anche strutture pubbliche, ma tagli, senza se e senza ma.
Perchè vuole buttare la sua giovinezza? io penso che dopo aver provato e riprovato è sano e intelligente decidere che non ci si batte per le cause impossibili..
A questo giovanotto centrato sul sè ha dato fin troppo tempo..
Coraggio, la vita è là fuori, sarà senza dubbio migliore di tutta questa angoscia..inutile.
Cari auguri
Ha pagato troppo salato qualche momento di felicità, non si merita tutto questo.
Si faccia aiutare da uno psicoterapeuta, ci sono anche strutture pubbliche, ma tagli, senza se e senza ma.
Perchè vuole buttare la sua giovinezza? io penso che dopo aver provato e riprovato è sano e intelligente decidere che non ci si batte per le cause impossibili..
A questo giovanotto centrato sul sè ha dato fin troppo tempo..
Coraggio, la vita è là fuori, sarà senza dubbio migliore di tutta questa angoscia..inutile.
Cari auguri
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#10]
"Dal suo tentativo di manipolarmi nasce il mio tentativo misero di controllare quello che fa"
E' proprio così. Solo che mentre lui è presumibilmente un abile manipolatore, che l'ha portata a fare quello che voleva lui lasciandole la convinzione di averlo deciso lei, lei non lo è.
Probabilmente adesso serve un taglio netto, penso che sia il solo modo per uscire dalla ragnatela che lui le ha intessuto attorno fino ad ora.
E' proprio così. Solo che mentre lui è presumibilmente un abile manipolatore, che l'ha portata a fare quello che voleva lui lasciandole la convinzione di averlo deciso lei, lei non lo è.
Probabilmente adesso serve un taglio netto, penso che sia il solo modo per uscire dalla ragnatela che lui le ha intessuto attorno fino ad ora.
[#11]
Ex utente
Allora mi dica,
perché sto così male, vedendo che mi fa ciò che sempre mi ha detto non essere capace. Viene da una famiglia di divorziati, scoprì il tradimento di suo padre e lo rivelò alla madre, da allora si ruppe la famiglia, e non parla con il padre da molto tempo, lo disprezza per aver fatto questo. Perché dopo essersi mostrato così suscettibile al tema e dicendomi che mai sarebbe stato come il padre,perché invece adesso sta adottando lo stesso comportamento con me? Non mi ha tradito fisicamente, questo no, ma penso non ci sia differenza, perché iniziare ad avere interesse verso un'altra è già di per se un tradimento. O mi sbaglio?
Sono domande sciocche, lo so, che forse non hanno risposta e dovrei solo accettare il fatto che non è quello che si è voluto mostrare.
Solo cerco di farmene una ragione..
[#12]
Le sue non sono domande sciocche.
Non so se e quanto il ragazzo sia simile al proprio padre, ma il genitore del proprio stesso sesso è il modello inconsapevole di ogni figlio e figlia e accade spesso che questo modello influenzi il comportamento in modo automatico.
Indipendentemente comunque dal perchè lui si comporti così quello che conta è la modalità con cui si sta relazionando a lei, che le causa una significativa sofferenza per la sua instabilità più che per il fatto che lui ha di recente stretto un'amicizia virtuale:
"io continuo a vedere tutte queste cose che non funzionano, ma poi adesso scopro questo, e mi fa male vedere come si avvicina più a una sua amica mentre lascia uno spazio indicibile tra di noi".
La sua nuova amica è solo l'ultima goccia, che può portare il vaso a traboccare.
Non so se e quanto il ragazzo sia simile al proprio padre, ma il genitore del proprio stesso sesso è il modello inconsapevole di ogni figlio e figlia e accade spesso che questo modello influenzi il comportamento in modo automatico.
