Paura di viaggiare e stare male
Salve dottore è circa un anno che ho la fobia del viaggio, mi spiego meglio:
da circa 2 anni faccio una vita universitaria che mi ha "costretto" dapprima a fare avanti e dietro da casa all'università per almeno un anno e ad oggi in seguito ai problemi che vi racconterò di seguito ho dovuto prendere in affitto una stanza che però non mi preserva il fatto di dover tornare comunque a casa nel fine settimana e ritornarci poi dopo 2 giorni per seguire le lezioni. Le spiego il problema.
Sono stato sempre un tipo debole di stomaco, ma a tutto questo si è unito anche il problema di intolleranza al lattosio che mi purtroppo mi crea ancora oggi parecchi problemi. Insomma le racconto l’evento: una mattina mi sveglio di buon ora per potermi recare alla fermata dell'autobus che mi accompagnerà alla facoltà, faccio colazione e mi reco alla fermata. Il problema si verifica dopo un ora di strada, quando un po' l'aria calda, un po' l'affollamento dell'autobus, ma soprattutto il mio problema alimentare mi costringe a farmi scendere dall'autobus 5 fermate prima che arrivassi a destinazione e correre nel primo bar vicino causa diarrea , tachicardia e sintomi di vomito.
Da allora non ho più preso un autobus, e il solo pensiero di doverlo prendere mi fa salire un ansia che mi stimola l'apparato digerente portandomi a subire dolori addominali, diarrea o vomito. da allora ho preso casa limitando così i viaggi e usando il treno al posto del bus.
Ma ad oggi posso dirvi che quei sintomi che provavo viaggiando in autobus cominciano anche a verificarsi in treno anche se per necessità mi costringo comunque a prenderlo perché spinto dalla voglia di uscire fuori da questi problemi che cominciano a stancarmi sul serio.
Avevo pensato di recarmi da qualche psicoterapeuta o fare qualche seduta di ipnotismo, insomma qualcosa del genere che cancelli la mia paura che sta limitando un ragazzo pieno di vitalità quale sono!
grazie
da circa 2 anni faccio una vita universitaria che mi ha "costretto" dapprima a fare avanti e dietro da casa all'università per almeno un anno e ad oggi in seguito ai problemi che vi racconterò di seguito ho dovuto prendere in affitto una stanza che però non mi preserva il fatto di dover tornare comunque a casa nel fine settimana e ritornarci poi dopo 2 giorni per seguire le lezioni. Le spiego il problema.
Sono stato sempre un tipo debole di stomaco, ma a tutto questo si è unito anche il problema di intolleranza al lattosio che mi purtroppo mi crea ancora oggi parecchi problemi. Insomma le racconto l’evento: una mattina mi sveglio di buon ora per potermi recare alla fermata dell'autobus che mi accompagnerà alla facoltà, faccio colazione e mi reco alla fermata. Il problema si verifica dopo un ora di strada, quando un po' l'aria calda, un po' l'affollamento dell'autobus, ma soprattutto il mio problema alimentare mi costringe a farmi scendere dall'autobus 5 fermate prima che arrivassi a destinazione e correre nel primo bar vicino causa diarrea , tachicardia e sintomi di vomito.
Da allora non ho più preso un autobus, e il solo pensiero di doverlo prendere mi fa salire un ansia che mi stimola l'apparato digerente portandomi a subire dolori addominali, diarrea o vomito. da allora ho preso casa limitando così i viaggi e usando il treno al posto del bus.
Ma ad oggi posso dirvi che quei sintomi che provavo viaggiando in autobus cominciano anche a verificarsi in treno anche se per necessità mi costringo comunque a prenderlo perché spinto dalla voglia di uscire fuori da questi problemi che cominciano a stancarmi sul serio.
Avevo pensato di recarmi da qualche psicoterapeuta o fare qualche seduta di ipnotismo, insomma qualcosa del genere che cancelli la mia paura che sta limitando un ragazzo pieno di vitalità quale sono!
grazie
[#1]
Gentile Utente,
la psicoterapia e l'ipnosi possono essere efficaci una volta che sono state escluse le cause organiche del suo malessere. Oltre all'intolleranza al lattosio sono state fatte altre indagini?
Ne ha parlato con il medico di famiglia di voler intraprendere un persorso psicologico, e quindi, di attribuire esclusivamente a fattori psicologici l'origine del Suo disagio e malessere?
