Aggressività in bambino di 3 anni
Salve,ho 26 anni e sono la mamma di 3 bimbi: una bimba di 6 anni e due bimbi,uno di quasi 4 anni e l'ultimo di 13 mesi. Scrivo non per l'aggressività dei miei figli ma per quella del cuginetto che, ad Aprile, compirà 4 anni. Sin da quando è piccolo, ovviamente da quando ha cominciato a relazionarsi con il mio secondo genito e quindi dall'età di 18 mesi circa, picchia. E picchia non perchè litigano, ma picchia a prescindere, in qualsiasi momento, senza preavviso e senza ragione. Da piccolo ha iniziato con gli schiaffoni ma ora si è "evoluto" tirando pugni (l'altro mio nipotino da lui ha preso un bel pugno in pancia), lancia oggetti addosso, spinge, graffia la faccia, storce le dita (ha rigirato al contrario il dito del mio figlio più piccolo, per non parlare di quando lo ha tirato su dal collo), un'altra volta ha sbattuto in testa al mio secondo genito la racchetta di legno dei racchettoni, o gli ha preso la testa e glie l'ha sbattuta sul passeggino,mentre lo scorso sabato, mentre Leandro (il mio secondo figlio) era sdraiato sull'erba tenendo tra le braccia il pallone (che era suo,di Leandro), mio nipote gli è saltato addosso e con entrambe le mani gli ha preso la guancia e tirava,alchè l'ho preso dall'ascella,l'ho spostato e l'ho rimproverato,a quel punto ha picchiato anche me, allora la madre gli ha dato quattro sculaccioni. Io sinceramente non ne posso più di questo bambino,bisogna GUARDARLO in continuazione perchè AGISCE IN SEILENZIO.Perchè?E come bisogna comportarsi? I genitori di fronte a tutto questo? "Nicholas non si fa" (come se dovesse far loro un favore).Quando lo sgridano,ovviamente.L'atteggiamento dei miei figli nei suoi confronti è assolutamente pacifico e non hanno mai reagito alle sue aggressioni anche perchè io non voglio. Faccio bene se dico alla madre per favore di non farli vedere? Perchè sinceramente ho già i miei da guardare,non posso guardare anche che il loro figlio...grazie mille
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<bisogna GUARDARLO in continuazione perchè AGISCE IN SEILENZIO.Perchè?>
Gentile Signora,
non conoscendo nulla riguardo alla famiglia del bimbo in questione, trattandosi dunque di terze persone rispetto al consultante, non è possibile comprendere nello specifico e per di più da qui, come mai questo bambino si comporti in modo aggressivo.
In linea generale comunque il comportamento dei bambini è decodificabile nel suo significato in relazione a ciò che avviene nei suoi contesti di appartenenza, in primo luogo la famiglia. Ad esempio una famiglia nella quale le relazioni sono disturbate, il clima è conflittuale o/e i genitori trovano difficoltà ad esercitare le proprie funzioni educative, affettive ecc.
E come bisogna comportarsi?>
dipende dalla confidenza che ha con i genitori di questo bimbo, credo che sensibilizzarli al problema potrebbe essere utile.
In ogni caso lei ha facoltà di decidere cosa sia più opportuno per i suoi figli, se i genitori del "bambino terribile" come sembrerebbe dalle sue descrizioni, non prendono provvedimenti in merito al comportamento del proprio figlio.
Cordialmente
Gentile Signora,
non conoscendo nulla riguardo alla famiglia del bimbo in questione, trattandosi dunque di terze persone rispetto al consultante, non è possibile comprendere nello specifico e per di più da qui, come mai questo bambino si comporti in modo aggressivo.
In linea generale comunque il comportamento dei bambini è decodificabile nel suo significato in relazione a ciò che avviene nei suoi contesti di appartenenza, in primo luogo la famiglia. Ad esempio una famiglia nella quale le relazioni sono disturbate, il clima è conflittuale o/e i genitori trovano difficoltà ad esercitare le proprie funzioni educative, affettive ecc.
E come bisogna comportarsi?>
dipende dalla confidenza che ha con i genitori di questo bimbo, credo che sensibilizzarli al problema potrebbe essere utile.
In ogni caso lei ha facoltà di decidere cosa sia più opportuno per i suoi figli, se i genitori del "bambino terribile" come sembrerebbe dalle sue descrizioni, non prendono provvedimenti in merito al comportamento del proprio figlio.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
è un pò difficile risponderLe, nel senso che sono possibili un'infinità di risposte. E non sempre alle mamme (genitori) piace sentirsi dire come devono fare le mamme. E questo vale sia per i genitori del cuginetto, che inevitabilmente per la risposta che mi sta per leggere.
