Blocco emotivo/ansia continua!
Buonasera dottore,
scrivo qui perchè vorrei sapere se la mia situazione e le motivazioni che mi sono data, possono esser plausibili.
Premetto che sono sempre stata un soggetto ansioso,perfezionista e molto sensibile.
Premetto anche che anni fa ho avuto attacchi di panico curati con una terapia da una psicoterapeuta, i quali poi ho capito che erano scaturiti da una relazione morbosa/dipendenza affettiva con il mio ex ragazzo che mi aveva totalmente annullata.
Ho passato quindi anni positivi, anche all'università, finchè quest'anno si presenta il pensiero laurea e sopratutto si ripresenta anche il mio ex ragazzo e ci rimettiamo assieme.io mi ripeto che possiamo farcela assieme, che forse mi ero sbagliata ad attribuirgli la colpa dei miei attacchi di panico e nonostante alcune situazioni non mi vadano a genio, continuo lo stesso a frequentarlo.
L'altro giorno, mentre guidavo e andavo in palestra, ho avuto un senso di sbandamento, di irrealtà, di panico.. ed ho riconosciuto subito il sintomo dell'attacco di panico.
da quella sera vivo costantemente nella paura di sprofondare di nuovo nell'ansia, nel panico e mi sento stordita, come se non vivessi davvero la mia vita.
Ho analizzato bene la situazione e credo proprio che tutto questo derivi di nuovo dalla mia relazione sbagliata e notevole autostima bassa.
Vorrei cercare di poterne uscire da sola, senza di nuovo l'aiuto della mia psicoterapeuta.
Perchè so cosa mi sta facendo male ora, ma ho paura di affrontarlo.
Spero di qualcuno sappia aiutarmi e darmi qualche dritta!!
grazie mille
scrivo qui perchè vorrei sapere se la mia situazione e le motivazioni che mi sono data, possono esser plausibili.
Premetto che sono sempre stata un soggetto ansioso,perfezionista e molto sensibile.
Premetto anche che anni fa ho avuto attacchi di panico curati con una terapia da una psicoterapeuta, i quali poi ho capito che erano scaturiti da una relazione morbosa/dipendenza affettiva con il mio ex ragazzo che mi aveva totalmente annullata.
Ho passato quindi anni positivi, anche all'università, finchè quest'anno si presenta il pensiero laurea e sopratutto si ripresenta anche il mio ex ragazzo e ci rimettiamo assieme.io mi ripeto che possiamo farcela assieme, che forse mi ero sbagliata ad attribuirgli la colpa dei miei attacchi di panico e nonostante alcune situazioni non mi vadano a genio, continuo lo stesso a frequentarlo.
L'altro giorno, mentre guidavo e andavo in palestra, ho avuto un senso di sbandamento, di irrealtà, di panico.. ed ho riconosciuto subito il sintomo dell'attacco di panico.
da quella sera vivo costantemente nella paura di sprofondare di nuovo nell'ansia, nel panico e mi sento stordita, come se non vivessi davvero la mia vita.
Ho analizzato bene la situazione e credo proprio che tutto questo derivi di nuovo dalla mia relazione sbagliata e notevole autostima bassa.
Vorrei cercare di poterne uscire da sola, senza di nuovo l'aiuto della mia psicoterapeuta.
Perchè so cosa mi sta facendo male ora, ma ho paura di affrontarlo.
Spero di qualcuno sappia aiutarmi e darmi qualche dritta!!
grazie mille
[#1]
Gentile ragazza non esistono soluzioni a distanza nè tanto meno magiche. Io credo invece che sia importantissimo che lei lavori su questi pensieri legati all'ansia e al panico, li elabori e ne comprenda il meccanismo che poi saprà disattivare.
Non è funzionale e utile cercare un "colpevole", non è questo il problema. La soluzione è dentro di lei e forse il rapporto con questo ragazzo può essere l'occasione per affrontare queste dinamiche una volta per tutte e in modo approfondito. Non esiti a riprendere il suo percorso psicoterapeutico.