Indipendentemente comunque dal perchè lui si comporti così quello che conta è la modalità con cui si sta relazionando a lei, che le causa una significativa sofferenza per la sua instabilità più che per il fatto che lui ha di recente stretto un'amicizia virtuale:
"io continuo a vedere tutte queste cose che non funzionano, ma poi adesso scopro questo, e mi fa male vedere come si avvicina più a una sua amica mentre lascia uno spazio indicibile tra di noi".
La sua nuova amica è solo l'ultima goccia, che può portare il vaso a traboccare.
[#13]
Ex utente
Il vaso infatti, è traboccato.
Questa amica, non è virtuale ma reale e da poco tempo fa parte dei suoi contatti pubblici, la goccia ultima infatti, è stata una foto pubblicata in questo contesto, dove ci sono loro due mentre lavorano. Mi è sembrata una mancanza di rispetto, già che spesso si è negato a pubblicare diverse nostre(per privacy e intimità diceva) ha però si dato l'approvazione affinché questa ragazza pubblichi una loro.
Non sono contraria a che ponga foto con sue amiche ma è ovviamente questa differenza che mette tra le due cose che non mi piace. Alla mia reazione ovviamente la sua, inizialmente tentando di convincermi che non ci fosse niente di male, che addirittura si aspettava che mi piacesse, dopo accusandomi di volerlo segregare a un'unica relazione con me.
Da qui una lunga discussione su come si relaziona con queste amiche, (stranamente sempre ha amiche più che amici) , che non c'è niente di male in fare lo spiritoso con le ragazze, che lui è fatto così, che io vedo fantasmi ad ogni parte e che mi comporto allo stesso modo.
Sinceramente sono arrivata,un po' lentamente, alla conclusione che ad ogni modo io non ho il potere di cambiare questi atteggiamenti che solo mi fanno male.
L'ho lasciato, ha cercato di convincermi del contrario per molto tempo, dicendomi come sempre che è affrettato e che non ho pazienza. Ma i tentativi che offre per aggiustare la situazione sono sempre gli stessi,aspettare quando un giorno le cose migliorino, cioè quando IO potrò raggiungerlo dove lui deve stare, perché lui ha le sue cose e non è proprio il caso di prendere un aereo per raggiungermi.
La mia risposta è stata, no.
Anche se ho un tarlo nella mente che si è messo a lavoro e inizia a dirmi che in realtà ha davvero ragione ed è colpa mia. Forse sono davvero così estremamente gelosa come dice, e il problema è tutto nella mia testa? O forse mi sta confondendo ancora una volta?
Questa amica, non è virtuale ma reale e da poco tempo fa parte dei suoi contatti pubblici, la goccia ultima infatti, è stata una foto pubblicata in questo contesto, dove ci sono loro due mentre lavorano. Mi è sembrata una mancanza di rispetto, già che spesso si è negato a pubblicare diverse nostre(per privacy e intimità diceva) ha però si dato l'approvazione affinché questa ragazza pubblichi una loro.
Non sono contraria a che ponga foto con sue amiche ma è ovviamente questa differenza che mette tra le due cose che non mi piace. Alla mia reazione ovviamente la sua, inizialmente tentando di convincermi che non ci fosse niente di male, che addirittura si aspettava che mi piacesse, dopo accusandomi di volerlo segregare a un'unica relazione con me.
Da qui una lunga discussione su come si relaziona con queste amiche, (stranamente sempre ha amiche più che amici) , che non c'è niente di male in fare lo spiritoso con le ragazze, che lui è fatto così, che io vedo fantasmi ad ogni parte e che mi comporto allo stesso modo.
Sinceramente sono arrivata,un po' lentamente, alla conclusione che ad ogni modo io non ho il potere di cambiare questi atteggiamenti che solo mi fanno male.
L'ho lasciato, ha cercato di convincermi del contrario per molto tempo, dicendomi come sempre che è affrettato e che non ho pazienza. Ma i tentativi che offre per aggiustare la situazione sono sempre gli stessi,aspettare quando un giorno le cose migliorino, cioè quando IO potrò raggiungerlo dove lui deve stare, perché lui ha le sue cose e non è proprio il caso di prendere un aereo per raggiungermi.
