Sindrome del figlio di mezzo?
Salve,sono la mamma di tre bambini: una femminuccia di 6 anni e due maschietti di 4 anni da compiere (il 26 Dicembre) e 14 mesi. Il mio secondo genito, dalla seconda metà dello scorso anno, ha cominciato ad avere un atteggiamento estremamente capriccioso dall'uscita dall'asilo per una durata che può variare dai 10-30 minuti,fino anche ad un ora-un ora e mezza. L'anno precedente,invece,usciva dal nido serenamente (ancora non aspettavo il mio terzo bimbo). I capricci consistono in QUALSIASI COSA, ogni motivo è buono,per esempio: gli porto la palla e la bici e voleva il mono pattino, oppure vuole la bici ma la devo portare io, gli porto i crackers ma "VOLEVO LA PASTAAAAAA" (sono certa che se gli avessi portato la pasta avrebbe voluto il pollo!!!!). Nell'anno corrente i capricci hanno interessato gli oggetti da portare a casa:ogni giorno voleva portare le ciabattine dell'asilo a casa, poi il giorno dopo il sacco della nanna e così via. C'è da puntualizzare, in tutto ciò,che:
1) il suo fratellino che ora compirà 14 mesi, è nato il 7 settembre del 2011 e poco dopo lui ha cominciato l'inserimento presso la scuola dell'infanzia,inserimento che ha effettuato con me e con il nuovo nato,che comunque dormiva prevalentemente tutto il tempo nella cesta del passeggino
2)la sorella maggiore frequentava lo stesso asilo,nell'altra sezione, ma che loro comunque si vedevano ogni volta che si usciva in giardino,per cui quest'anno,che la grande è andata alle elementari, inizialmente, non avendo più la sorellona con lui,in giardino non giocava e piangeva. (ha poi detto proprio espressamente che non gioca perchè non c'è la sorella)
Lui è inoltre molto affettuoso e premuroso con il fratellino più piccolo. Comunque a questi capricci ad un certo punto ho cominciato a rispondere con fermezza: il sacco della nanna e le pantofoline vanno lasciate all'asilo;l'uscita dallo stesso era comunque una tragedia di lacrime.Finchè un giorno,mentre prendevo la sorella,lui è uscito dal cancello della scuola ed è scappato. Da allora gli ho detto: "se scappi o se fai i capricci domani vado a prendere prima tua sorella e dopo te". Da allora è diventato bravissimo. Lui vuole infatti accompagnare tutte le mattine la sorellina a scuola e poi ha bisogno di riprenderla.E' stata giusta questa mia risposta al suo comportamento?Altra cosa:la mia insegnante universitaria mi ha consigliato di trattare anche lui come un bimbo piccolo a volte,ma un paio di volte l'ho fatto e lui ha cominciato a voler stare sempre in braccio.Non è più educativo trattarlo da" bambino piccolo di 4 anni" e non di 1 anno,quindi coccolandolo ma facendogli anche notare,ad es. che lui "sa fare"determinate cose PERCHè è più grande del fratellino e che quindi potrà insegnare molto anche a lui? Faccio bene a non assecondare sempre e comunque i suoi capricci? (ad es lancia un pupazzo rabbiosamente per terra pretendendo che lo raccolga io e io allora gli dico che o lo prende o lo lascio lì?-e l'ho lasciato lì,alla fine) Grazie!
1) il suo fratellino che ora compirà 14 mesi, è nato il 7 settembre del 2011 e poco dopo lui ha cominciato l'inserimento presso la scuola dell'infanzia,inserimento che ha effettuato con me e con il nuovo nato,che comunque dormiva prevalentemente tutto il tempo nella cesta del passeggino
2)la sorella maggiore frequentava lo stesso asilo,nell'altra sezione, ma che loro comunque si vedevano ogni volta che si usciva in giardino,per cui quest'anno,che la grande è andata alle elementari, inizialmente, non avendo più la sorellona con lui,in giardino non giocava e piangeva. (ha poi detto proprio espressamente che non gioca perchè non c'è la sorella)
Lui è inoltre molto affettuoso e premuroso con il fratellino più piccolo. Comunque a questi capricci ad un certo punto ho cominciato a rispondere con fermezza: il sacco della nanna e le pantofoline vanno lasciate all'asilo;l'uscita dallo stesso era comunque una tragedia di lacrime.Finchè un giorno,mentre prendevo la sorella,lui è uscito dal cancello della scuola ed è scappato. Da allora gli ho detto: "se scappi o se fai i capricci domani vado a prendere prima tua sorella e dopo te". Da allora è diventato bravissimo. Lui vuole infatti accompagnare tutte le mattine la sorellina a scuola e poi ha bisogno di riprenderla.E' stata giusta questa mia risposta al suo comportamento?Altra cosa:la mia insegnante universitaria mi ha consigliato di trattare anche lui come un bimbo piccolo a volte,ma un paio di volte l'ho fatto e lui ha cominciato a voler stare sempre in braccio.Non è più educativo trattarlo da" bambino piccolo di 4 anni" e non di 1 anno,quindi coccolandolo ma facendogli anche notare,ad es. che lui "sa fare"determinate cose PERCHè è più grande del fratellino e che quindi potrà insegnare molto anche a lui? Faccio bene a non assecondare sempre e comunque i suoi capricci? (ad es lancia un pupazzo rabbiosamente per terra pretendendo che lo raccolga io e io allora gli dico che o lo prende o lo lascio lì?-e l'ho lasciato lì,alla fine) Grazie!