Non è funzionale e utile cercare un "colpevole", non è questo il problema. La soluzione è dentro di lei e forse il rapporto con questo ragazzo può essere l'occasione per affrontare queste dinamiche una volta per tutte e in modo approfondito. Non esiti a riprendere il suo percorso psicoterapeutico.
Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)
[#2]
Utente
Grazie dottoressa,
ma quando lei dice che il "rapporto con questo ragazzo può esser l'occasione per affrontare queste dinamiche una volta per tutte e in modo approfondito" , cosa intende?
per ora preferirei cercare di affrontare con fiducia e con ottimismo questo mio ostacolo personale..senza di nuovo riccorrere alla psicoterapia.
grazie
ma quando lei dice che il "rapporto con questo ragazzo può esser l'occasione per affrontare queste dinamiche una volta per tutte e in modo approfondito" , cosa intende?
per ora preferirei cercare di affrontare con fiducia e con ottimismo questo mio ostacolo personale..senza di nuovo riccorrere alla psicoterapia.
grazie
[#3]
"ho capito che erano scaturiti da una relazione morbosa/dipendenza affettiva con il mio ex ragazzo che mi aveva totalmente annullata."
intendo dire che ora ha la possibilità di ripartire da un rapporto malato (del passato) ed impostarlo secondo regole e presupposti diversi.
La relazione è un processo che si mette in atto in due. Da parte sua potrà attivare tutte quelle attenzioni che le permettano di impostare un rapporto alla pari basato sul rispetto reciproco e valutare obiettivamente ciò che può fare per evitare di annullarsi per l'altro.
intendo dire che ora ha la possibilità di ripartire da un rapporto malato (del passato) ed impostarlo secondo regole e presupposti diversi.
La relazione è un processo che si mette in atto in due. Da parte sua potrà attivare tutte quelle attenzioni che le permettano di impostare un rapporto alla pari basato sul rispetto reciproco e valutare obiettivamente ciò che può fare per evitare di annullarsi per l'altro.
[#4]
Utente
gentile dottoressa,
non avrei voluto "sfogarmi" così, ma visto che le sue parole mi hanno fatto particolarmente riflettere, le spiego in breve, la situazione del mio "rapporto di coppia".
Quando il mio ex ragazzo è tornato, io mi sono detta le stesse cose che mi riporta ora lei : dovevo trasformare il mio vecchio rapporto malato e morboso in qualcosa di sano e felice per tutti e due.Sta di fatto che mi sono impegnata ad essere sincera, spontanea, corretta, non morbosa.. insomma a migliorare me stessa ed impostare un rapporto giusto.
ho ingoiato però, tanti "rospi".. il mio partner sembrava non apprezzare il mio comportamento,tant'è che lui non è affatto cambiato. ripercorre sempre gli stessi atteggiamenti di gelosia, morbosità, sospetto e a volte, brutte parole.
io mi sono sforzata di cambiare le cose, ma vedo che tutto ciò anzichè procurarmi felicità, mi procura solo insoddisfazione.
E come dice lei " un rapporto basato sul rispetto reciproco", io proprio non lo riesco a vedere.. anzi, mi causa notevole ansia e frustrazione.
mi scusi se mi sono dilungata, ma dovevo raccontarle tutto.
grazie in anticipo per la risposta
non avrei voluto "sfogarmi" così, ma visto che le sue parole mi hanno fatto particolarmente riflettere, le spiego in breve, la situazione del mio "rapporto di coppia".
