Voglia di scappare da casa

Buongiorno gentili dottori,
Sono figlia unica e fin da bambina ho sempre sofferto di solitudine, nonchè di scarsa autostima dato che i miei genitori (soprattutto mia madre) e i parenti che vivono a contatto con me tutti i giorni, mi hanno sempre "comparata" con amicizie varie, in quanto a bravura a scuola, di bellezza, a quanto erano socievoli e via dicendo, facendomi capire che io non sono stata mai alla loro altezza e che dovevo prendere spunto sempre e comunque da loro. Inutile dire che mi sono sempre chiusa a riccio nei sentimenti e soffrendo in silenzio. Alle superiori dove ho frequentato un Itis tipicamente maschile sono stata sempre vittima di bullismo: brutte parole soprattutto a livello fisico (sono bassina, ho due bei fianchi, ma ho un volto carino che non valorizzo e ho dei banalissimi capelli/occhi scuri), ma talvolta mi facevano scherzi pesanti dato che subivo senza reagire, dato che mi hanno sempre insegnato che se non reagivo mi lasciavano in pace. L'unico ragazzo che ho avuto, è stato all'ultimo anno di scuola cercava sempre di farmi forza, mi diceva di non prendermela, ma ad un certo punto mi sono resa conto che stavo iniziando a voler scappare anche da lui, avevo paura di non riuscire a mantenere un rapporto di coppia perchè iniziavo a respingerlo da me stessa, come per proteggerlo. Mi sono resa conto che mi sentivo inadeguata, mi sentivo sempre troppo grassa (un concetto che mi hanno sempre dato i membri femminili della mia famiglia da anni), mai truccata sufficiente, mai vestita all'altezza, troppo stanca di sentirmi giudicata da tutti.
A casa ci sono periodicamente periodi in cui tutti i pesi si posano sulle mie spalle, come gli sfoghi di madre a cui devo trovare un senso ottimista, la frustrazione data da alcuni esami universitari che non riesco a passare, il voler cercare lavoro ma sentire i miei che dicono "pensa a studiare.. tanto di lavoro non lo trovi", il mio voler trasferirmi per trovare una serenità che qui non esiste, il mio non riuscire a sfogarmi con nessuno perchè vengono considerate sciocchezze e l'esplosione estenuante in pianti quando non ce la faccio più senza farmi. Purtroppo ho poche amiche lontane, quasi tutte conosciute su internet, dato che qui dove abito io sono sempre stata un pò emarginata. Sto cercando di incanalare tutte le mie frustrazioni in un romanzo dato che mi fa sentire bene, ma ho paura che i miei possano intuire che parte di quello che è successo al protagonista, sia in parte riconducibile al rapporto che ho con loro.
Con i miei genitori ho un rapporto discreto, ma mi sto allontanando sempre di più. Non posso parlare con mia madre dei miei sentimenti, anche perchè mi rinfaccia sempre tutto, senza comprendere bene quello che sto passando. Con mio padre ho un discreto rapporto, potrei quasi dire che siamo quasi due estranei che vivono sotto lo stesso tetto e non si conoscono troppo bene.
Vorrei un consiglio da voi, su cosa potrei fare o comportarmi e mi scuso se ho scritto troppo.
[#1]
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8
gentilissima,

immagino la fatica e il continuo sentirsi inadeguata da bambina; il continuo giudizio degli altri ha pesato sulla sua vita in modo massivo.
Di conseguenza la sua autostima come donna non si è mai potuta alimentare di rinforzi positivi, e il risultato è stato quello che anche di fronte ad una prima relazione con l'altro sesso, lei si è sentita fragile e non all'altezza.
Complimenti invece per il suo romanzo, scrivere è già di per se terapeutico;continui e non si faccia nessun problema, anzi lo consideri non solo una forma di talento che lei ha, ma anche uno sfogo da tutti questi disagi quotidiani che non la fanno vivere serenamente.
pensi sicuramente a studiare, ma non si incaponisca su esami che non riesce a dare, vada oltre e li riprenda in seguito e magari provi a cercare un lavoretto part time che la faccia sentire un pò meno dipendente a livello economico.
Le consiglio un percorso strutturato con uno psicologo in modo da ritrovare le sue potenzialità nascoste, la sua autostima latente, e il modo per gestire al meglio le incomprensioni con i suoi genitori;

i miei migliori auguri per tutto

Dr. Sara  Ronchi
sara71ronchi@gmail.com -3925207768
www.psicologa-mi.it









[#2]
Attivo dal 2012 al 2022
Ex utente
dottoressa vorrei ringraziarla per la sua gentile e tempestiva risposta. Per quanto riguarda lo psicologo da Lei consigliato, a quale specializzazione in particolare devo riferirmi ?
Grazie ancora per le sue parole e i suoi consigli.
[#3]
Dr.ssa Sara Ronchi Psicologo 559 8
Gentilissima,

un approccio cognitivo-comportamentale andrebbe benissimo.
può cliccare sul mio sito e vedere se lo ritiene necessario le mie competenze e contatti.

i miei migliori auguri
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