La mia risposta è stata, no.
Anche se ho un tarlo nella mente che si è messo a lavoro e inizia a dirmi che in realtà ha davvero ragione ed è colpa mia. Forse sono davvero così estremamente gelosa come dice, e il problema è tutto nella mia testa? O forse mi sta confondendo ancora una volta?
[#14]
Da quanto ci dice non è da escludere che lei sia una persona piuttosto gelosa, ma la situazione che si è creata (rapporto telematico a distanza) suscita in lei una serie di pensieri e di reazioni che penso proprio emergerebbero nella maggior parte delle persone che si trovassero al suo posto.
Riporterei però la sua attenzione su tutto il resto, perchè concentrarsi solo su quest'ultima questione conduce ad una visione parziale della situazione che non favorisce l'elaborazione di un giudizio complessivo realistico.
Se il ragazzo tende ad essere ondivago e ad insultarla, e a farla sentire inadeguata e in colpa, la sua nuova amica non c'entra nulla.
Ad es. questo non ha a che fare con quella ragazza:
"successe un evento nella mia famiglia, mi insultò, adesso solo ci si parla in chat, freddamente con rancore."
Il problema in questo caso è il ragazzo e il modo di fare che ha nei suoi confronti, che lei ha qualificato come un maltrattarla, ma pur avendo i suoi difetti non si può dire che non sia stato chiaro sui propri sentimenti:
"non vuole finirla, dice che adesso non c'è amore, niente, un giorno chissà, al mio rifiuto di seguire così, mi accusa di non avere pazienza".
Le ha detto esplicitamente che non è innamorato, ma che non esclude che un giorno le cose potrebbero cambiare.
Quale miglior modo per lasciarsi una porta aperta alle spalle, tenendo lei legata al pensiero di un ipotetico nuovo inizio, mentre nel frattempo lui va avanti con la propria vita?
Riporterei però la sua attenzione su tutto il resto, perchè concentrarsi solo su quest'ultima questione conduce ad una visione parziale della situazione che non favorisce l'elaborazione di un giudizio complessivo realistico.
Se il ragazzo tende ad essere ondivago e ad insultarla, e a farla sentire inadeguata e in colpa, la sua nuova amica non c'entra nulla.
Ad es. questo non ha a che fare con quella ragazza:
"successe un evento nella mia famiglia, mi insultò, adesso solo ci si parla in chat, freddamente con rancore."
Il problema in questo caso è il ragazzo e il modo di fare che ha nei suoi confronti, che lei ha qualificato come un maltrattarla, ma pur avendo i suoi difetti non si può dire che non sia stato chiaro sui propri sentimenti:
"non vuole finirla, dice che adesso non c'è amore, niente, un giorno chissà, al mio rifiuto di seguire così, mi accusa di non avere pazienza".
Le ha detto esplicitamente che non è innamorato, ma che non esclude che un giorno le cose potrebbero cambiare.
Quale miglior modo per lasciarsi una porta aperta alle spalle, tenendo lei legata al pensiero di un ipotetico nuovo inizio, mentre nel frattempo lui va avanti con la propria vita?
[#15]
Ex utente
Care dottoresse,
a proposito di quello che mi avete detto vi chiedo un ultimo parere.
Come vi ho scritto, mi disse che non c'è amore, per poi dirmi il giorno dopo che non era quello che "intendeva", che lui voleva dire che mi ama ma niente è come prima. Ondivago, esattamente come lei dice.
Adesso che l'ho lasciato infatti, mi ha contattato per provare a raddolcirmi, dicendomi che mi vorrebbe vedere, e quasi mi sono sorpresa, poi ha aggiunto che però non ha intenzione di venire dove vivo io, proprio no, ha pensato che è "meglio" se ci incontriamo a metà strada, e cioè in una città nella sua nazione (metà strada??)!
