Sono una ragazza madre

Salve dottore,sono una ragazza madre di 26 anni e mezzo,il papà del mio bimbo non ha voluto che sapere e lo cresciuto in famiglia,lui è la luce dei miei occhi,ora ha 4 anni,ho sempre voluto un compagno che faccia da padre al mio bimbo,ma nel paese dove abito è difficile,la gente parla e i ragazzi non si fidano,ho provato più volte a relazionarmi,ma erano sempre immaturi,e quando sapevano che ero già mamma scappavano tutti,ora tranne uno ,gli altri erano tutti più piccoli di me,poi conosco uno che accetta il mio bimbo, è uno di 21 anni ,lui dice di amarmi,ma mi minaccia se non faccio cio che mi chiede, lui è stato arrestato per spaccio ed è tenuto sotto controllo dalla legge per dei furti che ci son stati nella zona.Da quando lo frequento mangio poco e sono dimagrita tanto,ho paura che i miei non l'ho accettano come compagno,e sopratutto come papà di mio figlio.Un giorno i mie mi dicono che un amico carabiniere,gli ha detto che le forze dell'ordine mi hanno vista con questo,che ha il telefono sotto controllo,per cui potrei essere coinvolta in cose poco chiare e che i servizi sociali potrebbero prendermi il bimbo,a casa è successo il finimondo,io già sapevo della situazione del mio compagno,solo che lo chiamo uguale,poi sono bugiarda in modo assurdo,mento anche di fronte all'evidenza,a casa mi hanno sempre detto che non valgo nulla che sono un peso e che ho preso dei soldi a loro insaputa,questo è vero comunque ,ne ho combinate tante,quando aspettavo il bimbo,ai miei l'ho tenuto nascosto fino al settimo mese,poi se mi capita sfrutto la gente finche mi servono,poi con una scusa li liquido.A causa della storia con il mio compagno a casa ci sono litigi continui,il mio bimbo ne risente,è aggressivo nervoso ed anche irrequieto,poi mi alza le mani,e anche se lo picchio per questo,lui continua lo stesso,un giorno mi ha chiesto di suo papà,e vedendo che non rispondevo mi ha detto mio papà è il nonno,veramente c'è un amico di famiglia che per mio figlio è una figura importante,una volta lo era anche per me,lui era il mio confessore,mi confidavo con lui,ora passa ogni tanto,io gli ha detto che non voglio più parlare con lui delle mie cose,ma che voglio che venga a casa per il bimbo,io ho anche una sorella,i miei dicono che lei è un genio nel suo lavoro,laureata etc,e io invece sono un disastro,che non e che non so che fare,mia madre come tutta la famiglia è preoccupata,io non voglio parlare del mio compagno,so che hanno ragione ma io non voglio restare sola
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Ragazza,
come comprenderà, a distanza non è possibile far più di tanto.
Il consiglio è quello di rivolgersi al Consultorio Familiare della sua ASL per avere dei colloqui (sono gratuiti) con uno psicologo, che possano aiutarla sia nella relazione con i suoi famigliari e con il suo bambino, sia nei rapporti affettivi con potenziali compagni.