Dal punto di vista nutrizionale è seguito da uno specialista?
la psicoterapia e l'ipnosi possono essere efficaci una volta che sono state escluse le cause organiche del suo malessere. Oltre all'intolleranza al lattosio sono state fatte altre indagini?
Ne ha parlato con il medico di famiglia di voler intraprendere un persorso psicologico, e quindi, di attribuire esclusivamente a fattori psicologici l'origine del Suo disagio e malessere?
Dal punto di vista nutrizionale è seguito da uno specialista?
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
[#2]
Carissimo ragazzo,
probabilmente, sulla base di un'alterazione di tipo fisico (sensibilità allo stomaco) ha poi sviluppato un problema di tipo ansioso.
L'antecedente ( soffrire l'autobus e dover scendere) ha scatenato in Lei una serie di pensieri negativi legati all'evento, del tipo "e se mi dovesse riaccadere?", i quali hanno poi comportato un vissuto emotivo di tipo ansioso.
Il fatto che attualmente tenda ad evitare anche il treno è dovuto ad un meccanismo psicologico definito "generalizzazione", ossia quel processo per cui le paure legate all'evento (prendere l'autobus) si "allargano" a contesti simili.
Evitare le situazioni temute comporta il rafforzarsi del problema nel tempo, anche se al momento funge da elemento rassicurante.
La psicoterapia, eventualmente di tipo cognitivo, rappresenta sicuramente la strada da percorrere per risolvere il suo disagio, evitando così che si rinforzi nel tempo.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
probabilmente, sulla base di un'alterazione di tipo fisico (sensibilità allo stomaco) ha poi sviluppato un problema di tipo ansioso.
L'antecedente ( soffrire l'autobus e dover scendere) ha scatenato in Lei una serie di pensieri negativi legati all'evento, del tipo "e se mi dovesse riaccadere?", i quali hanno poi comportato un vissuto emotivo di tipo ansioso.
Il fatto che attualmente tenda ad evitare anche il treno è dovuto ad un meccanismo psicologico definito "generalizzazione", ossia quel processo per cui le paure legate all'evento (prendere l'autobus) si "allargano" a contesti simili.
Evitare le situazioni temute comporta il rafforzarsi del problema nel tempo, anche se al momento funge da elemento rassicurante.
La psicoterapia, eventualmente di tipo cognitivo, rappresenta sicuramente la strada da percorrere per risolvere il suo disagio, evitando così che si rinforzi nel tempo.
La saluto caramente,
Dott.ssa Serena Rizzo,
www.psicoterapiacognitivacampania.it
www.psicologiabenevento.it
Dr.ssa serena rizzo
[#3]
Utente
come dice saggiamente il dottor bellizzi effetuerò altri esami per verificare la presenza di altre patologie, e tagliare alla fonte il problema.
Vorrei sapere, nel momento in cui avrò riscontrato quel'è l'entità del mio problema a quale terapia psicologia dovrò sottopormi per ridurre le mie fobie ad oggi acquisite?
Sono della provincia di Bari, saprebbe indicarmi un centro specializzato o qualche specialista nel settore?
Grazie
Vorrei sapere, nel momento in cui avrò riscontrato quel'è l'entità del mio problema a quale terapia psicologia dovrò sottopormi per ridurre le mie fobie ad oggi acquisite?
Sono della provincia di Bari, saprebbe indicarmi un centro specializzato o qualche specialista nel settore?
Grazie
[#4]
Gentile Utente,
adesso è un pò precoce risponderLe, dato che un conto è una fobia di origine psicologica ed un conto è uan fobia secondaria ad uan condizione medica.
La teoria psicologica più adatta a Lei sarà quella che risulterà più facilmente accessibile. Al di là dell'orientamento teorico del terapeuta, una delle condizioni essenziali è che Lei si trovi bene con quel terapeuta.
Poi potrà fare una scelta in base a cosa è per Lei disponibile nella Sua zona.
adesso è un pò precoce risponderLe, dato che un conto è una fobia di origine psicologica ed un conto è uan fobia secondaria ad uan condizione medica.
La teoria psicologica più adatta a Lei sarà quella che risulterà più facilmente accessibile. Al di là dell'orientamento teorico del terapeuta, una delle condizioni essenziali è che Lei si trovi bene con quel terapeuta.
Poi potrà fare una scelta in base a cosa è per Lei disponibile nella Sua zona.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 11.6k visite dal 24/10/2012.
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