Ma è ridicolo, ovviamente ho ribattuto, che sarebbe anche possibile vederci ma già che non ha intenzione di muovere le gambe per venire in Italia, allora io non verrò nella sua nazione, se è vero che vedermi è ciò che conta, un altro posto corretto per entrambi non fa la differenza, dico io. Non ha proprio voluto ragionare o era come lui dettava o niente. Qualsiasi mia proposta era no. Insomma, non è giusto quello che propone, perché se vuole vedermi, viene e punto, e non mi chiede a me di muovermi affinché possa vedermi, o mi sbaglio? E ciò nonostante ero comunque disposta a muovermi!
Infine, ha concluso dicendo che sono io che non voglio aggiustare le cose,che non "cedo" e che non può contare su di me e mi ha salutato correndo e arrabbiato, di nuovo gelido.
Credo che, ho avuto chiaro per la prima volta, che questa persona non è disposta a mettersi in gioco, che esistono e vede solo le sue esigenze e ciò che è corretto per lui. Con una non sufficientemente alta opinione di me, infatti ricordo di una volta in cui mi disse una cosa stupida ma offensiva, del tipo "se ci lasceremo un giorno sicuro troverai qualcun altro prima che lo faccia io, ma non perché sei speciale, solo perchè sei donna e per voi è più semplice", questa infelice affermazione (infantile a mio parere) avrebbe già dovuto darmi segnali come tante altre cose, non credete?
Purtroppo penso ai bei momenti che ho passato con lui, pero è come se ricordassi un'altra persona, e quella che mi ritrovo a riconoscere ora non mi piace per niente, egoista e fredda. Ma forse, lo è sempre stato?
Chissà ho creduto che questi bei momenti sarebbero potuti essere solo con lui, e che nessun altro sarebbe stato uguale. Riconosco che in parte è vero, con ogni persona viviamo cose diverse, ma forse ho sbagliato nel pensare che il suo fosse un unico amore casualmente arrivato, non sentendomi di meritarlo da nessuno, mi sono attaccata a lui, considerandolo come una fortuna e un miracolo che qualcuno mi abbia potuto amare. Potrebbe essere secondo voi una motivazione esatta del mio star male? Della mia cocciutaggine nel non vedere le mancanze che ha (rispetto a ciò che vorrei)?
Seguo nella mia decisione di non cedere alle sue richieste chiuse e vi racconto tutte queste cose perchè il vostro parere esterno sugli eventi e la persona che vi descrivo mi stanno aiutando a distaccarmi e vedere le cose con la giusta distanza.
Vi ringrazio davvero per l'appoggio e per tutti i vostri consigli, spero ancora in quest'ultima risposta.
Un caro saluto
a proposito di quello che mi avete detto vi chiedo un ultimo parere.
Come vi ho scritto, mi disse che non c'è amore, per poi dirmi il giorno dopo che non era quello che "intendeva", che lui voleva dire che mi ama ma niente è come prima. Ondivago, esattamente come lei dice.
Adesso che l'ho lasciato infatti, mi ha contattato per provare a raddolcirmi, dicendomi che mi vorrebbe vedere, e quasi mi sono sorpresa, poi ha aggiunto che però non ha intenzione di venire dove vivo io, proprio no, ha pensato che è "meglio" se ci incontriamo a metà strada, e cioè in una città nella sua nazione (metà strada??)!
Ma è ridicolo, ovviamente ho ribattuto, che sarebbe anche possibile vederci ma già che non ha intenzione di muovere le gambe per venire in Italia, allora io non verrò nella sua nazione, se è vero che vedermi è ciò che conta, un altro posto corretto per entrambi non fa la differenza, dico io. Non ha proprio voluto ragionare o era come lui dettava o niente. Qualsiasi mia proposta era no. Insomma, non è giusto quello che propone, perché se vuole vedermi, viene e punto, e non mi chiede a me di muovermi affinché possa vedermi, o mi sbaglio? E ciò nonostante ero comunque disposta a muovermi!