Un pò di aggressività non guasta, dato che al mondo è possibile essere oggetto di atti ostili e quindi bisogna imparare a difendersi. Il cuginetto offre ai suoi figli una buona scuola per imparare a difendersi, e prendere botte senza reagire è più, a mia opinione, un atteggiamento passivo e non pacifico. E posso essere pacifico, nel senso che non aggredisco per primo, pur mantenendo una buona capacità di difesa e di reazione.
Certo, se il cuginetto esagera gli si può anche dire che quando gioca con i suoi figli a casa Sua ci si comporta in un certo modo, e si può far notare ai suoi genitori che lei teme per l'aggressività.
Ora può essere che sia una normale aggressività, o può essere che sia un'aggressività segnale di un disagio. È probabile che sia una normale aggressività che sta bene ai genitori e quindi il bimbo si comporta come sta bene ai suoi genitori; in questo caso starà a Lei evitare che i Suoi figli frequentino il bambino, o bisognerà fornire loro istruzioni diverse per comportarsi con la *piccola peste*.
Il gioco della lotta fa parte del corredo di comportamenti naturali dei bambini!
è un pò difficile risponderLe, nel senso che sono possibili un'infinità di risposte. E non sempre alle mamme (genitori) piace sentirsi dire come devono fare le mamme. E questo vale sia per i genitori del cuginetto, che inevitabilmente per la risposta che mi sta per leggere.
Un pò di aggressività non guasta, dato che al mondo è possibile essere oggetto di atti ostili e quindi bisogna imparare a difendersi. Il cuginetto offre ai suoi figli una buona scuola per imparare a difendersi, e prendere botte senza reagire è più, a mia opinione, un atteggiamento passivo e non pacifico. E posso essere pacifico, nel senso che non aggredisco per primo, pur mantenendo una buona capacità di difesa e di reazione.
Certo, se il cuginetto esagera gli si può anche dire che quando gioca con i suoi figli a casa Sua ci si comporta in un certo modo, e si può far notare ai suoi genitori che lei teme per l'aggressività.
Ora può essere che sia una normale aggressività, o può essere che sia un'aggressività segnale di un disagio. È probabile che sia una normale aggressività che sta bene ai genitori e quindi il bimbo si comporta come sta bene ai suoi genitori; in questo caso starà a Lei evitare che i Suoi figli frequentino il bambino, o bisognerà fornire loro istruzioni diverse per comportarsi con la *piccola peste*.
Il gioco della lotta fa parte del corredo di comportamenti naturali dei bambini!
Dr. Fernando Bellizzi
Albo Psicologi Lazio matr. 10492
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Utente
Ringrazio entrambe per la risposta. Rispondendo alla Dott.ssa Rinella: i miei cognati sembrano una coppia serena dal punto di vista della loro relazione affettiva. Lui è il tipico bravo ragazzo paziente che non si arrabbia mai e che difficilmente si impone. Mia cognata è quella che,tra i due, ha una personalità più forte. Ma vivono tutti e tre (Nick è figlio unico), a casa con i nonni anziani (76 e 80 anni) e questo sicuramente in qualche modo incide nell'educazione del bambino.
Rispondendo al Prof. Bellizzi: Io, in effetti, non ho mai voluto che i miei figli reagissero alzando le mani sia per paura che diventi anche per loro un vizio che poi fatico a togliergli, sia per dare un segnale chiaro ai miei cognati (sgridando i miei figli), della mia opinione in merito a questo comportamento del loro figlio. Ha anche ragione Lei,tuttavia,quando dice che imparare a difendersi è giusto, solo che si farebbero davvero male punto primo, e, punto secondo si acconsentirebbe ad un comportamento che comunque giusto non è, anche in vista del fatto che questi bambini diventeranno adulti e dovrebbero aver chiaro il più possibile,credo umilmente,cosa è giusto da cosa no. Insomma, se si possono evitare le mani,non è meglio?E poi forse l'aggressività può essere tollerabile quando è sporadica e giustificata da una frustrazione o un conflitto ecc...ma così, sempre e comunque (es.corriamo nel prato,mi capiti davanti e ti rifilo un pizzone!) diventa,credo, intollerabile. E mi domando :è educativo tollerare tale atteggiamento?
Dall'altro lato mio marito la pensa come Lei,e proprio ieri sera ha detto a i miei bimbi: "Se lui vi picchia,picchiatelo anche voi.Così forse si leva il vizio".