Quando il mio ex ragazzo è tornato, io mi sono detta le stesse cose che mi riporta ora lei : dovevo trasformare il mio vecchio rapporto malato e morboso in qualcosa di sano e felice per tutti e due.Sta di fatto che mi sono impegnata ad essere sincera, spontanea, corretta, non morbosa.. insomma a migliorare me stessa ed impostare un rapporto giusto.
ho ingoiato però, tanti "rospi".. il mio partner sembrava non apprezzare il mio comportamento,tant'è che lui non è affatto cambiato. ripercorre sempre gli stessi atteggiamenti di gelosia, morbosità, sospetto e a volte, brutte parole.
io mi sono sforzata di cambiare le cose, ma vedo che tutto ciò anzichè procurarmi felicità, mi procura solo insoddisfazione.
E come dice lei " un rapporto basato sul rispetto reciproco", io proprio non lo riesco a vedere.. anzi, mi causa notevole ansia e frustrazione.
mi scusi se mi sono dilungata, ma dovevo raccontarle tutto.
grazie in anticipo per la risposta
[#5]
Cara Ragazza,
La psicoterapia, come tutti i percorsi terapeutici, non rende immuni dal dolore o dalle frequenti disavventure che la vita offre, ma solitamente insegna la conoscenza delle strategie interiori, che ogni essere umano possiede dentro di se' .
Fidanzati e brutte avventure a parte, l' attacco di panico e l' ansia somatica, non e' da espellere o da sedare, ma da ascoltare e decodificare al fine di darle un nome ed un volto, praticamente il suo corpo le sta gridando che qualcosa non va , lo ascolti .
Eviti, se riesce, come detto anche dalla Collega, la caccia alle streghe, spesso non e' importante comprendere di chi e' la colpa, ma lavorare sul disagio e vissuto sperimentato.
V. Randone
La psicoterapia, come tutti i percorsi terapeutici, non rende immuni dal dolore o dalle frequenti disavventure che la vita offre, ma solitamente insegna la conoscenza delle strategie interiori, che ogni essere umano possiede dentro di se' .
Fidanzati e brutte avventure a parte, l' attacco di panico e l' ansia somatica, non e' da espellere o da sedare, ma da ascoltare e decodificare al fine di darle un nome ed un volto, praticamente il suo corpo le sta gridando che qualcosa non va , lo ascolti .
Eviti, se riesce, come detto anche dalla Collega, la caccia alle streghe, spesso non e' importante comprendere di chi e' la colpa, ma lavorare sul disagio e vissuto sperimentato.
V. Randone
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#6]
Utente
Gentile Dottoressa Randone,
io non voglio assolutamente dare la "caccia alle streghe" o debellare la colpa a qualcuno o qualcosa.
Sono perfettamente cosciente del fatto che se ho questi disturbi, sicuramente c'è qualcosa dentro di me che non sta bene e che viene represso.
Probabilmente si tratta di risolvere alcune questioni irrisolte con me stessa e con la mia autostima bassa: mi lasci dire però, che se c'è una situazione che amplifica la mia ansia , dovrei esser in grado di riconoscerla e di risolverla, non crede?
Mi spiego meglio: se questo rapporto con il mio ragazzo mi crea frustrazione e notevole ribasso dell'autostima, dovrei accettarlo comunque ed andare avanti, oppure farmi delle domande e se necessario, evitare rapporti del genere?
grazie
io non voglio assolutamente dare la "caccia alle streghe" o debellare la colpa a qualcuno o qualcosa.
Sono perfettamente cosciente del fatto che se ho questi disturbi, sicuramente c'è qualcosa dentro di me che non sta bene e che viene represso.
Probabilmente si tratta di risolvere alcune questioni irrisolte con me stessa e con la mia autostima bassa: mi lasci dire però, che se c'è una situazione che amplifica la mia ansia , dovrei esser in grado di riconoscerla e di risolverla, non crede?
Mi spiego meglio: se questo rapporto con il mio ragazzo mi crea frustrazione e notevole ribasso dell'autostima, dovrei accettarlo comunque ed andare avanti, oppure farmi delle domande e se necessario, evitare rapporti del genere?
grazie
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4k visite dal 17/10/2012.
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