Infine, ha concluso dicendo che sono io che non voglio aggiustare le cose,che non "cedo" e che non può contare su di me e mi ha salutato correndo e arrabbiato, di nuovo gelido.
Credo che, ho avuto chiaro per la prima volta, che questa persona non è disposta a mettersi in gioco, che esistono e vede solo le sue esigenze e ciò che è corretto per lui. Con una non sufficientemente alta opinione di me, infatti ricordo di una volta in cui mi disse una cosa stupida ma offensiva, del tipo "se ci lasceremo un giorno sicuro troverai qualcun altro prima che lo faccia io, ma non perché sei speciale, solo perchè sei donna e per voi è più semplice", questa infelice affermazione (infantile a mio parere) avrebbe già dovuto darmi segnali come tante altre cose, non credete?
Purtroppo penso ai bei momenti che ho passato con lui, pero è come se ricordassi un'altra persona, e quella che mi ritrovo a riconoscere ora non mi piace per niente, egoista e fredda. Ma forse, lo è sempre stato?
Chissà ho creduto che questi bei momenti sarebbero potuti essere solo con lui, e che nessun altro sarebbe stato uguale. Riconosco che in parte è vero, con ogni persona viviamo cose diverse, ma forse ho sbagliato nel pensare che il suo fosse un unico amore casualmente arrivato, non sentendomi di meritarlo da nessuno, mi sono attaccata a lui, considerandolo come una fortuna e un miracolo che qualcuno mi abbia potuto amare. Potrebbe essere secondo voi una motivazione esatta del mio star male? Della mia cocciutaggine nel non vedere le mancanze che ha (rispetto a ciò che vorrei)?
Seguo nella mia decisione di non cedere alle sue richieste chiuse e vi racconto tutte queste cose perchè il vostro parere esterno sugli eventi e la persona che vi descrivo mi stanno aiutando a distaccarmi e vedere le cose con la giusta distanza.
Vi ringrazio davvero per l'appoggio e per tutti i vostri consigli, spero ancora in quest'ultima risposta.
Un caro saluto
[#16]
"Credo che, ho avuto chiaro per la prima volta, che questa persona non è disposta a mettersi in gioco, che esistono e vede solo le sue esigenze e ciò che è corretto per lui"
Che dire?
Meglio tardi che mai!
Non si colpevolizzi per non aver visto tutto chiaro fin dal principio: quando si è dentro una situazione non si riesce a vedere bene le cose come se se ne fosse fuori.
"ho sbagliato nel pensare che il suo fosse un unico amore casualmente arrivato, non sentendomi di meritarlo da nessuno, mi sono attaccata a lui, considerandolo come una fortuna e un miracolo che qualcuno mi abbia potuto amare"
Per quanto senza conoscerla non possiamo darle risposte certe, questo può essere stato un valido motivo per non aver visto le cose per quelle che sono.
Se lei sente addirittura come un "miracolo" che qualcuno possa amarla è a rischio di brutti incontri, senza ombra di dubbio.
Un conto è parlare di "fortuna", che comunque nella vita serve e aiuta, un altro ritenere un evento raro e incredibile l'incontro con qualcuno che le manifesti affetto e amore.
Forse questo discorso merita un approfondimento di persona, perchè possa capire cosa c'è alla base di questa profonda disistima di sè stessa e di questa percezione di non meritare amore dagli altri.
E' probabile che finchè lei non si stimerà di più e non penserà di meritare amore potrà incontrare altre persone che nutriranno nei suoi confronti un'opinione corrispondente alle sue idee, e cioè che lei non vale molto e deve solo ringraziare se qualcuno le mostra dell'interesse, assecondandolo in tutto.
Non so se mi spiego.
Che dire?
Meglio tardi che mai!
Non si colpevolizzi per non aver visto tutto chiaro fin dal principio: quando si è dentro una situazione non si riesce a vedere bene le cose come se se ne fosse fuori.