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Gentile Signora,
se nell'Istituto che frequenta suo figlio è prevista la presenza di un pedagogista o di uno psicologo scolastico, potrebbe richiedere un colloquio di persona per affrontare le varie problematiche che incontra nell'educazione e nell'accompagnamento della crescita dei suoi figli.
Un'altra opportunità è quella dei Consultori Familiari delle ASL, dove spesso vengono organizzati gratuitamente dei gruppi di sostegno alla genitorialità, oltre che effettuare naturalmente incontri individuali.
Cordialmente,
se nell'Istituto che frequenta suo figlio è prevista la presenza di un pedagogista o di uno psicologo scolastico, potrebbe richiedere un colloquio di persona per affrontare le varie problematiche che incontra nell'educazione e nell'accompagnamento della crescita dei suoi figli.
Un'altra opportunità è quella dei Consultori Familiari delle ASL, dove spesso vengono organizzati gratuitamente dei gruppi di sostegno alla genitorialità, oltre che effettuare naturalmente incontri individuali.
Cordialmente,
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile signora, in attesa che lei si rivolga al pedagogista della scuola ... conviene forse. trattare anche lui come un bimbo piccolo.. che piccolo a quattro anni lo è ancora, sarà anche geloso dell'ultimogenito, ai suoi occhi la sorella è andata via , ed era fonte di sicurezza, la consiglio di seguire, o per lo meno tener presente quanto detto dalla sua insegnante dell'università..
E' un sottile equilibrio tra rassicurarlo e porgli nuovi obbiettivi la ricetta giusta..
Mi rendo certo conto che tutto questo è non facile ed è faticoso..ma questo piccolino che vuol portarsi a casa pantofoline e sacco della nanna ci dice che a tratti teme di perdere le sue sicurezze, in effetti sono cambiate rapidamente molte cose nella sua vita.
Coraggio, che i figli crescono veloci.. con molti auguri
E' un sottile equilibrio tra rassicurarlo e porgli nuovi obbiettivi la ricetta giusta..
Mi rendo certo conto che tutto questo è non facile ed è faticoso..ma questo piccolino che vuol portarsi a casa pantofoline e sacco della nanna ci dice che a tratti teme di perdere le sue sicurezze, in effetti sono cambiate rapidamente molte cose nella sua vita.
Coraggio, che i figli crescono veloci.. con molti auguri
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Utente
Grazie.In effetti questo equilibrio tra nuovi obiettivi e rassicurazioni sarebbe probabilmente il metodo migliore,io comunque l'ho sempre coccolato molto,sin da quando era molto piccolo, anche ora al mattino mentre lo accompagno lo sbaciucchio tutto il tempo (lui è seduto sul seggiolino anteriore della bici,per cui si presta molto la posizione). Grazie mille per aver anche chiarito il significato del suo voler portare tutto a casa,solo che io ho smesso di accontentarlo perchè una crisi era sempre comunque dietro l'angolo:se dimenticavo qualcosa era la fine,una vera tragedia!Lei pensa che io abbia sbagliato?In ogni caso ora abbiamo trovato il compromesso:siccome voleva portare tutti i giorni a casa anche il suo peluche della nanna ma la maestra non voleva (e secondo me in questo,mi dica se sbaglio,lo si poteva accontentare visto il suo periodo di crisi e visto che il pupazzo per la nanna è estremamente carico di affettività come oggetto transizionale), ogni mattina gli faccio portare i pupazzi che vuole da lasciare nell'armadietto e da riprendere all'uscita. Ed in questo modo lui è sereno.
Ringrazio ancora per le cordiali risposte e per le delucidazioni!
Cordialità
Ringrazio ancora per le cordiali risposte e per le delucidazioni!
Cordialità
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.9k visite dal 25/10/2012.
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