Ogni critica al mio parere è molto ben volentieri accettata!!!Grazie ancora tante per le Vostre risposte
Rispondendo al Prof. Bellizzi: Io, in effetti, non ho mai voluto che i miei figli reagissero alzando le mani sia per paura che diventi anche per loro un vizio che poi fatico a togliergli, sia per dare un segnale chiaro ai miei cognati (sgridando i miei figli), della mia opinione in merito a questo comportamento del loro figlio. Ha anche ragione Lei,tuttavia,quando dice che imparare a difendersi è giusto, solo che si farebbero davvero male punto primo, e, punto secondo si acconsentirebbe ad un comportamento che comunque giusto non è, anche in vista del fatto che questi bambini diventeranno adulti e dovrebbero aver chiaro il più possibile,credo umilmente,cosa è giusto da cosa no. Insomma, se si possono evitare le mani,non è meglio?E poi forse l'aggressività può essere tollerabile quando è sporadica e giustificata da una frustrazione o un conflitto ecc...ma così, sempre e comunque (es.corriamo nel prato,mi capiti davanti e ti rifilo un pizzone!) diventa,credo, intollerabile. E mi domando :è educativo tollerare tale atteggiamento?
Dall'altro lato mio marito la pensa come Lei,e proprio ieri sera ha detto a i miei bimbi: "Se lui vi picchia,picchiatelo anche voi.Così forse si leva il vizio".
Ogni critica al mio parere è molto ben volentieri accettata!!!Grazie ancora tante per le Vostre risposte
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Gentile Utente,
le arti marziali in generale insegnano a dosare la forza ed a saper far uso della forza quando necessario. Evitare l'uso delle mani non è equivalente a non saper usare le mani, e per saper usare le mani bisogna allenarsi.
I bambini violenti o maneschi tendono a divertirsi quando menano le mani ed il fatto che l'altro non reagisce, specialmente in un bambino di 4 anni, può essere percepito come *sono fortissimo e l'ho messo ko, tanto che non reagisce* e questo alimenta il proprio senso di forza: faccio una cosa, ho successo, la rifaccio.
Se i genitori del pargolo non reagiscono, ma anzi acconsentono, secondo Lei il pargolo, l'ammirazione di chi vuole ottenere: della zia o dei propri genitori?
Poi ci sono anche i cartoni animati...
Io son cresciuto con cartoni animati in cui *per ridere* se le davano di santa ragione e faceva ridere.
Lei non vedeva cartoni animati in cui c'è la lotta tra il bene ed il male?
Poi c'è un'altra possibilità.
Visto che Lei lo riprende, e visto che lui è piccolino rispetto a Lei, potrebbe essere che colpisce i Suoi figli per colpire Lei, dato che il fatto che attacca quando non visto (da chi? da Lei) vuol dire che in un certo senso è consapevole che non si fa. Cioè visto che non può picchiare Lei, picchia i suoi pargoli.
Ma in tutto ciò, i suoi figli ci giocano con il cuginetto? Cosa dicono degli attentanti?
Per quanto riguarda Suo marito, posso banalmente dirle che ragioniamo da maschi e che sappiamo che qualche botta non fa male.
le arti marziali in generale insegnano a dosare la forza ed a saper far uso della forza quando necessario. Evitare l'uso delle mani non è equivalente a non saper usare le mani, e per saper usare le mani bisogna allenarsi.
I bambini violenti o maneschi tendono a divertirsi quando menano le mani ed il fatto che l'altro non reagisce, specialmente in un bambino di 4 anni, può essere percepito come *sono fortissimo e l'ho messo ko, tanto che non reagisce* e questo alimenta il proprio senso di forza: faccio una cosa, ho successo, la rifaccio.
Se i genitori del pargolo non reagiscono, ma anzi acconsentono, secondo Lei il pargolo, l'ammirazione di chi vuole ottenere: della zia o dei propri genitori?
Poi ci sono anche i cartoni animati...
Io son cresciuto con cartoni animati in cui *per ridere* se le davano di santa ragione e faceva ridere.
Lei non vedeva cartoni animati in cui c'è la lotta tra il bene ed il male?
Poi c'è un'altra possibilità.
Visto che Lei lo riprende, e visto che lui è piccolino rispetto a Lei, potrebbe essere che colpisce i Suoi figli per colpire Lei, dato che il fatto che attacca quando non visto (da chi? da Lei) vuol dire che in un certo senso è consapevole che non si fa. Cioè visto che non può picchiare Lei, picchia i suoi pargoli.
Ma in tutto ciò, i suoi figli ci giocano con il cuginetto? Cosa dicono degli attentanti?
Per quanto riguarda Suo marito, posso banalmente dirle che ragioniamo da maschi e che sappiamo che qualche botta non fa male.