"ho sbagliato nel pensare che il suo fosse un unico amore casualmente arrivato, non sentendomi di meritarlo da nessuno, mi sono attaccata a lui, considerandolo come una fortuna e un miracolo che qualcuno mi abbia potuto amare"
Per quanto senza conoscerla non possiamo darle risposte certe, questo può essere stato un valido motivo per non aver visto le cose per quelle che sono.
Se lei sente addirittura come un "miracolo" che qualcuno possa amarla è a rischio di brutti incontri, senza ombra di dubbio.
Un conto è parlare di "fortuna", che comunque nella vita serve e aiuta, un altro ritenere un evento raro e incredibile l'incontro con qualcuno che le manifesti affetto e amore.
Forse questo discorso merita un approfondimento di persona, perchè possa capire cosa c'è alla base di questa profonda disistima di sè stessa e di questa percezione di non meritare amore dagli altri.
E' probabile che finchè lei non si stimerà di più e non penserà di meritare amore potrà incontrare altre persone che nutriranno nei suoi confronti un'opinione corrispondente alle sue idee, e cioè che lei non vale molto e deve solo ringraziare se qualcuno le mostra dell'interesse, assecondandolo in tutto.
Non so se mi spiego.
[#17]
Ex utente
Care dottoresse, ritorno qui sulla stessa storia.
A seguito di tutto alla fine, lo lasciai, e non è stata facile perché nel dirlo sempre cercava di convincermi del contrario, che mi stavo arrendendo, che non stavo valutando bene la situazione.
Così sono sparita completamente per qualche giorno, alla fine dei quali, lui mi chiamò, angosciato e triste, cercando spiegazioni, perché mi ama e vuole stare con me. Diceva che davvero stava contando i giorni per riuscire finalmente a venire a trovarmi, "che fino a quando non perdi qualcuno non lo capisci quanto ci tieni" , scrivendomi poi una mail lunghissima su tutti i nostri sogni insieme che avevamo e su come gli mancherò ecc.
in sintesi, ci sono ricascata l'ennesima volta, mi sono illusa che sarebbe venuto e che forse ancora si poteva fare qualcosa, l'idea di rivederlo mi ha depistato, fino ad ora non c'era nessuna intenzione di venire, sembrava davvero un cambio, che si fosse accorto davvero.
Durata: 2 giorni, alla prima situazione in cui non ci siamo messi d'accordo, mi ha lasciato proprio lui, ed era inutile venire qui quindi, tanto sempre ritorniamo sulle stesse cose, e addirittura, come se niente fosse, mi chiedeva scusa per essere tornato con quella chiamata.......
inoltre la sua ultima frase dopo avermi lasciato (tanto lo so che non farai niente per recuperami) mi fa pensare che lo abbia fatto apposta solo per provocarmi, per tenermi ai suoi piedi adesso che si era mostrato debole, come se volesse che io ripeta lo stesso che ha fatto lui.
io sono allibita, mille tentativi perchè non lo lasciassi e alla prima approfitta per farlo lui, cosa devo pensare? cosa è che continuo a non vedere?
Vi chiedo se secondo voi le mie supposizioni sono esatte, se davvero questa persona mi ha manipolato ancora una volta e se quello che dovrei fare è semplicemente tagliare, a questo punto, tutti i ponti, e soprattutto perché continuo a sbattere contro lo stesso muro, che cosa sbaglio?
grazie ancora
A seguito di tutto alla fine, lo lasciai, e non è stata facile perché nel dirlo sempre cercava di convincermi del contrario, che mi stavo arrendendo, che non stavo valutando bene la situazione.
Così sono sparita completamente per qualche giorno, alla fine dei quali, lui mi chiamò, angosciato e triste, cercando spiegazioni, perché mi ama e vuole stare con me. Diceva che davvero stava contando i giorni per riuscire finalmente a venire a trovarmi, "che fino a quando non perdi qualcuno non lo capisci quanto ci tieni" , scrivendomi poi una mail lunghissima su tutti i nostri sogni insieme che avevamo e su come gli mancherò ecc.
in sintesi, ci sono ricascata l'ennesima volta, mi sono illusa che sarebbe venuto e che forse ancora si poteva fare qualcosa, l'idea di rivederlo mi ha depistato, fino ad ora non c'era nessuna intenzione di venire, sembrava davvero un cambio, che si fosse accorto davvero.