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Ambra Mazzola Psicologo 39
Gentilissima ragazza,
credo che la sua situazione sia particolarmente difficile e complessa, soprattutto tenendo conto la sua giovane età ed il fatto che ha un figlio ancora piccolo da crescere.
Non è semplice essere genitori, ancora meno quando uno dei due non è presente, ma credo che la sua difficoltà non sia da ricondurre soltanto a questo aspetto. Dalle sue frasi un pò confuse, ma ricche di emozioni e sofferenza, si può intuire la sua paura ad essere sola, a non riuscire a crearsi una sua famiglia, e da qui la decisione di stare con un compagno che sta vivendo a sua volta dei momenti particolarmente complessi.
Sarebbe utile approfondire alcuni aspetti della sua vita familiare, perchè mi sembra di capire che vive ancora con i suoi genitori. Appare inoltre come piuttosto pesante il confronto con la sorella laureata, quasi come se quella fosse sempre vincente e lei invece perdente su tutti i fronti.
In realtà lei ha già fatto una cosa splendida nella sua vita (avere un figlio a 21 anni, nonostante il padre del bambino non fosse d'accordo), una scelta che ha sicuramente richiesto coraggio, forza di volontà e tanto amore. Queste abilità sono sicuramente ancora presenti in lei, solo che forse in questo periodo fa fatica a tirarle fuori.
La sua famiglia l'ha appoggiata durante la gravidanza? Le loro critiche derivano da un rapporto da sempre difficile, da una preoccupazione per il momento presente? Non credo che considerarli totalmente dalla parte del 'nemico' sia la soluzione più giusta, ma comunque per aiutarla ad avere una visione più chiara della sua situazione sarebbe necessario approfondire questi temi.
Non si scoraggi, se le risulta difficile affrontare esplicitamente la sua sofferenza ed il suo timore di rimanere sola con la sua famiglia provi a rivolgersi ad un professionista che possa aiutarla a trovare le risorse dentro di sè, così da riuscire a fare ciò che le può essere più utile.

Dr.ssa Ambra Mazzola
www.psicologocrema-mazzola.it

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Utente
Utente
Si vivo con i miei,loro non sapevano nulla della gravidanza fino al settimo mese,poi mia madre mi ha messo alle strette ed io ho confessato,dopo che l'hanno saputo mi hanno trattata con gentilezza e dolcezza infinita,e che per mia madre il solo fatto di essere mamma dovrebbe riempirmi la vita,e c'è stato un periodo in cui è stato cosi,poi però sentivo la necessità di un compagno,e che lei mia mamma ha un carattere troppo forte,mi ha sgridato più volte perchè stavo più tempo al cellulare che con il bimbo,mentre mio papà è molto più debole,per questo parlo più con lui che con lei,vorrei parlare con loro ma so già che mi crederanno appena,perchè ho raccontato bugie di continuo,per quanto riguarda mia sorella,lei è stata sempre un asso a scuola,io il contrario,lei si è laureata,io il diploma grazie all'influenza dei miei,lei è molto stimata in giro come professionista,io ho una brutta nomea.nomea creata da me per il mio comportamento.l'altro giorno era il compleanno di mia mamma,mia sorella ha scritto una poesia per lei,io non sono capace,avevo cominciato a leggerla,ma ho fatto una smorfia e rivolto parole offensive a mia sorella.Il mio bimbo è diventato più nervoso in questi ultimi tempi,forse a causa dei litigi in famiglia,l'altra sera mi ha detto,dopo che l'ho sgridato e qualche pacca nel sedere, che vuole un'altra mamma,poi però è venuto da me,lui si calma solo con un amico di famiglia,quell'amico a cui ho detto che non volevo più parlare con lui,ma che volevo che venisse a casa per il bimbo,lui mi ha risposto di parlar chiaro,nel senso,se tu non vuoi più parlare con me dopo tre anni che ti confidi quasi su tutto è ok,vuol dire che non ho più la tua fiducia,ma allora perchè mi fai stare con tuo figlio ed addirittura mi dai il permesso di portarlo in giro da solo,quindi ho menti perchè te lha chiesto il tuo tipo,o se no non ti frega nulla di tuo figlio,qui mi ha spiazzato e non ho saputo rispondere.Il rapporto a casa è stato sempre burrascoso,e che so stata troppo discola fin da piccola,una volta sono andata a fare una scampagnata,avevo 13 anni,i miei non mi avevano dato il permesso,perchè c'erano solo ragazzi più adulti,ma io ci sono andata lo stesso,poi mi hanno picchiata al ritorno,ero sparita per 12 ore,una settimana dopo l'ho rifatto,e che mi urta mi che mettano dei limiti.
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