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Utente
Si si io adoravo sailor moon da piccola. Non credo che agisca così per "colpire" me, sia in quanto io non lo avevo mai ripreso prima, ma siccome ora mi sono stufata del fatto che i genitori o facessero finta di non vederlo o lo sgridassero a mala pena,ho cominciato a farlo io, sia perchè lo fa anche con l'altro cuginetto ed anche all'asilo,sia al nido che alla materna .In effetti ,mi diceva la mamma,che ora mio nipote vorrebbe fare karate. Anche io ho pensato che potesse essere positivo da un lato, dall'altro sinceramente spero che non peggiori....Il mio bimbo di 4 anni ci gioca con lui anche perchè fortunatamente è robusto (non cicciotto però) e quindi "incassa" bene.L'altro mio nipotino,coetaneo,lo tiene alla larga e lo teme,tanto che l'altra volta,non appena ha sentito suonare il campanello, è voluto andare in braccio alla mamma. La mia bimba di 6 anni non lo vede molto volentieri,anche lei è stufa di sopportare le sue aggressioni gratuite.La dinamica che Lei ha esposto del "picchio ,non reagisce, quindi è ko,sono fortissimo" è in effetti molto interessante e chissa che non sia propio questa voglia di autoaffermazione e auto-dimostrazione di forza a spingerlo in questo atteggiamento!Allora una buona soluzione,in questo senso,sarebbe quella proposta da mio marito:Se vi picchia,picchiatelo.
Sorridendo penso che un bel ceffone di mia figlia di 6 anni metterebbe lui ko per un bel pezzo!!! (Quasi quasi...ih ih ih). A parte tutto,ora vorrebbero venire in piscina con noi. Si immagina? Io (mio marito lavora), 3 figli da guardare e mio nipote...che appena mi giro annega qualcuno....ma manco morta!!!NO?
Grazie ancora per le risposte!
Sorridendo penso che un bel ceffone di mia figlia di 6 anni metterebbe lui ko per un bel pezzo!!! (Quasi quasi...ih ih ih). A parte tutto,ora vorrebbero venire in piscina con noi. Si immagina? Io (mio marito lavora), 3 figli da guardare e mio nipote...che appena mi giro annega qualcuno....ma manco morta!!!NO?
Grazie ancora per le risposte!
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Gentile Utente,
più che risposte Le consideri stimoli di riflessione, dato che Lei conosce di persona la situazione e le emozioni che trasmette e suscita. Se si potesse vedere il bambino di persona si avrebbero "Risposte molto probabili", e non *fantasie di uno psicologo*.
Il karate potrebbe essere l'arma finale o l'occasione per imparare ad incanalare l'aggressività ed a modularla.
Sul portarlo al nuoto, sicuramente il primo passo è che si senta a suo agio Lei, e magari porre delle condizioni ben precise, che se il pargolo non rispetta, allora è escluso.
Passiamo tutti attraverso stadi evolutivi per cui sperimentiamo ed impariamo un poco alla volta. Giocare alla lotta serve, non solo agli umani, ma anche ad altre specie animali. È così che impariamo a modulare la forza.
più che risposte Le consideri stimoli di riflessione, dato che Lei conosce di persona la situazione e le emozioni che trasmette e suscita. Se si potesse vedere il bambino di persona si avrebbero "Risposte molto probabili", e non *fantasie di uno psicologo*.
Il karate potrebbe essere l'arma finale o l'occasione per imparare ad incanalare l'aggressività ed a modularla.
Sul portarlo al nuoto, sicuramente il primo passo è che si senta a suo agio Lei, e magari porre delle condizioni ben precise, che se il pargolo non rispetta, allora è escluso.
Passiamo tutti attraverso stadi evolutivi per cui sperimentiamo ed impariamo un poco alla volta. Giocare alla lotta serve, non solo agli umani, ma anche ad altre specie animali. È così che impariamo a modulare la forza.
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Utente
E potrei io ,osservandolo,avere delle "risposte molto probabili"? Io studio Scienze della Formazione Primaria,un paio di anni fa, per un esame, ci avevano presentato delle griglie di valutazione in cui c'erano anche delle voci che servivano per registrare atteggiamenti aggressivi. Ma sinceramente non abbiamo mai contemplato le cause nè le soluzioni,tranne che in un caso,ora mi viene in mente, in cui il Prof.ci raccontò di questo bambino a cui veniva sempre detto che era cattivo,alla fine aveva sviluppato un falso sè e così si comportava proprio come tale.Chissà se in casa loro gli dicono che è cattivo...ma non credo. Insomma,pur studiando Scienze della Formazione, a volte mi trovo comunque spiazzata. Probabilmente dovrebbero inserire più corsi di psicologia.
Anche la mia era una riflessione.
Anche la mia era una riflessione.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 15.7k visite dal 23/10/2012.
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