Durata: 2 giorni, alla prima situazione in cui non ci siamo messi d'accordo, mi ha lasciato proprio lui, ed era inutile venire qui quindi, tanto sempre ritorniamo sulle stesse cose, e addirittura, come se niente fosse, mi chiedeva scusa per essere tornato con quella chiamata.......
inoltre la sua ultima frase dopo avermi lasciato (tanto lo so che non farai niente per recuperami) mi fa pensare che lo abbia fatto apposta solo per provocarmi, per tenermi ai suoi piedi adesso che si era mostrato debole, come se volesse che io ripeta lo stesso che ha fatto lui.
io sono allibita, mille tentativi perchè non lo lasciassi e alla prima approfitta per farlo lui, cosa devo pensare? cosa è che continuo a non vedere?
Vi chiedo se secondo voi le mie supposizioni sono esatte, se davvero questa persona mi ha manipolato ancora una volta e se quello che dovrei fare è semplicemente tagliare, a questo punto, tutti i ponti, e soprattutto perché continuo a sbattere contro lo stesso muro, che cosa sbaglio?
grazie ancora
[#18]
Cara ragazza, non si faccia manipolare , ancora, questo giovanotto, narcisista e scorretto, " ce prova" a farla palpitare, sperare, sognare, piangere",
Tutti noi le abbiamo consigliato di tagliare, sparire.. per rispetto di sè, ancor più che per rabbia e delusione...
Torno a dirle.. non ci si batte per le cause perdute..!
Coraggio ..!
Tutti noi le abbiamo consigliato di tagliare, sparire.. per rispetto di sè, ancor più che per rabbia e delusione...
Torno a dirle.. non ci si batte per le cause perdute..!
Coraggio ..!
[#19]
"io sono allibita, mille tentativi perchè non lo lasciassi e alla prima approfitta per farlo lui, cosa devo pensare? cosa è che continuo a non vedere?"
Carissima,
questo ragazzo così volubile, manipolatorio e capriccioso desidera solo tirare i fili del vostro rapporto - cosa che fino ad ora gli è riuscita molto bene - e non vuole davvero trovarsi nella situazione di subire una decisione non propria.
Quando questo è accaduto s è comportato di conseguenza, ripristinando il "giusto equilibrio".
Quello che lei non riesce a vedere (e che da fuori è chiarissimo) è che si è instaurato fra di voi un rapporto che entrambi tenete in piedi, come se ci fosse un copione al quale attenersi, con la non trascurabile differenza che lei è sincera e soffre per la situazione, mentre lui è molto probabilmente in malafede e fa un po' quel che vuole, e lo fa fare anche a lei.
Le consiglio di rileggere tutto il consulto per chiarirsi meglio le idee.
Carissima,
questo ragazzo così volubile, manipolatorio e capriccioso desidera solo tirare i fili del vostro rapporto - cosa che fino ad ora gli è riuscita molto bene - e non vuole davvero trovarsi nella situazione di subire una decisione non propria.
Quando questo è accaduto s è comportato di conseguenza, ripristinando il "giusto equilibrio".
Quello che lei non riesce a vedere (e che da fuori è chiarissimo) è che si è instaurato fra di voi un rapporto che entrambi tenete in piedi, come se ci fosse un copione al quale attenersi, con la non trascurabile differenza che lei è sincera e soffre per la situazione, mentre lui è molto probabilmente in malafede e fa un po' quel che vuole, e lo fa fare anche a lei.
Le consiglio di rileggere tutto il consulto per chiarirsi meglio le idee.
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 6.6k visite dal 26/10/2012.
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